IL CULTO DELL'ARREDO. III FASE. BASI D'ASTA RIBASSATE SESSIONE UNICA
Wednesday 11 June 2025 hours 17:00 (UTC +01:00)
Olanda (I metà del XVI secolo) Trinità
Olanda (I metà del XVI secolo)
Trinità
Alabastro
31,3 x 24,9 x 13,4 cm 9,6 kg (chilogrammi)
Firma: iniziali « A P » (?) sotto la base
Altre iscrizioni: altri segni illeggibili sotto la base
Provenienza: Felix Semyonov, New York - Roma
Stato di conservazione. Supporto: 75% (linee di frattura, danni da urto alla testa di Cristo, carenza delle aureole, integrazioni)
Stato di conservazione. Superficie: 75% (depositi e graffi)
Come ci segnala Kim Woods, specialista di scultura tardo gotica, l'opera in asta presenta «un soggetto molto insolito. Il Compianto con la Vergine che tiene il Cristo morto sulle ginocchia è comune; le varie forme della Trinità sono comuni, ma un Compianto con Dio Padre che tiene Cristo sulle sue ginocchia è davvero molto insolito». La studiosa esamina l'opera in paragone ad un alabastro raffigurante San Marco attribuito alla cerchia dello scultore brabantino Jean Mone (c. 1500 – c. 1548) (vedi cfr. K. W. Woods, "Cut in alabaster", Brepols, 2018, p. 287, fig. 13), riconoscendo in entrambe le opere «l'impatto del manierismo di Anversa e anche del Rinascimento italiano». A giudizio di Woods, la scultura in asta «sembra appartenere allo stesso mondo della scultura in alabastro di Mechelen/Anversa del 1525-30 circa, anche se è difficile collocarla con maggiore precisione», poiché essa per stile non corrisponde in modo soddisfacente ai lavori noti dei principali nomi dell'intaglio dell'alabastro olandese della prima metà del XVI secolo: Jean Mone, Conrad Meit (1480-1551), Cornelis Floris (1514-1575), Willem van den Broecke (1530-1579), Guyot de Beaugrant (1500-1549 circa), Jacques du Broecke (1505 circa - 1584 circa). Né si riscontrano buoni parallelismi in Spagna, dove lavoravano molti intagliatori olandesi. All'esito della ricerca, tuttavia, la studiosa è ancora «propensa a scegliere i Paesi Bassi», come luogo di origine dell'opera (comunicazione del 30 novembre 2020).
Aleksandra Lipinska preferisce datare la scultura al 1575-1600 e ipotizza una collocazione in ambito tedesco (comunicazione del 24 gennaio 2021).
Si può ulteriormente osservare che la complessa costruzione figurativa rappresenta sia la Trinità sia l'ascesa al cielo di Cristo, accolto sopra le nuvole da Dio padre.
Ringraziamo le Professoresse Kim Woods e Aleksandra Lipinska per il supporto nella catalogazione dell'opera.







