Lot 62 | Studio Raffaelli di San Sebastianello e Vincenzo Angeloni, scagliolista (inizio

Il Ponte Casa d'Aste - Palazzo Crivelli - Via Pontaccio 12, 20121 Milano
ASTA 732 : ARREDI, DIPINTI ANTICHI E OBJETS DE VERTU I TORNATA: dal lotto 1 al lotto 133
Tuesday 28 October 2025 hours 15:00 (UTC +01:00)

Studio Raffaelli di San Sebastianello e Vincenzo Angeloni, scagliolista (inizio

Studio Raffaelli di San Sebastianello e Vincenzo Angeloni, scagliolista (inizio del XIX secolo) (attr)
Piano in scagliola riccamente decorato a motivo pompeiano con soggetto mitologico. La bordura decorata da fregio che raffigura due giovani donne alate che offrono una libagione. Intorno decoro a grottesche con due grifoni seduti che si affrontano da una parte e dall'altra di un fiore le cui foglie terminano con arabeschi e fronde fiorite. Al centro, in un medaglione di forma rotonda, due putti tirano il carro di una dea imitando i trionfi dall'antico mentre Marte, Atena, Afrodite ed Ermes annunciano e coronano la sua vittoria. Incassato in un gueridon impiallacciato in olmo con piano circolare, tre sostegni a colonna a tutto tondo con capitelli in bronzo riuniti da pianetto sagomato (d. cm 60,5; h. tot cm 75,5) (difetti e restauri)

Provenienza:
Collezione privata

Per confronto si veda:
A. Massinelli, Giacomo Raffaelli (1753-1836) Maestro di stile e di mosaico, ASKA, Firenze, tav.328-330.

Sebbene l'ispirazione sia manifestamente italiana, rifacendosi al celebre decoro conosciuto come "a raffaellesche" - un omaggio alle grottesche rinascimentali riscopre negli scavi archeologici - il pezzo si inserisce armonicamente nella tradizione della pittura decorativa che fiorì alla fine del regno di Luigi XVI. Infatti, il repertorio ornamentale impiegato riecheggia con sorprendente fedeltà gli arabeschi e i riferimenti all'antichità classica che erano in voga negli hôtel particuliers parigini della fine del XVIII secolo, veri e propri scrigni di arte e raffinatezza. Un esempio lampante di questa influenza si può riscontrare nel boudoir dell'Hôtel d'Aumont, sebbene un confronto ancora più calzante possa essere stabilito con il salone dell'Hôtel Hosten. Quest'ultimo, capolavoro architettonico e decorativo, fu concepito e realizzato nel 1793 da due figure eminenti dell'epoca: l'architetto Claude-Nicolas Ledoux e il pittore Rousseau de la Rottière. I pannelli dipinti a grottesche che un tempo adornavano questo salone sono oggi custoditi nelle prestigiose collezioni del J. Paul Getty Museum, rappresentando un tassello fondamentale per la comprensione dell'arte decorativa di quel periodo. Su uno dei pannelli superiori delle porte di questo salone, la composizione si sviluppa con una simmetria impeccabile e un'armonia visiva sorprendente: al centro, una vasca fiorita dalla quale si sprigionano delicate volute vegetali; ai lati, un sarcofago finemente scolpito con un fregio narrativo; e, a chiudere la scena, due cariatidi alate il cui corpo si fonde elegantemente in avvolgimenti di foglie, creando un'illusione di movimento e leggerezza.

-EN

Studio Raffaelli di San Sebastianello and Vincenzo Angeloni, scagliolist (early 19th century) (attr)
Scagliola top richly decorated with a Pompeian motif with a mythological subject. Set in an gueridon with a circular top, three column supports in the round with bronze capitals joined by a shaped top (d. 60.5 cm; h. tot 75.5 cm) (defects and restorations)

Provenance:
Private collection, Milan

For comparison see:
A. Massinelli, Giacomo Raffaelli (1753-1836) Master of style and mosaic, ASKA, Florence, table 328-330.