Lot 239 | Mosè Bianchi Monza 1840 – 1904 Il gioco della dama (La partita), 1870 circa...

Porro - Via Olona 2, 20123 Milano
Asta N. 67 - Dipinti Antichi e del XIX secolo Sessione unica
Tuesday 22 May 2012 hours 16:00 (UTC +01:00)

Mosè Bianchi Monza 1840 – 1904 Il gioco della dama (La partita), 1870 circa...

Mosè Bianchi Monza 1840 – 1904 Il gioco della dama (La partita), 1870 circa olio su tela, cm 49,5x39,5. Firmato in basso a destra: M BIANCHI. Provenienza: Milano, Galleria Correnti; Collezione Duca; Milano, Collezione privata Esposizioni: Torino, Artisti dell’Ottocento italiano, Galleria Narciso, 10 novembre – 9 dicembre 1962, n. 2; Bibliografia: Artisti dell’Ottocento Italiano, Torino 1961, n. 2; L. Magugliani, Pittori e pitture: taccuino di viaggio, La Prora-Santi editori, Milano 1964, p. 164; Maestri dell’Ottocento pittorico italiano, Roma 1967, n. 7; A. M. Comanducci, L. Pattuzzi, Milano 1970, p. 308; E. Piceni (a cura di), Catalogo Bolaffi della Pittura italiana dell’800, G. Bolaffi, Torino 1972, n. 4, p. 37; Asta dipinti del XIX secolo, Catalogo esposizione e vendita, Galleria Semenzato-Nuova Geri, Milano 1988, n. 3; P. Biscottini, Mosè Bianchi. Catalogo ragionato, Federico Motta Editore, Milano 1996, n. 97, p. 154 (ill.); L’opera costituisce una variante del Passatempo di due chierici (cfr. P. Biscottini, op. cit., n. 69, p. 136), lavoro già esposto a Brera nel 1867, e a suo tempo lodato da Rovani (cfr. G. Rovani, Appendice – Esposizione delle opere di Belle Arti nel Palazzo Nazionale di Brera. III, in “Gazzetta di Milano”, 24 settembre 1867, pp. 1-2), nonostante le resistenze che all’epoca la critica riservava alla pittura di genere. Dal punto di vista cronologico l’opera è da ascrivere agli inizi degli anni Settanta, in concomitanza di un’altra tela dal titolo Dietro le scene (cfr. P. Biscottini, op. cit., n. 96, p. 153), in cui si riscontra l’analogo interesse da parte dell’artista nella rappresentazione del chierichetto, pretesto per l’intensa resa psicologica del soggetto, colto in momenti ludici in luoghi non ad essi deputati.