Lot 8 | Angelo Protti - "Veduta di Lecco nel 1872"

Casa d'aste Santa Giulia - Via Fratelli Cairoli 26, 25122 Brescia
Asta 62 - Dipinti di pregio XIX e XX secolo. Sabato, ore 15:00
Saturday 29 November 2025 hours 15:00 (UTC +01:00)

Angelo Protti - "Veduta di Lecco nel 1872"

Angelo Protti
Attivo a Milano tra il 1835 - 1875

"Veduta di Lecco nel 1872"
Olio su tela cm 84.5x140 firmato in basso sx Protti Ang.1872

- Angelo Protti fu un pittore lombardo attivo tra la metà e la fine dell’Ottocento, la cui figura, pur poco documentata, occupa un posto interessante nella tradizione del paesaggio italiano. Nato e formatosi con ogni probabilità a Milano, è attestato in attività tra il 1835 e il 1875. I primi lavori noti mostrano una spiccata attenzione per la prospettiva e l’architettura, segno di un’influenza esercitata dalla scuola dei “Migliaristi”, pittori lombardi specializzati in vedute urbane e in interni prospettici.Con il passare degli anni, Protti si orientò verso una pittura più legata all’osservazione della natura. Le sue vedute dei laghi e delle campagne lombarde rivelano un interesse crescente per la luce e per la resa atmosferica, senza tuttavia abbandonare il rigore costruttivo appreso nella formazione accademica. Le opere dedicate ai paesaggi di Lecco, Pescarenico e Garlate testimoniano la capacità dell’artista di unire precisione descrittiva e sensibilità lirica, offrendo immagini tranquille e armoniose della Lombardia di metà secolo.Nel 1872 partecipò all’Esposizione di Belle Arti di Milano con i dipinti Veduta di Pescarenico, Veduta di Lecco e con un disegno a matita raffigurante Beatrice Cenci, opere che gli valsero l’attenzione della critica locale. La sua produzione, tuttavia, rimase lontana dalle correnti più sperimentali dell’epoca, conservando un tono sobrio e misurato, in linea con la tradizione brianzola e milanese del paesaggio realistico.Un piccolo ma significativo autoritratto, oggi conservato alla Pinacoteca Ambrosiana di Milano, mostra un volto attento e riflessivo, coerente con la discrezione della sua figura artistica. Di lui non si conoscono con certezza le date di nascita e di morte, ma la sua attività è documentata a Milano fino agli anni successivi al 1873, segno di una carriera coerente e legata all’ambiente lombardo.