Presale Asta 63 - Dipinti di selezionati del XIX e XX Sabato, inizio ore 15:00
Saturday 13 December 2025 hours 15:00 (UTC +01:00)
Alfredo Protti - "A Gustavo"
Alfredo Protti
Bologna 1882 - 1949
"A Gustavo"
Olio su tela cm 48x41 firmato in basso a sx A.Protti
- Alfredo Protti nacque a Bologna il 26 aprile 1882 in una famiglia di umili origini: il padre era staderaio. Fin da giovane mostrò inclinazioni artistiche e si iscrisse all’Accademia di Belle Arti di Bologna, dove ebbe come maestro Domenico Ferri. Tuttavia Protti rifiutò i rigidi schemi accademici e preferì percorrere una propria strada creativa, profondamente influenzata dalle nuove sensibilità europee e da un gusto per la pennellata libera, la luce e l’atmosfera piuttosto che per la definizione precisa dei contorni.Già nei primi anni del Novecento iniziò a partecipare alle principali rassegne bolognesi. Tra il 1906 e il 1911 vinse per sei volte consecutive il premio dell’Associazione artistica cittadina, a conferma del talento precoce e della riconoscibilità del suo linguaggio pittorico. Nel 1909 fece il suo esordio alla Biennale di Venezia e negli anni successivi portò le sue opere in importanti esposizioni nazionali e internazionali, tra cui salette a Milano, Roma e manifestazioni all’estero.La sua pittura si distinse per un interesse marcato verso interni eleganti, figure femminili colte in momenti di intimità e quotidianità, nudi delicati o scene cariche di sensualità sottile. Attrasse l’attenzione di una borghesia raffinata e desiderosa di opere che unissero grazia, eleganza e una modernità discreta. In queste sue composizioni la luce, i riflessi e l’ambiente giocano un ruolo centrale: la tavolozza morbida e le pennellate ampie creano ambienti soffusi, carichi di un fascino elegiaco e di intimità domestica. È un realismo di sentimento, una reinterpretazione tardo-impressionista della vita borghese, lontana da accademismi rigidi e da eccessi decorativi.Nel corso degli anni Venti la sua produzione continuò, ma con toni più meditativi. Sempre affascinato dall’intimità domestica, ritratte giovani donne, scene di vita quotidiana, pose di grazia, a volte accompagnate dalla presenza discreta di oggetti, tessuti, riflessi. Sul finire di quel decennio la sua visibilità fu un po’ offuscata da nuove tendenze artistiche che emergevano, ma egli, pur lavorando con meno clamore, continuò a dipingere in modo coerente con la propria poetica.Tra gli anni Trenta e la sua scomparsa si dedicò anche a soggetti meno frequenti nella sua carriera fino a quel momento, come nature morte e paesaggi, spesso caratterizzati da una sensibilità più raccolta e intimista. In questi lavori traspare un artista che non cerca il colpo di scena, ma la delicatezza del quotidiano, la quiete, la luce soft del ricordo.Protti concluse la sua vita il 29 aprile 1949.





