Lot 41 | MORRIS ROBERT (n. 1931) - MIRROR (F-2 COPY M), 1967.

Capitolium Art - Via Carlo Cattaneo 55, 25121 Brescia
Asta 445 | ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA - SELECTED Online I Tornata 1-56
Wednesday 20 March 2024 hours 15:00 (UTC +01:00)

MORRIS ROBERT (n. 1931) - MIRROR (F-2 COPY M), 1967.

MORRIS ROBERT (n. 1931) MIRROR (F-2 COPY M), 1967. pellicola cinematografica 16 mm entro contenitore di alluminio. Cm 18,50 x 18,50. sulla custodia: etichetta Castelli/ Sonnabend, Tapes & films, New York

PROVENIENZA
Collezione privata, Massa

L'artista conosciuto principalmente come scultore, è tra i protagonisti del panorama artistico statunitense ed europeo del secondo Novecento. I
suoi lavori sono un intreccio tra le diverse discipline contemporanee e le riflessioni teoriche sulla minimal
art, arte processuale e l’anti-form. Morris studia la relazione tra spazio, oggetto e osservatore installando
solidi geometrici per creare freddi e silenziosi environments. L’attenzione di Morris si concentra anche sulle
specificità fisiche, cromatiche, tattili, plastiche e luminose dei diversi materiali che utilizza come: legno,
metallo e vetro. L’intento è quello di offrire allo spettatore sempre nuove possibilità percettive.
A partire dagli anni Sessanta, Morris sperimenta il mezzo filmico, così da rintracciare elementi di continuità
di un percorso profondamente analitico e articolato. La luce diviene protagonista: oggetti in grado di
catturarla ed emanarla fanno da preambolo all’azione di riflesso dello specchio che cattura il passaggio di un
corpo nello spazio e nel tempo. Morris dispone gli specchi in modo tale da creare ‒ per effetto di riflessione
‒ spazi fittizi all’interno di un ambiente. L’artista li definiva “spazi fraudolenti”.

L'opera che presentiamo in asta, intitolata Mirror, è un cortometraggio di 9 minuti girato in bianco e nero senza audio, dove l’artista esplora lo spazio ingannevole e mutevole della realtà attraverso l’uso di uno specchio che, tenuto fra le mani, riflette l’ambiente nevoso circostante. In seguito, muovendosi a ritroso rispetto alla cinepresa, Morris viene inglobato nella natura, svanendo in essa.