Lot 306 | Forte (o Forti) Jacopo (o Giacomo), Ritratto di Lodovico Dolfi

Cambi Casa d'Aste - Castello Mackenzie, Mura di San Bartolomeo 16, 16122 Genova
Asta N. 727 - III Old Masters Paintings Sessione Unica
Wednesday 15 June 2022 hours 15:30 (UTC +01:00)

Forte (o Forti) Jacopo (o Giacomo), Ritratto di Lodovico Dolfi

Forte (o Forti) Jacopo (o Giacomo)

Ritratto di Lodovico Dolfi

iscrizioni:, "OPUS FORTIS BONONIENSIS 1483" (recto), "LUD . DULLH" (verso)

Opera notificata secondo il decreto ministeriale del 22 III 1960 (sottoscritto dal Soprintendente alle Gallerie di Bologna Cesare Gnudi e indirizzato al conte Girolamo De Bosdari, San Lazzaro in Savena), reiterato il 18 VII 1990 (controfirmato dal Soprintendente alle Gallerie di Bologna Andrea Emiliani), Work declared of particularly important historical and artistic interest, it is subject to constraint by the Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio (Italian National Heritage) so it cannot be exported out of Italy.

Expertise Prof. Mauro Natale, 2 III 2022, Bologna, Lodovico Dolfi, Bologna, Maria Diamante Dolfi, sposa del marchese Benedetto Ratta (per eredità, nel 1773), Bologna, famiglia Ratta (per eredità, nel 1805 si estingue la famiglia Dolfi), Bologna, marchese Nicolò Scarani (1836 circa), San Lazzaro di Savena, conte Filippo De Bosdari (1948 circa), Milano, Finarte (?) 1963, Collezione privata, Biella (dal 1964), , Antonio di Paolo Masini, Bologna perlustrata, Bologna 1666, p. 623 (“1483. Giacomo Forti molto bene dipinse il Ritratto di Lodovico Dolfi, la cui Famiglia tuttavia lo conserva.”), , Pompeo Scipione Dolfi, Cronologia delle famiglie nobili di Bologna, Bologna 1670, p. 283 (1502. Lodovico Dolfi di Gabriele, “leggeva nel Studio di Bologna”, 1513-1515), p. 284 (“ il suo ritratto come ben dipinto è notato nella Bologna Perlust. da Antonio di Paolo Masini”.), , Carlo Cesare Malvasia, Felsina pittrice. Vite de’ pittor bolognesi, I, Bologna 1678, p. 35 (tra gli allievi di Marco Zoppo “il già detto Giacomo Forti, che lavorò molto in compagnia del maestro, e sù i muri, non altrove lasciandoci vedere il suo nome, che in un ritratto picciolo in tavola, che conservano ancora presso di loro i signori Dolfi, d’un Lodovico di quella Casa, con queste parole: Opus Fortis Bononiensi [sic] 1483, e l’istesso in un simile di Lippo Dalmasio presso di noi, e dal quale si è ricavato il qui anteposto alla Vita”) [...]