Asta n°35 - Eclettica

Asta n°35 - Eclettica

Saturday 16 April 2022 hours 16:30 (UTC +01:00)
Live
Auction
Lots from 49 to 72 of 437
Show
Cancel
  • Due cani di Pho in giadeite
    Lot 50

    Due cani di Pho in giadeite 14x7 cm

  • Specchiera in vetro di Murano di colore rosa, 19°  secolo
    Lot 51

    Specchiera in vetro di Murano di colore rosa, 19° secolo h 115 cm, l 63 cm Decorata con fiori dipinti e vetri colorati. Piccole mancanze e rotture.

  • Specchiera in vetro di Murano di colore verde, 19°  secolo
    Lot 52

    Specchiera in vetro di Murano di colore verde, 19° secolo h 115 cm, l 63 cm Decorata con fiori dipinti e vetri colorati. Piccole mancanze e rotture.

  • Specchiera in legno dorato, late 19°  secolo
    Lot 53

    Specchiera in legno dorato, late 19° secolo H cm 123x70

  • Specchiera con cornice in legno dorato a foglia, 19°  secolo
    Lot 54

    Specchiera con cornice in legno dorato a foglia, 19° secolo 141x89 cm

  • Cassettone laccato, Marche, XVIII  secolo
    Lot 55

    Cassettone laccato, Marche, XVIII secolo H cm 87x130x52

  • Console in legno di mogano con intagli ai lati e al centro in legno nero ebanizzato Luigi Filippo, con marmo al piano originale, 1850
    Lot 56

    Console in legno di mogano con intagli ai lati e al centro in legno nero ebanizzato Luigi Filippo, con marmo al piano originale, 1850 h105x135, profondità cm 58 Provenienza:Sicilia. Piccole mancanze di incorniciatura. 

  • Divano Carlo X, Inizi  19°  secolo
    Lot 57

    Divano Carlo X, Inizi 19° secolo 230x65 cm H 90 Intarsi con scene neoclassiche e festoni a larghe foglie in legni chiari

  • Tavolo Napoleone III in legno di palissandro con intarsi in legni chiari a ramage floreali e grottesche, 19°  secolo
    Lot 58

    Tavolo Napoleone III in legno di palissandro con intarsi in legni chiari a ramage floreali e grottesche, 19° secolo h 75 cm, d 125 cm Bronzi applicati al piano e ai piedi. Base a quattro razze interamente intarsiate, piano a sedici lati con riporti in ottone dorato.

  • Divano due posti in legno di noce stile Luigi Filippo, Inizi  20°  secolo
    Lot 59

    Divano due posti in legno di noce stile Luigi Filippo, Inizi 20° secolo h 95 cm, 150x55 cm

  • Tavolo da pranzo rettangolare in piuma di mogano con 11 sedie in legno di mogano
    Lot 60

    Tavolo da pranzo rettangolare in piuma di mogano con 11 sedie in legno di mogano h 76 cm, l 162 cm, p 113 cm, sedia h 90 cm, p 45 cm,

  • Etagere Carlo X a cristalli in legno d'acero e palissandro, Mid 19°  secolo
    Lot 61

    Etagere Carlo X a cristalli in legno d'acero e palissandro, Mid 19° secolo h 105 cm, l 151 cm, p 50 cm Vetri sul fronte e sui lati con applicazione di sculture a conchiglia intagliate e applicate.

  • Importante cassettone in legno di noce bulinato sul fronte, first half of °e 18°  secolo
    Lot 62

    Importante cassettone in legno di noce bulinato sul fronte, first half of °e 18° secolo H cm 106x150x60. Decorato sui laterali con figure antropomorfe e animali. Quattro cassetti, piedi a mensola.

  • Mobile etagere, 19°  secolo
    Lot 63

    Mobile etagere, 19° secolo h 110 cm, 120x50 cm Marmo al piano, sportello centrale con intarsi a fiori

  • Divano Luigi Filippo in legno di mogano
    Lot 64

    Divano Luigi Filippo in legno di mogano XIX secolo

  • Ernesto Treccani (Milano 1920-Milano 2009)  - Siepe in una luce chiara, 1972
    Lot 65

    Ernesto Treccani (Milano 1920-Milano 2009) - Siepe in una luce chiara, 1972 in cornice h cm 79x79; senza cornice h cm 50x50 olio su tela Opera firmata in basso a destra. Firmata, datata e titolata a retro. Timbro della galleria Arte Club di Catania sul retro. Autentica dell'artista su fotografia. 

  • Giovanni Alicò (Catania 1906-Milano 1971)  - Parete n.2, 20°  secolo
    Lot 66

    Giovanni Alicò (Catania 1906-Milano 1971) - Parete n.2, 20° secolo 70x90 cm Idropittura su tela Giovanni Alicò nasce a Catania nel 1906. Pittore autodidatta, il suo approccio all'arte è libero da vincoli o binari precostruiti. Nel 1935 si stabilisce prima a Napoli poi a Milano. Nel 1942 è presente con un'opera alla XXIII Biennale di Venezia,e nello stesso anno, tiene la sua prima mostra personale alla Galleria Tornabuoni di Firenze. Seguono, tra il 1948 e il 1953, sei anni di attività in Argentina,con tre personali a Buenos Aires e molte partecipazioni a collettive in diversi saloni nazionali nelle città di La Rioja, Santa Fè, Mendoza e Rosario. Rientrato in Italia, dalla metà degli anni Cinquanta e per tutto il decennio successivo diverse furono le sue personali a Catania, Milano, Roma e Como. E' stato Premio Suzzara nel 1955 con l'opera Contadino che riposa, dove il pittore, svincolato da una fredda descrizione realistica e lontano dagli schemi neocubismo tipici del primo dopoguerra, si abbandona ad una pittura di suggestione luministica, dalle larghe campiture di verdi, di grigi, di terre, sostenuta da una densa materia pittorica definita da una spessa linea di contorno. Il dipinto è attualmente conservato nella Galleria Civica d'Arte Contemporanea di Suzzara. Nel 1957 ha esposto alla Galleria il Pincio a Piazza del Popolo a Roma, una delle realtà più attive nel panorama delle mostre d'arte, dove vi esponevano anche Renato Guttuso e Carla Accardi. Ha iniziato il suo percorso artistico raffigurando nella sua pittura i carretti con le colorite storie dei pupi utilizzando tinte preferibilmente piatte, successivamente introduce nella sua tavolozza cromie delicate,vibranti,e si concentra su temi pervasi da una marcata spiritualità. I soggetti favoriti sono figure femminili, nature morte e paesaggi. Negli Anni Cinquanta Giovanni Alicò avvicina il suo stile a quello di Guttuso, nell'ambito del realismo sociale. La sua attenzione è verso una pittura figurativa sintetica,che procede per suggestioni nella generale aderenza ai temi del realismo sociale. Dopo il 1960 entra nella sua opera un’importante poetica fatta di arabeschi e effetti luminosi e cromatici mobilie sfumati. Dal 1967 compaiono su tali sfondi personaggi antropomorfi, sorta di fantasmi,che si librano nello spazio della composizione. La produzione ultima dell'artista è invece caratterizzata da dipinti dove segni, forme geometriche ripetute e ampie macchie di colore sono resi con cromie intense e vivide approdando a esiti di natura informale e materica. Giovanni Alicò muore a Catania nel 1971. Dopo la sua morte, viene allestita una importante retrospettiva al Palazzo della Borsa di Catania nel 1973. Molte delle sue opere sono presenti in importanti collezioni private in Europa e in America e in diverse fondazioni d'arte.

  • Giovanni Alicò (Catania 1906-Milano 1971)  - Venezia, Piazza San Marco, 1957
    Lot 67

    Giovanni Alicò (Catania 1906-Milano 1971) - Venezia, Piazza San Marco, 1957 55x65 cm, in cornice 69x78 cm Dipinto a olio su tavola Giovanni Alicò nasce a Catania nel 1906. Pittore autodidatta, il suo approccio all'arte è libero da vincoli o binari precostruiti. Nel 1935 si stabilisce prima a Napoli poi a Milano. Nel 1942 è presente con un'opera alla XXIII Biennale di Venezia,e nello stesso anno, tiene la sua prima mostra personale alla Galleria Tornabuoni di Firenze. Seguono, tra il 1948 e il 1953, sei anni di attività in Argentina,con tre personali a Buenos Aires e molte partecipazioni a collettive in diversi saloni nazionali nelle città di La Rioja, Santa Fè, Mendoza e Rosario. Rientrato in Italia, dalla metà degli anni Cinquanta e per tutto il decennio successivo diverse furono le sue personali a Catania, Milano, Roma e Como. E' stato Premio Suzzara nel 1955 con l'opera Contadino che riposa, dove il pittore, svincolato da una fredda descrizione realistica e lontano dagli schemi neocubismo tipici del primo dopoguerra, si abbandona ad una pittura di suggestione luministica, dalle larghe campiture di verdi, di grigi, di terre, sostenuta da una densa materia pittorica definita da una spessa linea di contorno. Il dipinto è attualmente conservato nella Galleria Civica d'Arte Contemporanea di Suzzara. Nel 1957 ha esposto alla Galleria il Pincio a Piazza del Popolo a Roma, una delle realtà più attive nel panorama delle mostre d'arte, dove vi esponevano anche Renato Guttuso e Carla Accardi. Ha iniziato il suo percorso artistico raffigurando nella sua pittura i carretti con le colorite storie dei pupi utilizzando tinte preferibilmente piatte, successivamente introduce nella sua tavolozza cromie delicate,vibranti,e si concentra su temi pervasi da una marcata spiritualità. I soggetti favoriti sono figure femminili, nature morte e paesaggi. Negli Anni Cinquanta Giovanni Alicò avvicina il suo stile a quello di Guttuso, nell'ambito del realismo sociale. La sua attenzione è verso una pittura figurativa sintetica,che procede per suggestioni nella generale aderenza ai temi del realismo sociale. Dopo il 1960 entra nella sua opera un’importante poetica fatta di arabeschi e effetti luminosi e cromatici mobilie sfumati. Dal 1967 compaiono su tali sfondi personaggi antropomorfi, sorta di fantasmi,che si librano nello spazio della composizione. La produzione ultima dell'artista è invece caratterizzata da dipinti dove segni, forme geometriche ripetute e ampie macchie di colore sono resi con cromie intense e vivide approdando a esiti di natura informale e materica. Giovanni Alicò muore a Catania nel 1971. Dopo la sua morte, viene allestita una importante retrospettiva al Palazzo della Borsa di Catania nel 1973. Molte delle sue opere sono presenti in importanti collezioni private in Europa e in America e in diverse fondazioni d'arte.

  • Lucia Ragusa, Dittico di dipinti intitolati "I fiori di Bruna e la loro ombra", 2013
    Lot 68

    Dittico di dipinti intitolati "I fiori di Bruna e la loro ombra", 2013 Cm 80x60 ognuno. Dipinto ad olio su tela

  • Rosario Mazzella (Napoli  1932)  - La porta dei tempi - tracce
    Lot 69

    Rosario Mazzella (Napoli 1932) - La porta dei tempi - tracce 50x50cm Dipinto a tecnica mista su tela di iuta
    Rosario Mazzella è un pittore napoletano attivo a livello nazionale e tra le personalità di spicco nel panorama delle  avanguardie partenopee dagli anni Sessanta del Novecento. Egli è attento alle problematiche sociali e culturali che segnano la società contemporanea e utilizza tecniche differenti tipiche dell’ epoca Informale come dimostra quest’opera doveimpiega come supporto una tela di iuta. Ha insegnato pittura presso l'Istituto d'arte Filippo Palizzi di Napoli. L'opera è firmata in basso a sinistra e titolata sul retro. Autentica su fotografia. Opera esposta e pubblicata nel catalogo della mostra "Rosario Mazzella- La rilettura dei Borgia" svoltasi presso il museo Campano di Capua nel maggio 2006. Autentica della Galleria Catania Art Gallery su fotografia.
    Questo lotto è soggetto a diritto di seguito

  • Sergio Fergola (Napoli 1936-Napoli 1996)  - Paesaggio detto: coperto, 1963
    Lot 70

    Sergio Fergola (Napoli 1936-Napoli 1996) - Paesaggio detto: coperto, 1963 cm 90 x 73 Olio e tecnica mista su tela
    Sergio Fergola nacque a Napoli nel 1936. Si avvicina al Movimento Nucleare di Enrico Baj, Joe Colombo, Mario Colucci, Sergio Dangelo. Successivamente con Lucio del Pezzo, Bruno di Bello, Mario Persico fonda il gruppo 58 che pone il suo interesse  nella rappresentazione dal movimento. Ha lavorato ed esposto in varie città italiane ed estere tra cui Napoli, Milano, Torino, Venezia, Firenze, Parigi, Sidney e New York. Nel 1972 è stato invitato alla Biennale di Venezia e nel 1974 alla Biennale d’arte di Milano, con richiami all’espressionismo, all’esperienza compiuta studiando la manualità di Calder e l’action painting di Pollock, e a tutti gli elementi della sua formazione classica da Van Eyck al poliedrico artista di corte Cosmè Tura. Fergola scrive e firma nel “Manifeste de Naples”. Firmato e datato in basso a destra ed sul retro.

  • Renzo Vespignani (Italian 1924-2001)  - Fiori, 1984
    Lot 71

    Renzo Vespignani (Italian 1924-2001) - Fiori, 1984 60x40 Olio su tela Firmato e datato 84 in basso a destra

  • Roberto  Masi (Firenze 1940-Firenze 2011)  - Marinaretto
    Lot 72

    Roberto Masi (Firenze 1940-Firenze 2011) - Marinaretto 30x20 cm, cm in cornice di Franco Ristori cm 75x47 olio su tela
    Roberto Masi è un importante esponente del Primitivismo italiano. Egli nasce a Firenze nel1940. Sin da piccolo iniziò a manifestare un’inclinazione al disegno e allapittura, ma poi dovette seguire studi tecnici, iscrivendosi anche alla Facoltàdi Economia e Commercio. Ma dopo due anni torna il forte impulso dell’Arte einizia a frequentare prima ambienti artistici poi direttamente studi di pittoridella sua città fra i quali Pietro Annigoni, Enzo Pregno, Antonio Bueno. L'incontro con il professor Pilade Giorgetti fu determinante per lo sviluppo interiore eper l'inserimento definitivo nell'ambiente artistico fiorentino. Frequental'accademia libera di Nudo presso l'Accademia d'Arte di Firenze. Nel 1970 frequenta il gruppo artistico "Segno rosso" che ci concretizza conuna esposizione nel 1972 presso lo studio d'Arte Il Moro di Firenze, sede appunto del gruppo. L'opera è firmata in basso a destra e sul retro. Autentica e archivio dell'artista su fotografia. 

  • Paolo Veneziani - Rossi d'Autunno, 20°  secolo
    Lot 73

    Paolo Veneziani - Rossi d'Autunno, 20° secolo 50 x 70 cm olio su tela
    Senza cornice. Firmato in basso a destra. Firmato e titolato al retro.

Lots from 49 to 72 of 437
Show
×

Asta n°35 - Eclettica

Un'accurata selezione di mobili e oggetti d'epoca, dipinti d'autore di arte antica e moderna, oggetti siciliani e pregiati vetri

Sessions

  • 16 April 2022 hours 16:30 Asta n°35 - Eclettica (1 - 441)

Bidding increments

  • from0to40increment of10
  • from40to200increment of20
  • from200to1000increment of50
  • from1000to2000increment of100
  • from2000to5000increment of200
  • from5000to10000increment of500
  • from10000to infiniteincrement of1000