Lot 133 | Rieti Vittorio, Tre marcie per le bestie, per pianoforte. Bologna: Pizzi.,...

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Asta 63 - Libri, autografi e manoscritti Seconda Sessione - Futurismo, Libri del Novecento, Facsimili, Libri d'Artista
Wednesday 8 October 2025 hours 10:00 (UTC +01:00)

Rieti Vittorio, Tre marcie per le bestie, per pianoforte. Bologna: Pizzi.,...

Rieti Vittorio, Tre marcie per le bestie, per pianoforte. Bologna: Pizzi., 1922.
In-4° (mm 332x240). Pagine 12. Esemplare a bifogli sciolti, perfettamente conservato. Brossura editoriale con titoli in rosso al piatto anteriore, SI AGGIUNGE: Pratella Francesco Balilla, Sonata seconda per violino e pianoforte. Bologna: F. Bongiovanni, 1924. (2) I OPERA: Prima edizione di questa rarissima e sorprendente testimonianza dell'avanguardia musicale italiana del primo dopoguerra, questa raccolta di Tre marce per pianoforte segna uno degli esordi più originali del compositore italo-egiziano Vittorio Rieti. Composta nel dicembre 1920 e pubblicata due anni dopo a Bologna da Pizzi & C. (n. editoriale 1391), l'opera presenta tre brani di taglio umoristico e immaginifico: Marcia funebre per un uccellino, Marcia nuziale per un coccodrillo e Marcia militare per le formiche. Caratterizzata da un tono volutamente giocoso e surreale, la composizione si colloca tra i rarissimi esempi di sperimentazione musicale futurista, ed è oggi uno dei pochissimi spartiti d'avanguardia italiani del primo dopoguerra sopravvissuti in forma autonoma. Le Tre marce ottennero fin da subito una significativa fortuna tra i circoli internazionali più audaci: il 23 settembre 1922, durante una serata dadaista organizzata da Tristan Tzara all'Hotel Fürstenhof di Weimar, in occasione del congresso degli artisti d'avanguardia, Nelly van Doesburg le eseguì al pianoforte davanti a una platea di dadaisti, costruttivisti e futuristi (tra cui il futurista Vasari), ottenendo grande successo. L'opera fu inoltre utilizzata per accompagnare i celebri balli plastici di Fortunato Depero, a conferma della sua vitalità scenica e della sua adesione alle ricerche interdisciplinari dell'epoca. Un'opera giocosa, intelligente e preziosa, perfettamente radicata nello spirito di un'epoca che cercava di reinventare l'arte a partire dalla libertà assoluta del gesto creativo.