Lot 324 | Pasquale Panvini - Il forestiere, 1818

Finarte - Via Quattro Novembre 114, 00187 Roma
Libri, Autografi e Stampe Seconda sessione
Wednesday 25 June 2025 hours 10:30 (UTC +01:00)

Pasquale Panvini - Il forestiere, 1818

Pasquale Panvini - Il forestiere, 1818


 Napoli, Gervasi, 1818. 4°, con 53 tavole, di cui tre ripiegate e una doppia (veduta e pianta delle famose Stufe di Baja chiamate anche “Sudatorj di Tritoli”), incise su rame, f.t., da G. Morghen, A. Zaballi, S. Bianchi e A. Cimarelli. Legatura coeva mz. pelle con angoli, tassello, titolo e fregi in oro al dorso, tagli colorati. Celebre guida, dell’illustre scienziato agrigentino, nella quale dopo una descrizione della collina di Posillipo viene illustrato un dettagliato itinerario che parte dalla Grotta di Cocceio per giungere al Monte di Procida attraversando il lago d'Agnano, Pozzuoli, il lago Lucrino e il lago d’Averno Cuma, Baja, i Campi Elisi e il Promontorio di Capo Miseno e corregge, anche, alcune inesattezze in cui incorse Antonio Pasquale Paoli nella sua Celebre opera “Avanzi delle antichità che esistono a Pozzuoli, Cuma e Baja”. Raro esemplare difficilmente reperibile completo di tutte le tavole.                                                                   Napoli, Gervasi, 1818. 4°, con 53 tavole, di cui tre ripiegate e una doppia (veduta e pianta delle famose Stufe di Baja chiamate anche “Sudatorj di Tritoli”), incise su rame, f.t., da G. Morghen, A. Zaballi, S. Bianchi e A. Cimarelli. Legatura coeva mz. pelle con angoli, tassello, titolo e fregi in oro al dorso, tagli colorati. Celebre guida, dell’illustre scienziato agrigentino, nella quale dopo una descrizione della collina di Posillipo viene illustrato un dettagliato itinerario che parte dalla Grotta di Cocceio per giungere al Monte di Procida attraversando il lago d'Agnano, Pozzuoli, il lago Lucrino e il lago d’Averno Cuma, Baja, i Campi Elisi e il Promontorio di Capo Miseno e corregge, anche, alcune inesattezze in cui incorse Antonio Pasquale Paoli nella sua Celebre opera “Avanzi delle antichità che esistono a Pozzuoli, Cuma e Baja”. Raro esemplare difficilmente reperibile completo di tutte le tavole.