Asta arte moderna & design & vetri di Murano
-
Lot 1 Lyonel Feininger (New York 1871 - 1956) Paese con campanile, 1922;Matita su carta con due fori al lato sinistro, 14 x 21 cm, al retro
iscrizione manoscritta "disegno di mio padre Lyonel Feininger". Al
retro schizzo datato 6 8 22.
Data
Bibl.: Lux Feininger, M.Scudiero, F. Degasperi (a cura di), Lyonel
Feininger, Catalogo della mostra edito dalla Galleria il Castello di
Trento in occasioni dell’esposizione di disegni e acquerelli del
1991
Provenienza: Già collezione Laurence Feininger, collezione privata
Durante i suoi soggiorni estivi in Germania Feininger ritrasse
frequentemente in quaderni di schizzi gli scorci medievali dei
piccoli paesi del Nord quali Niedergrunstedt, Kolberg e Ribnitz.
Come ricorda il figlio Lux in un testo introduttivo al catalogo
"Lyonel Feininger", edito dalla Galleria il Castello di Trento in
occasioni dell’esposizione di disegni e acquerelli del 1991,
"i disegni rapidi erano portatori di idee, pensieri e sensazioni
ermeticamente sigillate e così care all’artista" -
Lot 2 Lyonel Feininger (New York 1871 - 1956) Campanile, 1925;Matita su carta con due fori al lato sinistro, 14 x 22 cm, al retro
iscrizione manoscritta "disegno di mio padre Lyonel Feininger. L.F."
Data
Bibl.: Lux Feininger, M.Scudiero, F. Degasperi (a cura di), Lyonel
Feininger, Catalogo della mostra edito dalla Galleria il Castello di
Trento in occasioni dell’esposizione di disegni e acquerelli del 1991
Provenienza: Già collezione Laurence Feininger, collezione privata
Durante i suoi soggiorni estivi in Germania Feininger ritrasse
frequentemente in quaderni di schizzi gli scorci medievali dei
piccoli paesi del Nord quali Niedergrunstedt, Kolberg e Ribnitz.
Come ricorda il figlio Lux in un testo introduttivo al catalogo
"Lyonel Feininger", edito dalla Galleria il Castello di Trento in
occasioni dell’esposizione di disegni e acquerelli del 1991,
"i disegni rapidi erano portatori di idee, pensieri e sensazioni
ermeticamente sigillate e così care all’artista" -
Lot 3 Lyonel Feininger (New York 1871 - 1956) Vicolo di paese con campanile, 1925;Matita su carta con due fori al lato sinistro, 22 x 13,8 cm, al retro iscrizione
manoscritta "disegno di mio padre Lyonel Feininger. L.F."
Data
Bibl.: Lux Feininger, M.Scudiero, F. Degasperi (a cura di), Lyonel Feininger,
Catalogo della mostra edito dalla Galleria il Castello di Trento in
occasioni dell’esposizione di disegni e acquerelli del 1991
Provenienza: Già collezione Laurence Feininger, collezione privata
Durante i suoi soggiorni estivi in Germania Feininger ritrasse
frequentemente in quaderni di schizzi gli scorci medievali dei
piccoli paesi del Nord quali Niedergrunstedt, Kolberg e Ribnitz.
Come ricorda il figlio Lux in un testo introduttivo al catalogo
"Lyonel Feininger", edito dalla Galleria il Castello di Trento in
occasioni dell’esposizione di disegni e acquerelli del 1991,
"i disegni rapidi erano portatori di idee, pensieri e sensazioni
ermeticamente sigillate e così care all’artista" -
Lot 4 Lyonel Feininger (New York 1871 - 1956) Vicolo di paese con edifici, 1932;Matita su carta con due fori al lato sinistro, 17,7 x 14,4 cm, al retro iscrizione
manoscritta "disegno di mio padre. Lorenzo Feininger.F."
Data e titolo
Bibl.: Lux Feininger, M.Scudiero, F. Degasperi (a cura di), Lyonel Feininger,
Catalogo della mostra edito dalla Galleria il Castello di Trento in
occasioni dell’esposizione di disegni e acquerelli del 1991
Provenienza: Già collezione Laurence Feininger, collezione privata
Durante i suoi soggiorni estivi in Germania Feininger ritrasse
frequentemente in quaderni di schizzi gli scorci medievali dei
piccoli paesi del Nord quali Niedergrunstedt, Kolberg e Ribnitz.
Come ricorda il figlio Lux in un testo introduttivo al catalogo
"Lyonel Feininger", edito dalla Galleria il Castello di Trento in
occasioni dell'esposizione di disegni e acquerelli del 1991,
"i disegni rapidi erano portatori di idee, pensieri e sensazioni
ermeticamente sigillate e così care all'artista" -
Lot 5 Otakar Kubin (Boskovice 1893 - Marseille 1969) Due ragazze con una palla, 1903;Olio su cartone, 23 x 28 cm, in cornice
Firma e data -
Lot 6 Edzard Dietz (Bremen/Brema 1893 - Paris/Parigi 1963) La volaille demi-deuil de la Mère Fillioux, um 1927;Olio su tela, 26,5 x 44,5 cm, in cornice
Monogramma e titolo -
Lot 7 Maria Jarema (1908 - 1958) Ohne Titel;Tecnica mista su cartone, 29 x 40 cm, al retro senza titolo, tecnica mista
Firma e data
Provenienza: già collezione Kornel Filipowicz Cracovia, ivi acquisito
dall’attuale proprietario -
Lot 8 Roberto Marcello Baldessari (Innsbruck 1894 - Rom/Roma 1965) IL treno in stazione, 1921 circa;Olio su tavola, 60 x 50 cm
Monogramma
L’opera è accompagnata da autentica su fotografia di Maurizio Scudiero datata
Rovereto 18 febbraio 2024 e archiviata nella sezione "DIPINTI" del Catalogo Generale Ragionato delle Opere dell’Artista con il seguente numero d’ingresso: B21 -42
Provenienza: collezione privata
L’opera "Il treno entra in stazione", databile al 1921 circa
è, come ricorda Maurizio Scudiero nella sua scheda di archiviazione,
"una intrigante composizione di un Baldessari affascinato
dall’incontro tra una potente locomotiva che porta il
treno all’interno della stazione sotto le alte e curvilinee volte
metalliche. Gli ‘sbuffi’ del treno, della caldaia verso l’alto, e
degli stantuffi che muovono le ruote, verso il basso, riempiono
l’atmosfera e fanno sembrare lo spazio interno della stazione
come un’antro dantesco."
Maurizio Scudiero, scheda di archiviazione datata Rovereto
18 febbraio 2024 -
Lot 9 Giacomo Balla (Turin/Torino 1871 - Rom/Roma 1958) Progetto per sciarpa, seconda metà anni ‘20;Tempera su carta, 28,5 x 12,3 cm, al retro iscrizione
manoscritta "disegno di Giacomo Balla. Luce Balla
Roma marzo 1979"
Firma
Provenienza: Studio LD Roma, Galleria il Naviglio
Milano, Asta Farsetti Prato 2012 -
Lot 10 Mario Guido Dal Monte (Imola 1906 - 1990) Motocicletta, fine anni ‘20;Acquerello su carta, 24 x 30 cm
Firma
Provenienza: Collezione privata -
Lot 11 Pavel Fyodorovich Tchelitchew (Dubrovka 1898 - Grottaferrata 1957) Contadino, 1922/1923 ca.;Gouache su carta, 50,7 x 36,2 cm,
bozzetto per la rappresentazione
teatrale Savonarola prodotto nel
1922 dal Koeniggrätzerstrasse Theater Berlin, iscrizione manoscritta
"Savonarola Berlin"
Firma e titolo
Provenienza: collezione privata
I bozzetti presentati costituiscono gli studi preparatori per i
costumi teatrali dello spettacolo Savonarola, tratto dalle cronache
Il Rinascimento di Joseph-Arthur de Gobineau e messo in
scena al Koeniggrätzerstrasse Theatre di Berlino per la prima
volta nel 1922. -
Lot 12 Filippo De Pisis (Ferrara 1896 - Mailand/Milano 1956) Vaso di fiori, 1930;Olio su tela, 66 x 54 cm
Firma, data
Esp.: "La rivoluzione silenziosa dell’arte in Veneto. 1910-1940 da
Gino Rossi a Guidi e De Pisis",dal 12 settembre al 27 dicembre
2020, Villa Ancilotto, Crocetta del Montello, Treviso
Bibl.: A. Alban, G. Granzotto (a cura di), catalogo della mostra
"La rivoluzione silenziosa dell’arte in Veneto. 1910-1940 da Gino
Rossi a Guidi e De Pisis",dal 12 settembre al 27 dicembre 2020,
Villa Ancilotto, Crocetta del Montello, Treviso (ill. a pag. 119)
L’opera è accompagnata da autentica su fotografia
dell’Associazione per il patrocinio dell’opera di Filippo De Pisis
datata Milano 25 febbraio 2000 a firma Filippo Tibertelli De Pisis,
Claudia Gian Ferrari, Luciano Caramel e archiviata con il numero
01787
Provenienza: già collezione Giorgio Wenter Marini Venezia, collezione
privata
GIORGIO WENTER MARINI E FILIPPO DE PISIS
Nel 1944 l’architetto di origine roveretana Giorgio Wenter Marini
si trasferisce a Venezia dove ottiene anche la libera docenza
per l'insegnamento di Architettura degli Interni, Arredamento
e Decorazione presso l’Istituto Universitario di Architettura di
Venezia. Infine, nel 1953, vinto il concorso, diviene direttore
all'Istituto d’Arte governativo di Venezia, dove già insegnava.
Come ricorda Warin Dusatti "in quegli anni, l’amicizia e la
stretta frequentazione con De Pisis portano nella sua pittura
una nota di pacata dolcezza, di poesia, stemperando il duro
segno ‘mitteleuropeo’ e risolvendosi in modalità più ‘mediteranee’…".
Campielli e canali sono così trasfigurati in mosaici
cromatici e tinte piatte di forte impatto, oppure, a volte, in leggere
"griglie", quasi monocrome, di nervosi tratti un po’ come
De Pisis "modellava i suoi fiori".
Sicuramente grazie a questo connubio tra i due artisti i due
dipinti di De Pisis entrarono nella collezione di Wenter Marini.
Bibl.: Warin Dusatti in catalogo "Giorgio Wenter Marini. Pittura,
Architettura, Grafica", a cura di Maurizio Scudiero, L’Editore,
1991.