Lot 398 | Raffaele Carrieri - Persico, 1937

Finarte - Via Quattro Novembre 114, 00187 Roma
Libri, Autografi e Stampe Terza sessione
Wednesday 25 June 2025 hours 15:30 (UTC +01:00)

Raffaele Carrieri - Persico, 1937

Raffaele Carrieri - Persico, 1937


Prima edizione, 1937, casa editrice Vanni Scheiwiller, All’insegna del pesce d’oro. Pagine non numerate. Raro. Brossura editoriale. Tiratura di 220 esemplari numerati su carta uso mano e 30 esemplari su carta japon numerati da I a XXX per gli amici del libro. Il volume non riporta la Collana, ma nel catalogo Novati risulta essere il n. 3 della collana "Serie letteraria (Prima serie 1936-1939)". Pubblicato nel primo anniversario della morte di Edoardo Persico. Esemplare n. 190. Copia impreziosita da firma di possesso dell’eminente critico letterario Giuseppe Susini.
A quattordici anni abbandonò la città natale e viaggiò in Albania, Montenegro e altri paesi balcanici, vivendo di lavori occasionali. Ancora giovanissimo partecipò all'Impresa di Fiume organizzata da Gabriele D'Annunzio, durante la quale rimase ferito. Trascorse la convalescenza a Taranto, per poi imbarcarsi come marinaio su bastimenti mercantili, il che gli diede occasione di conoscere numerosi porti del Mediterraneo, europei e nord-africani. Tornato in Italia, fu per due anni gabelliere a Palermo. Da questa esperienza prenderà vita la sua raccolta poetica di esordio, Il lamento del Gabelliere, che verrà pubblicata a Milano nel 1945. Nel 1923 si stabilisce a Parigi dove riesce ad entrare in contatto con importanti intellettuali d'avanguardia. Nel 1930, forte delle conoscenze accumulate in Francia, si stabilisce a Milano e comincia a lavorare come critico d'arte per numerose testate giornalistiche, tra le quali il Corriere della Sera. Sarà questa un'attività che lo vedrà impegnato per tutta la vita. Carrieri pubblicherà anche numerose monografie di successo dedicate a grandi artisti contemporanei: Amedeo Modigliani, Pablo Picasso, Blaise Cendras, Massimo Campigli, Salvatore Fiume, Renato Guttuso, Domenico Cantatore e di poeti e intellettuali tra cui l'esule armeno Hrand Nazariantz. A essa, nel dopoguerra, affiancherà quella di poeta, pubblicando una serie di componimenti che gli varranno il generale apprezzamento della critica e numerosi riconoscimenti; tra gli altri, nel 1953, il premio Viareggio per il volume Il trovatore.  Prima edizione, 1937, casa editrice Vanni Scheiwiller, All’insegna del pesce d’oro. Pagine non numerate. Raro. Brossura editoriale. Tiratura di 220 esemplari numerati su carta uso mano e 30 esemplari su carta japon numerati da I a XXX per gli amici del libro. Il volume non riporta la Collana, ma nel catalogo Novati risulta essere il n. 3 della collana "Serie letteraria (Prima serie 1936-1939)". Pubblicato nel primo anniversario della morte di Edoardo Persico. Esemplare n. 190. Copia impreziosita da firma di possesso dell’eminente critico letterario Giuseppe Susini.
A quattordici anni abbandonò la città natale e viaggiò in Albania, Montenegro e altri paesi balcanici, vivendo di lavori occasionali. Ancora giovanissimo partecipò all'Impresa di Fiume organizzata da Gabriele D'Annunzio, durante la quale rimase ferito. Trascorse la convalescenza a Taranto, per poi imbarcarsi come marinaio su bastimenti mercantili, il che gli diede occasione di conoscere numerosi porti del Mediterraneo, europei e nord-africani. Tornato in Italia, fu per due anni gabelliere a Palermo. Da questa esperienza prenderà vita la sua raccolta poetica di esordio, Il lamento del Gabelliere, che verrà pubblicata a Milano nel 1945. Nel 1923 si stabilisce a Parigi dove riesce ad entrare in contatto con importanti intellettuali d'avanguardia. Nel 1930, forte delle conoscenze accumulate in Francia, si stabilisce a Milano e comincia a lavorare come critico d'arte per numerose testate giornalistiche, tra le quali il Corriere della Sera. Sarà questa un'attività che lo vedrà impegnato per tutta la vita. Carrieri pubblicherà anche numerose monografie di successo dedicate a grandi artisti contemporanei: Amedeo Modigliani, Pablo Picasso, Blaise Cendras, Massimo Campigli, Salvatore Fiume, Renato Guttuso, Domenico Cantatore e di poeti e intellettuali tra cui l'esule armeno Hrand Nazariantz. A essa, nel dopoguerra, affiancherà quella di poeta, pubblicando una serie di componimenti che gli varranno il generale apprezzamento della critica e numerosi riconoscimenti; tra gli altri, nel 1953, il premio Viareggio per il volume Il trovatore.