IL CULTO DELL'ARREDO. FASE 5. PREZZI DI PARTENZA DIMEZZATI. LAST CHANCE TO BUY!

IL CULTO DELL'ARREDO. FASE 5. PREZZI DI PARTENZA DIMEZZATI. LAST CHANCE TO BUY!

Wednesday 30 July 2025 hours 17:00 (UTC +01:00)
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  • Persia occidentale (Ultimo quarto del XX secolo)
Tappeto Senneh
    Lot 69

    Persia occidentale (Ultimo quarto del XX secolo)
    Tappeto Senneh
    Vello in lana su armatura in cotone, con noto simmetrico
    259 x 162 cm

    Elementi distintivi: etichetta della Galleria Martinazzo, Montebelluna
    Provenienza: Galleria Martinazzo, Montebelluna; Veneto Banca SpA in LCA

    Stato di conservazione. Supporto: 90%
    Stato di conservazione. Superficie: 90%

    Il tappeto afferisce alla produzione del Kurdistan persiano.

  • Carel Lodewijk Dake Junior (1886 - 1946)
Paesaggio indonesiano
    Lot 70

    Carel Lodewijk Dake Junior (1886 - 1946)
    Paesaggio indonesiano
    Olio su tela
    72,5 x 50,5 cm

    Firma: firma al recto

    Provenienza: Christie's Amsterdam, 21.4.1998, lotto 1; collezione privata

    Stato di conservazione. Supporto: 90%
    Stato di conservazione. Superficie: 90%

  • Lucca (III quarto del XVIII secolo)
Specchiera in stile transizione
    Lot 72

    Lucca (III quarto del XVIII secolo)
    Specchiera in stile transizione
    Tiglio riccamente intagliato, dorato e inciso; abete; vetro
    248 x 115 x 35,5 cm

    Provenienza: Matheus, Vicenza, 2013; Veneto Banca SpA in LCA

    Stato di conservazione. Supporto: 75% (danni da urti e mancanze; integrazioni e rinforzi, per esempio al cimiero; tarlature)
    Stato di conservazione. Superficie: 70% (consunzione e cadute della doratura)

    La datazione al III quarto del XVIII secolo è adottata a seguito delle verifiche svolte in preparazione dell'asta. In precedente scheda, Fabio Ferraccioli ha leggermente anticipato la datazione alla metà del XVIII secolo, sottolineando la contemporaneità di struttura lignea e specchio al mercurio.

  • Bologna (XVII-XVIII secolo), (?)
Trinità
    Lot 74

    Bologna (XVII-XVIII secolo), (?)
    Trinità
    Gesso intagliato e patinato
    20,4 x 9,2 x 6,4 cm

    Elementi distintivi: sulla schiena, incise le lettere «I» «M»
    Provenienza: Felix Semyonov, New York - Roma

    Stato di conservazione. Supporto: 85% (danni da urto e abrasione)
    Stato di conservazione. Superficie: 70%

  • Persia centrale (Ultimo quarto del XX secolo)
Tappeto Ghom
    Lot 75

    Persia centrale (Ultimo quarto del XX secolo)
    Tappeto Ghom
    Vello in lana su armatura in cotone
    294 x 200 cm

    Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA

    Stato di conservazione. Supporto: 80%
    Stato di conservazione. Superficie: 80%

    Tappeto con motivo a piastrelle detto anche a giardino, tipico dei tappeti di Ghom.

  • Justus Sustermans (1597 - 1681), da
Ferdinando II de' Medici, Gran Duca di Toscana
    Lot 76

    Justus Sustermans (1597 - 1681), da
    Ferdinando II de' Medici, Gran Duca di Toscana
    Olio su tela
    86,7 x 71,3 cm

    Provenienza: Felix Semyonov, New York - Roma

    Stato di conservazione. Supporto: 60% (rintelo e rintelaiatura; tela sfondata in più punti e risarcita)
    Stato di conservazione. Superficie: 60% (consunzione della pittura; cadute di colore; ampie integrazioni pittoriche)

    L'opera è in relazione, per la postura, con il ritratto ufficiale di Ferdinando II de' Medici (1610-1670) come Gran Duca di Toscana, una grande tela a figura quasi intera oggi nella cosiddetta "serie dei serenissimi principi" alla Galleria degli Uffizi (inv. 1890, n. 2249). Il Gran Duca venne più volte ritratto dal maestro, tra l'altro alla stessa età del nostro dipinto in affresco nella Villa Medicea in Poggio a Caiano, dove appare con la folta capigliatura che osserviamo anche nella tela in asta. Meno probabile per lievi differenze anatomiche, ma comunque possibile, l'identificazione con Mattias de' Medici (1613–1667), terzo figlio maschio di Cosimo II.
    Ferdinando II fu tra i primi sovrani europei a intrattenere, piuttosto apertamente, relazioni omosessuali. Lunga quasi due decenni la vicenda amorosa con il suo paggio Bruto Annibaldi della Molara, come racconta lo staffiere Luigi Gualtieri nella sua "Storia della nobile e reale famiglia de' Medici" (edito come Luca Ombrosi, "Vita dei Medici sodomiti", Milano 1965).
    Benché la pennellata sia rapida e sicura, a pasta abbastanza ricca e gran parte dell'abito sia appena abbozzato sulla preparazione pittorica, il tono generale dell'opera, distante dalla raffinatezza di tocco tipica di Sustermans, porta a qualificare l'opera come copia, o comunque opera imitativa, come ci confermano, previo indipendente esame dell'opera attraverso immagini in alta definizione, Sandro Bellesi (comunicazione del 23 aprile 2021) e Lisa Goldenberg Stoppato (comunicazione del 24 aprile 2021). Lisa Goldenberg Stoppato, in particolare, segnala che «che le fattezze del granduca derivano dall'immagine a figura intera di Ferdinando II de' Medici in veste di antico romano, dipinta da Suttermans per il cardinale Leopoldo de' Medici, usando un cartone di Ciro Ferri». La studiosa ritiene, inoltre, che nel ritratto siano intervenuti due mani, una più abile responsabile per il viso, e un'aiutante di bottega, autore dell'armatura che pare sproporzionata rispetto al viso».
    Il rapporto iconografico trova ulteriore conferma attraverso il confronto con i ritratti dedicati dall'artista fiammingo a Ferdinando II conservati nelle collezioni degli Uffizi, intrapresa su cortese suggerimento del Direttore Eike Schmidt: in particolare, la postura compare già nel ritratto giovanile conservato a Palazzo Pitti (inv. 415 - Palatina (1912)) e quindi nella figura di "Ferdinando II con bastone del comando" esposto nel Palazzo degli Uffizi (inv. 2249 - 1890) e, speculare in un ulteriore ritratto a mezza figura (inv. 5243 - 1890). Le collezioni medicee offrono anche l'occasione per osservare lo stesso soggetto sviluppato in opere di attribuzione incerta (inv. 2334 - 1890), di bottega (inv. 2247 - 1890), di maniera (inv. (2922 - 1890, inv. 4217 - 1890) e copie (inv. 2462 - 1890).
    In favore di una attribuzione alla bottega dell'artista si è espresso Marco Horak che all'opera ha dedicato una approfondita scheda di cui riportiamo uno stralcio: «Il ritratto cui si riferiscono le presenti brevi note critiche venne realizzato nell’operosa bottega di Justus Sustermans in numerose repliche per far fronte alle svariate esigenze della committenza medicea. Infatti alcuni esemplari erano destinati a corredare diverse residenze della famiglia, mentre altri, forse i più numerosi, avevano finalità prettamente diplomatiche, nel senso che potevano essere impiegati come omaggi alla corte e, soprattutto, alle famiglie dinastiche in occasione di visite ufficiali. Non dimentichiamo, a tal proposito, l’importante rete di prestigiose parentele che univa Ferdinando II ad alcune delle principali dinastie europee: egli infatti era figlio del granduca Cosimo II e di Maria Maddalena d'Austria; suo padre morì quando Ferdinando aveva solamente 11 anni e fino alla sua maggiore età la Toscana fu affidata alla reggenza della madre e della nonna paterna, Cristina di Lorena, coadiuvate da un consiglio di reggenza. Ferdinando II sposò Vittoria della Rovere e attraverso il suo albero genealogico possiamo constatare i legami di parentela che la sua famiglia ebbe con gli Asburgo e con le famiglie dinastiche di Danimarca, Francia, Lorena, Boemia, Baviera, Baden, Toledo e molte altre ancora, senza dimenticare infine che, anche attraverso la famiglia della moglie – i della Rovere – la rete delle alleanze dinastiche si allargò agli Este, ai Gonzaga (che erano già imparentati con i Medici) e ad altre famiglie storiche italiane. Ecco quindi come si spiega la realizzazione da parte dello studio di Justus Sustermans di numerose repliche del ritratto di Ferdinando II».

    Ringraziamo il Prof. Sandro Bellesi, i dottori Lisa Goldenberg e Marco Horak per il supporto nella schedatura dell'opera e il dottor Eike Schmidt per i preziosi suggerimenti.

  • Persia centrale (I metà del XX secolo)
Tappeto Kashan
    Lot 77

    Persia centrale (I metà del XX secolo)
    Tappeto Kashan
    Vello in lana su armatura in cotone, con nodo asimmetrico
    397 x 260 cm




    Elementi distintivi: etichetta della Galleria Martinazzo, Montebelluna (con riferimento “antico Gazvin”); ulteriore etichetta, con riferimento forse a lavaggio
    Provenienza: Galleria Martinazzo, Montebelluna; Veneto Banca SpA in LCA





    Stato di conservazione. Supporto: 60% (lacerazioni)
    Stato di conservazione. Superficie: 60% (usura uniforme)

    Classico esemplare con piccolo medaglione allungato in rosso, contenente al centro una stella azzurra, con due pendenti, appoggiato sul campo di colore blu riccamente decorato con motivi floreali. Bordura a fondo rosso, con tipiche rose di Kashan, alternate a foglie biforcute.

  • India (I quarto del XX secolo)
Tappeto Agra
    Lot 79

    India (I quarto del XX secolo)
    Tappeto Agra
    Vello in lana su armatura in cotone, con nodo asimmetrico
    575 x 325 cm

    Provenienza: Raffaele Verolino, Modena; Veneto Banca SpA in LCA

    Stato di conservazione. Supporto: 80%
    Stato di conservazione. Superficie: 70% (restauri, soprattutto sui bordi, e sbavature di colore)

    Classico tappeto a palmette e nastri su fondo rosso, di enormi dimensioni. Bordura a fondo verde. Particolarmente fine di tessitura.

  • Philips Wouwerman (1619 - 1668), da
Le Port au Foin, 1748
    Lot 81

    Philips Wouwerman (1619 - 1668), da
    Le Port au Foin, 1748
    Acquaforte su carta
    37,4 x 47,6 cm (luce)

    Altre iscrizioni: "Ph. Wouwermens pinx" (il pittore), "Jean Moyreau sculp" (l'incisore) in lastra; titolo e ampia descrizione in lastra
    Elementi distintivi: sul verso, etichetta anonima con riferimento inventariale
    Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA

    Stato di conservazione. Supporto: 50% (danni da umidità: ondulatura, muffe)
    Stato di conservazione. Superficie: 40%

  • Francisco José de Goya y Lucientes (1746 - 1828), ambito di
Ritratto di militare, 1800-1801
    Lot 84

    Francisco José de Goya y Lucientes (1746 - 1828), ambito di
    Ritratto di militare, 1800-1801
    Olio su tavola
    61,7 x 45,7 cm

    Altre iscrizioni: al verso della tavola e della cornice riferimento in pennarello “P471”, forse con riguardo ad un passaggio d’asta; Al verso della cornice un secondo riferimento “66408” (?)

    Provenienza: Felix Semyonov, New York - Roma

    Stato di conservazione. Supporto: 80% (fessurazioni longitudinali della tavola)
    Stato di conservazione. Superficie: 90% (depositi al verso)

    L'opera è di immediata collocazione all'inizio del XIX secolo, per stile e anche grazie alla divisa con taglio in uso nel periodo napoleonico, ma non altrettanto facile è ricondurla ad una scuola. Richiama per alcune soluzioni formali l'opera di Goya, nonostante non appartenga né al maestro né alla sua cerchia: in ragione sia della impostazione dell'opera, «too precisely and carefully neoclassical», sia della minore padronanza nei dettagli («Goya knew exactly where to place the highlights on buttons...»), come indica Juliet Wilson Bareau (comunicazione del 3 luglio 2021), in accordo con José de la Mano, secondo cui il dipinto «is more French than Spanish» (comunicazione del 16 dicembre 2021).
    Sono comunque indizi di una contiguità di gusto le affinità nel trattamento cromatico e delle anatomie. Per il primo aspetto si può portare ad esempio, l'abbinamento di giallo e verde - qui nel collo rialzato e nel calamaio a destra - che richiama, tra le tante opere dipinte da Goya a cavallo tra i due secoli, il ritratto del ministro di grazia e giustizia Gaspar Melchor de Jovellanos (1798), il ritratto della Regina Maria Luisa a cavallo (1799) e la "La maja vestida" (1800-1807, come i due precedenti, al Prado).
    Per il trattamento delle anatomie, l'opera mostra un interesse per il realismo, che si può osservare, ex multis, anche nel ritratto di "Godoy in veste di generale" (1801, Real Academia de Bellas Artes de San Fernando), ancora con l'uso del verde sul giallo, specialmente ngli occhi e nel naso, e nel ritratto di gruppo "La famiglia di Carlo VI" (1800-1801, Prado), in particolare l'infante Antonio Pascual.
    L'opera è accompagnata da una bella cornice rifinita in foglia d’oro.

    Ringraziamo i dottori Juliet Wilson Bareau e José de la Mano per il supporto nella catalogazione dell'opera.

  • Area veneta (I quarto del XVIII secolo)
Credenza con fianchi sagomati e piedi a cipolla
    Lot 85

    Area veneta (I quarto del XVIII secolo)
    Credenza con fianchi sagomati e piedi a cipolla
    Pioppo ed abete (struttura); noce, radica di noce, acero (impiallacciatura); metallo
    94 x 242 x 67,8 cm

    Provenienza: Surprise di Paola Cuoghi, Modena, 2010; Veneto Banca SpA in LCA

    Certificati: certificato emesso da Surprise di Paola Cuoghi, Modena, non datato

    Stato di conservazione. Supporto: 70% (recenti supporti di rinforzo di materiale antico; alcune gambe sostitute; cerniere sostituite (?); addizioni sul montante per correggere la chiusura delle ante; maniglieria non originale )
    Stato di conservazione. Superficie: 60% (numerosi interventi di restauro ed integrazioni; abrasioni con comparsa di gallerie orizzontali di tarlo per esempio all’anta sinistra; perdita della patina)

    Il mobile è presentato in scheda Cuoghi con una datazione più ampia (1680-1730), qui precisata al I quarto del XVIII secolo, in seguito agli approfondimenti svolti in sede d'asta. Il mobile è stato oggetto di un accurato restauro da parte di Vittorio Donà nel 2012.

    Nota bene: il mobile è conservato, e va ritirato, presso l'ex Centro Direzionale di Veneto Banca a Montebelluna.

  • Argenteria Tanfani e Bertarelli (1935 - 1955)
Candelabro, I metà del XX secolo
    Lot 88

    Argenteria Tanfani e Bertarelli (1935 - 1955)
    Candelabro, I metà del XX secolo
    Lamina d'argento lavorata a sbalzo
    42 x 40,4 x 12,1 cm

    Elementi distintivi: marchio "4 RO" (= Tanfani e Bertarelli, Roma)
    Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA

    Stato di conservazione. Supporto: Stato di conservazione. Supporto: 80% (struttura leggermente deformata)
    Stato di conservazione. Superficie: 90% (usura,danni da urto, ossidazioni)

  • Giulio Turcato (1912 - 1995)
Nove incisioni, 1977
    Lot 89

    Giulio Turcato (1912 - 1995)
    Nove incisioni, 1977
    Serigrafia e litografia su carta
    70,1 x 50,6 cm

    Firma: “TURCATO” a matita su carta
    Altre iscrizioni: indicazione della tiratura “26/100” a matita su carta
    Elementi distintivi: al verso di ogni foglio, timbro a secco dell’editore

    Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA

    Stato di conservazione. Supporto: 85% (alcune ondulature e pieghe, prodotte anche da fermagli in metallo ancora presenti)
    Stato di conservazione. Superficie: 85% (depositi)

    Il lotto contiene 9 di 10 tavole componenti una edizione pubblicata in tiratura 100 esemplari da La Nuovo Foglio Editrice nel 1976 per cura di Magdalo Mussio e con gli interventi dei maestri incisori Sante Consoli, Isabella Scarabotto, Giovanni Budassi e Solidea Marsili.

  • Francia (XX secolo)
Tappeto Savonnerie
    Lot 90

    Francia (XX secolo)
    Tappeto Savonnerie
    Lana su armatura di lana, con nodo simmetrico
    385 x 497,5 cm

    Provenienza: collezione Cingi, Modena, 2004; Veneto Banca SpA in LCA

    Certificati: Scheda di Raffaele Verolino, non datata

    Stato di conservazione. Supporto: 90%
    Stato di conservazione. Superficie: 90%

    Il tappeto, ritenuto novecentesco in sede di catalogazione d'asta, riprende motivi Napoleone III, tipici Aubosson o, preferibilmente Savonnerie in considerazione della annodatura del vello. L’apparato mostra un campo verde con al centro un medaglione circolare circondato da una fascia di motivi floreali, con ghirlande e cornucopie. Interessante la bordura a fondo nocciola con motivo a foglie allungate e, agli angoli, fiori a rosetta.
    Nella propria scheda, lo specialista Raffaele Verolino data il tappeto alla fine del XIX secolo.

  • Venezia (Metà del XVIII secolo)
Coppia di consolles con tema floreale
    Lot 91

    Venezia (Metà del XVIII secolo)
    Coppia di consolles con tema floreale
    Legno di tiglio intagliato, laccato e dorato; marmo giallo di Siena
    79,2 x 153 x 70 cm (ogni consolle)

    Provenienza: Tullio Silva, Milano, fino almeno al 1964; María de los Ángeles Félix Güereña (1914–2002); Christie's, New York, 17-18 luglio 2007, Asta 1931, l. 35 ($ 26.400, stima $ 30.000-50.000); Surprise di Paola Cuoghi, Modena, 2008; Veneto Banca SpA in LCA
    Bibliografia: S. Levy, Il mobile veneziano del Settecento, Venezia, 1964, riprodotto

    Certificati: certificato emesso da Surprise di Paola Cuoghi, Modena, non datato

    Stato di conservazione. Supporto: 75% (marmo sostituito; numerose piccole fessurazioni; tarlature)
    Stato di conservazione. Superficie: 75% (cadute e integrazioni alla dorature e alla lacca, in particolare alle gambe)

    Con autonoma perizia, Maricetta Parlatore Melega propone una datazione alla prima metà del XVIII secolo.

  • Jean-Baptiste van Loo (1684 - 1745), attribuito a
Ritratto di giovane nobiluomo (Luigi Filippo I di Bornone-Orléans?)
    Lot 92

    Jean-Baptiste van Loo (1684 - 1745), attribuito a
    Ritratto di giovane nobiluomo (Luigi Filippo I di Bornone-Orléans?)
    Olio su tela
    80,4 x 64,3 x 1,7 cm

    Provenienza: Felix Semyonov, New York - Roma

    Stato di conservazione. Supporto: 70% (rintelo e rintelaiatura)
    Stato di conservazione. Superficie: 80% (danni da urto, pressione e sfregamento; sfondamenti risarciti; cadute di colore, in parte reintegrate)

    Il dipinto si colloca nella produzione dei Van Loo. Il trattamento dei tessuti esposti alla luce, così come la resa di alcuni dettagli fisiognomici (bocca, naso, occhi, ciglia, capelli), portano in direzione di Jean-Baptiste van Loo alla fine della sua carriera, chiamato forse a ritrarre Luigi Filippo I di Borbone-Orléans (1725-1785), come suggerisce il paragone con un ritratto dello stesso personaggio in età adulta recentemente in asta (Lempertz, Cologne, 21.09.2016, asta 1074, l.42). Si avvicina all'opera in esame, soprattutto per quanto riguarda la resa dei tessuti, anche lo stile del nipote Jules-César Denis van Loo (1743–1821).

  • Persia nord occidentale (Ultimo quarto del XX secolo)
Tappeto Tabriz 60 raj
    Lot 99

    Persia nord occidentale (Ultimo quarto del XX secolo)
    Tappeto Tabriz 60 raj
    Vello in lana e seta su armatura in cotone, con nodo simmetrico
    202 x 199 cm

    Elementi distintivi: etichetta della Galleria d’arte Martinazzo, Montebelluna ed etichetta anonima con riferimenti del tappeto, probabilmente del grossista
    Provenienza: Galleria d’arte Martinazzo, Montebelluna; Veneto Banca SpA in LCA

    Stato di conservazione. Supporto: 80%
    Stato di conservazione. Superficie: 70%

  • Persia meridionale (III quarto del XX secolo)
Tappeto Yalameh
    Lot 101

    Persia meridionale (III quarto del XX secolo)
    Tappeto Yalameh
    Vello in lana su armatura in lana, con nodo simmetrico
    294 x 203 cm

    Elementi distintivi: etichetta con riferimento alla provenienza iraniana e seconda etichetta sovrapposta con dati del tappeto e numero di inventario; Inoltre etichetta anonima con riferimento al numero di inventario della banca

    Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA

    Stato di conservazione. Supporto: 70%
    Stato di conservazione. Superficie: 70%

  • Peter Lely (1618 - 1680)
Ritratto di giovane. Dal "Giovane in armatura" di Anton van Dyck
    Lot 102

    Peter Lely (1618 - 1680)
    Ritratto di giovane. Dal "Giovane in armatura" di Anton van Dyck
    Olio su tela
    66,5 x 55 x 3 cm

    Provenienza: Felix Semyonov, New York - Roma

    Stato di conservazione. Supporto: 70% (rintelo, sfondamento risarcito in alto a destra)
    Stato di conservazione. Superficie: 80% (alcuni danni alla superficie da urto e sfregamento; cadute e ritocchi; vernice ingiallita)

    Lely reinterpreta a guisa di ritratto l' "Uomo con armatura con banda rossa" di Anton Van Dyck custodito alla Gemäldegalerie Alte Meister di Dresda. Lely, come Van Dyck olandese, subentrò al maestro, alla sua morte (1641), come più ricercato ritrattista di Inghilterra. La autografia del dipinto appare confermata nel tratto della pennellata ed anche nelle più minute soluzioni anatomiche (compreso il rigonfiamento sotto il labbro che ricorre anche nello spettacolare "Ritratto di Samuel Crew" ex Weiss Gallery ed oggi al Greningenmuseum di Bruges, con datazione intorno 1650-1652).
    La attività di Peter Lely come copista di Van Dyck è ben nota ed ha riguardato anche il cosiddetto ultimo ritratto di Van Dyck (Gustav Glück, “Reflections on Van Dyck’s early death”, The Burlington Magazine, 1941). Alle copie da Van Dyck è dedicato il contributo di Sir Oliver Millar al Catalogue raisonné del maestro (Van Dyck – A Complete Catalogue of the Paintings, by Susan Barnes, Nora De Poorter, Oliver Millar e Horst Vey, Londra, 2004): "especially towards the end of his life”, nota, “was assigned to Van Dyck’s assistants, and there was a heavy demand for repetitions, whether replicas, part replicas, variants or copies […] Sometimes Van Dyck would himself paint a new detail in a repetition otherwise painted entirely by an assistant”, whereas his “finest English portraits are painted…noticeably with a greater variety of touch.”
    Secondo uno dei suoi primi biografi, Richard Graham, Lely raggiunse l'Inghilterra nel 1641, l'anno della morte di Van Dyck, ed il nome del maestro appare anche tra gli autori delle opere comprese nella liquidazione del patrimonio di Lely, nel 1682.
    L'attività di Lely nell'ambito della pittura di riproduzione è indagata in Michael Daley, "Art-Trading, Connoisseurship and the Van Dyck Bonanza", apparso online su ArtWatch UK il 27 gennaio 2021.

  • Venezia (II quarto del XVIII secolo)
Coppia di poltrone
    Lot 108

    Venezia (II quarto del XVIII secolo)
    Coppia di poltrone
    Legno di noce intagliato
    108 x 70 x 67,5 cm (ogni poltrona)

    Provenienza: Surprise di Paola Cuoghi, Modena, 2009; Veneto Banca SpA in LCA

    Stato di conservazione. Supporto: 90% (tarlature; tessuti e telaio sostituiti)
    Stato di conservazione. Superficie: 50% (eliminazione della laccatura originale e successivo trattamento delle superfici)

    In sede d'asta, la datazione è stata precisata nel II quarto del XVIII secolo. In scheda Cuoghi, le poltrone sono attribuite in modo più generico al XVIII secolo. Con autonoma perizia, Maricetta Parlatore Melega posticipa la datazione alla seconda metà del XVIII secolo.

  • Carel Lodewijk Dake Junior (1886 - 1946)
Paesaggio Sawah con un vulcano sullo sfondo
    Lot 112

    Carel Lodewijk Dake Junior (1886 - 1946)
    Paesaggio Sawah con un vulcano sullo sfondo
    Olio su tela
    49,5 x 80 cm

    Firma: firma al recto

    Provenienza: Christie's Amsterdam, 21.4.1998, lotto 1; collezione privata

    Stato di conservazione. Supporto: 90%
    Stato di conservazione. Superficie: 90%

  • Azerbaijan (I quarto del XX secolo)
Tappeto Karabagh Kasim Ushag
    Lot 113

    Azerbaijan (I quarto del XX secolo)
    Tappeto Karabagh Kasim Ushag
    Vello in lana su armatura in lana, con nodo simmetrico
    337 x 167 cm

    Elementi distintivi: etichetta della Galleria d’arte Martinazzo, Montebelluna (con riferimento “Dagistan Caucaso”)
    Provenienza: Galleria d’arte Martinazzo, Montebelluna; Veneto Banca SpA in LCA

    Stato di conservazione. Supporto: 60% (restauri integrativi)
    Stato di conservazione. Superficie: 60%

    Tappeto di dimensioni insolitamente grandi con il caratteristico disegno dei Kasim Ushag derivato dei motivi degli antichi tappeti a drago assieme ad altri elementi più tipicamente Karabagh

  • Godfrey Kneller (1646 - 1723), (?)
Autoritratto
    Lot 114

    Godfrey Kneller (1646 - 1723), (?)
    Autoritratto
    Olio su tela
    76,5 x 63,3 cm

    Provenienza: Felix Semyonov, New York - Roma

    Stato di conservazione. Supporto: 70% (rintelo e rintelaiatura)
    Stato di conservazione. Superficie: 70% (danni da frizione e da urto; cadute e integrazioni anche sul volto; alcune piccole mancanze)

    Godfrey Kneller dominò la ritrattistica inglese per 30 anni: pittore favorito di Guglielmo III e della regina Anna, gentiluomo della Camera Privata, nominato Baronetto nel 1715, si promosse assiduamente attraverso autoritratti e la pubblicazione di stampe dei suoi dipinti, cambiando immagine pubblica nel corso della sua carriera: da giovane affascinante nello spirito del suo idolo Antoon Van Dyck a pilastro dell'establishment, vestito con classe e nobile come tutti i suoi modelli.
    Kneller indossa, in questo autoritratto, la tipica sciarpa bianca che compare anche nel ritratto a tre quarti di figura inciso da John Faber nel 1735 /(Royal Collection Trust, RCIN 657636). Tenendo presente che il dipinto in esame abbisogna di una pulitura, un interessante confronto stilistico si può fare con il "Ritratto di Charles Mordaunt,terzo barone di Peterborough", conservato alla National Portrait Gallery (NPG 5867).

  • Persia occidentale (Ultimo quarto del XX secolo)
Tappeto Bijar
    Lot 116

    Persia occidentale (Ultimo quarto del XX secolo)
    Tappeto Bijar
    Vello in lana su armatura in cotone, con nodo simmetrico
    298 x 205 cm

    Elementi distintivi: etichetta della Galleria Martinazzo, Montebelluna
    Provenienza: Galeria Martinazzo, Montebelluna; Veneto Banca SpA in LCA

    Stato di conservazione. Supporto: 80%
    Stato di conservazione. Superficie: 80%

    Esemplare con fitto disegno, a tutto campo, di palmette su fondo blu. Produzione del Kurdistan persiano.

Lots from 25 to 48 of 112
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IL CULTO DELL'ARREDO. FASE 5. PREZZI DI PARTENZA DIMEZZATI. LAST CHANCE TO BUY!

112 lotti per arredare grandi dimore. Dai dipinti veneti alle sculture - tra cui diversi marmi - ai mobili del Settecento Veneto e Toscano, fino ai tappeti, dai Savonnerie ai famosi Agra, realizzati per la ricca clientela britannica quando l'India era il diamante più prezioso dell'Impero. Un'asta di straordinaria ricchezza, che contiene, per tutti i tipi di beni, anche oggetti con prezzi di partenza accessibili anche al pubblico che si avvicina per la prima volta all'arredamento di grande qualità.

La prossima tornata d'asta si tiene il 30 luglio 2025 alle ore 17.00 IT.

Sessions

  • 30 July 2025 hours 17:00 SESSIONE UNICA (3 - 253)

Exhibition

L'asta include 112 lotti, collocati quasi tutti a Vicenza (Spazio Bonino, Via Vecchia Ferriera 70), tranne pochi - specificati nel regolamento d'asta - conservati a Villa Gasparini Spineda Loredan (Venegazzù), presso l'ex Centro Direzionale di Veneto Banca (Montebelluna) e la sede Bonino a Roma (Via Filippo Civinini 21-37, 00197).


Per avere una visione completa dell’asta e del suo funzionamento si consultino, oltre al catalogo digitale dei lotti, le Regole della Vendita.

Payment and Shipping

Pagamenti, Commissioni e conseguenze dell’inadempienza.

1. L’acquirente è obbligato al saldo della somma dovuta, pari al prezzo di aggiudicazione più la commissione di intermediazione a carico dell’Acquirente.

2. Conformemente al tariffario in vigore presso la Casa di Vendite, depositato in copia conforme presso la Questura di Roma, alla vendita sono applicate, a carico dell’acquirente, le seguenti commissioni, computate sul prezzo di aggiudicazione di ogni singolo lotto: per tutti i lotti con prezzo di aggiudicazione da € 0 fino a € 500, 40% + IVA; per i lotti con prezzo di aggiudicazione superiore a € 500, per la parte del prezzo di aggiudicazione da € 0 fino a € 50.000, 31,64% + IVA; per la parte del prezzo di aggiudicazione da € 50.000 fino a € 1.600.000, 28,37% + IVA; per la parte del prezzo di aggiudicazione oltre € 1.600.000, 21,80% + IVA. Per i clienti titolari di Bonino Club Card, che seguono le regole della promozione Winter 2024 2025, tutte le commissioni sono ridotte come segue: per tutti i lotti con prezzo di aggiudicazione da € 0 fino a € 500, 35% + IVA; per i lotti con prezzo di aggiudicazione superiore a € 500, per la parte del prezzo di aggiudicazione da € 0 fino a € 50.000, 26,64% + IVA; per la parte del prezzo di aggiudicazione da € 50.000 fino a € 1.600.000, 23,37% + IVA; per la parte del prezzo di aggiudicazione oltre € 1.600.000, 16,80% + IVA. In ogni caso è applicata una commissione minima di € 20 + IVA per lotto.

3. Il pagamento deve essere effettuato tramite bonifico bancario.

4. Gli effetti contrattuali, incluso il passaggio di proprietà, si produrranno solo al buon esito del pagamento.

5. Il mancato pagamento di un Lotto entro il 35° giorno naturale dalla seduta di aggiudicazione comporterà l’annullamento della stessa, fatto salvo l’obbligo per la parte inadempiente di far fronte al danno cagionato al venditore e alla Casa di Vendite, quantificato al minimo nel 30% dell’importo dovuto. 


Il ritiro dei Lotti e le conseguenze del tardivo, o mancato, ritiro. Esportazioni

1. Il Lotto potrà essere ritirato, ad avvenuto saldo e previo appuntamento, ove è conservato, secondo le istruzioni della Casa di Vendite, a cura e spese dell’acquirente.

2. Per quanto concerne i lotti esposti presso l’ex Centro Direzionale di Veneto Banca, ora Intesa Sanpaolo, in Via Feltrina Sud, 250, Montebelluna e presso Villa Spineda Gasparini Loredan in Volpago del Montello, è a cura e spese dell’acquirente, in occasione del ritiro, anche il distacco dei lotti dalla rete elettrica e dai punti di fissaggio a muro e soffitti con ripristino degli stessi, da eseguirsi a regola d’arte.

3. I lotti non ritirati entro 60 giorni dalla seduta di aggiudicazione saranno trasferiti in deposito presso adeguata struttura di stoccaggio a lungo termine, con oneri di trasporto e stoccaggio a carico del proprietario (d’ora in poi il “Proprietario”). Qualora il costo di trasporto e stoccaggio raggiunga la metà del prezzo di aggiudicazione, la Casa d’aste lo comunicherà via email al Proprietario. Se il Proprietario non provvederà al saldo dei predetti costi e al ritiro del Lotto entro 7 giorni, la Casa di Vendite sarà libera di rimettere in asta il Lotto ad offerta libera, pubblicandolo sul sito www.goforarts.com per 7 giorni: il Lotto sarà aggiudicato alla migliore offerta pervenuta ed il prezzo di aggiudicazione sarà trattenuto dalla Casa di Vendite nella misura corrispondente ai predetti costi; l’eventuale residuo economico sarà messo a disposizione del Proprietario; in caso di incasso inferiore ai citati costi o di assenza di offerte per il Lotto la proprietà del lotto sarà trasferita alla Casa di Vendite, a saldo di quanto dovuto dal Proprietario.

4. Si ricorda che l’esportazione di opere d’arte e oggetti d’antichità dall’Italia, così come la movimentazione di beni vincolati dal Ministero della Cultura ed organi corrispondenti nelle regioni a statuto speciale, è soggetta ad autorizzazione e/o verifica da parte degli organi di tutela. Dal momento dell’acquisto, che si perfeziona con il pagamento, l’acquirente, divenuto proprietario, è l’unico responsabile delle attività di ritiro, movimentazione, ed eventuale esportazione dei lotti, ed è tenuto a svolgere autonomamente tutte le verifiche necessarie ed a prendere tutte le decisioni ed eseguire tutte le attività conseguenti nel rispetto delle leggi italiane. 

Buyer's Premium

Chi partecipa all'asta dichiara di aver letto e compreso il Regolamento di vendita, come integrato dagli Aggiornamenti. Conformemente al tariffario in vigore presso la Casa di Vendite, depositato in copia conforme presso la Questura di Roma, alla vendita sono applicate, a carico dell’acquirente, le seguenti commissioni, computate sul prezzo di aggiudicazione di ogni singolo lotto: per tutti i lotti con prezzo di aggiudicazione da € 0 fino a € 500, 40% + IVA; per i lotti con prezzo di aggiudicazione superiore a € 500, per la parte del prezzo di aggiudicazione da € 0 fino a € 50.000, 31,64% + IVA; per la parte del prezzo di aggiudicazione da € 50.000 fino a € 1.600.000, 28,37% + IVA; per la parte del prezzo di aggiudicazione oltre € 1.600.000, 21,80% + IVA. Per i clienti titolari di Bonino Club Card, che seguono le regole della promozione Winter 2024-2025, tutte le commissioni sono ridotte come segue: per tutti i lotti con prezzo di aggiudicazione da € 0 fino a € 500, 35% + IVA; per i lotti con prezzo di aggiudicazione superiore a € 500, per la parte del prezzo di aggiudicazione da € 0 fino a € 50.000, 26,64% + IVA; per la parte del prezzo di aggiudicazione da € 50.000 fino a € 1.600.000, 23,37% + IVA; per la parte del prezzo di aggiudicazione oltre € 1.600.000, 16,80% + IVA. In ogni caso è applicata una commissione minima di € 20 + IVA per lotto. Il pagamento deve avvenire tramite bonifico bancario entro 35 giorni naturali dalla seduta d'asta. Le penali per il tardivo pagamento sono pari al 30% dell'importo dovuto. L'importo dovuto per il tardivo ritiro corrisponde a tutte le spese sostenute dalla casa d'aste per ritirare il lotto nei modi posti dalle Regole della Vendita a carico dell'acquirente, per movimentarlo e per stoccarlo adeguatamente, inclusa protezione assicurativa, fino al ritiro da parte dello stesso o alla sua vendita forzata.

More information

Come ci si registra per l’asta

1. Può proporre offerta qualunque persona maggiorenne, debitamente registrata presso la Casa di Vendite (d’ora in poi “Offerente”).

2. Per registrarsi, l’Offerente dovrà compilare la modulistica relativa ai dati anagrafici ed alla privacy, nonché – se intende offrire per oltre € 10.000 nel corso dell’anno – la modulistica antiriciclaggio. Dovrà inoltre comunicare alla Casa di Vendite:

a) se cittadino italiano privato, copia di un valido documento di identificazione (Passaporto / Carta di Identità) e del codice fiscale;

b) se professionista/azienda italiani, visura camerale aggiornata, codice identificativo per la fatturazione elettronica e copia di un valido documento di identificazione (Passaporto / Carta di Identità) del professionista / dell’amministratore dell’azienda;

c) se cittadino straniero privato, copia di un valido documento di identificazione (Passaporto / ID), rilasciato da autorità straniera riconosciuta dalle Autorità italiane;

d) se professionista o azienda stranieri, copia del certificato di registrazione del professionista o dell’azienda presso archivio pubblico competente e copia fotostatica di un valido documento di identificazione (Passaporto / Carta di Identità) del professionista / dell’amministratore dell’azienda, rilasciati da autorità straniera riconosciuta dalle Autorità italiane.

Bidding increments

  • from0to200increment of10
  • from200to300increment of15
  • from300to400increment of20
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  • from30000to40000increment of2000
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  • from400000to800000increment of40000
  • from800000to1000000increment of50000
  • from1000000to infiniteincrement of50000