Asta 64 - Arte Antica, Moderna e Contemporanea
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Lot 73 Vincenzo Chilone Giacomo Aliprandi, Album di Venezia disegnato da V. Chilone ed intagliato in rame da Aliprandi in XXII tavole. Milano e Venezia: presso gli Editori Pietro e Giuseppe Vallardi [1830].
Album in-4° oblungo (mm 264x364). Raccolta di 22 tavole con vedute di Venezia incise a bulino da Giacomo Aliprandi su disegni di Vincenzo Chilone. Tutte le tavole al margine inferiore recano didascalie in tedesco, inglese, francese e italiano e sono intervallate da veline protettive, vi sono raffigurati tutti i luoghi iconici della citta: Piazza San Marco, la facciata della Basilica di San Marco e l'interno della chiesa, la veduta della nuova galleria, la Torre dell'Orologio, la Corte del Palazzo Ducale, le prigioni, la Zecca, la Dogana di Mare, il Ponte di Rialto, l'Arsenale, ecc. Legatura editoriale in cartoncino Bradel grigio chiaro con etichetta tipografica al piatto anteriore. (1) Legatura con rotture al dorso e angoli con tracce di usura e macchie ai piatti. Tavole integre e ben conservate. -
Lot 74 Giovanni da Montecalerio, Provicia Panormitana Cum confinijs. Roma: 1643 [Torino, 1649 e 1654].
Incisione in rame. mm 220x312. Foglio: mm 260x345. Tavola da Chorographica descriptio provinciarum, et conventuum Fratrum Minorum S. Francisci Capucinorum..., atlante cappuccino commissionato da Giovanni da Moncalieri, 24° Ministro Generale dell'ordine dei Cappuccini, elaborato da una compagine di confratelli e pubblicato per la prima volta nel 1643. Nel 1632 il reverendo Girolamo da Narni, Vicario Generale dell'ordine, incaricò l'anziano frate Silvestro Pepi da Panicale di predisporre una descrizione geografica delle Province italiane dove fosse evidente un'accurata distribuzione delle sedi cappuccine da utilizzare quale sussidio allo svolgimento delle visite pastorali. Il repertorio che ne derivò divenne il modello che Giovanni da Montecalerio diede ai suoi frati per delineare la Chorographica descriptio provinciarum, et conventuum Fratrum Minorum S. Francisci Capucinorum, prædicatorum, sacerdotum, clericorum, et laicorum universorum eiusdem ordinis collectio, quorundam fratrum labore industria delineata, sculpta, impressa; iussu A. R. P. Ioannis a Montecalerio, Ministri Generalis. L'atlante ebbe una prima edizione nel 1643 a Roma con un totale di 46 mappe (23 per l'Italia, 5 per la Spagna, 11 sulla Francia e 7 per la Germania), venne ristampato di nuovo a Roma nel 1646 con un numero di tavole pari alle 51 definitive, compresa la grande carta geografica più volte ripiegata dell'Europa, e un'ultima volta a Torino per i tipi di Alessandro Federico Cavalleri nel 1654. (1) Esemplare con margini come in origine. Traccia di piega in verticale e di altra trasversale a destra. Alcune lievi fioriture. In basso a destra piccola mancanza nell'inciso riparata al verso. Al verso lungo il lato sinistro brachetta di legatura. Lievi segni d'uso. -
Lot 75 Giovanni da Montecalerio, Provincia syracusana cum confinijs. Roma: 1643 [Torino, 1649 e 1654].
Incisione in rame. mm 220x315. Foglio: mm 238x354. Tavola da Chorographica descriptio provinciarum, et conventuum Fratrum Minorum S. Francisci Capucinorum..., atlante cappuccino commissionato da Giovanni da Moncalieri, 24° Ministro Generale dell'ordine dei Cappuccini, elaborato da una compagine di confratelli e pubblicato per la prima volta nel 1643. Nel 1632 il reverendo Girolamo da Narni, Vicario Generale dell'ordine, incaricò l'anziano frate Silvestro Pepi da Panicale di predisporre una descrizione geografica delle Province italiane dove fosse evidente un'accurata distribuzione delle sedi cappuccine da utilizzare quale sussidio allo svolgimento delle visite pastorali. Il repertorio che ne derivò divenne il modello che Giovanni da Montecalerio diede ai suoi frati per delineare la Chorographica descriptio provinciarum, et conventuum Fratrum Minorum S. Francisci Capucinorum, prædicatorum, sacerdotum, clericorum, et laicorum universorum eiusdem ordinis collectio, quorundam fratrum labore industria delineata, sculpta, impressa; iussu A. R. P. Ioannis a Montecalerio, Ministri Generalis. L'atlante ebbe una prima edizione nel 1643 a Roma con un totale di 46 mappe (23 per l'Italia, 5 per la Spagna, 11 sulla Francia e 7 per la Germania), venne ristampato di nuovo a Roma nel 1646 con un numero di tavole pari alle 51 definitive, compresa la grande carta geografica più volte ripiegata dell'Europa, e un'ultima volta a Torino per i tipi di Alessandro Federico Cavalleri nel 1654. (1) Esemplare con margini verosimilmente come in origine. Traccia di pieghe in verticale al centro e di minime fioriture in basso. Una piccola abrasione in basso al centro rinforzata con carta al verso. Due minuscoli forellini. -
Lot 76 Giovanni da Montecalerio, Provicia Messanensis vel Mamertina Cum confinijs. Roma: 1643 [Torino, 1649 e 1654].
Incisione in rame. mm 220x318. Foglio: mm 256x393. Tavola da Chorographica descriptio provinciarum, et conventuum Fratrum Minorum S. Francisci Capucinorum..., atlante cappuccino commissionato da Giovanni da Moncalieri, 24° Ministro Generale dell'ordine dei Cappuccini, elaborato da una compagine di confratelli e pubblicato per la prima volta nel 1643. Nel 1632 il reverendo Girolamo da Narni, Vicario Generale dell'ordine, incaricò l'anziano frate Silvestro Pepi da Panicale di predisporre una descrizione geografica delle Province italiane dove fosse evidente un'accurata distribuzione delle sedi cappuccine da utilizzare quale sussidio allo svolgimento delle visite pastorali. Il repertorio che ne derivò divenne il modello che Giovanni da Montecalerio diede ai suoi frati per delineare la Chorographica descriptio provinciarum, et conventuum Fratrum Minorum S. Francisci Capucinorum, prædicatorum, sacerdotum, clericorum, et laicorum universorum eiusdem ordinis collectio, quorundam fratrum labore industria delineata, sculpta, impressa; iussu A. R. P. Ioannis a Montecalerio, Ministri Generalis. L'atlante ebbe una prima edizione nel 1643 a Roma con un totale di 46 mappe (23 per l'Italia, 5 per la Spagna, 11 sulla Francia e 7 per la Germania), venne ristampato di nuovo a Roma nel 1646 con un numero di tavole pari alle 51 definitive, compresa la grande carta geografica più volte ripiegata dell'Europa, e un'ultima volta a Torino per i tipi di Alessandro Federico Cavalleri nel 1654. (1) Esemplare con margini come in origine. Alcune lievi fioriture. Lungo il lato sinistro forellini di legatura. Lievi segni d'uso. -
Lot 77 Giovanni da Montecalerio e Giovanni Battista da Cassine, Vera prov[inci]ae calaritanae imago cum sua turritana contermina / Provincia turritana cum confinijs. Milano: Ex Typographia Josephi Pandulphi Malatestae, 1712.
Incisioni in rame. mm 235x334. Foglio: mm 244x340. Mappe delle provincie di Cagliari e Porto Torres da Chorographica descriptio Provinciarum et Conventum minorum S. Francisci Capucinorum, atlante delle province cappuccine, edito per la prima volta nel 1643 a Roma, per volontà di Giovanni da Moncalieri, ministro generale dell'ordine dei Cappuccini e aggiornato con carte inedite da Giovanni Battista da Cassino nella nuova edizione pubblicata a Milano nel 1712 contenente 62 carte incise in rame. Le due mappe sono precedute entrambe dalla pagina editoriale esplicatoria con le informazioni circa l'organizzazione territoriale e il numero di frati minori cappuccini presenti. (4) Fogli verosimilmente come in origine. Resecatura irregolare con traccia di forellini e residui cartacei lungo il lato di legatura. -
Lot 78 Frederick de Wit, Insula sive Regnum Siciliae Urbibus praecipuis exhornatum et novissime editum per F.de Wit. Amsterdam: 1662 e sgg.
Incisione in rame in coloritura. mm 500x515. Foglio: mm 580x593. Decorativa carta geografica della Sicilia arricchita nello specchio di mare da una rosa dei venti e da un grande veliero. In basso e in alto a sinistra riquadri con le vedute di Messina, Palermo, Milazzo, Catania e Trapani. Tratta dall'Atlas Major pubblicato per la prima volta ad Amsterdam nel 1662 ma con tale nome solo nel 1690. Le varie mappe sono datate 1659-1705, 23 di mano di De Wit, 22 di Nicolas Visscher, le altre di Jaillot, Mortier, Valck, Allard, van Loon e Jansson. (1) Margini verosimilmente come in origine, con lievissimo ingiallimento e alcuni brevi strappi alle estremità. Piega di legatura in verticale al centro con brachetta al verso. Lieve traccia di piega trasversale a sinistra e minimi segni d'uso. -
Lot 79 Johann Gabriel Doppelmayr, Theoria Planetarum Primariorum, In qua ipsorum motus in Copernicano Systemate tam ex Kepleri... Norimbergae: Sumptibus Ioh. Baptistae Homanni, 1742.
Bulino. mm 495x5925. Foglio: mm 557x640. Da Atlas novus coelestis in quo mundus spectabilis, et in eodem tam errantium quam inerrantium stellarum phoenomena notabilia, circa ipsarum lumen, figuram, faciem, motum, eclipses ... Grafico che descrive i moti planetari secondo le teorie eliocentriche del sistema solare di Copernico e Keplero: a differenza di Copernico, che credeva che i pianeti avessero orbite circolari, Keplero teorizzò che i pianeti avessero orbite ellittiche e che esistesse una forte relazione tra geometria e cosmologia. Le note che circondano i diagrammi spiegano le teorie di Keplero, così come quelle di Ismael Bullialdus, Seth Ward e Nicolaus Mercator . (1) Foglio integro con grandi margini come in origine. Piega di legatura in verticale al centro con brachetta al verso e traccia di altra piega in parallelo. Minimo residuo di vecchia polvere in alto a destra. -
Lot 80 Eredi Johann Baptist Homann, Americae mappa generalis. Nürnberg: Homann Erben, 1746.
Incisione in rame in coloritura. mm 470x530. Foglio: mm 480x565. Mappa raffigurante in dettaglio il Nord e il Sud America, nonché le porzioni occidentali dell'Europa e dell'Africa. In basso a sinistra grande cartiglio decorativo per il titolo con figure di nativi in costume e vulcani in eruzione. Rispetto al precedente modello di Jean Baptiste Homann, la cartografia risulta più precisa a seguito delle esplorazioni dei francesi all'interno del continente e fornisce nuovi dettagli sull'entroterra del Nord America, in particolare lungo il fiume Mississippi. La California viene qui correttamente rappresentata come penisola, anche se mancano i riferimenti a nord della regione, e in generale la cartografia del Sud America è vistosamente riveduta. Al momento della pubblicazione, la costa nord occidentale dell'America e il Passaggio a Nord-Ovest erano ancora inesplorati. (1) Margini verosimilmente come in origine. Piega di legatura in verticale al centro con brachetta al verso. Lieve diffuso ingiallimento del foglio e minimi segni d'uso. -
Lot 81 Matteo Florimi, Fiorenza. 1595.
Incisione in rame. mm 505x498. Foglio: mm 407x512. In basso a sinistra quasi interamente leggibile "Matteo Florimj for. In Siena". In alto al centro il titolo, sulla sinistra rosa dei venti con all'interno raffigurazione schematica dei continenti e sulla destra stemma mediceo e giglio fiorentino. Lungo il lato sinistro in basso legenda a 17 voci con elenco dettagliato dei luoghi della Cittadella (oggi Fortezza da basso), in basso a destra tabella dei Luoghi notabili con 228 rimandi. Rara pianta prospettica derivata da quella del Bonsignori del 1584, rispetto alla quale compare il rimando alla Fortezza del Belvedere, costruita dal Buontalenti tra il 1590 e il 1595 e la statua equestre di Cosimo I in Piazza della Signoria completata dal Giambologna nel 1594. Ottima impressione su carta vergellata sottile. (1) Esemplare con sottile margine oltre la linea d'inquadramento in basso, sottile margine oltre la battuta del rame in alto, margine di 10 mm a sinistra e di 4 mm a destra. Tavola applicata sui lati lunghi entro passepartout in cartone moderno. Piega in verticale al centro, traccia di altra in parallelo e di alcune lievi pieghe di stampa trasversali in basso. Minime mancanze all'angolo superiore destro e altra all'inferiore sinistro. Lievi segni d'uso. -
Lot 82 Alexis-Hubert Jaillot Nicolas Sanson, La Sicile divisée en ses trois Provinces ou Valées sçavoir Valle di Demona, Valle di Noto et Valle di Mazara... / par Hubert Jaillot. A Paris soignant les Grands Augustins aux deux Globes, 1692.
Incisione in rame con confini in coloritura. mm 420x535. Foglio: mm 504x638. In alto a sinistra bel cartiglio decorativo per il titolo con divinità mitologiche e l'eruzione dell'Etna, in basso tabella per le scale miliarie, luogo e data di edizione. La carta raffigura l'isola divisa nelle sue tre valli e province con anora la raffigurazione del vulcano in eruzione. (1) Esemplare con margini come in origine su tre lati, lievemente resecato a sinistra il superiore. Uno strappo all'estremità del margine destro in alto, lievissimo ingiallimento ai bordi. -
Lot 83 Giacomo Lauro, Palermo. Roma: 1639-1642.
Incisione in rame. mm 188x240. Foglio: mm 263x382. Rara mappa di Palermo da Heroico Splendore delle Città del Mondo opera pubblicata per la prima volta a Roma nel 1639 e nuovamente nel 1642 con l'aggiunta di dieci nuove tavole. La pianta è senza rubrica ed è tratta dalla bella pianta di Orazio Maiocchi, incisa da Natale Bonifazio, pubblicata da Claudio Duchet nel 1580 e copiata dal Florimi, dal Marcucci e dal Blaeu. (1) Foglio integro con ampi margini come in origine. Lievi ma diffuse fioriture. Piega verticale al centro, e traccia di altra trasversale nella parte sinistra del foglio, due residui cartacei in alto al verso. Deboli segni d'uso. -
Lot 84 Giulio Mannaioni [da], Teatro di Via della Pergola (spaccato e pianta). 1755-1789 ca.
Penna e inchiostro bruno, pennello e acquerello marrone chiaro, grigio, rosso e verde, su tracce di matita nera. Carta vergellata lievemente spessa con filigrana "giglio di Strasburgo". Doppia pagina ciascuna con una tavola entro doppio riquadro a penna e inchiostro bruno. Formato aperto: mm 235x633. Formato chiuso: mm 235x317. Le due tavole illustrano il nuovo assetto del Teatro della Pergola dopo la ricostruzione totale in muratura, affidata a Giulio Mannaioni e messa in opera dal 1753 al 1755 al fine di ammodernare il teatro e i suoi annessi, per creare nuovi ambienti per gli artisti, separare le entrate del pubblico da quelle degli addetti al teatro, per accrescere la sicurezza dell'edificio contro il pericolo sempre incombente degli incendi. Nella parte sinistra in alto grande cartiglio con legenda a lettere da A a Y di rimando alle varie parti del teatro, al centro iscrizione con menzione all'intervento del conte Emmanuel Nay di Richecourt (Saint-Mihiel, 1697 – Nancy, 1759) dal 1749 al 1757 presidente del Consiglio di Reggenza del Granducato di Toscana e promotore di riforme per un più aperto clima culturale: dal sostegno alle stamperie dello Stato, all'appoggio del governo a quelle accademie che in nome di un proclamato valore di 'utilità' delle scienze (dalla Società Botanica alla fondazione nel 1753 dell'Accademia dei Georgofili, sotto la protezione dello stesso Richecourt) si adoperavano a vantaggio dello sviluppo e della circolazione delle idee. Nella fascia in basso si osserva lo spaccato del teatro; nella pagina di destra è disegnata la pianta a ferro di cavallo che diverrà caratteristica del "teatro all'italiana". Il disegno è databile ante 1789 anno in cui fu affidato al Mannaioni l'incarico di aggiungere un quinto ordine di palchi che nel prospetto presente non compare e che non fu portato a compimento causa la morte avvenuta nel dicembre di quello stesso anno. Bibliografia: AA.VV., Lo spettacolo maraviglioso. Il Teatro della Pergola: l'opera a Firenze. Catalogo della mostra, Archivio di Stato di Firenze, 6 ottobre - 30 dicembre 2000, Firenze 2000. (1) Piega in verticale al centro, traccia di altre due pieghe verticali. Lievi segni d'uso.
ATTENZIONE: Avvio del procedimento per la notifica di interesse storico. Non sarà possibile esportare il lotto fuori dall’Italia
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Lot 85 Giovanni Battista Maringo [da], Panormus Antiqua et Nova. Lugduni Batavorum: Petrus Van der Aa, MDCCXXV.
Incisione in rame. mm 338x233. Foglio: mm 350x295. Mappa tratta da quella incisa da Giovanni Battista Maringo originariamente inserita nel volume di Mariano Valguarnera, Discorso dell'origine ed antichità di Palermo e de' primi abitatori della Sicilia, e dell'Italia, Palermo: Per Gio. Battista Maringo, 1614. Quella presente proviene dalla traduzione latina del volume del Valguarnera a opera di Johann Lorenz von Mosheim (Lubecca,1693 - Gottinga,1755), dal titolo Thesaurus Antiquitatum et Historiarum Siciliae, Quo continentur ..., Volumen decimum tertium..., Leida, 1725. Rara veduta della Palermo antica, in gran parte mancante dalle pubblicazioni nelle quali la si trovava inserita, che mirava a ricreare nell' immagine prospettica l'adattamento urbano preistorico, punico, grecoromano. (1) Esemplare con ampi margini laterali, buon margine in basso e rifilato alla battuta quello in alto. Foglio brunito lievemente fragile. Mancanza di carta in basso al centro. Piega verticale di legatura, aperta alle estremità per breve tratto, con residuo di brachetta al verso. Traccia di piega trasversale in basso a sinistra. Minori difetti. -
Lot 86 Tobias Mayer, Mappa geographica Status Genuensis ex subsidus recentissimis praecipue vero ex majori mappa du Chafrion... Nürnberg: Hommanianis Heredibus, 1749.
Incisione in rame in coloritura. mm 490x570. Foglio: mm 540x615. Grande mappa geografica dello Stato Genovese, dall'Atlas Compendiarius: Quinquaginta Tabularum Geographicarum Homannianarum alias in Atlante maiori contentarum edito dagli Eredi Homann a Norimberga. Il colore giallo evidenzia l'estensione della Repubblica di Genova, in basso al centro è posizionato il titolo entro cartiglio rococò a forma di conchiglia con in alto le armi della città. Al margine superiore oltre la bordura gialla si legge: CARTA GEOGRAFICA, la quale rappresenta lo Stato della REPUBBLICA di GENOVA partita nella Riviera di Levante et di Ponente. Data in pubblico per gli Heredi d'Homann. (1) Foglio integro con margini come in origine. Lieve traccia di piega in verticale al centro e di alcune altre di scarsa rilevanza. Brachetta di legatura al verso del margine sinistro. Minimo alone in basso a destra. -
Lot 87 Pierre Mortier, Panormo vernacule Palermo. A Amsterdam: chez Pierre Mortier, 1704.
Incisione in rame. mm 377x475. Foglio: mm 515x610. Rara mappa di Palermo, pubblicata in Het Nieuwe Stede Boek, Van Geheel Italie (Nouveau Theatre d'Italie), basata sulle lastre di Joan Blaeu acquistate da Mortier. Titolo in cartiglio semplice in alto a destra con due stemmi, sotto legenda a 162 rimandi. Responsabilità dell'editore in basso a destra. (1) Margini ampi come in origine. Piega di legatura in verticale al centro, con brachetta al verso, e rinforzata con nastro cartaceo alle estremità. Lieve traccia di adesivo agli angoli superiori al verso. Minima traccia d'uso. -
Lot 88 Pierre Mortier, Narni. Ancienne Ville de l'Etat de l'Eglise, dans l'Ombrie. Amsterdam: chez Pierre Mortier, 1704.
Incisione in rame in coloritura. mm 455x560. Foglio: mm 480x575. Da Nouveau theatre d'Italie ou description exacte de ses villes, palais, eglises, opera pubblicata ad Amsterdam nel 1704/1705 e di nuovo nel 1724. (1) Margini come in origine lievemente ingialliti alle estremità. Piega di legatura in verticale al centro con brachetta al verso. -
Lot 89 Pierre Mortier Guillaume De L'Isle, Estat du Grand Duc de Toscane, & Estats de l'Eglise. A Amsterdam: Chez Jean Cóvens et Corneille Mortier, sur le Vygendam, 1742.
Incisione in rame. mm 600x450. Foglio: mm 643x550/568. Grande carta in due fogIi dello Stato della Chiesa con la Toscana pubblicata da Pierre Mortier nel Nouveau théâtre d'Italie, ou description exacte de ses villes, palais, églises, principaux édifices ad Amsterdam nel 1704-1705 e successivamente da R.C.Alberts all'Aja nel 1724. La carta venne ristampata da Johannes Covens e Corneille Mortier e inserita nell' Atlas nouveau, contenant toutes les parties su Monde, ou sont exactement remarquees les empires, monarchies, royaumes, etats, republiques, &c. Par Guillaume de l'Isle. Premier Geographe de sa Majeste, Amsterdam 1742. La mappa deriva da quella di Nicols Sanson pubblicata nel 1647. I due fogli si estendono complessivamente dal Golfo di La Spezia a quello di Gaeta e dalle foci del Po a quelle del Trigno. Orientazione normale. Longitudini riferite al meridiano delle isole di Capo Verde. Orografia prospettica a monticelli che mostra tutta la dorsale appenninica. Molti toponimi a indicare i centri abitati, idrografia particolareggiata specialmente per quanto riguarda i corsi più importanti. Abitati principali rappresentati schematicamente in pianta gli altri rappresentati con torri e case. Sono tracciate alcune strade. (2) Entrambi i fogli con margini intonsi come in origine. Traccia di pieghe editoriali e di brachetta al verso. Lievissimo ingiallimento all'estremità del margine superiore. -
Lot 90 Abraham Ortelius, Indiae Orientalis, Insularumque Adiacientium Typus. Antwerp : Christofle Plantin, 1587.
Incisione in rame in coloritura. mm 350x497. Foglio: mm 423x545. Testo francese al verso. Bella e rara mappa delle Indie Orientali e delle isole circostanti dall'edizione francese del 1587 del Theatrum Orbis Terrarum (Theatre de l'univers: contenant les cartes de tout le monde, avec une brieve declaration d'icelles). (1) Foglio con margini come in origine. Piega di legatura in verticale al centro aperta alle estremità e riparata con nastro cartaceo al verso. Traccia di piegatura lungo i quattro margini. Un breve strappo all'estremità del lato sinistro. Lievi segni d'uso e minori difetti (due forellini di tarlo al margine in alto, piccolo alone, tre minime macchie brune). -
Lot 91 Abraham Ortelius, Sicilia. À Anvers: De l'imprimerie de Christofle Plantin, 1588.
Incisione in rame con tracce di coloritura. mm 80x110. Foglio: mm 103x145. Testo francese al verso. Dalla terza edizione in francese, rivista, corretta e ampliata con undici mappe. Il volumetto, pubblicato per la prima volta in latino nel 1570 ad Anversa (due edizioni nello stesso anno con il titolo Theatrus orbis terrarum), poi in olandese nel 1577, fu tradotto in francese a partire dal 1579. La prima edizione francese, pubblicata con il titolo Miroir du monde, includeva solo 72 mappe. Fu poi ripubblicata nel 1583 con 83 mappe. Solo nel 1588 fu pubblicata la versione definitiva, completa delle sue 94 mappe, ora intitolata Epitome du theatre du monde. (1) Margini come in origine con minimi punti di fioritura e lievissimo ingiallimento. -
Lot 92 Abraham Ortelius, Insular. Aliquor Aegaei Maris Antiqua Descrip. Antwerp: Christofle Plantin, 1592.
Incisione in rame. mm 364x472. Foglio: mm 410x540. Testo latino al verso. Bella mappa delle isole Egee con Cipro nel riquadro più grande al centro e da sinistra a destra dall'alto in basso Rhenia con l'isola sacra di Delos, Icaria, Rodi, Chios, Samos, Ceo, Lesbo e Lemnos. In alto sotto il titolo l'Eubea. Dall'edizione latina del 1592 del Theatrum Orbis Terrarum. (1) Foglio con margini come in origine. Piega di legatura in verticale al centro aperta in basso per breve tratto. Un minimo strappo all'estremità del lato destro in basso. Lieve ingiallimento del foglio e due minime macchie brune marginali. -
Lot 93 Abraham Ortelius, Barbariae et Biledulgerid. Nova Descrptio. Antwerp: Christofle Plantin, 1592.
Incisione in rame. mm 331x502. Foglio: mm 410x545. Testo latino al verso. Bella mappa del Nord Africa e del Mediterraneo dall'edizione latina del 1592 del Theatrum Orbis Terrarum. (1) Foglio con margini come in origine. Piega di legatura in verticale al centro aperta per breve tratto in basso. Al margine inferiore residui cartacei e all'estremità una minima mancanza. Lieve ingiallimento del foglio e lievi segni d'uso. -
Lot 94 Abraham Ortelius, Aegyptus Antiqua. Antwerp: Christofle Plantin, 1592.
Incisione in rame su due lastre ciascuna mm 398x492, Foglio: mm 410x530. Testo latino al verso. Bella e rara mappa dell'antico Egitto su due fogli dall'edizione latina del 1592 del Theatrum Orbis Terrarum, prima della pubblicazione in unica tavola subentrata con l'edizione del 1595. (1) Esemplare con margini come in origine. Giuntura al centro dei due fogli e traccia di piegatura della tavola in quattro parti. Piega principale aperta alle estremità per breve tratto. Traccia di alone al centro. Lieve ingiallimento del foglio. -
Lot 95 Abraham Ortelius, Ducatus Mediolanensis, Finitimarumq[ue] regionu[m] Descriptio, Auctore Ioanne Georgio Septala Mediolanense. Antwerp: Joannes Moretus, Officina Plantina, 1601.
Incisione in rame in coloritura. mm 360x480. Foglio: mm 484x575. Da Theatrum Orbis Terrarum. Testo latino al verso. Titolo entro cartiglio decorato a sinistra. Bella carta dedicata all'area intorno a Milano, con il Lago di Como, Genova, Parma, Cremona e Bergamo. Include oltre un bel cartiglio decorativo, un veliero, uno stemma e un mostro marino. Il modello cartografico è la mappa di Giovanni Giorgio Settala, edita ad Anversa da Hieronimus Cock nel 1560. SI AGGIUNGE: Carta geografica dei territori di Pavia di Lodi e di Piacenza. In Venetia, presso Giambatista Albrizzi Q. Gir.,1751. Incisione in rame in coloritura. mm 365x448. Da Tommaso Salmon, Lo stato presente di tutti i paesi e popoli del mondo naturale, politico e morale, con nuove osservazioni, e correzioni degli antichi e moderni viaggiatori. Continuazione dell'Italia, o sia Descrizione del milanese, parmigiano, mantovano, e Lombardia veneta, v. XIX-20, Venezia, 1751. (2) OPERA 1: Esemplare con margini come in origine. Piega di legatura in verticale al centro aperta in alto e con brachetta al verso. Alcuni brevi strappi al margine inferiore, lieve ingiallimento del foglio e segni d'uso. OPERA 2: Pieghe editoriali da inserimento in volume. Segni d'uso. -
Lot 96 Padre Francesco Antonio Righini, Tabula topographica ominiu locor et con provinciae Siciliae. Ordinis Minor. Conven S. Francisci. Romae: Ex Typographia Joannis Zempel, 1771.
Acquaforte. nm 178x247. Foglio: mm 235x362. Carta disegnata e incisa da Francesco Antonio Righini, «procuratore» del convento dei Padri Conventuali di San Francesco, custodi del Tempio malatestiano di Rimini, e tratta dalla seconda edizione di Provinciale Ordinis fratrum minorum s. Francisci conventualium seu Polychronicon Jordanis ex codice manuscripto Bibliothecae Vaticanae num. 1960. fol. 23. & seq. descriptum editum, ac brevibus notis illustratum a f. Francisco Antonio Righini eiusdem ordinis. L'opera, pubblicata per la prima volta a Roma nel 1765 con le mappe in verticale, venne ristampata nel 1771 con le tavole in formato orizzontale e si compone di una parte testuale e di una cartografica. Offre una dettagliata analisi sul processo di modellamento territoriale messo in atto dall'Ordine dal XIV al XVIII secolo, con attenzione agli aspetti sociali e demografici, politici ed economici che hanno caratterizzato la penisola italiana nel lungo periodo. (1) Tavola con ampi margini come in origine su tre lati, resecato il margine superiore a 5/8 mm. Lievissima traccia di piega verticale al centro e di punto di fioritura al margine destro in basso.