ASTA 732 : ARREDI, DIPINTI ANTICHI E OBJETS DE VERTU

Maestro di inizio secolo XIX

"Capriccio romano con Baccanali"
olio su tela (cm 120x172)
tracce di monogramma in basso a sinistra (difetti)

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"Bacchanalia" oil on canvas (cm 120x172)traces of monogram bottom left (defects)

Maestro della seconda metà del secolo XVIII, ambito di Ottavio (1695-1777) e Nicola Toselli (1706-dopo il 1782). Paliotto d'altare in ottone argentato e cesellato con medaglione centrale raffigurante il martirio di un santo, riccamente decorato con volute di foglie d'acanto e angioletti con grappoli d'uva e una spiga di grano (cm 90,5x219,5x6) (difetti)

EN

Master of the second half of the 18th century, circle of Ottavio (1695-1777) and Nicola Toselli (1706-after 1782). Altar frontal in silver-plated brass, chiselled with a central medallion depicting the martyrdom of a saint, richly decorated with acanthus leaf scrolls and cherubs (90.5x219.5x6 cm) (defects)

Carlo Parlati (1934-2003) ''Il Re e la Regina'', 1975 ca. Scatola in onice nero di forma ottagonale incernierato in oro punzonato con marchio di fabbrica Torrini 1369. Il coperchio centrato da placca con volti in corallo bianco con inserti in oro e diamanti per complessivi 1,09ct (cm 16x11,5x6) (lievi difetti)

Il presente lotto è accompagnato da perizia e potrebbe essere soggetto a restrizioni di Importazione ed Esportazione a seguito della regolamentazione CITES di alcuni Paesi extra UE.

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Carlo Parlati (1934-2003) "The king and the queen", 1975 ca. A black onyx box of octagonal shape with Torrini 1369 marks. The lid centered by plate with white coral faces with gold inserts and diamonds for total 1.09ct (cm 16x11,5x6) (minor defects)

This lot is accompanied by expertise and may be subject to import and export restrictions as a result of the CITES regulations of some non-EU countries.

Delamarche.
Sfera armillare in legno e carta su piedistallo tornito ed ebanizzato. Parigi, secolo XIX (h. cm 50,5) (difetti e mancanze)

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Delamarche.
A wood and paper armillary sphere on turned and ebonized pedestal. Paris, 19th century (h. 50.5 cm) (defects and losses)

Delamarche.
Globo terrestre in legno e carta, montato su supporto ebanizzato e tornito. Parigi, 1821 (h. cm 49) (difetti)

I cartigli riportano:
GLOBE TERRESTRE. Dressé d'après les relations les plus recentes. Par F[éli]x Delamarche. Success[eu]r de ROBERT DE VAUGONDY. 1821.

A Paris, Che l'AUTEUR Ingén.[ieur] Mécan[ici]en pour les Globes et Spheres, Rue du Jardinet, N°. 13. Quartier St. André des arcs. Gravé par Barriere frèves. Ecrit par A. Pelicier.

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Delamarche.
A wood and paper terrestrial globe, mounted on an ebonized and turned support. Paris, 1821 (h. 49 cm) (defects)

The cartouches show:
GLOBE TERRESTRE. Dressé d'après les relations les plus recentes. Par F[éli]x Delamarche. Success[eu]r de ROBERT DE VAUGONDY. 1821.

A Paris, Che l'AUTEUR Ingén.[ieur] Mécan[ici]en pour les Globes et Spheres, Rue du Jardinet, N°. 13. Quartier St. André des arcs. Gravé par Barriere frèves. Ecrit par A. Pelicier.

John e William Cary.
Globo celeste in legno e carta, cerchio dei meridiani in ottone, supporto in legno tornito. Cartiglio iscritto e datato 1816 (h. cm 36) (difetti, possibili restauri e sostituzioni al piedistallo)

Il cartiglio riporta:
Cary's New Celestial Globe on which The whole of the Stars to the fifth Magnitude inclusive; with part of the sixth are correctly lain down Calculated to the Year 1800. London, Made & Sold by J&W Cary Aug 1816

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John and William Cary.
A wood and paper celestial globe with brass circle of meridians. Cartouche dated 1816 (h. 36 cm) (defects, possible restorations and replacements to the pedestal)

The cartouche shows:
Cary's New Celestial Globe on which The whole of the Stars to the fifth Magnitude inclusive; with part of the sixth are correctly lain down Calculated to the Year 1800. London, Made & Sold by J&W Cary Aug 1816

Coppia di console in marmi vari, sostegni a plinto decorati da volti muliebri su drappo in marmo bianco a rilievo della fine del secolo XVIII e fondo in marmo rosso profilato in giallo Siena, piani rettangolari in marmo bianco (cm 100x87x35) (lievi difetti)

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Pair of various marbles side-table, plinth supports decorated with female faces on a white marble cloth in relief from the end of the 18th century and a red marble background profiled in Siena yellow, rectangular white marble tops(100x87x35 cm) (minor defects)

Ribalta lastronata in palissandro, bois de rose e bois de violette, filettata in legno chiaro e riccamente intarsiata a raffaellesche con creature fantastiche, girali di foglie e fiori, vasi e cartigli coronati. La calatoia decorata al centro da stemma araldico coronato che rivela tre vani a giorno e sette tiretti. Fronte mosso a tre cassetti sotto uno a mezza lunghezza con grembiale sagomato e piedi decorati a volute. Italia settentrionale, secolo XVIII (cm 113x114x53) (difetti, mancanze e restauri)

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An 18th century writing desk richly inlaid with leaves, fantastic creatures and animals. Nord of Italy (113x114x53 cm) (defects and losses)

Manifattura di Giorgio Giacinto Rossetti, Torino, 1770 circa. Vassoio ovale a profilo mistilineo in maiolica dipinta in policromia con alto bordo mosso e decoro con capriccio allegorico in un paesaggio con baccanale (cm 37x29) (difetti)

Provenienza:
Collezione privata
Questa Antichità, Torino. Etichetta cartacea al retro

Questo piatto ovale mette in risalto la straordinaria qualità pittorica di Giorgio Giacinto Rossetti, un artista che spicca nella storia della ceramica italiana per la sua innovativa fusione di abilità pittorica e gusto formale rivoluzionario. Rossetti è stato determinante nell'introdurre la moda d'Oltralpe nell'Italia settentrionale, prima a Torino e poi a Lodi, da cui si è poi diffusa nelle manifatture italiane. Nonostante l'ispirazione alle formule francesi, Rossetti mantiene una potente autonomia stilistica, superando ampiamente la qualità formale, come dimostrato in questo piatto. La scena centrale raffigura un capriccio di rovine, animato da sculture fantastiche: un putto alato, seduto su un elaborato vaso sorretto da un telamone, soffia in una cornucopia per spegnere un fuoco in un vaso vicino. Un busto femminile laureato si volta ad osservare la scena. L'insieme è arricchito da vasi, monumenti funerari, vegetazione e cartigli rocaille. A sinistra, un cerbero infernale grida, mentre un altro animale giace sonnolento. L'intera rappresentazione è eseguita con sottili pennellate acquerellate che conferiscono una leggerezza surreale e un tono onirico. Un rapido tratto giallo delinea figure e oggetti con vibrante dinamismo, mentre la cromia è sapientemente contenuta: il grigio vira al violaceo, il giallo è un ocra aranciato e il verde è scuro. Il bordo mosso del piatto è ornato da piccole cornici composte da elementi affrontati, che racchiudono una griglia puntiforme da cui emergono sottili fili fioriti, alternati a nodi rocaille da cui si irradiano ciuffi vegetali.

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Manufacture by Giorgio Giacinto Rossetti, Turin, circa 1770. Oval majolica tray with a mixtilinear profile painted in polychrome with a high wavy edge and decoration with allegorical whim in a landscape with bacchanal (37x29 cm) (defects)

Provenance:
Private collection, Milan
This Antiquity, Turin. Paper label on the back

Scuola veneta della fine del secolo XVI - inizio del secolo XVII

"Sacra Famiglia"
olio su tela (cm 56,5x43)
in cornice intagliata e dorata
(difetti e restauri)

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Venetian school of the late 16th century - early 17th century

"Holy Family"
oil on canvas (56.5x43 cm.)
in a carved and gilded frame
(defects and restorations)

Importante libreria di forma sagomata con parte superiore a quattro ante a vetri riccamente intarsiata e intagliata a mascheroni e fregi a rilievo, trionfi floreali concatenati. Montanti intarsiati e pirografati in varie essenze, peltro e madreperla, con scene storiche, di genere e letterarie. Cappello aggettante, cimase scolpite a rose, teste animali e al centro stemma araldico coronato. Parte inferiore con segreti e piano intarsiato e pirografato a fiori e arcangeli annuncianti con quattro ante filettate in legni vari e decorate da fregi traforati intervallati da montanti scolpiti a motivi stilizzati, foglie e fiori in rilievo. Secolo XIX (cm 334x365x68 ca.) (difetti, mancanze, restauri e integrazioni di epoca successiva)

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Important shaped bookcase inlaid and pyrographed in various woods, pewter and mother-of-pearl, with historical, genre and literary scenes. 19th century (cm 334x365x68 ca.) (defects, losses, restorations and integrations of later era)

Scuola andalusa, prima metà del secolo XVII. "Gesù Bambino trionfante (Niños Jesus)" figura in piombo dipinto su base in legno (h. cm 60) (difetti e mancanze)

La tipologia e l’iconografia di questa delicata statuetta, raffigurante il Cristo fanciullo che si erge ignudo su una roccia, destinato a ricevere un ampio corredo di vesti pregiate secondo una consuetudine devozionale ben attestata in area mediterranea, così come la particolare tecnica adottata (fusione in piombo dipinta con una sensibile policromia naturalistica), dichiarano che l’opera fu eseguita in Spagna, presumibilmente in Andalusia, dove una tale produzione fu promossa in special modo da Juan Martínez Montañés (Alcalá la Real 1568 - Siviglia 1649), tra i più importanti scultori spagnoli del tempo e principale esponente della scuola sivigliana, interprete di un toccante naturalismo ispirato dai principi della Controriforma. L’opera, nella tenera fisionomia del fanciullo e nella morbida fluenza dei capelli, suggerisce di ricercarne l’autore fra i seguaci del maestro, e osservandone l’articolazione delle braccia - forse concepita per sostenere nella sinistra il calice eucaristico o i simboli della Passione (i chiodi e la corona di spine) -, che si discosta dalla più consueta postura benedicente, è possibile istituire un calzante riscontro con l’esemplare conservato nel Museo della Cattedrale de la Almudena a Madrid (donazione D. Lorenzo Merino), ricondotto alla Scuola Andalusa del primo Seicento e riferito in modo propositivo a Juan de la Mesa (Cordova 1583 - Siviglia 1627), principale discepolo del Montañés incline a declinarne l’ascendente manierista con una maggiore fluenza barocca.

Provenienza: 

Fondazione Melissa Gabardi-Minevino

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Andalusian school, first half of the 17th century "Triumphant Child Jesus (Niños Jesus)" painted lead figure on wooden base (h. cm 60) (defects and losses)

Provenance:

Gabardi-Minervino Foundation

Stefano Maria Clemente (Torino 1719 - 1794)

"La Maddalena" bozzetto scultura in terracruda e terracotta dipinta in policromia, raffigurata in ginocchio di fianco a tronco su base rocciosa (cm 30x27x28) (difetti e restauri)

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"Mary Magdalene" model of a kneeling sculpture in raw clay and polychrome terracotta (cm 30x27x28) (defects and restorations)

Albero in ferro battuto con rami decorati da circa ottanta tra uccelli esotici, volatili, pappagalli e rapaci in porcellana policroma di diversa manifattura (h. cm 195) (difetti e mancanze)

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Wrought iron tree with branches decorated with eighty polychrome porcelain representing exotic birds, birds, parrots and birds of prey of different manufacture (h. cm 195) (defects and losses)

Michelangelo Maestri (attr). Gruppo di quattro gouaches raffiguranti le Muse greche (cm 43x33) In cornici (difetti)

La produzione del Maestri si rifà quasi esclusivamente agli scavi di Ercolano e Pompei, ma si dedica anche ad eleganti riproduzioni dagli affreschi di Raffaello e Giulio Romano. La sua caratteristica principale è quella di giungere ad una astrazione, ad una metafisica dell'immaginario classico e rinascimentale, in modo particolare quando dipinge, come in questo caso, su superficie smaltate di nero, dove le figure spiccano con raffinata eleganza e leggerezza.

Per confronto si veda:
A. Talenti, Michelangelo Maestri. Il soffio della memoria. Guazzi e tempere, Borgomaggiore 2011, ad vocem

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Michelangelo Maestri (attr). Group of four gouaches representing the Greek Muses (cm 43x33) In frames (defects)

Bibliography:
A. Talenti, Michelangelo Maestri. Il soffio della memoria. Guazzi e tempere, Borgomaggiore 2011, ad vocem

Piano con intarsi di porfido rosso, porfido verde, giallo Siena e broccatello di Siena con decoro a squame entro cornice con decori geometrici incassato in struttura lignea. Sostegni in marmo bianco scolpito e scanalato tra volute e girali fogliati terminanti a zampe ferine su base rettangolare (cm 245x79x113) (difetti e mancanze)

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Table top with porphyry, Siena yellow, Alpine green and marble inlays within a frame with geometric decorations set in a wooden structure. Supports in white marble carved and grooved between volutes and foliated spirals ending in feral legs on a rectangular base (245x79x113 cm) (defects and losses)

Manifattura di Bartolomeo Terchi, Siena, secolo XVIII. Piatto circolare in maiolica dipinta in policromia con scena bacchica tra rovine e stemma araldico in blu alla base (d. cm 25,5) (difetti)

Provenienza:
Collezione privata

Per confronto con un piatto della medesima manifattura decorato in basso dallo stesso stemma araldico si veda:
Lotto 121 - Asta 5086 Important Mobilier et Objets d'art, orefreverie, ceramiques, Christie's, Parigi, 22 giugno 2004

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Workshop of Bartolomeo Terchi, Siena, 18th century. Circular majolica dish painted in polychrome with Bacchic scene between ruins and heraldic coat of arms in blue at the base (d. 25.5 cm) (defects)

Provenance:
Private collection, Milan

For comparison with a dish of the same manufacture decorated at the bottom with the same heraldic coat of arms, see:
Lot 121 - Auction 5086 Important Mobilier et Objets d'art, orefreverie, ceramiques, Christie's, Paris, 22 June 2004

Arte del secolo XII-XIII. Capitello in marmo scolpito a figure religiose e guerrieri (h. cm 30) sostegno con base di epoca successiva
(difetti e mancanze)

Il presente lotto è accompagnato da attestato di Libera Circolazione

Provenienza:
Fondazione Melissa Gabardi-Minervino

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Art of the 12th-13th century. Marble capital carved to religious figures and warriors (h. cm 30) support with base of later era (defects and losses)

This lot is accompanied by a certificate of free circulation

Provenance:
Melissa Gabardi-Minervino Foundation

Tavolo da centro in legno laccato rosso ruggine e dipinto con decori a chinoiserie, fascia sagomata a festone, gambe a obelisco rovesciato riunite da crociera a doppia voluta, piedi a cipolla e antico piano in alabastro listato. Roma, secolo XVIII (cm 141x84x70) (difetti e restauri)

Provenienza:

Collezione privata, Roma

EN

Wall table in red rust lacquered wood with chinoiserie decorations, antique alabaster top. Rome, 18th century (cm 141x84x70) (defects and restorations)

Da Vincenzo Camuccini

"La scoperta di Romolo e Remo" e "Paride consegnato ai pastori"
coppia di oli su tela (cm 43x65)
in cornici (difetti)

Manifattura Ginori, Doccia, periodo Lorenzo Ginori (1758-1791). Probabile modello di Girolamo Ticciati. "Leda e il cigno", gruppo in porcellana dipinta in policromia raffigurante Leda seduta su un rocchio di marmo che abbraccia il cigno ad ali spiegate (h. cm 21) (difetti e minimi restauri)

Provenienza:
Collezione privata
Lotto 98 - Asta di Importanti mobili, ceramiche e opere d'arte, Sotheby's, Milano, 11 dicembre 2008

Bibliografia:
M.P. Mannini, Ginori da collezione: Due secoli di porcellane e maioliche di Doccia, catalogo della mostra, Montecatini Terme, maggio - ottobre 1997, pagg. 52-53

Il Ticciati (1767-744) scultore e architetto, allievo di Giovan Battista Foggini, frequentò l'Accademia Toscana Granducale a Roma. Nel 1708 si trasferì a Vienna dove divenne lo scultore e l'architetto alla corte imperiale. In seguito rientrò a Firenze, nel corso della sua carriera fu maestro di Gaspero Bruschi

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Ginori Manufacture, Shower, Lorenzo Ginori period (1758-1791). Probable model by Girolamo Ticciati. "Leda and the Swan", porcelain group painted in polychrome depicting Leda sitting on a marble rocchio embracing the swan with spread wings (h. cm 21) (defects and minor restorations)

Provenance:
Private collection
Lot 98 - Auction of Important Furniture, Ceramics and Works of Art, Sotheby's, Milan, 11 December 2008

Bibliography:
MP EXTENSION. Mannini, Ginori collectible: Two centuries of Doccia porcelain and majolica, exhibition catalogue, Montecatini Terme, May - October 1997, pages. 52-53

Da Giovanni Lanfranco, scuola del secolo XVII

"Alessandro Magno rifiuta l'acqua offertagli da un soldato"
olio su tela (cm 120x156,5)
in cornice dell'epoca in legno intagliato e dorato
(difetti e restauri)

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From Giovanni Lanfranco, 17th century school

"Alexander the Great refuses the water offered to him by a soldier"
oil on canvas (120x156.5 cm.)
in a period frame in carved and gilded wood
(defects and restorations)

Da Giovanni Lanfranco, scuola del secolo XVII

"Alessandro Magno tra soldati"
olio su tela (cm 120x156,5)
in cornice dell'epoca in legno intagliato e dorato
(difetti e restauri)

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From Giovanni Lanfranco, 17th century school

"Alexander the Great among soldiers"
oil on canvas (120x156.5 cm.)
in a period frame in carved and gilded wood
(defects and restorations)

Da Giovanni Lanfranco, scuola del secolo XVII

"Alessandro Magno malato beve la medicina datagli dal suo leale amico Filippo e gli mostra la lettera calunniosa di Parmenione"
olio su tela (cm 120x156,5)
in cornice dell'epoca in legno intagliato e dorato
(difetti e restauri)

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From Giovanni Lanfranco, 17th century school

"Alexander the Great, sick, drinks the medicine given to him by his loyal friend Philip and shows him Parmenion's slanderous letter"
oil on canvas (120x156.5 cm.)
in a period frame in carved and gilded wood
(defects and restorations)