Lot 19 | Enrico Castellaneta - "Scena d'interno"

Casa d'aste Santa Giulia - Via Fratelli Cairoli 26, 25122 Brescia
Asta 62 - Dipinti di pregio XIX e XX secolo. Sabato, ore 15:00
Saturday 29 November 2025 hours 15:00 (UTC +01:00)

Enrico Castellaneta - "Scena d'interno"

Enrico Castellaneta
Gioia del Colle 1862 - Bari 1953

"Scena d'interno"
Olio su tela cm 37x50 firmato in basso a dx E.Castellaneta

- Enrico Castellaneta nacque a Gioia del Colle, in provincia di Bari, il 27 maggio 1862, in una famiglia colta e benestante: il padre Vincenzo, architetto e sindaco della città, e la madre Maria Labriola, originaria di Altamura. Fin da giovanissimo mostrò una naturale inclinazione per il disegno, tanto che, nonostante le aspettative paterne di una carriera tecnica, scelse di dedicarsi alla pittura. Dopo aver frequentato le scuole tecniche di Altamura e l’Istituto Tecnico della sua città, decise di proseguire gli studi artistici a Napoli, allora uno dei centri più vivaci della pittura italiana.All’Accademia di Belle Arti partenopea seguì i corsi di maestri come Domenico Morelli, Filippo Palizzi e Gioacchino Toma, dai quali apprese l’importanza dell’osservazione diretta e la sensibilità luminosa tipica della scuola napoletana. Nel 1891 esordì alla Promotrice di Napoli con alcune opere di genere e d’interni, tra cui In chiesa e Interno, che furono accolte positivamente dalla critica. Due anni più tardi ottenne il diploma di insegnante di disegno, affermandosi come pittore maturo e tecnico competente.A partire dal 1894 si trasferì a Capri, dove rimase per oltre un decennio. L’isola esercitò su di lui un fascino profondo: la luce, i colori e la vita quotidiana di quel luogo divennero temi centrali della sua arte. Durante questo periodo realizzò numerosi oli e acquerelli che raffigurano scorci mediterranei, paesaggi costieri e scene di vita popolare. Le sue opere, dal tono poetico e luminoso, furono acquistate da collezionisti italiani e stranieri, tra i quali lo scrittore russo Maksim Gorkij e l’industriale tedesco Friedrich Alfred Krupp. La pittura di Castellaneta si arricchì in questi anni di una tavolozza più vibrante e di una pennellata libera, attenta alle variazioni atmosferiche e alla resa del colore naturale.Nel 1906 tornò a Gioia del Colle, dove si dedicò non solo alla pittura ma anche alla promozione culturale. Fondò una scuola di disegno e nel 1911 organizzò la “Mostra d’Arte Moderna” del Comune, contribuendo alla crescita artistica del territorio. In questo periodo la sua produzione si concentrò sui paesaggi pugliesi, sui mercati, sui vicoli assolati e sulla vita contadina, raccontati con una delicatezza cromatica che unisce rigore formale e sentimento.La sua arte, fedele alla tradizione figurativa ma aperta a influssi moderni, si distingue per il senso di armonia e per l’intima attenzione alla luce. Attraverso la pittura a olio, il pastello e l’acquerello, Castellaneta riuscì a esprimere una visione pacata e poetica del mondo, in cui la natura e l’uomo convivono in equilibrio.Enrico Castellaneta morì a Bari nel 1953Enrico Castellaneta nacque a Gioia del Colle, in provincia di Bari, il 27 maggio 1862, in una famiglia colta e benestante: il padre Vincenzo, architetto e sindaco della città, e la madre Maria Labriola, originaria di Altamura. Fin da giovanissimo mostrò una naturale inclinazione per il disegno, tanto che, nonostante le aspettative paterne di una carriera tecnica, scelse di dedicarsi alla pittura. Dopo aver frequentato le scuole tecniche di Altamura e l’Istituto Tecnico della sua città, decise di proseguire gli studi artistici a Napoli, allora uno dei centri più vivaci della pittura italiana.All’Accademia di Belle Arti partenopea seguì i corsi di maestri come Domenico Morelli, Filippo Palizzi e Gioacchino Toma, dai quali apprese l’importanza dell’osservazione diretta e la sensibilità luminosa tipica della scuola napoletana. Nel 1891 esordì alla Promotrice di Napoli con alcune opere di genere e d’interni, tra cui In chiesa e Interno, che furono accolte positivamente dalla critica. Due anni più tardi ottenne il diploma di insegnante di disegno, affermandosi come pittore maturo e tecnico competente.A partire dal 1894 si trasferì a Capri, dove rimase per oltre un decennio. L’isola esercitò su di lui un fascino profondo: la luce, i colori e la vita quotidiana di quel luogo divennero temi centrali della sua arte. Durante questo periodo realizzò numerosi oli e acquerelli che raffigurano scorci mediterranei, paesaggi costieri e scene di vita popolare. Le sue opere, dal tono poetico e luminoso, furono acquistate da collezionisti italiani e stranieri, tra i quali lo scrittore russo Maksim Gorkij e l’industriale tedesco Friedrich Alfred Krupp. La pittura di Castellaneta si arricchì in questi anni di una tavolozza più vibrante e di una pennellata libera, attenta alle variazioni atmosferiche e alla resa del colore naturale.Nel 1906 tornò a Gioia del Colle, dove si dedicò non solo alla pittura ma anche alla promozione culturale. Fondò una scuola di disegno e nel 1911 organizzò la “Mostra d’Arte Moderna” del Comune, contribuendo alla crescita artistica del territorio. In questo periodo la sua produzione si concentrò sui paesaggi pugliesi, sui mercati, sui vicoli assolati e sulla vita contadina, raccontati con una delicatezza cromatica che unisce rigore formale e sentimento.La sua arte, fedele alla tradizione figurativa ma aperta a influssi moderni, si distingue per il senso di armonia e per l’intima attenzione alla luce. Attraverso la pittura a olio, il pastello e l’acquerello, Castellaneta riuscì a esprimere una visione pacata e poetica del mondo, in cui la natura e l’uomo convivono in equilibrio.Enrico Castellaneta morì a Bari nel 1953.