LA GRAZIA E LA FORZA. PARTE II Sessione unica
Wednesday 3 December 2025 hours 17:00 (UTC +01:00)
Ferdinando Bruni Sartori, detto Bruny Sartori (1950) La Forma - Forma Bleu I, 2005-2006
Ferdinando Bruni Sartori, detto Bruny Sartori (1950)
La Forma - Forma Bleu I, 2005-2006
Gres ceramico, legno, silicone, tinta, porporina (la scultura); plexiglass (il basamento)
86 x 53,6 x 58,3 cm (la scultura)
15,6 x 50 x 50,1 cm (il basamento)
Firma: "Bruny Sartory" in due etichette poste all'interno della struttura
Data: "2005-2006" in due etichette poste all'interno della struttura
Altre iscrizioni: titolo e tecnica in due etichette all'interno della struttura, una recante anche la annotazione "esemplare unico"
Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 90% (fratture a numerose foglie, in parte ricomposte in parte monche)
Stato di conservazione. Superficie: 95% (depositi)
Incisore e scultore, fin da giovane compiuti gli studi a Bassano del Grappa, entra nel mondo della lavorazione della ceramica. Negli anni Settanta, conosciuto il poeta Bino Rebellato, aderisce al Gruppo Arti e Lettere di Cittadella. Sono questi anni ricchi di opportunità conoscitive e di confronti; il Gruppo Arti e Lettere diventa spesso laboratorio di sperimentazione delle tecniche calcografiche, testimoniate dalla presenza di artisti come Giovanni Barbisan e Lino Bianchi Bariviera, di incontri letterari legati al Premio di Poesia di Cittadella dove lo stesso Bino Rebellato ne fu l'inventore negli anni cinquanta.
Già all'inizio degli anni Ottanta la produzione artistica si sviluppa su due linguaggi; incisorio e scultoreo. È di questo periodo la partecipazione alla 69° Mostra Collettiva Bevilacqua La Masa, a Venezia, dove gli è conferita una borsa di studio e una mostra personale nella stessa sede. Partecipa su invito a cinque edizioni del Concorso Internazionale della Ceramica di Faenza dove è premiato con medaglia d'oro nel 1985.
Assidua in questo periodo è la presenza di Sartori a Milano e proficuo il confronto con Giovanni Testori, Alda Merini, Emilio Tadini e Gillo Dorfles.
Fanno seguito numerose importanti esposizioni, tra l'altro a Palazzo dei Diamanti di Ferrara, al Centro Saint Benin di Aosta, alla Cut Gallery di Londra, Art of Living di New York, al Museo Goro di Caracas, al Palazzo Pretorio di Cittadella, al Museo Città della Scienza di Napoli, al Castello Aragonese di Ischia, al Museo Gipsoteca Antonio Canova di Possagno ed alla Casa de Cultura di Guernica.














