Asta 62 - Dipinti di pregio XIX e XX secolo. Sabato, ore 15:00
Saturday 29 November 2025 hours 15:00 (UTC +01:00)
Rodolfo Morgari - "Scena pompeiana"
Rodolfo Morgari
Torino 1827 - 1909
"Scena pompeiana"
Olio su tela cm 162x85 firmato in basso a sx R.Morgari
- Rodolfo Morgari nacque a Torino nel 1827 in una famiglia interamente dedita all’arte. Il padre, Giuseppe Morgari, era pittore alla corte sabauda, mentre il fratello Paolo Emilio e il nipote Luigi seguirono anch’essi la carriera artistica, dando vita a una vera e propria dinastia di pittori piemontesi dell’Ottocento. Fin da giovane Rodolfo mostrò un grande talento per il disegno e si formò all’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, dove entrò in contatto con la tradizione accademica e con i maestri che avrebbero influenzato la sua produzione successiva.La sua carriera si sviluppò lungo due percorsi complementari: quello del pittore e quello del decoratore-restauratore. Nel 1858 Vittorio Emanuele II lo nominò “pittore e restauratore dei Regi Palazzi”, riconoscendone la competenza tecnica e l’affidabilità professionale. In tale veste, Morgari si occupò del restauro di affreschi e tele di importanti residenze sabaude, distinguendosi per l’equilibrio tra rispetto filologico e sensibilità pittorica. Parallelamente, portò avanti un’intensa attività artistica personale, dedicandosi a soggetti religiosi, storici e allegorici, ma anche al ritratto e alla pittura di genere.Le sue opere più note sono gli affreschi per il Palazzo del Quirinale a Roma, realizzati nel 1888, e le grandi tele per l’Ordine Mauriziano a Torino, dove rappresentò episodi legati alla storia della Casa Savoia. In questi lavori emerge il suo stile decorativo raffinato, caratterizzato da una tavolozza calda, un disegno preciso e un gusto per la monumentalità scenica. La sua pittura, pur saldamente ancorata ai principi accademici, mostra una capacità narrativa e una ricercatezza cromatica che lo collocano tra i principali interpreti del gusto ufficiale del secondo Ottocento piemontese.Nel 1884 ricevette la medaglia d’oro all’Esposizione Nazionale di Torino, riconoscimento che ne consacrò il prestigio come artista e restauratore. Negli ultimi anni continuò a operare con costanza, anche se con minore intensità, dedicandosi soprattutto a lavori di restauro e decorazione per chiese e palazzi.Rodolfo Morgari morì a Torino nel 1909Rodolfo Morgari nacque a Torino nel 1827 in una famiglia interamente dedita all’arte. Il padre, Giuseppe Morgari, era pittore alla corte sabauda, mentre il fratello Paolo Emilio e il nipote Luigi seguirono anch’essi la carriera artistica, dando vita a una vera e propria dinastia di pittori piemontesi dell’Ottocento. Fin da giovane Rodolfo mostrò un grande talento per il disegno e si formò all’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, dove entrò in contatto con la tradizione accademica e con i maestri che avrebbero influenzato la sua produzione successiva.La sua carriera si sviluppò lungo due percorsi complementari: quello del pittore e quello del decoratore-restauratore. Nel 1858 Vittorio Emanuele II lo nominò “pittore e restauratore dei Regi Palazzi”, riconoscendone la competenza tecnica e l’affidabilità professionale. In tale veste, Morgari si occupò del restauro di affreschi e tele di importanti residenze sabaude, distinguendosi per l’equilibrio tra rispetto filologico e sensibilità pittorica. Parallelamente, portò avanti un’intensa attività artistica personale, dedicandosi a soggetti religiosi, storici e allegorici, ma anche al ritratto e alla pittura di genere.Le sue opere più note sono gli affreschi per il Palazzo del Quirinale a Roma, realizzati nel 1888, e le grandi tele per l’Ordine Mauriziano a Torino, dove rappresentò episodi legati alla storia della Casa Savoia. In questi lavori emerge il suo stile decorativo raffinato, caratterizzato da una tavolozza calda, un disegno preciso e un gusto per la monumentalità scenica. La sua pittura, pur saldamente ancorata ai principi accademici, mostra una capacità narrativa e una ricercatezza cromatica che lo collocano tra i principali interpreti del gusto ufficiale del secondo Ottocento piemontese.Nel 1884 ricevette la medaglia d’oro all’Esposizione Nazionale di Torino, riconoscimento che ne consacrò il prestigio come artista e restauratore. Negli ultimi anni continuò a operare con costanza, anche se con minore intensità, dedicandosi soprattutto a lavori di restauro e decorazione per chiese e palazzi.Rodolfo Morgari morì a Torino nel 1909.





