CAPOLAVORI DA COLLEZIONE | École de Paris, Avanguardie del Novecento e Antichi Maestri.
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Lot 1 Pierre-Auguste Renoir
(Limoges 25/2/41 - Cagnes-sur-Mer 3/12/1919)
Tête de femme firmato in basso a sinistra Renoir
Pierre-Auguste Renoir è stato uno dei più grandi pittori francesi e figura di spicco dell’Impressionismo. Nato nel 1841 a Limoges, si trasferì giovane a Parigi, dove lavorò inizialmente come decoratore di porcellane. Studiò all’École des Beaux-Arts e frequentò il celebre atelier di Charles Gleyre, dove conobbe artisti come Monet, Sisley e Bazille, con i quali condivise le prime esperienze artistiche.
Renoir fu attratto dalla luce naturale e dalla pittura en plein air, caratteristiche centrali dell’Impressionismo, ma si distinse per il suo interesse speciale verso la rappresentazione del corpo umano e della bellezza femminile. Opere come Le Moulin de la Galette (1876) o La colazione dei canottieri (1881) sono tra i capolavori più noti di questo periodo.
Con il tempo, Renoir si allontanò dallo stile più frammentato dell’Impressionismo, sviluppando un linguaggio personale, più morbido e classico, ispirato alla tradizione rinascimentale e a Raffaello. Nonostante i gravi problemi di salute che lo colpirono negli ultimi anni, continuò a dipingere fino alla fine, sopraggiunta a Cagnes-sur-Mer nel 1919.
olio su tela ovale cm 29,8 x 24,7 - in cornice cm 45,4 x 40,3 1891 A. Vollard, Tableaux, Pastels & Dessins DE PIERRE-AUGUSTE RENOIR, Parigi, 1918, prima parte, n. 479, p.120 (ill.); N.B. erroneamente indicato nell’indice delle illustrazioni in fondo al volume come n. 463 a p. 116;
Galerie Schmit, Maitres Français / XIXe-XXe Siècles, catalogo della mostra tenuta a Parigi, 7 maggio-19 luglio 1986, n. 52 (ill.);
G. e M. Dauberville, Renoir / Catalogue Raisonné des tableaux, pastels, dessins et aquarelles / 1882-1894, Parigi, éditions Bernheim-Jeune, vol. II, 2009, p. 258, n. 1094 (ill.). Si allega dichiarazione di autenticità su fotografia di Robert Schmit n. 1812, in data Parigi, 7 Ottobre 1986. Collezione Henri Cottereau, Parigi;
Galerie Schmit, Parigi. Maitres Français / XIXe-XXe Siècles, Galerie Schmit, Parigi, 7 maggio-19 luglio 1986. -
Lot 2 Eugène-Louis Boudin
(Honfleur 12/07/1824 - Deauville 08/08/1898)
Laveuses au bord de la Touques firmato in basso a destra E.Boudin
Sul retro antichi numeri di riferimento.
Eugène Boudin è considerato uno dei precursori dell’Impressionismo. Figlio di un marinaio, iniziò giovanissimo a lavorare in una cartoleria di Le Havre, dove conobbe artisti e appassionati d’arte che lo incoraggiarono a dipingere. Dal 1850 si dedicò alla pittura a tempo pieno, frequentando Parigi e studiando i maestri del paesaggio. Specialista nelle marine e nelle vedute di porti e spiagge della Normandia, fu tra i primi a dipingere all’aperto, cercando di catturare le variazioni della luce e del cielo. Celebri sono le sue scene di villeggianti sulle spiagge di Trouville e Deauville. Conobbe un giovane Claude Monet, che lo considerò un maestro: fu infatti Boudin a incoraggiarlo a dipingere la natura dal vero. Partecipò alla prima mostra impressionista del 1874, pur mantenendo uno stile più sobrio e meno sperimentale di quello dei colleghi. Morì nel 1898 a Deauville.
E’ ricordato come un pioniere della pittura moderna e “pittore dei cieli”, per la straordinaria sensibilità con cui rappresentò nuvole e atmosfere marine. olio su tavola cm 24,7 x 36,5 - in cornice cm 40 x 51,2 1894-1897 circa R. Schmit, Catalogue Raisonné de l’Oeuvre peint d’Eugène Boudin, Galerie Schmit, Parigi, 1973, Tomo III, p. 293, n. 3376 (ill.);
Galerie Schmit, Maitres Français / XIXe-XXe Siècles, catalogo della mostra tenuta a Parigi, 7 maggio-19 luglio 1986, n. 9 (ill.).
L. Manoeuvre, Boudin et la Normandie, Editions Herscher, Parigi, 1991, p. 105 (ill.). Si allega dichiarazione di autenticità su fotografia di Robert Schmit n. 1018, in data Parigi, 7 Ottobre 1986. Galerie Allard et Nöel, Parigi;
Galerie Schmit, Parigi. Maitres Français / XIXe-XXe Siècles, Galerie Schmit, Parigi, 7 maggio-19 luglio 1986. -
Lot 3 Pierre-Auguste Renoir
(Limoges 25/2/41 - Cagnes-sur-Mer 3/12/1919)
Jeune femme au corsage rouge et au chapeau jaune firmato in basso a destra Renoir
Sul retro: sul telaio: antico cartellino manoscritto Renoir (Nº) … 70 / Jeune femme / corsage rouge – I … / MA 2 … ; antico cartellino manoscritto Renoir no 6806 / … femme, corsage / … 1900; timbro VALENTINE GALLERY / 16 East 57th Street; antiche scritte e numeri di riferimento. Sulla cornice cartellino della ditta di trasporti d’arte Royer di Parigi con il nome dell’autore, numero di riferimento (03013) e data (18/12/84).
Pierre-Auguste Renoir è stato uno dei più grandi pittori francesi e figura di spicco dell’Impressionismo. Nato nel 1841 a Limoges, si trasferì giovane a Parigi, dove lavorò inizialmente come decoratore di porcellane. Studiò all’École des Beaux-Arts e frequentò il celebre atelier di Charles Gleyre, dove conobbe artisti come Monet, Sisley e Bazille, con i quali condivise le prime esperienze artistiche.
Renoir fu attratto dalla luce naturale e dalla pittura en plein air, caratteristiche centrali dell’Impressionismo, ma si distinse per il suo interesse speciale verso la rappresentazione del corpo umano e della bellezza femminile. Opere come Le Moulin de la Galette (1876) o La colazione dei canottieri (1881) sono tra i capolavori più noti di questo periodo.
Con il tempo, Renoir si allontanò dallo stile più frammentato dell’Impressionismo, sviluppando un linguaggio personale, più morbido e classico, ispirato alla tradizione rinascimentale e a Raffaello. Nonostante i gravi problemi di salute che lo colpirono negli ultimi anni, continuò a dipingere fino alla fine, sopraggiunta a Cagnes-sur-Mer nel 1919. olio su tela cm 30,3 x 25 - in cornice cm 50,7 x 46 1900 Si allega dichiarazione di autenticità su fotografia di Robert Schmit n. 1728, in data Parigi, 1 Ottobre 1984. Galleria Durand-Ruel, Parigi;
Valentine Gallery, New York;
Charles Bird, New York;
Galerie Schmit, Parigi. XIIe Biennale Internationale: les Antiquaires au Grand Palais, Parigi, 20 Settembre - 7 Ottobre 1984, stand della Galerie Schmit (pubblicato al n. 37 della brochure edita per l’occasione dalla Galerie Schmit). -
Lot 4 Kees van Dongen
(Delfshaven (Rotterdam) 26/1/1877 - Monte Carlo 28/5/1968)
Place Pigalle-Halle aux Vins firmato in basso a destra VDongen. (iniziali intrecciate)
Sul retro: sulla tela titolo di mano dell’artista: Station d’A … / Place Pigalle … ; cartellino a stampa: Galerie Charpentier …; sul telaio: in alto data 1900; numeri A 17; * 332; in basso timbro ad inchiostro Douane … centrale.
Kees van Dongen, nato nel 1877 a Delfshaven, in Olanda, fu tra i protagonisti del movimento Fauve e della Parigi artistica del primo Novecento. Studiò all’Accademia di Belle Arti di Rotterdam prima di trasferirsi a Parigi nel 1897, dove entrò in contatto con l’ambiente bohémien di Montmartre.
Il suo stile, caratterizzato da colori intensi, tratti audaci e un senso di modernità, lo rese presto noto come esponente dei Fauves, insieme a Henri Matisse e André Derain. Van Dongen divenne celebre soprattutto per i ritratti femminili, in cui esaltava eleganza, sensualità e vivacità cromatica, spesso rappresentando donne dell’alta società parigina.
Durante gli anni ’20 e ’30 si affermò come ritrattista mondano, legato ai circoli aristocratici ed esponenti della moda, guadagnando fama e successo internazionale.
Nel 1959 si trasferì a Monaco, continuando a dipingere fino alla morte, avvenuta nel 1968 a Monte Carlo.
olio su tela cm 24,2 x 33,2 - in cornice cm 41,7 x 50 1902 Galerie Charpentier, Van Dongen / Oeuvres de 1890 à 1948, Parigi 1949, n. 28. Si allega dichiarazione di autenticità su fotografia di Robert Schmit n. 1873, in data Parigi, 2 Novembre 1987. Collezione del Dottor Soubies, Parigi;
Galerie Charpentier, Parigi;
Galerie Schmit, Parigi. Galerie Charpentier, Van Dongen / Oeuvres de 1890 à 1948, Parigi 1949. -
Lot 5 Édouard Vuillard
(Cuiseaux 11/11/1868 - La Baule 21/6/1940)
La jupe noire firmato in basso a destra E Vuillard
Sul retro: numeri di riferimento manoscritti 3989 e D851; timbro 4012.
Édouard Vuillard nacque nel 1868 a Cuiseaux, in Borgogna, e si trasferì presto a Parigi, dove studiò all’École des Beaux-Arts e si legò a figure come Pierre Bonnard e Maurice Denis.
Nel 1889 aderì al gruppo dei Nabis, avanguardia artistica che mirava a superare l’impressionismo con un linguaggio simbolico e decorativo.
La sua pittura si distingue per interni intimi e domestici, spesso popolati da familiari e amici, caratterizzati da superfici piatte, colori smorzati e un forte senso decorativo che richiama l’arte giapponese e i motivi tessili. Negli anni maturi, Vuillard si dedicò anche a grandi pannelli murali e al ritratto, diventando apprezzato nei circoli borghesi parigini.
Nel 1940 fu costretto a lasciare Parigi a seguito dell'avanzata tedesca e, nel corso del viaggio, morì a La Baule.
Con uno stile che unisce intimità e decorazione, Vuillard rimane una figura chiave della pittura francese tra XIX e XX secolo, ponte tra l’estetica simbolista e le ricerche moderne.
olio su cartone riportato su tavola parchettata cm 59,5 x 80 - in cornice cm 83 x 103,5 1903 circa A. Salomon e G. Cogeval, Vuillard / The Inexhaustible Glance / Critical Catalogue of Paintings and Pastels / Volume II, Milano, 2003, p. 651, n. VII - 215 (ill.). Si allega dichiarazione di autenticità su fotografia di Robert Schmit n. 1810, in data Parigi, 7 Ottobre 1986. Collezione Roger Marx, Parigi;
Vendita collezione Marx, Galerie Manzi, Joyant & Cie, Parigi, 11-12 Maggio 1914, lotto 84 (Le Manteau noir);
Galerie Bernheim-Jeune, Parigi (n. inventario 20290);
Galleria Alexander Reid, Glasgow (7/1/1920);
W.H.Howden, Glasgow;
Galleria Alexander Reid, Glasgow (1928);
Collezione Gérard Frères, Parigi (1929);
Jos Hessel, Parigi;
Galerie Schmit, Parigi;
Collezione privata, Svizzera. French Pictures at the McLellan Galleries, Glasgow, McLellan Galleries, gennaio 1920, n. 138;
XIIIe Biennale Internationale des Antiquaires, Grand Palais, Parigi, 25 Settembre - 12 Ottobre 1986, stand della Galerie Schmit (illustrato al n.33 della brochure edita per l’occasione dalla Galerie Schmit). -
Lot 6 Maurice Utrillo
(Parigi 26/12/1883 - Dax 5/11/1955)
Rue Norvins firmato in basso a destra Maurice. Utrillo
Maurice Utrillo nacque a Parigi nel 1883 dalla pittrice e modella Suzanne Valadon, che non rivelò mai chi fosse il padre del bambino.
Crebbe in un ambiente artistico ma ebbe un’infanzia difficile, segnata da problemi di salute e da un precoce alcolismo.
Per aiutarlo a ritrovare stabilità, la madre lo incoraggiò a dipingere: così nacque la sua vocazione artistica. Utrillo sviluppò uno stile personale, caratterizzato da pennellate dense e da un uso particolare del bianco, che divenne la sua cifra distintiva.
E’ conosciuto soprattutto per i suoi paesaggi urbani e per le vedute di Montmartre.
Le sue opere raffigurano chiese, strade, piazze e case di Parigi e dei dintorni, restituendo con grande intensità poetica l’atmosfera dei quartieri popolari e della vita quotidiana.
Nonostante i tormenti interiori e le difficoltà legate alla sua fragilità, raggiunse un notevole successo internazionale.
Morì a Dax, nel sud della Francia, nel 1955, lasciando un corpus di lavori che lo consacra come uno dei maggiori interpreti della pittura parigina della prima metà del novecento.
olio su cartone riportato su tavola parchettata cm 31 x 21 - in cornice cm 45,8 x 35,7 1920 circa M. P. Pétridès, L'oeuvre complet de Maurice Utrillo, tomo II, Parigi, 1962, p. 287, n. 838 (ill.). Si allega dichiarazione di autenticità su fotografia di Robert Schmit n. 1874, in data Parigi, 2 Novembre 1987. Collezione Durand-Ruel, Parigi;
Collezione Chatel, Parigi;
Galerie Schmit, Parigi. -
Lot 7 Paul Signac
(Parigi 11/11/1863 - Parigi 15/8/1935)
La Place de la Fontaine à Saint-Paul de Vence intitolato e firmato in basso a sinistra S Paul P. Signac.
Paul Signac, nato a Parigi nel 1863, è stato tra i principali esponenti del Neoimpressionismo. Abbandonò presto gli studi di architettura per dedicarsi interamente alla pittura. Nel 1884 conobbe Georges Seurat, con cui condivise la ricerca di una tecnica basata sulla scomposizione dei colori in piccoli punti e pennellate regolari.
Signac fu affascinato soprattutto dai paesaggi marini e dalle vedute urbane, che rese con colori brillanti e vibranti. Navigatore appassionato, dipinse spesso porti, barche a vela e coste mediterranee. Oltre alla pittura, svolse anche un ruolo teorico e organizzativo: fu presidente della Société des Artistes Indépendants e scrisse il saggio D’Eugène Delacroix au néo-impressionnisme (1899), importante testo di riferimento per il movimento.
Morì a Parigi nel 1935, lasciando un’eredità che influenzò profondamente artisti successivi come Matisse e i Fauves.
carboncino e acquerello su cartoncino cm 30,3 x 44,6 - in cornice cm 45,5 x 59 1921 circa Si allega dichiarazione di autenticità su fotografia di Robert Schmit n. 1814, in data Parigi, 7 Ottobre 1986. Galerie Schmit, Parigi. -
Lot 8 Pierre Bonnard
(Fontenay-aux-Roses 1867 - Le Cannet 1947)
La Seine à Vernon firmato in basso a sinistra Bonnard
Sul retro: sul telaio cartellino a stampa in data 1933 con scritto numero di riferimento (31); cartellino a stampa in data 1935 con scritti numero di riferimento, autore e titolo; tracce di antico cartellino di esposizione in lingua francese; cartellino della ditta di trasporti d’arte Royer di Parigi con il nome dell’autore, numero di riferimento (03013) e data (18/12/84); timbri Douane centrale exportation Paris; sulla tela timbri Douane centrale exportation Paris; sulla cornice numeri di riferimento.
La carriera di Bonnard fu ampia, durò più di sessant'anni ed esplorò i territori più diversi dell'arte. Trattò ogni genere di soggetto e si espresse con disinvoltura e convinzione in ogni genere. Dipinse ritratti, paesaggi, marine e nature morte. Si dilettò a dipingere interni, a raffigurare feste di paese e scene di vita parigina. Realizzò grandi decorazioni. Fu litografo, acquafortista, illustratore di libri.
Per tutta la vita continuò, nella sua inquieta immaginazione, la ricerca di nuovi panorami, orizzonti e cieli sconosciuti, fermandosi qua e là, sempre affascinato da una bellezza inaspettata che poteva scoprire in Alvernia come in Borgogna, in Provenza non meno che in Normandia, motivato sempre da una simpatia universale per gli esseri e le cose. olio su tela cm 73,5 x 45,5 - in cornice cm 97,5 x 70 1930 G. Bazin, Les Nabis et le groupe Bonnard-Vuillard-Roussel, parte del capitolo III di L'Histoire de l'Art contemporain, in L' Amour de l'Art, 14° anno, n. 4, Aprile 1933, p. 87 (ill. a p. 88 fig. 96);
Exhibition of Paintings by Bonnard, catalogo della mostra tenuta a Wildenstein & Co, New York, 1-24 Marzo 1934, n. 35;
Pierre Bonnard (1867-1947) i svensk ago, catalogo della mostra tenuta alla Svensk-Franska Konstgalleriet, Stoccolma, 1947, n. 25 (ill.);
J. e H. Dauberville, Bonnard / Catalogue Raisonne / De L'Oeuvre Peint / 1920-1939, Parigi, 1973, Tome III, p. 338, n. 1423 (ill.);
Lumières sur la Peinture, 19ème et 20ème siècles, catalogo della mostra tenuta alla Galerie Schmit, Parigi, Maggio – Luglio 1983, n. 3 (ill.).
Si allega dichiarazione di autenticità su fotografia di Robert Schmit n. 1739, in data Parigi, 17 Dicembre 1984. Galerie Bernheim-Jeune, Parigi (acquistato direttamente da Bonnard nell'ottobre del 1930);
Collezione Herman Gustaf Turitz, Göteborg;
Galerie Schmit, Parigi. Exhibition of Paintings by Bonnard, Wildenstein & Co, New York, 1-24 Marzo 1934;
Pierre Bonnard (1867-1947) i svensk ago, Svensk-Franska Konstgalleriet, Stoccolma, 1947;
Lumières sur la Peinture, 19ème et 20ème siècles, Galerie Schmit, Parigi, Maggio – Luglio 1983. -
Lot 9 Chaïm Soutine
(Smiloviči 13/1/1893 - Parigi 9/8/43)
La femme du cordonnier, I firmato in alto a destra Soutine
Sul retro, sul telaio: antico numero scritto a pennello 39; cartellino a stampa Stedelijk Museum. Amsterdamsch Historisch Museum con scritti numero di riferimento, collezione di provenienza (Collezione Regnault) e altri riferimenti al dipinto; timbro Douane centrale exportation Paris; cartellino di esposizione consunto in lingua inglese; sulla tela timbro Douane centrale exportation Paris.
Nato a Smilovitchi, nella provincia di Minsk, Chaïm Soutine è uno dei più importanti rappresentanti della Scuola di Parigi. Arrivato in città nel 1912, si stabilì per un po’ nella residenza per artisti di La Ruche, nel quartiere di Vaugirard, e poi alla Cité Falguière, entrambe vicino a Montparnasse. In quest'ultima, conobbe Amedeo Modigliani tramite lo scultore Jacques Lipchitz.
All'inizio degli anni '20, viaggiò nel sud della Francia, che ispirò i suoi paesaggi tormentati.
A causa del suo individualismo esasperato, Soutine non aderì mai ufficialmente ad alcun movimento artistico, sebbene per il suo uso appassionato di colori vivaci sia considerato uno dei più notevoli rappresentanti dell'Espressionismo, sviluppato secondo una visione e una tecnica pittorica altamente personali.
Uno dei tratti distintivi di Soutine è il suo lavoro in serie. Raffigura alternativamente gladioli, selvaggina, pollame, servi e chierichetti. I suoi personaggi sono malinconici, caratterizzati fino alla caricatura, con corpi deformi e abiti dai colori fortemente contrastanti. Le sue nature morte privilegiano animali morti o carcasse scuoiate, seguendo l'esempio di Rembrandt.
olio su tela cm 65 x 51,5 - in cornice cm 82,5 x 69 1926-27 Thompson Collection Kunsthaus Zürich: Thompson Pittsburgh: aus einer amerikanischen Privatsammlung, catalogo della mostra tenuta a Zurigo, Kunsthaus, 15 Ottobre – 27 Novembre 1960, n. 249;
G. David Thompson e Alfred H. Barr (prefazione di), Collezione Thompson - Galleria Civica d'Arte Moderna Torino, catalogo della mostra tenuta a Torino, Galleria Civica d'Arte Moderna Torino, Ottobre - Novembre 1961, n. 144;
P. Courthion, Soutine / Peintre du Déchirant, Losanna, 1972, p. 258, A (ill.);
Galerie Schmit, Lumières sur la Peinture / XIXe - XXe Siècles, catalogo della mostra tenuta a Parigi, 11 maggio - 16 luglio 1983, n. 89 (ill.).
Si allega dichiarazione di autenticità su fotografia di Robert Schmit n. 1813, in data Parigi, 7 Ottobre 1986. Pierre Alexandre Regnault, Amsterdam (fino al 1954);
Stedelijk Museum, Amsterdam;
G. David Thompson, Pittsburgh;
Sotheby's Londra, Impressionist and modern paintings, drawings and sculpture, asta del 24/11/1964;
Galerie Beyeler, Basilea;
Galerie Schmit, Parigi. Thompson Collection Kunsthaus Zürich: Thompson Pittsburgh: aus einer amerikanischen Privatsammlung, Zurigo, Kunsthaus, 15 Ottobre – 27 Novembre 1960;
Collezione Thompson - Galleria Civica d'Arte Moderna Torino, Torino, Galleria Civica d'Arte Moderna, Ottobre - Novembre 1961;
Lumières sur la Peinture / XIXe - XXe Siècles, Parigi, Galerie Schmit, 11 maggio - 16 luglio 1983. -
Lot 10 Pierre Bonnard
(Fontenay-aux-Roses 1867 - Le Cannet 1947)
Vue de la Croisette à Cannes firmato in basso a sinistra Bonnard
Sul retro, sulla tela, timbro Douane centrale; sul telaio da sinistra a destra: cartellino a stampa MINISTERE DE L’EDUCATION NATIONALE / REUNION DES MUSEES NATIONAUX / MUSEE NATIONAL D’ART MODERNE; cartellino INTERNATIONAL ART TRANSPORT di Parigi per la mostra Exposition Bonnard di Monaco di Baviera e Parigi con numero di riferimento (3855), titolo (la Croisette à Cannes), misure e nome del prestatore (Marcel Beurdely, Paris); altro cartellino di ditta di trasporti d’arte di Parigi con autore, titolo e misure dell’opera; cartellino per la mostra del 1955 con titolo, misure, nome del prestatore ed altri riferimenti; altri numeri e scritte di riferimento.
La carriera di Bonnard fu ampia, durò più di sessant'anni ed esplorò i territori più diversi dell'arte. Trattò ogni genere di soggetto e si espresse con disinvoltura e convinzione in ogni genere. Dipinse ritratti, paesaggi, marine e nature morte. Si dilettò a dipingere interni, a raffigurare feste di paese e scene di vita parigina. Realizzò grandi decorazioni. Fu litografo, acquafortista, illustratore di libri.
Per tutta la vita continuò, nella sua inquieta immaginazione, la ricerca di nuovi panorami, orizzonti e cieli sconosciuti, fermandosi qua e là, sempre affascinato da una bellezza inaspettata che poteva scoprire in Alvernia come in Borgogna, in Provenza non meno che in Normandia, motivato sempre da una simpatia universale per gli esseri e le cose. olio su tela cm 28 x 55 - in cornice cm 48,7 x 76 1925 circa M. Rocher-Jauneau, R. Jullian, C. Terrasse, Bonnard, catalogo della mostra tenuta al museo di Belle Arti di Lione, 1 luglio-26 settembre 1954, n. 60;
M. Guynet Pechadre, C. Terrasse, Bonnard, catalogo della mostra tenuta a Nizza, Musée des Ponchettes, agosto-settembre 1955, n. 35 (ill.);
M. Bérard, J. Cassou, Musée National d’Art Moderne, Depuis Bonnard, Parigi 1957, n. 43, tav. 2 (ill.);
A. Terrasse, Pierre Bonnard / centenaire de sa naissance, catalogo della mostra tenuta a Monaco di Baviera, Haus der Kunst, 8 ottobre 1966-1 gennaio 1967, n. 100 (ill.);
A. Terrasse, Pierre Bonnard / centenaire de sa naissance, catalogo della mostra tenuta a Parigi, Orangerie des Tulileries, 13 gennaio-17 aprile 1967, n. 108 (ill.);
A. Terrasse (prefazione di), Pierre Bonnard / centenaire de sa naissance, catalogo della mostra tenuta a Monaco di Baviera, Haus der Kunst, 8 ottobre 1966-1 gennaio 1967 e a Parigi, Orangerie des Tulileries, 13 gennaio-17 aprile 1967, Parigi 1967, p. 122 (ill. a colori a p. 123);
R. Cogniat, Bonnard, Milano 1968, p. 72 (ill. a colori);
J. e H. Dauberville, Bonnard / Catalogue Raisonné / De L'Oeuvre Peint / 1920-1939, Parigi, 1973, Tome III, p. 247, n. 1301 (ill.);
Galerie Schmit, De Corot a Picasso, catalogo della mostra tenuta a Parigi, 10 maggio-20 luglio 1985, n. 2 (ill.).
Si allega dichiarazione di autenticità su fotografia di Robert Schmit n. 1809, in data Parigi, 7 Ottobre 1986. Galerie Schmit, Parigi. Bonnard, Lione, Musée (Festival de Lyon-Charbonnières), 1 luglio-26 settembre 1954;
Bonnard, Nizza, Musée des Ponchettes, agosto-settembre 1955;
Depuis Bonnard, Musée National d’Art Moderne, Parigi, marzo 1957;
Pierre Bonnard / centenaire de sa naissance, Monaco di Baviera, Haus der Kunst, 8 ottobre 1966-1 gennaio 1967;
Pierre Bonnard / centenaire de sa naissance, Parigi, Orangerie des Tulileries, 13 gennaio-17 aprile 1967;
De Corot a Picasso, Parigi, Galerie Schmit, 10 maggio-20 luglio 1985;
XIIIe Biennale Internationale des Antiquaires, Grand Palais, Parigi, 25 Settembre - 12 Ottobre 1986, stand della Galerie Schmit (illustrato al n.1 della brochure edita per l’occasione dalla Galerie Schmit). -
Lot 11 Kees van Dongen
(Delfshaven (Rotterdam) 26/1/1877 - Monte Carlo 28/5/1968)
Vase de dahlias firmato in basso a destra van Dongen
Sul retro: sulla tela scritta di mano dell’artista 3. / van Dongen / 15 Rue de … / Paris / …; sul telaio: in alto al centro scritta VD; numero di riferimento 1116; in basso a destra cartellino manoscritto VAN DONGEN 7 S 338.
Kees van Dongen, nato nel 1877 a Delfshaven, in Olanda, fu tra i protagonisti del movimento Fauve e della Parigi artistica del primo Novecento. Studiò all’Accademia di Belle Arti di Rotterdam prima di trasferirsi a Parigi nel 1897, dove entrò in contatto con l’ambiente bohémien di Montmartre.
Il suo stile, caratterizzato da colori intensi, tratti audaci e un senso di modernità, lo rese presto noto come esponente dei Fauves, insieme a Henri Matisse e André Derain. Van Dongen divenne celebre soprattutto per i ritratti femminili, in cui esaltava eleganza, sensualità e vivacità cromatica, spesso rappresentando donne dell’alta società parigina.
Durante gli anni ’20 e ’30 si affermò come ritrattista mondano, legato ai circoli aristocratici ed esponenti della moda, guadagnando fama e successo internazionale.
Nel 1959 si trasferì a Monaco, continuando a dipingere fino alla morte, avvenuta nel 1968 a Monte Carlo.
olio su tela cm 65,5 x 54,5 - in cornice cm 78,3 x 70,5 1935 circa Galerie Schmit, Maitres Français / XIXe-XXe Siècles, catalogo della mostra tenuta a Parigi, 7 maggio-19 luglio 1986, n. 27 (ill.). Si allega dichiarazione di autenticità su fotografia di Robert Schmit n. 1811, in data Parigi, 7 Ottobre 1986. Galerie Schmit, Parigi. Maitres Français / XIXe-XXe Siècles, Galerie Schmit, Parigi, 7 maggio-19 luglio 1986. -
Lot 12 Pierre-Albert Marquet
(Bordeaux 27/3/1875 - Parigi 13/6/1947)
Venise. La lagune firmato in basso a sinistra marquet
Sul retro: sul telaio numeri di riferimento; sulla cornice: cartellino della ditta di trasporti d’arte Royer di Parigi con il nome dell’autore, numero di riferimento (03013) e data (18/12/84).
Nato nel 1875 a Bordeaux, Marquet studiò all’École des Beaux-Arts di Parigi, dove conobbe Henri Matisse, che divenne suo amico e compagno di ricerca artistica. Partecipò alle mostre fauves del primo novecento, ma presto sviluppò uno stile più personale e meno acceso rispetto agli altri esponenti del gruppo, caratterizzato da una tavolozza sobria e da un senso di equilibrio.
I suoi soggetti preferiti furono paesaggi urbani, vedute di porti e marine, dipinti con grande attenzione alla luce e alle atmosfere. Viaggiò molto, lavorando in Francia, in Nord Africa e in vari paesi del Mediterraneo, dove trovò ispirazione per le sue tele.
Morì a La Frette-sur-Seine nel 1947. La sua opera è ricordata per l’eleganza e la capacità di cogliere con immediatezza la bellezza quotidiana dei luoghi.
olio su tela cm 33,5 x 55,2 - in cornice cm 50 x 71,5 1936 Si allega dichiarazione di autenticità su fotografia di Robert Schmit n. 1730, in data Parigi, 1 Ottobre 1984. Galerie Eugène Druet, Parigi;
Galerie Schmit, Parigi. XIIe Biennale Internationale: les Antiquaires au Grand Palais, Parigi, 20 Settembre - 7 Ottobre 1984, stand della Galerie Schmit (pubblicato al n.26 della brochure edita per l’occasione dalla Galerie Schmit). -
Lot 13 Maurice de Vlaminck
(Parigi 4/4/1876 - Rueil-la-Gadelière 11/10/1958)
Bouquet de fleurs au pichet blanc firmato in basso a sinistra Vlaminck
Sul retro, sul telaio, cartellino a stampa Galerie Charpentier, 76 Faubourg Saint-Honoré - Paris; cartellino Galerie de la Présidence / 90 rue du fg Saint-Honoré, 75008 Paris, con scritto il titolo, numero di riferimento (8 F.) e data 1939.
Maurice de Vlaminck, uno dei principali esponenti del movimento Fauves, nacque a Parigi nel 1876. Cresciuto a Le Vésinet, si dedicò inizialmente alla musica e alla scrittura, ma dopo l'incontro con André Derain nel 1900, si dedicò con decisione alla pittura.
Influenzato dall'arte di Van Gogh, sviluppò uno stile caratterizzato da colori puri, contrasti violenti e pennellate energiche. Con André Derain e Henri Matisse partecipò al Salon d'Automne del 1905, che consacrò il Fauvismo come movimento d'avanguardia.
Dopo la prima guerra mondiale, Vlaminck si allontanò gradualmente dalla sperimentazione fauvista, orientandosi verso un linguaggio più vicino all'Espressionismo e a una pittura di paesaggio intensa e drammatica, dominata da toni cupi.
Oltre a essere pittore, fu anche scrittore e pubblicò diversi testi autobiografici e polemici. Morì a Rueil-la-Gadelière nel 1958, lasciando un'opera vasta e potente, che testimonia il passaggio dall'audace rivoluzione cromatica dei Fauve a una visione più oscura e introspettiva della pittura. olio su tela cm 35,4 x 27 - in cornice cm 53 x 44,5 1939
Galerie Charpentier, Parigi;
Galerie de la Présidence, Parigi.
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Lot 14 Pablo Picasso
(Malaga 25/10/1881 - Mougins 8/4/1973)
Femme (A.R. 301) Sulla base: scritta incisa a mano EDITION / PICASSO con numero della tiratura 166 / 200; timbro EDITION / PICASSO; timbro MADOURA / PLEIN FEU.
Ideata nel 1955 e realizzata in edizione numerata di 200 esemplari.
Pablo Picasso, pittore, scultore e inventore di stili, nacque nel 1881 a Málaga, in Spagna.
Dimostrò un precocissimo talento per il disegno e si formò tra Barcellona e Madrid. Trasferitosi a Parigi nei primi anni del Novecento, attraversò diverse fasi creative: il Periodo Blu, malinconico e drammatico; il Periodo Rosa, più luminoso e poetico; e, insieme a Georges Braque, l’invenzione del Cubismo, che rivoluzionò l’arte moderna.
Tra le sue opere più celebri figurano Les Demoiselles d’Avignon (1907), manifesto del Cubismo, e Guernica (1937), potente denuncia contro la guerra.
Artista prolifico e instancabile, sperimentò in pittura, scultura, ceramica e incisione, rinnovando continuamente il proprio linguaggio.
Picasso morì nel 1973 a Mougins, in Francia, lasciando un’eredità immensa che ha segnato per sempre la storia dell’arte.
brocca in ceramica parzialmente smaltata e incisa cm 30,5 x 9 x 12,5 -
Lot 15 Max Ernst
(Brühl 2/4/1891 - Parigi 1/4/1976)
TABLEAU IVRE firmato in basso a destra max Ernst
Sul retro, sulla tela, titolo, firma e data di mano dell’artista TABLEAU IVRE / max Ernst / 1960.
Max Ernst, pittore, scultore e poeta tedesco, è stato tra le figure più innovative del Novecento.
Nato nel 1891 a Brühl, vicino a Colonia, studiò filosofia e storia dell’arte all’università di Bonn, ma presto si dedicò esclusivamente all’arte.
Partecipò alla prima guerra mondiale, esperienza che segnò profondamente la sua visione creativa. Nel 1919 aderì al movimento dadaista di Colonia e sviluppò tecniche sperimentali come il frottage (strofinatura di matite o carboncini su superfici ruvide) e il grattage (raschiatura della pittura fresca per far emergere texture nascoste).
Trasferitosi a Parigi, divenne uno dei protagonisti del Surrealismo, collaborando con André Breton e altri artisti d’avanguardia. Le sue opere uniscono immaginazione onirica, ironia e inquietudine, popolandosi di figure fantastiche e paesaggi visionari.
Negli anni ’40 si stabilì negli Stati Uniti, dove entrò in contatto con gli artisti americani, influenzando in parte l’Espressionismo astratto. Tornato in Europa dopo la guerra, visse tra la Francia e l’Italia.
Morì a Parigi nel 1976, lasciando un’eredità fondamentale nella storia dell’arte moderna per il suo spirito libero, anticonvenzionale e sperimentatore.
olio su tela cm 46,2 x 38,2 - in cornice cm 66,2 x 59,3 1960 Espace Cardin, Binoche et Godeau, importants tableaux modernes, catalogo d’asta a Parigi del 4/6/1987, lotto n. 47, p. 35 (ill.), aggiudicato a 430.000 FRF.
W. Spies, S. e G. Metken, Max Ernst / Werke 1954-1963, Houston, Texas, 1998, p. 257, n. 3546 (erroneamente intitolato le bateau ivre), (ill.). Si allega dichiarazione di autenticità su fotografia di Robert Schmit n. 1875, in data Parigi, 3 Novembre 1987. Robert Schuhl, Parigi;
Espace Cardin, asta Binoche et Godeau, Parigi;
Galerie Schmit, Parigi. Espace Cardin, Binoche et Godeau, importants tableaux modernes, Parigi, 2-4 Giugno 1987. -
Lot 16 Giorgio De Chirico
(Volo 1888 - Roma 1978)
Il Trovatore numerata in basso a sinistra V / XXX e firmata in basso a destra G. de Chirico.
In basso timbri a secco g. de Chirico e Alberto Caprini stampatore in Roma.
litografia cm 70,5 x 53,8 - in cornice cm 92 x 75,5 1972 Si allega certificato di autenticità di Istituto Poligrafico Italiano s.a.s. -
Lot 17 Giorgio De Chirico
(Volo 1888 - Roma 1978)
Cavallo con manto numerata in basso a sinistra 64/90 e firmata in basso a destra G. de Chirico
In basso timbri a secco g. de Chirico e Alberto Caprini stampatore in Roma.
litografia cm 50,8 x 70,2 - in cornice cm 72,6 x 92 1969 -
Lot 18 Katsushika Hokusai
(Edo 1760 - Edo 10/5/1849)
Jōshū Ushibori (Ushibori nella provincia di Hitachi) firmata in alto a sinistra zen Hokusai Iitsu hitsu
Katsushika Hokusai, pittore e incisore giapponese, è riconosciuto come il maestro indiscusso dell’ukiyo-e, la stampa xilografica che fiorì in Giappone nel periodo Edo.
Nato nel 1760 a Edo, l’attuale Tokyo, iniziò a formarsi come apprendista presso una bottega di incisori e poi nella scuola di Katsukawa Shunsho, specializzandosi nelle stampe di attori e scene popolari.
Artista instancabile e sperimentatore, nel corso della sua lunga carriera cambiò più volte stile e persino nome d’arte.
Jōshū Ushibori fa parte della famosa serie Fugaku Sanjūrokkei (Trentasei vedute del Monte Fuji). Ritrae una scena di vita nella zona di Ushibori, una località lacustre nella provincia di Hitachi. Il Monte Fuji è visibile in lontananza.
Hokusai seppe fondere tradizione giapponese e suggestioni straniere, influenzando profondamente anche l’arte europea dell’Ottocento, ispirando pittori come Monet, Van Gogh e Degas.
Morì a Edo nel 1849, a quasi novant’anni, lasciando un corpus vastissimo che lo consacra tra i più grandi maestri dell’arte mondiale.
stampa xilografica cm 24,8 x 36,3 - in cornice cm 48,5 x 63,5 1830-1831 circa Per una bibliografia del soggetto, confronta:
Tokyo National Museum, Illustrated Catalogues of Tokyo National Museum / Ukiyo-e Prints, vol. 3, Tokyo, 1960-1963, n. 3782;
T. Kobayashi, Fugaku Sanjūrokkei. Ukiyo-e Taikei, vol. 13, n. 20. Tokyo, Shūeisha, 1975-1976;
M. Forrer, Hokusai / Prints and Drawings, catalogo della mostra tenuta a Londra, Royal Academy of Arts, 15 Novembre 1991 – 9 Febbraio 1992, n. 19.
Si allega dichiarazione di autenticità di l' Arte Antica s.a.s di T. Villa Salamon, Torino. L' Arte Antica di T. Villa Salamon, Torino. -
Lot 19 Maestro di Francoforte (attribuito a)
(Anversa 1460 - Anversa 1533 ?)
a) San Gabriele Arcangelo; b) Re magio. La tavola si collega per stile e iconografia allo sportello del trittico del Museo Civico di Pistoia, già attribuito a Luca d’Olanda e Hugo van der Goes, e poi ricondotto da Friedländer al Maestro di Francoforte. Le affinità nella resa dell’Annunciazione e nei caratteri fisionomici confermano la qualità e l’importanza del nostro esemplare. olio e tempera su entrambi i lati della tavola cm 114,5 x 27 - in cornice cm 126,8 x 39,5 -
Lot 20 Scuola dell'Italia settentrionale del XVII secolo
(0 - 0)
La liberazione di Andromeda olio su tela cm 100,3 x 133,8 - in cornice cm 121 x 153 -
Lot 21 Cornelis van Poelenburgh
(Utrecht 1594/95 - Utrecht 1667)
Atalanta e Ippomene firmato sul retro Cornelius Poelenburg
Membro di spicco della prima generazione di pittori olandesi italianizzanti. Nato a Utrecht, studiò lì con Bloemaert prima di partire per l'Italia, dove rimase dal 1617 al 1625 circa. Lì, il suo stile pittorico si formò sulle opere di Elsheimer e, in misura minore, di Paul Brill. Dopo il suo ritorno a Utrecht, i suoi paesaggi arcadici, spesso con rovine e figure nude, a volte con scene mitologiche, si rivelarono molto popolari, soprattutto nei circoli aristocratici. Talvolta dipinse anche figure in paesaggi di altri artisti. Dal 1637 al 1639 circa fu a Londra su invito di Carlo I. olio su rame cm 33,5 x 36,2 – in cornice cm 53,7 x 57,7 Bibliografia di riferimento:
Luigi Salerno, Pittori di paesaggio del seicento a Roma, Istituto Italiano di Credito Fondiario, Roma, U. Bozzi, vol. I, pp. 224-237. -
Lot 22 Carlo Manieri (attribuito a)
(documentato a Roma dal 1662 al 1700)
Natura morta con strumenti musicali Attivo a Roma dai primi anni Sessanta del Seicento, Carlo Manieri fu ammesso alla Congregazione dei Virtuosi al Pantheon nel 1662, rimanendone membro fino al 1675. Sue opere sono documentate in importanti collezioni romane, come quelle dei Colonna (inventario del 1714), dei Pamphilj (1735) e dei Valenti Gonzaga (1756), sebbene i dipinti citati non risultino oggi identificabili all’interno di tali raccolte.
In passato, le opere di Manieri sono state spesso confuse con quelle di Francesco Noletti. Il presente dipinto, infatti, mostra significative affinità, per composizione e disposizione degli oggetti, con una natura morta attribuita al Maltese, oggi conservata presso la Alte Pinakothek di Monaco (inv. 1118).
L’opera si distingue per la tavolozza scura e ricca, tratto distintivo di Manieri, e per l’uso di pesanti drappeggi in broccato, elemento ricorrente nelle sue composizioni, funzionale ad accentuare il senso di opulenza e teatralità della scena.
Si ringraziano il Prof. Keith Sciberras per aver segnalato la stretta vicinanza stilistica dell’opera a Carlo Manieri e il Maestro Alejo Perez per la gentile collaborazione nella lettura degli spartiti raffigurati, al fine di verificarne la compatibilità con il linguaggio musicale seicentesco.
olio su tela cm 74,2 x 97,2 - in cornice cm 95 x 120 Bibliografia di riferimento:
G. Bocchi e U. Bocchi, Pittori di Natura Morta a Roma, Artisti Italiani 1630-1750, Viadana, 2005, pp. 525-571. -
Lot 23 Pieter Hardimé
(Anversa 1677 - L'Aia 1748)
Natura morta di fiori in un vaso di vetro olio su tela cm 82 x 69,5 - in cornice cm 101 x 89,5 Galerie Pardo, Parigi. -
Lot 24 Ottmar Elliger
(Copenhagen 1633 - Berlino 1679)
Natura morta con fiori, frutta e insetti Firmato e datato in basso a destra Ottmar Elliger Anno ... olio su tavola cm 52 x 35,7 - in cornice cm 58,8 x 42,5