Sculture e Oggetti d'Arte
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Lot 351 Valentino Panciera detto "Besarel" (bottega di)
(Astragàl di Val di Zoldo 1829 - Venezia 1902)
Coppia di sgabelli figurati in legno scolpito ed ebanizzato, Venezia, metà del XIX secolo concepiti per essere disposti "vis à vis", sono caratterizzati da figure di schiavo nubiano inginocchiato sotto un albero con fronde sulla cui sommità poggia un piano circolare con motivi ornamentali intagliati in bassorilievo; ogni schiavo reca occhi dipinti ed indossa una pelle di leone/lupo quale simbolo di protezione e di lealtà. Piani non pertinenti
cm 50x32 -
Lot 352 Croce devozionale in tartaruga, legno ebanizzato e inserti di madreperla, XIX secolo caratterizzata da decorazione incisa lungo il profilo e da tarsie geometriche incise ed inchiostrate disposte lungo le assi cm 66x33 Questo lotto, accompagnato da certificato CITES e da perizia tecnica rilasciata dal Ce.S.Ar Centro Studi Archeometrici, è disponibile per la vendita solo con spedizioni all'interno della Comunità Europea.
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Lot 353 Cristo crocifisso in avorio su croce da tavolo in legno e madreperla, Terra Santa, XIX secolo La figura del Cristo è caratterizzata da un’attenta resa anatomica e da dettagli finemente lavorati, quali l’espressione del volto sofferente, la capigliatura e il perizoma. L'avorio presenta tracce di
policromia, tecnica utilizzata per accentuare il realismo dell’opera. Il volto di Cristo ricade completamente verso il basso, sulla spalla destra. La testa è cinta da una corona di spine che si confonde con la capigliatura che, insieme alla barba incorniciano il volto. Il corpo ricade verso il basso, il busto lascia emergere la definizione muscolare e le gambe, completamente lasciate andare al peso, terminano con i piedi sovrapposti, trafitti da un unico chiodo. Il perizoma è caratterizzato da un ricco panneggio che ricade con grazia lungo il corpo.
Sulla parte superiore della croce è collocato il Titulus Crucis. La struttura lignea presenta una nicchia portareliquie alla base dell'asse verticale della croce ed è finemente decorata da intarsi in madreperla con motivi geometrici e floreali, caratteristica distintiva degli artigiani attivi in Terra Santa, che producevano manufatti devozionali destinati ai pellegrini e al mercato europeo.
Queste croci, spesso commissionate come souvenir di pellegrinaggio o come doni per collezioni ecclesiastiche e nobiliari, erano considerate oggetti di grande valore simbolico e spirituale. L’opera, quindi, non solo rappresenta un manufatto di straordinaria bellezza artistica, ma anche una testimonianza del fervore religioso e della produzione artigianale della Terra Santa tra il XVII e il XVIII secolo. Difetti e mancanze cm 51x21x9 - Cristo cm 13x12 Questo lotto, accompagnato da certificato CITES e da perizia tecnica rilasciata dal Ce.S.Ar Centro Studi Archeometrici, è disponibile per la vendita solo con spedizioni all'interno della Comunità Europea. -
Lot 354 Coppia di colonne di marmi antichi, XVII e XVIII secolo fusto in marmo nero d'Aquitania con plinto in marmo bianco e base squadrata in marmo giallo; sulla sommità figure scultoree in bronzo brunito raffiguranti Vittorie altezza complessiva cm 60
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Lot 355 Specchierina da toletta in bronzo a doppia patina, Francia, Napoleone III caratterizzata da figura di cariatide come Vittoria alata sulla cui testa poggia un capitello posto a sostegno dell'arco che permette allo specchio di basculare. Piedistallo a rocchio di colonna ornata da ordini guillochées, base squadrata in marmo verde cm 61x29x12
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Lot 356 Coppia di flaconi porta profumo in porcellana policroma e dorata nei modi di Jacob Petit, Francia, metà del XIX secolo corpo quadrangolare rifinito da ringhierina neogotica, sorretto da figure angolari di cigno; decorazione a motivi floreali in vivace policromia su fondo nero cm 15x15x15
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Lot 357 Cofanetto in porcellana policroma istoriata, probabilmente Doccia, manifattura Ginori, XIX secolo di forma ovale è caratterizzato da scene animate da figure dall'antico e animali in bassorilievo istoriato dette comunemente alla "Capodimonte" e dipinte in vivace policromia con lumeggiature dorate; coperchio incernierato con finitura e cerniera in metallo dorato; ai lati anse modellate in forma di testa di capra. Marca "N" con corona in blu sotto la base.
Questa tipologia decorativa fu inventata nella fabbrica di Carlo Ginori a Doccia nel 1737 che la eseguì fin dai primi anni di produzione a dimostrazione delle capacità tecniche e artistiche della manifattura cm 16x26x19 -
Lot 358 Gruppo in porcellana bianca raffigurante Diana e le ninfe, manifattura di Ginori a Doccia, XIX secolo la bella composizione si articola su una base circolare simulante il terreno arricchito a rilievi vegetali e fiori; al centro Diana cacciatrice circondata da tre ancelle che rispettivamente le coprono il corpo, le tergono i piedi e trattengono i cani festosi. Marca "N" coronata in blu sotto la base cm 38x26 ca.
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Lot 359 Coppia di vasi con coperchio in maiolica bianca, fine XVIII secolo corpo ad urna abbellito da festoni vegetali modellati in rilievo, sorretti idealmente da teste caprine da cui discendono lungo i fianchi; la parte inferiore è sottolineata da lunghe foglie lanceolate; collo percorso da scanalature diagonali, coperchio a cupolino, piedistallo a rocchetto su base squadrata altezza cm 53
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Lot 360 Placca centinata raffigurante Madonna col Bambino, manifattura Ginori, fine del XVIII secolo la composizione, resa in basso ed altorilievo, vede la Madonna a mezzo busto che sostiene Gesù Bambino col braccio destro sollevato in atto benedicente. I colori usati sono l'azzurro cielo per lo sfondo ed il giallo per le aureole. Verso con tracce di smalto bianco. Presenti alcuni fori per l'affissione
ceramica maiolicata cm 75x78x15 -
Lot 361 Vaso in maiolica policroma con coperchio, Napoli, XIX secolo corpo a balaustro caratterizzato da due grandi cartigli a rilievo raffiguranti ognuno un episodio delle fatiche di Ercole: la cattura del toro di Creta e l’uccisione del leone di Nemea; ai lati due figure di tritone sostengono uno scudo araldico quadripartito su cui poggiano anse a forma di animale fantastico con lunga proboscide; corpo sorretto da figure di arpia su piede circolare; coperchio a cupolino sormontato da un putto con cartiglio; difetti e restauri
altezza cm 63 -
Lot 362 Vaso a balaustro in maiolica policroma, Castelli, XVIII secolo decorato a tutto tondo da un paesaggio con due scene galanti diametralmente opposte; spalla con cartigli, collo abbellito da tralci fioriti, piede con figura di amorino altezza cm 40
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Lot 363 Albarello in maiolica policroma, Faenza, fine del XVI secolo decorato da una figura di Santo francescano entro medaglione ovale con iscrizione sottostante; tutt'intorno vari ordini di decorazione a motivi naturalistici e stilizzati; profilo superiore e base in bronzo dorato, con foro passante per essere utilizzato come base per una lampada. Difetti e restauri altezza cm 34
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Lot 364 Crespina in maiolica policroma, Pesaro, seconda metà XVI secolo decorata dalle figure di Dio Padre, Adamo ed Eva ambientate nel Giardino dell'Eden. Orlo ondulato, piede mancante. Entro teca in plexiglass nero. diametro cm 23 - l'insieme cm 38x29x6
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Lot 365 Rinfrescatoio istoriato in maiolica policroma, Urbino, metà XVI secolo difetti e restauri.
Il rinfrescatoio, che aveva funzione essenzialmente decorativa, nonostante gli evidenti difetti di cottura, è estremamente elaborato e raffinato; si tratta di un prodotto tipico delle officine ceramiche del Ducato di Urbino, famoso in tutto il mondo per le preziosissime maioliche, ricercate dai sovrani e signori del tempo. La vasca, ornata a grottesche con motivi zoomorfi e fitomorfi e con protomi leonine in rilievo a sostegno di festoni vegetali, è sorretta da piedi ferini che appartengono a tre figure fantastiche che fungono da anse; l'interno è finemente ornato da figure mitologiche e allegoriche, la cui iconografia si ricollega al linguaggio di matrice raffaellesca, comune nei centri di produzione ceramica del Ducato di Urbino (Urbino, Pesaro, Casteldurante). cm 22x40x37 (compresa la base) -
Lot 366 Alzatina in maiolica con stemma, Italia centrale, fine XVI secolo piatto circolare con stemma centrale policromo dominato da cimiero con piumaggio, circondato da una cornice a merletto; tutt'intorno un'ampia bordura in monocromia blu con steli sottili sagomati circondati da una fitta composizione di foglioline stilizzate sparse; piede non pertinente. Sbeccature lungo il profilo cm 7x26
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Lot 367 Piatto in maiolica in stile compendiario, Napoli ?, inizio del XVII secolo decorata nei toni del blu e del giallo su fondo bianco; al centro figura di dama a mezzo busto incorniciata da due ordini di decorazione a motivi di foglie disposte in sequenza a colori alternati diametro cm 39
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Lot 368 Piatto fondo in maiolica di Montelupo Fiorentino, inizi XVII secolo decorato nei toni del blu, del giallo e del verde caratteristici della manifattura, col tipico cavaliere distintivo e ricorrente nella produzione della ceramica toscana cm 6x34
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Lot 369 Piatto da pompa in maiolica policroma con stemma e trofei, Casteldurante, prima metà XVI secolo al centro del cavetto uno stemma e larga testa ornata da trofei di armi e strumenti musicali en grisaille su fondo blu; restauri cm 9x43
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Lot 370 Vasca in marmo, inizio del XVI secolo di forma circolare con anse scultoree in forma di testa di ariete; un cordolo ritorto definisce la fascia; la parte convessa esterna è sottolineata da lunghe foglie lanceolate. All'interno due fori passanti per l'uscita dell'acqua cm 15x47x37
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Lot 371 Croce astile in argento dorato con figura in argento brunito, arte barocca romana, inizi del XVII secolo la struttura della croce è rivestita in argento dorato, finemente inciso con motivi floreali e ornamentali, mentre al verso figura di San Pietro incisa; la figura del Cristo è realizzata in argento brunito, creando un suggestivo contrasto cromatico tra la superficie dorata della croce e la scultura del Salvatore. I terminali della croce sono arricchiti da applicazioni in argento dorato con elaborati motivi ornamentali, probabilmente ispirati allo stile barocco o rococò, caratterizzato da volute sinuose e dettagli scultorei riccamente decorati. Alla base, l’elemento decorativo è ancora più elaborato, con una composizione che include lo stemma di Pio IX e figure angeliche; inserita in un capitello in marmo con foglie. La figura di Cristo, scolpito con grande attenzione anatomica, presenta un corpo slanciato, con le braccia tese e una postura che trasmette un forte senso di sofferenza. Il perizoma, drappeggiato con eleganza, aggiunge un ulteriore tocco di movimento e realismo alla composizione. Sopra il capo di Cristo è posto il Titulus Crucis. Uno degli elementi più simbolici e significativi della croce si trova nella parte inferiore, dove è presente una Vanitas con un teschio scolpito in avorio, chiaro riferimento alla caducità della vita e alla meditazione sulla morte. Questo dettaglio, tipico dell’iconografia cristiana dal XVII secolo, rimanda al Golgota, il luogo della crocifissione e sottolinea il
concetto della redenzione attraverso la sofferenza di Cristo altezza complessiva cm 72 (piedistallo in marmo cm 17) - cm 68x34 - Cristo cm 18x14,5 -
Lot 372 Lapicida del XVII secolo
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Leone stiloforo in marmo bianco raffigurato accovacciato su base rettangolare, con la lingua che fuoriesce dalle fauci semiaperte; rotture e mancanze cm 34x75x25 -
Lot 373 Scultore barocco italiano del XVII secolo
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Coppia di frammenti architettonici in marmo con figure di cherubino poggianti su pilastro con inserto in marmo bordato di nero cm 63x35x28 ca ognuno -
Lot 374 Due mortai diversi rispettivamente in marmo verde e bianco, XVI/XVII secolo entrambi bocciardati e dalla caratteristica forma circolare con quattro lobi; quello bianco caratterizzato da una scanalatura. Rotture e mancanze cm 10x25 e cm 15x27