Asta 63 - Libri, autografi e manoscritti Prima Sessione - Autografi, Manoscritti, Musica, Orientalia
Tuesday 7 October 2025 hours 14:00 (UTC +01:00)
Sefer Tehillim (“Libro dei Salmi”). Livorno, 1795, Ya’aqov Nunes Va’is...
Sefer Tehillim (“Libro dei Salmi”). Livorno, 1795, Ya’aqov Nunes Va’is (stampatore), approvato da Giovanni Vincenzio Falorni.
Volume a stampa tipografica completo, misurante mm 120x65 ca., per 172 carte complessive [3+166+3], con specchio di scrittura di mm. 110x55, testo ebraico quadratico all'inchiostro nero (vocalizzato al testo dei Salmi e non vocalizzato al testo di preci e sermoni diversi) distribuito su 18 righi di testo a facciata, contenente una selezione di Salmi per la recita quotidiana, ripartita per le devozioni dei singoli giorni della settimana e in occasione di particolari festività ebraiche quali il Giorno dell'Espiazione (Yom Kippur), nonché una serie di commenti, esortazioni e preci aggiuntive stampate nella scrittura rashi "del commento", che si estende fino a un massimo di 30 righi a facciata. Decorazioni riproducenti modelli a strenna e ceste fiorite di gusto neoclassico tardo-settecentesco stampate in bianconero al termine di ogni sezione; termini notevoli all'interno della pagina di testo a modulo maggiore, in grassetto. Conservato in condizioni eccellenti: minimi segni del tempo. Raffinata legatura decorata con fermaglio centrale metallico a singolo punto di chiusura. (1) La città di Livorno fu sviluppata come porto tirrenico mediceo per volontà di Cosimo I de' Medici a partire dalla metà del Cinquecento: beneficiando di un'incoraggiante politica di immigrazione, nel tempo vi si stabilì una vivace comunità ebraica per lo più sefarditica iberica od orientale. Alla fine del XVIII secolo, la stamperia ebraica livornese di proprietà di Giovanni Vincenzio Falorni, si ritrovò ad essere la sola in attività in Italia, e lo stampatore Ya'aqov Nunes-Va'is (che morrà appena trentenne il 1815), collaboratore di Refa'el Meldola, rabbino di Livorno tra il 1803 e il 1805, intraprese l'attività di diffusione di materiale liturgico ebraico a specifico beneficio dei membri delle comunità giudaiche orientali di estrazione popolare. In questo senso, la menzione a benedicente memoria del rabbino di Hebron Chaim Avraham Isra'el ben Binyamin Ze'evi (morto il 1731) risalta come assai significativa.


