Presale LE REGOLE DELLO SGUARDO. PARTE II. BASI D'ASTA RIDOTTE
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Lot 232 Luigi Filomena (II metà del XX secolo), per Cartiere Miliani, Fabriano
C. JVLIVS CAESAR XLIV A.C. - MCMLVI, 1956
Filigrana in chiaroscuro retroilluminata
41,8 x 35,8 cm (luce)
Firma: "L.F." in lastra
Data: "MCMLVI" in lastra
Altre iscrizioni: titolo e "C. M. FABRIANO" in lastra
Provenienza: Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana; Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 75% (parti della cornice mancanti; apparato elettrico non verificato)
Stato di conservazione. Superficie: 95%
In asta, un esemplare di filigrana artistica in chiaroscuro, realizzata da Luigi Filomena, per la storica Cartiera Miliani, di Fabriano, sul modello di una statua loricata di Giulio Cesare di età traianea, conservata in Roma ai Musei Capitolini. Come ricorda Annarita Librari, figlia dell'incisore in filigrana Franco Librari, "Con Giuseppe Miliani (1816 - 1890), nipote di Pietro (1744 - 1817), fondatore della ditta Miliani, la cartiera si ingrandisce, la carta da disegno si afferma come la migliore, tanto che alla esposizione di Londra nel 1851 viene premiata, e la carta valori comincia ad essere la specialità della fabbrica fabrianese. Alla morte di Giuseppe la cartiera era già un grande complesso, ma sarà il figlio Giambattista (1856-1937) ad operare l’effettiva trasformazione da azienda artigianale ad industriale (...). Giambattista alle conoscenze tecniche unisce un’ampia visione dell’organizzazione industriale grazie ai frequenti viaggi che, fin da giovanissimo, compie in diverse nazioni europee e in Nord America. Nel 1889 riceve la Legion d’onore per aver presentato, all’esposizione di Parigi, le migliori filigrane per i biglietti di banca. Per le filigrane di Fabriano, ancor prima del riconoscimento parigino, esisteva un vero e proprio entusiasmo. Nel 1886 Ernst Kirchner di Francoforte sul Meno scrive: “Le vostre carte filigrane sono le più belle che io abbia mai veduto fino ad ora. Da quando posseggo questi veramente artistici fogli non oso più nemmeno guardare gli stessi prodotti della Germania. I ritratti, come pure i dettagli che li ornano sono di una finezza ammirabile, perfetta e formano ora il punto essenziale di questa modesta collezione che io curo con molto amor proprio”. Nel settore della Filigrana artistica in chiaro-scuro per banconote Giambattista, in un primo momento, per l’incisione su cera si avvalse del prof. Bianchi di Roma, medaglista dei Sacri Palazzi Apostolici, che direttamente da Roma inviava a Fabriano le cere commissionate. Successivamente, la sua lungimiranza e previdenza lo spinsero a dotare l’Officina Filigrane delle cartiere di Fabriano della sezione di incisione su cera, dove destinò giovani e abili artisti che riuscirono a soddisfare appieno le esigenze aziendali. Capostipite di questa scuola fu Serafino Cilotti (1868-1943), che realizzò opere di notevole impatto artistico, da considerare come una nuova forma di espressione d’arte figurativa su cera, Angelo Bellocchi (1880-1939) e Virgilio Brozzesi (1869-1946). Allievi di Cilotti possono considerarsi Aldo Frezzi (1885-1972), (...) Eraldo Librari (1907-1988) e Luigi Filomena. ( Annarita Librari, "Cera una volta... la Filigrana Artistica in chiaroscuro"). La storia della cartiera Miliani è stata ricostruita da Bruno Bravetti, nella monografia “Giambattista Miliani”, Affinità Elettive, 2010.
La datazione, 1956, si riferisce alla matrice. -
Lot 233 Paolo da San Lorenzo (1935)
Senza titolo, 1984
Litografia ritoccata a mano su carta
70 x 50 cm
Firma: “Paolo da San Lorenzo” a matita al recto
Data: “‘84’” a matita al recto
Altre iscrizioni: “(RETOUCHE)” a matita al recto
Elementi distintivi: etichetta della Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana con riferimento di inventario e analoga etichetta anonima, al verso
Provenienza: Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana; Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 90% (pieghe, ingiallimento, depositi)
Stato di conservazione. Superficie: 95% -
Lot 234 Luigi Rincicotti (1941 - 2024)
Maschere
Tempera, acrilico e olio su cartone, 1984
70,8 x 49,6 cm (luce)
Elementi distintivi: sul verso, etichetta anonima con dati dell'opera; etichetta Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana con riferimenti di inventario
Provenienza: Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana; Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 95%
Luigi Rincicotti, nativo di Fano, si trasferisce a Venezia nel 1959 e dunque a Musestre, nel Trevigiano, nel 1973. De Chirico, Carena, Guidi, Saetti, Scanavino sono gli artisti con i quali maggiormente si confronta nel suo periodo formativo, fino a intraprendere una autonoma via tra attenzione, anche cruda, al dettaglio e composizione surreale. Per un approfondimento bibliografico: Silvio Castro, a cura di, "Rincicotti", Colognola ai Colli, 1983, con contributi di Maurizio Calvesi, Enzo Carli, Giorgio Di Genova, Carlo Munari, Mario Penelope, Franco Solmi e Marcello Venturoli. -
Lot 236 Autore non riconosciuto (XX secolo)
Edicola votiva
Stampa fotografia su tela
38 x 28 cm (luce)
Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 95% -
Lot 238 Autore non riconosciuto (XX secolo)
Veduta di Pallanza
Cromolitografia ritoccata a mano su carta
44,5 x 62 cm (luce)
Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 95% -
Lot 239 Angelo Marinucci (1909 - 1994)
Ulivo ad Ostuni, 1962
Litografia su carta
69 x 48,8 cm (luce di entrambe le stampe)
Firma: "a. Marinucci" a matita al recto di entrambe le stampe
Data: "IX*962" in lastra nella prima stampa
Altre iscrizioni: indicazione del titolo ("Ostuni") in lastra nella prima stampa e indicazioni della tiratura a matita in entrambe ("42/100"; "52/100")
Elementi distintivi: sul verso, etichetta Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana con riferimenti di inventario
Provenienza: Sterling Europea, Roma; Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana; Veneto Banca SpA in LCA
Certificati: certificato con dati dell'opera ("litografia","52/100") al verso della seconda stampa
Stato di conservazione. Supporto: 90%
Stato di conservazione. Superficie: 90%
Architetto e pittore, con Ludovico Quaroni, tra il 1933 e il 1934, realizzò alcuni studi di villini per il lungomare di Ostia, e, sempre ad Ostia, realizzò una stazione di servizio sulla Strada statale 8 Via del Mare ed un villino. Con l'ing. Bigi progettò un asilo nido per l'O.N.M.I. ed una palazzina popolare sulla via Aurelia, adottando una soluzione innovativa che prevedeva l'eliminazione dei corridoi a favore dell'ampiezza e del numero dei vani. Frequenta la filodrammatica "Giovanni Giraud", sezione della Società Operaia di Mutuo Soccorso San Gioacchino in Borgo Santo Spirito a Roma, dove realizzò la grafica di alcune locandine e recitò in alcune commedie. In quel periodo conobbe Gio Ponti e nel 1936 collaborò per l'allestimento, nella Città del Vaticano, dell'Esposizione Mondiale della Stampa Cattolica ottenendo la fiducia di Ponti. Nel dopo guerra operò nel campo dell'architettura dell'urbanistica e dell'arredamento. A Roma realizzò il quartiere delle Grazie (1950-1956). Realizzò per conto di Giovanni Amati il cinema Golden, nel 1947. Sopravvissuto al bombardamento del 19 luglio 1943 sul quartiere San Lorenzo espresse in alcuni acquerelli le devastazioni subite dalla basilica di San Lorenzo fuori le mura. Fu libero docente all'Università di Roma e insegnò per anni nei corsi di disegno dal vero, prima con Fausto Vagnetti e poi con Luigi Vagnetti, presso la facoltà di architettura. Fu membro dell'Accademia Legion d'Oro, dell'Accademia il Tetradramma, dell'Accademia - Burckhardt Akademie di Roma, dell'Accademia d'Italia di Salsomaggiore, dell'Accademia Internazionale Acquerellisti di Milano e dell'Accademia Araldica - Il Marzocco di Firenze.
Tra il 1976 ed il 1991 espose i suoi lavori all'Accademia Tiberina di Roma, alla Galleria Il Nettuno di Bologna, al Chiostro della Basilica S. Lorenzo a Firenze, a Palazzo Barberini a Roma, al Foyer des Artistes a Roma, alla galleria Studio 75 a Roma, alla Galleria CIDA a Roma ed alla facoltà di architettura La Sapienza di Roma. -
Lot 240 Giuseppe Solenghi (1879 - 1944)
Portico con piante fiorite
Olio su tela
30 x 40 cm
Firma: “G. Solenghi” al recto
Altre iscrizioni: “34606” sul verso
Elementi distintivi: sul telaio, timbro non leggibile e due frammenti di etichetta con numeri “1” e “33”; sul verso della cornice, etichetta della Banca Popolare di Intra con riferimenti di inventario
Provenienza: Banca Popolare di Intra; Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 95% -
Lot 241 Lino Bianchi Barriviera (1906 - 1985)
Marina di Camerota, 1975
Inchiostro su carta
50 x 65 cm
Firma: “Lino Bianchi Barriviera” al recto a inchiostro
Data: “13 agosto 1975” al recto a inchiostro
Altre iscrizioni: “Marina di Camerota” al recto a inchiostro
Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 95% -
Lot 242 Roberto Moschini (1937 - 2023)
Comparse dietro le quinte, 1989
Acquaforte, acquatinta e cera molle su carta
31,5 x 23,1 cm (luce)
Firma: “R. Moschini” a matita al recto
Data: “’89” a matita al recto
Altre iscrizioni: tiratura “21/70”; “Comparse dietro le quinte” a matita al recto
Provenienza: Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana; Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 95% -
Lot 243 Luigi Lorenzo Caccia, detto Gino (1881 - 1960)
Ritratto maschile
Stampa fotografica su carta
70 x 55 cm
Firma: “G. Caccia” in lastra
Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 75%
Stato di conservazione. Superficie: 75%
Gino Caccia ebbe studio fotografico ad Intra in Piazza Cavour e dunque a Pallanza in Via Cavour, 23. Attivo dal 1900 al 1950, ha rappresentato gran parte della borghesia locale. Il soggetto della nostra immagine è probabilmente una personalità rilevante nella vita della Banca Popolare di Intra, fondata da Carlo Sutermeister nel 1873 -
Lot 244 Bartolomeo Pinelli (1781 - 1835)
Costumi di Tivoli,1815
Acquaforte su carta
21,7 x 29 cm
Firma: "Pinelli" in lastra
Data: "1815" in lastra
Altre iscrizioni: titolo in lastra
Elementi distintivi: due anonime etichette con riferimenti inventariali
Provenienza: Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana; Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 80% (adesione a cartoncino di supporto)
Stato di conservazione. Superficie: 80% (danni da sovraesposizione luminosa)
La data in lastra, 1815, si riferisce alla prima edizione della stampa. -
Lot 245 Luigi Bartolini (1892 - 1963)
Sul ponte, 1958
Acquaforte e acquatinta su carta
32,2 x 27 cm (luce)
Firma: “Bartolini” in lastra; “L. Bartolini” a matita al recto
Data: “1958 settembre” in lastra
Altre iscrizioni: “sul ponte” a matita al recto; tiratura “7/50” a matita al recto
Elementi distintivi: etichetta Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana con riferimenti di inventario
Provenienza: Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana; Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 85% (foxing)
Stato di conservazione. Superficie: 95%
Bartolini produsse 8 esemplari dell'incisione nel 1958.
La autenticità dell'opera è stata confermata su base fotografia da Luciana Bartolini, erede e specialista dell'artista (comunicazione del 7 ottobre 2021).
Ringraziamo la Professoressa Luciana Bartolini, Presidente dell'Archivio Luigi Bartolini, per il prezioso supporto nella schedatura dell'opera. -
Lot 246 Luigi Rincicotti (1941 - 2024)
Cardinale con bastone, 1984
Tempera, acrilico e olio su cartone
69 x 48,8 cm (luce)
Firma: “L. Rincicotti” al recto
Data: “1984” al recto
Elementi distintivi: etichetta Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana con riferimenti di inventario; etichetta anonima con dati dell'opera
Provenienza: Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana; Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 95%
Luigi Rincicotti, nativo di Fano, si trasferisce a Venezia nel 1959 e dunque a Musestre, nel Trevigiano, nel 1973. De Chirico, Carena, Guidi, Saetti, Scanavino sono gli artisti con i quali maggiormente si confronta nel suo periodo formativo, fino a intraprendere una autonoma via tra attenzione, anche cruda, al dettaglio e composizione surreale. Per un approfondimento bibliografico: Silvio Castro, a cura di, "Rincicotti", Colognola ai Colli, 1983, con contributi di Maurizio Calvesi, Enzo Carli, Giorgio Di Genova, Carlo Munari, Mario Penelope, Franco Solmi e Marcello Venturoli. -
Lot 247 Claudio Baldella (1949 - 2004)
Il posto di..., 1997
Acrilico su tela
48,5 x 68,7 cm
Firma: illeggibile sul telaio
Data: “09-1997” sul telaio
Altre iscrizioni: “Il posto di...” sul telaio
Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 95% -
Lot 248 Nino Melloni (1930)
Fiori, 1978
Olio su tela
70 x 100,5 cm
Firma: “Nino Melloni” al recto
Data: “78” al recto
Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 90% (craquelures) -
Lot 249 Emilio Polo (1953)
Neve sui colli
Olio su tela
70 x 50 cm
Elementi distintivi: Elementi sul verso, etichetta con i dati dell’artista; etichetta con i dati dell’artista e dell’opera; etichetta della Banca Popolare di Asolo e Montebelluna con riferimenti di inventario
Provenienza: Banca Popolare di Asolo e Montebelluna; Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 95% -
Lot 250 L. De Bova (II metà del XX secolo)
Alberi morti al tramonto
Tempera ed acrilico su cartoncino applicato su tavola
78,7 x 50,7 cm
Firma: Firma al recto “V. de Bova”
Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 95% -
Lot 251 Johann Jakob Falkeisen (1804 - 1883), da
Le Isole Borromee
Eliografia su carta
46,8 x 63,4 cm (luce)
Elementi distintivi: al verso due etichette ed un foglio adesivo con riferimento agli inventari della banca
Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 70% (pieghe, danni da umidità)
Stato di conservazione. Superficie: 80% (danni da umidità, muffe) -
Lot 252 Giuliano Crivelli (1935 - 2021)
Alba di Novembre al di là della rete, 1975
Olio su tela
50 x 40 cm
Firma: “G. Crivelli” al recto; “G. Crivelli” sul verso
Data: “75” al recto; “1975” sul verso
Altre iscrizioni: “Alba di Novembre al di là della rete” sul verso
Elementi distintivi: sul verso, sulla tela e sul telaio timbro di corniceria e quattro timbri con nome dell’artista e numero di telefono
Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 95% (macchie di colore)
Stato di conservazione. Superficie: 95% -
Lot 253 Lino Bianchi Barriviera (1906 - 1985)
Marina di Camerota, 1969
Carboncino su carta
48 x 67 cm
Firma: “Lino Bianchi Barriviera” al recto
Data: “12.8.69” al recto
Altre iscrizioni: “Marina di Camerota” al recto
Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 95% -
Lot 254 Antonio Mignozzi (1942)
Feriolo
Stampa offset
42,3 x 62,2 cm (luce)
Firma: al recto
Altre iscrizioni: indicazione della tiratura, “25/100”, a matita sul recto. D’altra mano, al verso della cornice indicazione dell’autore, della tecnica (erroneamente indicata in serigrafia) e del titolo “Feriolo”
Elementi distintivi: al verso etichetta dello Studio d’arte Lanza, Verbania
Provenienza: Studio d’arte Lanza, Verbania; Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 95% -
Lot 255 Autore non riconosciuto (XX secolo)
La vita quotidiana
Stampa ritoccata a mano
43,4 x 61 cm (luce)
Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 85% (pieghe, macchie, leggere ondulature)
Stato di conservazione. Superficie: 95% -
Lot 256 Anonimo (XX secolo)
Il pagliaio
Stampa fotografica su tela
38 x 27,8 cm (luce)
Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 95% -
Lot 257 Franco Giuli (1934 - 2018)
Senza titolo
Serigrafia su carta
68,8 x 48,7 cm (luce)
Firma: "Giuli" a matita al recto
Altre iscrizioni: indicazione della tiratura a matita al recto ("107/125")
Elementi distintivi: sul verso, etichetta Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana con riferimenti di inventario ed analoga etichetta anonima
Provenienza: Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana; Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 80% (superficiali danni da umidità, gore)
Stato di conservazione. Superficie: 80%
Franco Giuli condusse una ricerca incessante sull’astrazione geometrica e sull’indagine su struttura e materiali, in cui si impone la riflessione sull’utilizzo del cartone ondulato come mezzo espressivo di elezione. Invitato a partecipare nel 1972 alla XXXVI Biennale di Venezia, ha esposto in sedi importanti in Italia e all’estero, accompagnato da autorevoli voci critiche del tardo Novecento: Giorgio Di Genova, Enrico Crispolti, Filiberto Menna, Bruno Corà ed altri.
Una ricca retrospettiva venne presentata nel 2013 presso la Galleria Edieuropa di Roma. A Bruno Corà si deve la curatela delle sue ultime due personali, “Franco Giuli: le costruzioni pittorico-plastiche e oltre” presso il Museo Bilotti, Roma, nel 2016, e “Strutture e spazi di superficie” presso il Museo Riso di Palermo nel 2017.