Asta di Antiquariato, pittura del sec.XIX Asta di Antiquariato e pittura del sec.XIX
Monday 27 September 2021 hours 15:00 (UTC +01:00)
PAGGI GIOVANNI BATTISTA
GIOVANNI BATTISTA PAGGI (1554-1627)
Madonna col Bambino e san Domenico
Olio su tela 99 x 84 cm
Firmato sulle pagine del libro
La firma che si scorge sulle pagine del libro retto dalla Vergine conferma l'attribuzione di questo dipinto inedito al pittore genovese Giovanni Battista Paggi che i caratteri stilistici di per sé rendono evidente. È possibile leggere la scritta nei tipici caratteri dell'elegante capitale quadrata romana utilizzata sempre dal colto pittore aristocratico 'GIO. BATTA/'' seguita sulla costa verticale del libro dal cognome PAGGI poco leggibile perché abraso.
È in ogni caso inequivocabile la tipologia facciale della Vergine così come lo sono il trattamento dei panneggi e la tavolozza in questo dipinto databile già al XVII secolo. Una pulitura potrebbe chiarire meglio l'entità dei cangiantismi nei colori che nella carriera del Paggi vissuto vent'anni a Firenze tra il 1580 e il 1600 (in esilio per la condanna di omicidio in contumacia) sono in Toscana più marcati e virtuosistici e dopo il rientra a Genova più limitati a vantaggio di una tavolozza più verista. Ciò per ovvie ragioni: sia per l'adesione a una tendenza locale che egli stesso dopo Luca Cambiaso contribuì a consolidare nei suoi caratteri stilistici peculiari sia per il diverso mood del tempo; visto che dopo Caravaggio le cui opere circolavano a Genova in originali o copie già entro il primo decennio del nuovo secolo si andava via via imponendo una nuova visione della realtà più diretta.
Nella bella tela destinata a un collezionismo privato di devozione dove l'inserimento della figura di san Domenico può essere legata a una ragione onomastica del committente o a una sua particolare devozione per questo santo Paggi rende la scena colloquiale. Questo lo aveva appreso da Luca Cambiaso in cui però sono più evidenti le motivazioni religiose di adesione alla Controriforma. Qui i gesti le pose e gli sguardi attenuano l'effetto di convenzionalità a favore della naturalezza rendendo questo inedito assai gradevole.
Il soggetto della Madonna con Bambino accompagnati o meno dalla figura di san Giuseppe o di un altro santo era evidentemente caro ai suoi committenti tanto che viene replicato più volte dal Paggi lungo tutto l'arco della carriera: sia per pale d'altare che per quadri da stanza come questo sia nei disegni destinati o meno ad essere tradotti in larga scala su tela (cfr. A. Orlando Dipinti genovesi dal Cinquecento al Settecento. Ritrovamenti dal collezionismo privato Torino 2010 pp. 152-153).
Anna Orlando 2021




