Asta 62 - Dipinti di pregio XIX e XX secolo. Sabato, ore 15:00
Saturday 29 November 2025 hours 15:00 (UTC +01:00)
Francesco Netti - "Adolescente addormentata "
Francesco Netti
Santeramo In Colle (BA) 1832 - Napoli 1894
"Adolescente addormentata "
Olio su tela cm 62x50 firmato in basso a dx F.Netti
- Nacque il 24 dicembre 1832 a Santeramo in Colle (Bari), figlio di Nicola, ricco possidente terriero, e di Giuseppa Vitale, originaria di Conversano.Dal 1843 frequentò a Napoli il collegio degli scolopi a S. Carlo alle Mortelle, dove il rettore gli commissionò il primo quadro per la cappella dell’istituto, "La morte di s. Giuseppe Calasanzio", ancora oggi conservato lì. Dopo la laurea in giurisprudenza, conseguita per volontà della famiglia, nel 1855 si iscrisse al Reale Istituto di belle arti di Napoli, dove rimase solo un anno, mostrando insofferenza verso l’insegnamento accademico. Studiava già da tempo pittura, prima con Giuseppe Bonolis, poi con Michele De Napoli e Tommaso De Vivo. Tra il 1856 e il 1859 soggiornò a Roma con l’amico Pasquale De Crescito. Tornato a Napoli, nel 1860 frequentò l’atelier di Domenico Morelli e dipinse il "Ritratto del fratello Antonio". Nel 1861 presentò "Follia di Haidée" alla I Esposizione italiana di Firenze, cercando di distanziarsi dall’influenza di Morelli per trovare una propria individualità artistica. Nel 1862 partecipò alla I Esposizione della Società promotrice di belle arti di Napoli con "Rimembranze del 15 maggio 1848".Da quell’anno, fino al 1866, prese parte a tutte le Promotrici napoletane e tra il 1862 e il 1864 frequentò la scuola di nudo di Filippo Palizzi. L’influenza dei macchiaioli toscani si riflette in opere come "La pioggia o Acquazzone" del 1864. Nel 1866 ottenne grande successo con "Una processione di penitenza al ponte della Maddalena durante l’eruzione del Vesuvio del 1794". Trasferitosi a Parigi nello stesso anno, vi rimase fino al 1871, soggiornando a Grez-sur-Loing, frequentato da vari artisti tra cui John Singer Sargent. In quel periodo dipinse opere en plein air come "Festa a Grez" e "L’onomastico".Durante la guerra franco-prussiana del 1870 fece ritorno a Parigi, aiutando la Croce Rossa Italiana e dipingendo poche opere come "Barricata in una strada". Altri lavori parigini includono "Orgia e lavoro" e "La sortie du bal, rue de l’Académie de Médecine", quest’ultimo concluso nel 1872 dopo il ritorno a Napoli.Nel 1871 tornò a Napoli, dove le opportunità artistiche erano scarse. Si dedicò alla preparazione del VII Congresso pedagogico e all’attività giornalistica. Nel 1874 intraprese un viaggio di studio a Padova, Ferrara e Venezia, che ispirò opere come "Suicidio nella calle". Negli anni napoletani, dipinse vari paesaggi ispirati a Santeramo e opere come "Sulla via di Santeramo". Tra il 1875 e il 1876 scrisse l’articolo "Il Vesuvio" e nel 1876 ricevette una commissione per una pala d’altare per la cattedrale di Altamura.Nel 1880 presentò "Lotta dei gladiatori durante una cena a Pompei" all’Esposizione artistica nazionale di Torino. Negli anni successivi, si concentrò su soggetti di storia contemporanea, come "In corte d’assise", ispirato al processo Fadda.Nel 1884, invitato in crociera da Giuseppe Caravita, principe di Sirignano, visitò Atene e la Turchia, realizzando numerosi disegni e acquerelli. Tornato a Napoli, arredò il suo studio in stile orientale. Nel 1885 iniziò a far uso della fotografia, influenzato da Francesco Paolo Michetti. Dal 1886 al 1890 lavorò a "Le ricamatrici levantine", mentre nel 1887, dopo la morte della cognata, dipinse "La crisi".Negli ultimi anni, partecipò solo alla Promotrice napoletana del 1888 e continuò a scrivere e tradurre opere di Schiller e Goethe. Si dedicò a scene agresti dipinte e fotografie, influenzato da Courbet e Millet. Dal 1890 alla morte dipinse quadri con protagonisti i mietitori, come "Riposo in mietitura" e "La messe".Nel 1891 eseguì decorazioni per il principe di Sirignano. Sofferente di malattia polmonare, visse perlopiù a Santeramo, dove morì il 28 agosto 1894.





