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Lot 15 Classici - Filosofia - Boezio, Severino - Burley, Walter - Boetij opera & castigatiora & plura quam hactenus impressa fuerint
Venezia, Giunta, 1523. In 2°. Marca dello stampatore in fine, bei capilettera ornati e alcuni schemi nel testo incisi in legno, testo disposto su 2 colonne, qualche alone di umido e macchia. Legato con Walter Burleus, Burleus in artem veterem, Venezia, Giunta, 1520. Capilettera ornati, alcuni schemi, fitte annotazioni di mano antica ai margini, marca tipografica in fine, macchie ed aloni di umidità, legatura coeva in pelle marrone decorata ai piatti ed al dorso con impressioni a secco. Firma di appartenenza al frontespizio della prima opera.
NOTE
Prima opera: non comune ristampa cinquecentesca dell'editio princeps pubblicata a Venezia nel 1491-1492. Camerini, Annali dei Giunti 285.
Seconda opera: stampata da Giunta molto rara a trovarsi sul mercato antiquario.
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Lot 16 Contarini, Niccolò - De perfectione rerum libri sex
Lione, François Le Fevre, 1587. In 8°. Marca editoriale al frontespizio con motto "Ad perpendiculum et normam", iniziali xilografiche ornate, leggera brunitura, alcune annotazioni di mano antica, piccola macchia di inchiostro a p8 e r1, qualche lieve alone, legatura coeva in pergamena con titolo manoscritto al dorso, diverse macchie, qualche difetto. Firma di appartenenza su tassello cartaceo al frontespizio e alla carta di guardia.
NOTE
Seconda edizione di questo trattato sulla perfezione delle cose scritto dal Doge Nicolò Contarini (1553-1631) e diviso in 6 libri: il primo tratta della natura di Dio, il secondo dell'universo, il terzo degli angeli, il quarto della materia e del tempo, il quinto del cielo e degli elementi; e l'ultimo dell'uomo.
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Lot 17 Decio, Filippo - D. Philippi Decii Mediolanensis, legum interpretis clarissimi, in titulum De regulis iuris, Commentaria non contemnenda sane inter iustitiae proceres
Lione, Giunta, 1546. In 8°. Marca tipografica al frontespizio, bruniture, mancanza all’angolo del frontespizio restaurata e all’ultima carta, legatura del sec.XIX in mezza pergamena e cartone. -
Lot 19 Della Casa, Giovanni - Rime, et prose di m. Giouanni Della Casa. Riscontrate con li migliori originali & ricorrette con grandissima diligentia
Firenze, appresso i Giunti, 1572 (Firenze, Iacopo e Bernardo Giunti, 1571). In 8. Marca tipografica sui frontespizi, iniziali e fregi xilografici, macchie al frontespizio, aloni, fori di tarlo ai margini. Legato con Il Galateo [...], overo Trattato de' costumi, e modi che si debbono tenere [...]. Stessi dati tipografici, 1571. Marca al frontespizi. Legato con Trattato degli ufici comuni. tra gli amici superiori, & inferiori. Firenze, 1571. Marca tipografica, interventi di mano antica ai margini, macchie, brunitura leggera, legatura del sec. XVIII, tassello in pelle rossa con titolo in oro, tagli rossi mancanze.
NOTE
Elegante edizione cinquecentesca uscita dai torchi di Iacopo & Bernardo Giunti e che contiene tre opere di Giovanni Della Casa, più conosciuto come monsignor Della Casa.
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Lot 20 Demonologia - Esorcismi - Menghi, Girolamo - Fuga daemonum, adiurationes potentissimas et exorcismos formidabiles, atque efficaces, in malignos spiritus propulsandos, & maleficia ab energumenis pellenda.
Venezia, Eredi di Giovanni Varisco, 1596. In 8°. Marca al frontespizio, fregi e iniziali xilografici, rinforzo al margine interno e due piccoli fori di tarlo alla prima carta, leggera brunitura, lievi fioriture, qualche lieve alone, piccolo strappo senza perdita a H4 (p.60), lavoro di tarlo alle ultime due carte, rare macchie di inchiostro, margini leggermente rifilati, legatura coeva in pergamena, autore e titolo manoscritti al dorso. Firma di appartenenza e timbro al frontespizio.
NOTE
Prima edizione. Girolamo Menghi (Viadana, 1529 - 1609), frate francescano di Mantova, è stato un noto esorcista e autore prolifico di numerosi scritti teologici sulla demonologia e l’esorcismo che ebbero grande successo e diffusone. Entrato nell’Ordine dei frati minori osservanti, ben presto iniziò la sua lunga attività esorcistica che diventò la sua maggiore occupazione. Il suo trattato Fuga demonum contiene varie testimonianze, esperienze vissute dallo stesso Menghi oltre a indicazioni teoriche e pratiche sugli esorcismi. Nonostante la fama acquistata, egli dovette sostenere varie critiche provenienti da medici, teologi, canonisti e da una parte delle gerarchie ecclesiastiche -
Lot 21 Demonologia - Medicina - Occultismo - Lemnius, Levinus - De Miraculis occultis naturae Libri IIII
Colonia, Theodor Baum, 1581. In 8°. Marca tipografica al frontespizio, fregi e iniziali incisi in legno, leggera brunitura, più intensa su alcuni fascicoli, qualche fioritura, piccolo foro al frontespizio, due macchie di inchiostro a G2-4 con leggera erosione della carta nelle prime due carte, lavoro di tarlo al margine interno dei fascicoli G-H, alcuni fascicoli parzialmente allentati, legatura coeva in mezza pergamena, fori di tarlo, diverse lacune al dorso. Firma di appartenenza alla carta di guardia.
NOTE
Rara edizione stampata a Colonia, la prima data alle stampe in Germania, del trattato di Levinus Lemnius (Zierikzee 1505 –1568), medico e scrittore olandese. Un'opera in cui questioni mediche e dietetiche entrano in contatto con il mondo dell'occulto, dell'onirico e del mostruoso. -
Lot 22 Demonologia - Gregoire, Pierre - Syntaxeon artis mirabilis, alter tomus. In quo, omnium scientiarium & artium tradita est epitome, vnde facilius istius artis studiosus, de omnibus propositis, possit rationes & ornamenta rarissima proferre
Lione, Antonius Gryphius, 1581. In 16°. Grifo xilografico al frontespizio, leggera brunitura, qualche piccola macchia, mancante il fascicolo g1-8, legatura coeva in pergamena, quasi totalmente staccata dal corpo del libro, titolo manoscritto al dorso, tassello cartaceo al dorso, difetti. Firma di appartenenza al frontespizio § Syntaxes artis mirabilis, in libros septem digestae Lione, Antonius Gryphius, 1583. In 12°. Marca al frontespizio, iniziali xilografiche, testo in ebraico, greco, romano. Legato con Commentaria in Prolegomena Syntaxes Mirabilis Artis, stessi dati tipografici, leggera brunitura, rare piccole macchie, legatura coeva in pergamena, titolo manoscritto al dorso, tassello cartaceo, parzialmente staccata dal corpo del libro.
NOTE
Due belle edizioni lionesi del Syntaxes artis mirabilis, (1578). Una sorta di enciclopedia del sapere scientifico in cui il giurista, filosofo ed enciclopedista francese Pierre Gregoire (1540-1597) intreccia scienze e matematica con demonologia, magia e astrologia. Il libro fu presto messo all'indice. L'opera riscosse notevole successo. -
Lot 23 Economia - Commercio - Scaruffi, Gasparo - L'Alitinonfo per fare ragione et concordanza d'oro e d 'argento, che servirà in universale, tanto per provedere a gli infiniti abusi del tosare et guastare le monete, quanto per regolare ogni sorta di pagamenti, et ridurre anco tutto il mondo ad una sola moneta
Reggio, Hercolano Bartoli, 1582. In 2°. 2 parti in un vol. Bel frontespizio allegorico inciso su rame e firmato Regii Lomb. F., capilettera e fregi xilografici, illustrazione nel testo incisa in legno che raffigura una moneta d'oro e d'argento alla c. D1r, marca xilografica che rappresenta S. Prospero al frontespizio della seconda parte (Breve instruttione sopra il discorso fatto dal mag. m. Gasparo Scaruffi, per regolare le cose delli danari), mancanti 2 carte bianche, una dopo la dedicatoria (*6) e l'altra alla fine, dopo il Registro (L6), restauri che talvolta interessano lo specchio del testo, lievi arrossature e fioriture, diverse gore d'acqua, ultima carta leggermente brunita, legatura di epoca successiva in pergamena rigida, autore e titolo impressi in oro al dorso a 4 nervi.
NOTE
Raro. Prima e unica edizione di una tra le trattazioni più complete ed evolute su questioni monetarie del sec. XVI ad opera dell'economista Gasparo Scaruffi (Reggio Emilia 1519-1584). Si tratta del primo lavoro in cui viene espressa una teoria a favore di un sistema monetario universale e quindi di una moneta unica. In questo modo tutte le transazioni sarebbero state più trasparenti, da qui il nome Alitinonfo, dal greco “vera luce”. Scaruffi, mercante che ebbe numerosi incarichi pubblici, elaborò una riforma monetaria basata su un sistema bimetallico, oro e argento e, aderendo alle esigenze della borghesia finanziaria e allo scopo di evitare le molte contraffazioni, propose come unica moneta e unità di misura la lira imperiale a cui le monete dei diversi Stati si sarebbero dovute rapportare rispettando la proporzione naturale tra l’oro e l’argento (1 a 12). In tal modo la moneta di un’oncia d’oro avrebbe avuto come sottomultipli 12 once di monete d’argento e 1440 di monete di rame.
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Lot 24 Emili, Paolo - Pauli Aemilii Veronensis De rebus gestis Francorum libri IIII
Parigi, Vaenundantur in aedibus Iodoci Badii Ascensii [Josse Bade], [1516-17?]. In 2°. Frontespizio architettonico arricchito da elementi classici e mitologici, marca raffigurante un’officina tipografica con motto Prelum ascensianum e iniziali IAB, capilettera decorati, testo in elegante carattere romano, legatura del sec.XVIII in piena pergamena.
NOTE
Prima rara edizione della celebre storia di Francia dell’Emili. La data, mancante nell'edizione a stampa, si deduce da una lettera di Erasmo da Rotterdam al Budé (scritta ad Anversa nel febbraio 1516) nella quale il filosofo olandese (che precedentemente era stato in contatto con l'Emili a Parigi) affermava di essere venuto a conoscenza della pubblicazione dell'opera, sostenendo anche di essere certo che si trattava di un lavoro eccellente, compiuto da un uomo dotto e diligente nel corso di oltre vent'anni. -
Lot 25 Firenze - Orazioni - Orationi diverse et nuove - Orazione funebre sopra la morte del reuerendissimo cardinal Bembo
Firenze, Doni, 1547. In 4°. Al frontespizio marca raffigurante una donna appoggiata con la mano sinistra ad un ceppo, che regge con la mano destra la maschera davanti al volto e motto ai lati, in fine volume leone sdraiato su una mensola che tiene fra le zampe un fiore, sotto la mensola uno scudo. Legato con Benedetto Varchi. Orazione funebre sopra la morte del reuerendissimo cardinal Bembo. Firenze, Doni, 1546. Al frontespizio donna seduta che tiene nella destra una fiaccola capovolta, nella sinistra un ramo d'olivo, ai suoi piedi giace una maschera, racchiusa in un ovale, lieve restauro al margine esterno dell'ultima carta, legatura giansenista in marocchino rosso con filetto in oro ai piatti. Ex libris al contropiatto. -
Lot 26 Flavio, Giuseppe - Della guerra giudaica tradotto in lingua toscana et nuovamente con diligentia stampato
Firenze, eredi di Filippo Giunta, 1526. In 2°. Capilettera xilografici, grande marca editoriale in fine con le iniziali F.G. , risarcimento al margine esterno e piccola lacuna al margine superioredel frontespizio, alcune lievi gore d'acqua marginali, rare fioriture, poche carte leggermente brunite, mancante Q3 e Q6, legatura in pergamena con lacci in tessuto, tracce del titolo manoscritto al dorso, aloni.
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Lot 27 Gastronomia - Rossetti, Giovanni Battista - Dello scalco nel quale si contengono le qualità di uno scalco perfetto et tutti i carichi suoi con diversi ufficiali a lui sottoposti, et gli ordini di una casa da Prencipe, e i modi di servirlo, così in banchetti, come in tavole ordinarie
Ferrara, Domenico Mammarello, 1584. In 4°. Marca tipografica al frontespizio, iniziali, testatine e finalini incisi in legno, leggero alone al margine esterno dei primi e ultimi fascicoli, mancanti L5-L6, (4 pagine non numerate legate tra pp. 268 e 269), lievi fioriture marginali, qualche sporadica macchia, ultimo fascicolo parzialmente staccato, legatura coeva in pergamena, titolo manoscritto al dorso, alcune lacune al dorso, difetti. Annotazioni manoscritte ai contropiatti e alla carta di guardia.
NOTE
Prima edizione di questo celebre trattato ci offre un compendio della cultura, della letteratura culinaria e della terminologia del cibo del Rinascimento. Scalco presso la corte del duca Alfonso II d’Este, Giovanni Battista Rossetti svolgeva l’importante incarico di organizzatore e sovrintendente al sontuoso rituale dei banchetti. Con le sue descrizioni particolareggiate, offre uno spaccato di grande importanza storiografica confermando l’estremo lusso delle famiglie nobiliari. Il suo nome è legato in particolare ai “tortelli di zucca con butirro”, presenza ricorrente nei menù nobiliari da agosto fino a gennaio, ai quali è dedicato un capitolo. Preziose sono tra l’altro le indicazioni sull’andamento stagionale dei cibi