Asta di Antiquariato e Pittura sec. XIX

Asta di Antiquariato e Pittura sec. XIX

Monday 22 February 2016 hours 16:00 (UTC +01:00)
Lots from 337 to 384 of 653
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  • Cofanetto in legno
    Lot 337

    Cofanetto in legno

  • Console in massello ad un cassetto ribaltabile e 3 cassettini sottostanti,...
    Lot 338

    Console in massello ad un cassetto ribaltabile e 3 cassettini sottostanti, gambe con mascheroni, Bologna sec. XVII ( la parte inferiore più tarda)
    cm. 140x67xh.105

  • Satiro accovacciato su un otre, parte centrale di fontana in marmo statuario,...
    Lot 339

    Satiro accovacciato su un otre, parte centrale di fontana in marmo statuario, fine sec. XVII
    restauri e mancanze

  • Coppia di grandi sculture in legno finemente intagliato e dorato raffiguranti...
    Lot 340

    Coppia di grandi sculture in legno finemente intagliato e dorato raffiguranti figure femminili,
    Roma sec. XVII
    h.cm. 185

  • Specchiera moderna di forma ottagonale
    Lot 341

    Specchiera moderna di forma ottagonale

  • "Veduta di Genova" litografia a colori, sec. XIX (macchie e mancanze)cm. 95x35
    Lot 342

    "Veduta di Genova" litografia a colori, sec. XIX (macchie e mancanze)
    cm. 95x35

  • Specchiera in porcellana bianca con fiori a rilievo, sec. XIXcm. 50x h. 77
    Lot 343

    Specchiera in porcellana bianca con fiori a rilievo, sec. XIX
    cm. 50x h. 77

  • Orologio viennese con automi e colonne in alabastro, inizi sec. XIX (difetti...
    Lot 344

    Orologio viennese con automi e colonne in alabastro, inizi sec. XIX (difetti e mancanze)
    cm. 40x11xh.56

  • Coppia di tavoli realizzati sovrapponendo due vasi medicei in marmo con piani...
    Lot 345

    Coppia di tavoli realizzati sovrapponendo due vasi medicei in marmo con piani in ardesia, Genova sec. XIX
    diam. cm. 110 x h. 80

  • Grande vaso in legno dorato da centro con bracci portaluci, Genova sec....
    Lot 346

    Grande vaso in legno dorato da centro con bracci portaluci, Genova sec. XVIII
    diam. cm. 85xh.140

  • Coppia di apliques in stile Luigi XVI a 6 luci in bronzo dorato e cristalli,...
    Lot 347

    Coppia di apliques in stile Luigi XVI a 6 luci in bronzo dorato e cristalli, Francia sec. XIX
    cm. 50x115

  • Coppia di candelieri Luigi XV in argento di fusione, Punzone della Torretta...
    Lot 348

    Coppia di candelieri Luigi XV in argento di fusione, Punzone della Torretta anno 77, Genova sec. XVIII
    h. cm.25

  • Grande bacile in argento finemente sbalzato a motivi di pellacce ripetute,...
    Lot 349

    Grande bacile in argento finemente sbalzato a motivi di pellacce ripetute, Genova Punzone della Torretta anno 1774
    cm.42x28

  • Zuccheriera Luigi XV in argento finemente sbalzato, Torino sec.XVIII, punzoni...
    Lot 350

    Zuccheriera Luigi XV in argento finemente sbalzato, Torino sec.XVIII, punzoni di Giovan Battista Caron e punzone Galletto I titolo arg.925
    cm.12x10xh.9

  • Caffettiera Luigi XV in argento a tortiglione, coperchio con pellaccia e...
    Lot 351

    Caffettiera Luigi XV in argento a tortiglione, coperchio con pellaccia e beccuccio terminante con testa di animale,manico in legno ebanizzato, Genova Punzone della Torretta sec.XVIII
    h.cm. 26

  • Caminiera Luigi XIV in legno finemente intagliato e dorato,Piemonte sec....
    Lot 352

    Caminiera Luigi XIV in legno finemente intagliato e dorato,Piemonte sec. XVIII
    cm. 195xh.110

  • Diplomatica a tre cassetti lastronata in legni vari, ricca decorazione in...
    Lot 353

    Diplomatica a tre cassetti lastronata in legni vari, ricca decorazione in bronzo, piano in pelle, Francia sec.XIX (mancanze nei bronzi)
    cm. 173x82xh.77

  • "Sacra Famiglia con San Giovannino" antica stampa, cornice in legno...
    Lot 354

    "Sacra Famiglia con San Giovannino" antica stampa, cornice in legno intagliato e dorato, sec. XIX (rotture e mancanze)

  • Specchiera Luigi XIV in legno finemente intagliato e dorato con...
    Lot 355

    Specchiera Luigi XIV in legno finemente intagliato e dorato con controspecchi, Piemonte sec. XVIII (cimasa superiore e fregi laterali non coevi)
    cm. 90x180

  • Bassorilievo in legno intagliato raffigurante la Maddalena, sec.XVIIIcm. 30x27
    Lot 356

    Bassorilievo in legno intagliato raffigurante la Maddalena, sec.XVIII
    cm. 30x27

  • Sei poltrone Luigi XV in noce con schienale imbottito, Piemonte I metà sec.XVIII
    Lot 357

    Sei poltrone Luigi XV in noce con schienale imbottito, Piemonte I metà sec.XVIII

  • Canterano in noce a tre cassetti intagliato con lesene a rilievo, Bergamo...
    Lot 358

    Canterano in noce a tre cassetti intagliato con lesene a rilievo, Bergamo fine sec. XVII
    cm. 140x61xh.105

  • Coppia di sedie Luigi Filippo in mogano
    Lot 359

    Coppia di sedie Luigi Filippo in mogano

  • ALESSANDRO MAGNASCO (1667-1749) Soldati accampati fra le rovineIndovini,...
    Lot 360

    ALESSANDRO MAGNASCO (1667-1749)
    Soldati accampati fra le rovine
    Indovini, cantastorie e pulcinella tra le rovine
    Olio su tela, cm 55 x 70 ciascuno

    Bibliografia:
    A. Morandotti, Cinque pittori del Settecento. Ghislandi, Crespi, Magnasco, Bazzani, Cerruti, catalogo della mostra, Roma 1943, p. 54, tav. 31-32
    M. Pospsil, Magnasco, 1944, p. 82, tavv. 114-115
    B. Geiger, Magnasco. Catalogo delle pitture, Venezia 1945, p. 62
    Mostra del Magnasco, catalogo a cura di A. Morassi, Genova 1949, nn. 14-15, figg. 16-17
    B. Geiger, Magnasco, 1949, p. 132
    G. Gamulin, Per Alessandro Magnasco, in "Commentari", XIII, 1962, p. 66
    L. Muti, D. De Sarno Prignano, Alessandro Magnasco, Faenza 1994, figg. 541 cat. 299 e cat. 300

    Note già dagli anni Quaranta del secolo scorso, momento di approfondite ricerche sul Magnasco e della vera riscoperta critica della figura di questo straordinario protagonista della scuola pittorica genovese, furono esposte sia alla mostra del 1943 a Roma, sia a quella curata da Antonio Morassi del 1949 a Genova, quando si trovavano nella collezione romana di S.E. Vittorio Cerruti.
    Si tratta quindi di opere molto significative per la loro ricca e autorevole bibliografia, che le ha fin da subito presentate nell'ambito di due questioni centrali per la comprensione dell'opera del Magnasco. Da un lato quella iconografica dall'altro, la problematica dei rapporti di collaborazioni con altri pittori.

    Per ciò che riguarda il primo aspetto, considerate "tra le più sapide piccole scene del genere zingaresco dipinte dal Lissandrino", secondo il Morassi (1947), esse rientrano in quella singolare produzione di scene di genere in cui il pittore indaga la società del suo tempo nelle sua vaste zone d'ombra, popolate di emarginati, poveri, nulla facenti.

    In una delle sue scene vediamo protagonisti dei soldati, ritratti non certo in una delle loro eroiche azioni di battaglia, ma piuttosto intenti a passare il trascorre inesorabile del tempo nella noia, completamente inutili a se stessi e agli altri.

    La seconda scena mostra dei gruppi di teatranti di strada intenti forse a provare un spettacolo. Sono per il Magnasco tra i protagonisti di una larga fetta sociale di cui egli sottolinea, come nel primo caso, l'emarginazione e l'inutilità.
    L'aspra critica del Magnasco è nei confronti di un mondo di cui egli percepisce - e amplifica con la sua pittura severa- forti e inequivocabili segnali di sfacelo. Questo frantumarsi dei valori si ripercuote su una pittura sfatta, fatta di pennellate nervose, che si fondano su una linea spezzata, franta, vibrante. E pertanto di grande fascino e di assoluta modernità.

    Questa inconfondibile sigla stilistica si percepisce qui nelle figure,mentre una diversa stesura caratterizza le architetture del fondo. Esse costituiscono il fondale scenico su cui il Magnasco interviene con la sua composizione animata da tante piccole figure, e la critica ha ipotizzato che si potesse trattare del Perugini (Pospisil e Morassi) o di Clemente Spera (Geiger) o più recentemente di un collaboratore dello stesso Spera (Muti, De Sarno Prignano).
    Anna Orlando

  • Scuola emiliana sec.XVII "Natura morta con scimmia" e "Natura morta con...
    Lot 361

    Scuola emiliana sec.XVII "Natura morta con scimmia" e "Natura morta con pappagallo" due olii
    cm.49x73 e cm.49x69

  • Console barocca in legno intagliato e dorato, gambe a volute con putto...
    Lot 362

    Console barocca in legno intagliato e dorato, gambe a volute con putto centrale, piano in scagliola policroma con la pianta della citta di Torino, Piemonte inzi sec. XVIII (mancante di un festone, rotture nel piano di scagliola)
    cm. 140x68xh.81

  • Coppia di antichi bracci in ferro traforato che reggono un piatto...
    Lot 363

    Coppia di antichi bracci in ferro traforato che reggono un piatto portacandele
    l.cm. 60

  • Cassapanca con laterali a bambocci in noce, Genova sec. XVII (coperchio...
    Lot 364

    Cassapanca con laterali a bambocci in noce, Genova sec. XVII (coperchio rifatto)
    cm. 145x55xh.59

  • Scuola genovese sec. XVIII "Ritratto di Agostino Spinola" olio, cornice...
    Lot 365

    Scuola genovese sec. XVIII "Ritratto di Agostino Spinola" olio, cornice antica in legno intagliato e dorato (nel retro effige "Mons. M.Agostino Spinola 29/07/1679")
    cm.46X63

  • LOMBARDI GIOVANNI DOMENICO (1682-1751) Scene di mercatoTele a pendant, 200 x...
    Lot 366

    LOMBARDI GIOVANNI DOMENICO (1682-1751)

    Scene di mercato
    Tele a pendant, 200 x 259 cm
    Provenienza: antica villa toscana

    Queste due grandi scene di mercato, ricche di personaggi e naturalia dipinti a colori vivaci, appartengono alla produzione di genere del pittore lucchese Gian Domenico Lombardi, detto l'Omino, come riconosciuto anche da Paola Betti che, nel 2011, ha dedicato un articolo significativo al pendant, a lei noto allora solo attraverso vecchie riproduzioni fotografiche in bianco e nero, conservate nell'Archivio Cortopassi di Lucca.
    Dopo gli elogi dello storiografo Luigi Lanzi (1), che lo ricorda come maestro più che degno del concittadino Pompeo Batoni, Giovanni Domenico Lombardi è stato riportato all'attenzione della critica moderna indipendentemente, nello stesso anno 1994, da Andrea Martini (2) e da Silvia Meloni Trkulja (3). Grazie agli studi successivi della stessa Betti (4) e di Alberto Crispo (5), abbiamo oggi un profilo convincente della sua singolare attività che spazia dalla pittura di storia, al ritratto, al paesaggio fino, appunto, alle scene di genere, e che lo consacra protagonista assoluto della scena pittorica lucchese della prima metà del Settecento.
    Attivo soprattutto per le chiese del territorio e per le famiglie più illustri del patriziato cittadino (i Buonvisi, i Garzoni, i Mazzarosa, i Pini e gli Spada), Lombardi lavorò anche per "Paesi Oltremontani", come attesta il suo più antico biografo, Tommaso Francesco Bernardi, e come conferma la pala raffigurante San Gregorio che intercede per le anime del Purgatorio (1746) nella chiesa del Suffragio a Rovereto, allora parte del Tirolo austriaco.
    All'interno dell'opera del Lombardi le due monumentali e scenografiche scene di mercato trovano le maggiori affinità tipologiche e stilistiche con le Scene di caccia con ritratti di un gentiluomo, della consorte e dei figli di collezione privata (per la loro riproduzione fotografica cfr. A. Crispo, cit. in bibliografia, 2003 (2004), figg. 236-237), nonché con il pendant raffigurante l'Allegoria della musica e l'Allegoria della danza provenienti dalla villa di Vignamaggio a Greve in Chianti (Firenze, Case d'asta Pitti, 26-11-1987, n. 97), dove ritroviamo la stessa pennellata sintetica, effetti chiaroscurali e modelli con fisionomie e gestualità analoghi.
    E' probabile che queste grandi scene, impensabili senza i viaggi di studio in Italia settentrionale compiuti verosimilmente dal Lombardi tra la fine del Seicento e gli inizi del Settecento, risalgano ad un momento successivo a quest'esperienza fondamentale che gli permise di conoscere i dipinti dei pittori anversesi Peter Aertsen e Joachim Beuckelaer, ma anche del cremonese Vincenzo Campi o dell'austriaco, ma naturalizzato lombardo, Giacomo Francesco Cipper, detto il Todeschini.
    Nella descrizione accurata del pollame, dei pesci e dei crostacei e nella varietà di fiori, frutta, melograni, uva, pesche, albicocche, susine e verdura, cardi, rape, carciofi e più tipi di insalate - si notano qualità notevoli di resa veridica da parte del Lombardi che farebbero presupporre la sua applicazione a nature morte autonome, peraltro testimoniata dalle fonti.
    Le tele presentano un diverso stato di conservazione. Ottimo nella scena che illustra, partendo da sinistra, il giovane portarolo con le ceste ricche di frutta che scorta la donna alla spesa successiva destinata al pollame appare compromesso da antichi restauri in alcuni brani dell'altro episodio che vede, a sinistra, un'anziana signora contrattare con il venditore di pesce e, a destra, una mamma che osserva amorosamente l'elegantissimo bambino rivolto verso l'osservatore, probabilmente uno dei figli della nobile famiglia toscana cui le grandi tele furono in origine destinate.

    Note
    1) L. Lanzi, Storia pittorica dell'Italia, Bassano 1795-1796 ed. cons., Firenze 1968-1974, 3 voll., I, pp. 204-205.
    2) A. Martini, Giovanni Domenico Lombardi protagonista del primo S

  • LOMBARDI GIOVANNI DOMENICO (1682-1751) Scene di mercatoTele a pendant, 200 x...
    Lot 367

    LOMBARDI GIOVANNI DOMENICO (1682-1751)

    Scene di mercato
    Tele a pendant, 200 x 259 cm
    Provenienza: antica villa toscana

    Queste due grandi scene di mercato, ricche di personaggi e naturalia dipinti a colori vivaci, appartengono alla produzione di genere del pittore lucchese Gian Domenico Lombardi, detto l'Omino, come riconosciuto anche da Paola Betti che, nel 2011, ha dedicato un articolo significativo al pendant, a lei noto allora solo attraverso vecchie riproduzioni fotografiche in bianco e nero, conservate nell'Archivio Cortopassi di Lucca.
    Dopo gli elogi dello storiografo Luigi Lanzi (1), che lo ricorda come maestro più che degno del concittadino Pompeo Batoni, Giovanni Domenico Lombardi è stato riportato all'attenzione della critica moderna indipendentemente, nello stesso anno 1994, da Andrea Martini (2) e da Silvia Meloni Trkulja (3). Grazie agli studi successivi della stessa Betti (4) e di Alberto Crispo (5), abbiamo oggi un profilo convincente della sua singolare attività che spazia dalla pittura di storia, al ritratto, al paesaggio fino, appunto, alle scene di genere, e che lo consacra protagonista assoluto della scena pittorica lucchese della prima metà del Settecento.
    Attivo soprattutto per le chiese del territorio e per le famiglie più illustri del patriziato cittadino (i Buonvisi, i Garzoni, i Mazzarosa, i Pini e gli Spada), Lombardi lavorò anche per "Paesi Oltremontani", come attesta il suo più antico biografo, Tommaso Francesco Bernardi, e come conferma la pala raffigurante San Gregorio che intercede per le anime del Purgatorio (1746) nella chiesa del Suffragio a Rovereto, allora parte del Tirolo austriaco.
    All'interno dell'opera del Lombardi le due monumentali e scenografiche scene di mercato trovano le maggiori affinità tipologiche e stilistiche con le Scene di caccia con ritratti di un gentiluomo, della consorte e dei figli di collezione privata (per la loro riproduzione fotografica cfr. A. Crispo, cit. in bibliografia, 2003 (2004), figg. 236-237), nonché con il pendant raffigurante l'Allegoria della musica e l'Allegoria della danza provenienti dalla villa di Vignamaggio a Greve in Chianti (Firenze, Case d'asta Pitti, 26-11-1987, n. 97), dove ritroviamo la stessa pennellata sintetica, effetti chiaroscurali e modelli con fisionomie e gestualità analoghi.
    E' probabile che queste grandi scene, impensabili senza i viaggi di studio in Italia settentrionale compiuti verosimilmente dal Lombardi tra la fine del Seicento e gli inizi del Settecento, risalgano ad un momento successivo a quest'esperienza fondamentale che gli permise di conoscere i dipinti dei pittori anversesi Peter Aertsen e Joachim Beuckelaer, ma anche del cremonese Vincenzo Campi o dell'austriaco, ma naturalizzato lombardo, Giacomo Francesco Cipper, detto il Todeschini.
    Nella descrizione accurata del pollame, dei pesci e dei crostacei e nella varietà di fiori, frutta, melograni, uva, pesche, albicocche, susine e verdura, cardi, rape, carciofi e più tipi di insalate - si notano qualità notevoli di resa veridica da parte del Lombardi che farebbero presupporre la sua applicazione a nature morte autonome, peraltro testimoniata dalle fonti.
    Le tele presentano un diverso stato di conservazione. Ottimo nella scena che illustra, partendo da sinistra, il giovane portarolo con le ceste ricche di frutta che scorta la donna alla spesa successiva destinata al pollame appare compromesso da antichi restauri in alcuni brani dell'altro episodio che vede, a sinistra, un'anziana signora contrattare con il venditore di pesce e, a destra, una mamma che osserva amorosamente l'elegantissimo bambino rivolto verso l'osservatore, probabilmente uno dei figli della nobile famiglia toscana cui le grandi tele furono in origine destinate.

    Note
    1) L. Lanzi, Storia pittorica dell'Italia, Bassano 1795-1796 ed. cons., Firenze 1968-1974, 3 voll., I, pp. 204-205.
    2) A. Martini, Giovanni Domenico Lombardi protagonista del primo S

  • Specchiera Luigi XV in legno finemente intagliato e dorato, Genova sec....
    Lot 368

    Specchiera Luigi XV in legno finemente intagliato e dorato, Genova sec. XVIII(luce coeva)
    cm. 67x102

  • Coppia di panche a due posti in legno finemente intagliato e dorato, Roma...
    Lot 369

    Coppia di panche a due posti in legno finemente intagliato e dorato, Roma sec.XIX (difetti e mancanze)

  • Orologio Luigi XV lastronato in palissandro con ricca decorazione in bronzo...
    Lot 370

    Orologio Luigi XV lastronato in palissandro con ricca decorazione in bronzo dorato, Genova I metà sec. XVIII (mancanze)
    cm. 28x19x h.49

  • Cinque apliques a tre luci a ventaglio in legno intagliato e dorato con...
    Lot 371

    Cinque apliques a tre luci a ventaglio in legno intagliato e dorato con specchi, sec. XIX
    cm. 50x63

  • Lampadario in bronzo dorato e finemente cesellato a 42 luci, disposte su due...
    Lot 372

    Lampadario in bronzo dorato e finemente cesellato a 42 luci, disposte su due ordini, Francia sec. XIX
    diam. cm. 100xh.135

  • Artista emilianoSecolo XVIIAdorazione dei Magi Olio su tela, cm 290 x...
    Lot 373

    Artista emiliano
    Secolo XVII
    Adorazione dei Magi
    Olio su tela, cm 290 x 210
    (senza giunte cm 250 x 203)

    La grande tela si presenta appesantita da vecchi strati di vernice e alterata rispetto alla sue misure originali, che dovrebbero essere state inferiori in alto e in basso, dove la tela è stata giuntata con due superfici utili probabilmente a inserirla in un contesto di quadreria.
    La scena raffigura l'Adorazione dei Magi ed è particolarmente vivace nella sua orchestrazione, molto ricca e teatrale e scandita su più livelli.
    Al centro, la Vergine col Bambino sono illuminati da una luce particolare e costituiscono il perno compositivo. Attorno a loro, su tre lati, sono disposte le figure dei Magi, secondo una regia abbastanza singolare, che non li vede in processione l'uno dietro l'altro, come più consueto, ma quasi a creare un vortice attorno alla figura di Gesù. Il che non fa che rendere la narrazione sensibilmente dinamica. La loro diversa postura e il loro differente atteggiarsi nei confronti di Maria e Gesù conferisce altresì un senso di naturalismo, a cui contribuiscono poi tutti i dettagli. Se ne scorgono moltissimi sotto gli strati di appesantimento della vernice e del colore, e quindi possiamo solo immaginare lo squillare delle tinte e lo scintillare dei dettagli -per esempio dei gioielli e degli argenti-, una volta che il dipinto sarà sottoposto a restauro.
    Si veda poi come il pittore, probabilmente un artista emiliano attivo nella prima metà del Seicento, ami arricchire la scena con inserti narrativi di gusto popolare, come per esempio il cane accovacciato sul primo piano, la corona ai piedi della Vergine, l'idea del paggio moro che regge il lungo mantello del re inginocchiato di fronte a Gesù, eccetera. Per non parlare delle altre figure quasi monocrome, tracciate con leggerezza e quasi abbozzate sul fondo.
    La grazia e l'eleganza della Vergine, dal volto di matrice raffaellesca, indicano una formazione classicista del nostro pittore, e alcuni dettagli, specie il modo di gestire il colore ricco di cangiantismi e molto prezioso, suggeriscono trattarsi di un artista capace e di qualità. Questa, risulterà evidente a restauro eseguito, quando si riuscirà quasi certamente anche a determinare Un'attribuzione certa.

  • "La Divina Pastora" antica stampa con cornice in argento sec.XIXcm.tot. 17x24
    Lot 374

    "La Divina Pastora" antica stampa con cornice in argento sec.XIX
    cm.tot. 17x24

  • "Ritratto di dama con orecchino di perla" oliocm. 36,5x28,5
    Lot 375

    "Ritratto di dama con orecchino di perla" olio
    cm. 36,5x28,5

  • Armadio a due ante, Piemonte sec.XVIIIcm. 145x58 h. 225
    Lot 376

    Armadio a due ante, Piemonte sec.XVIII
    cm. 145x58 h. 225

  • Coppia di candelieri in rame sbalzato con tracce di doratura, Venezia...
    Lot 377

    Coppia di candelieri in rame sbalzato con tracce di doratura, Venezia sec.XVIII (montati a lampada)
    h.cm.20

  • Apollo, busto in terracottacm. 53x73
    Lot 378

    Apollo, busto in terracotta
    cm. 53x73

  • Busto femmnile in bronzo sec.XIXh.cm.25 senza base
    Lot 379

    Busto femmnile in bronzo sec.XIX
    h.cm.25 senza base

  • Toilette da centro lastronata in piuma di mogano, cassetto sul fronte e piano...
    Lot 380

    Toilette da centro lastronata in piuma di mogano, cassetto sul fronte e piano ribaltabile, Genova sec.XIX
    cm. 84x43 h. 82

  • Acquasantiera in ceramica di Savona decorata a rocaille con al centro la...
    Lot 381

    Acquasantiera in ceramica di Savona decorata a rocaille con al centro la Madonna di Savona con il Beato Botto, sec.XVIII
    cm.20xh.25

  • Coppia di grandi Idrie in ceramica di Savona, decorazione bianca e blu con...
    Lot 382

    Coppia di grandi Idrie in ceramica di Savona, decorazione bianca e blu con scene mitologiche, sec. XIX
    h. cm. 48

  • Tavolo da centro in legno intagliato e dorato, piano in marmo, sec. XIX...
    Lot 383

    Tavolo da centro in legno intagliato e dorato, piano in marmo, sec. XIX (difetti)
    cm. 120x70xh.78

  • Coppia di valigie rigide Luois Vuitton in cuoio e tessuto impresso acquistate...
    Lot 384

    Coppia di valigie rigide Luois Vuitton in cuoio e tessuto impresso acquistate nel negozio di Montecarlo quando aveva appena aperto
    cm. 59x46 h. 18

Lots from 337 to 384 of 653
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Asta di Antiquariato e Pittura sec. XIX

Esposizione
Giovedì 18 Febbraio 10.00 - 12.30 / 15.00 - 19.00
Venerdì 19 Febbraio 10.00 - 12.30 / 15.00 - 19.00
Sabato  20 Febbraio 10.00 - 19.00
Domenica 21 Febbraio 10.00 - 12.30 / 15.00 - 19.00

Sessions

  • 22 February 2016 hours 16:00 Prima Sessione - dal lotto 1 al lotto 217 (1 - 217)
  • 22 February 2016 hours 21:00 Seconda Sessione - dal lotto 218 al lotto 373 (218 - 373)
  • 23 February 2016 hours 15:00 Terza Sessione - dal lotto 374 al lotto 656 (374 - 653)