LE REGOLE DELLO SGUARDO. PARTE II

Presale LE REGOLE DELLO SGUARDO. PARTE II

Friday 5 December 2025 hours 17:00 (UTC +01:00)
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  • Antonio Battistini (1941 - 2012)
La quercia di mezzo, 1974
    Lot 175

    Antonio Battistini (1941 - 2012)
    La quercia di mezzo, 1974
    Acquerello su carta
    49,8 x 36,8 cm (luce)

    Firma: al recto “ABattistini”
    Data: al recto “27.8.1974”
    Elementi distintivi: sul verso, etichetta di esposizione “XXVII Rassegna pittura, cultura grafica e libro d’artista G. B. Salvi e Piccola Europa”, Sassoferrato

    Provenienza: Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana; Veneto Banca SpA in LCA

    Esposizioni: “XXVII Pittura, scultura grafica e libro d’artista G. B. Salvi e Piccola Europa”, Sassoferrato 24 luglio - 21 agosto 1977

    Stato di conservazione. Supporto: 95%
    Stato di conservazione. Superficie: 95%

  • Guelfo Bianchini, detto Guelfo (1937 - 1997)
Barattolo con fiori, 1958
    Lot 176

    Guelfo Bianchini, detto Guelfo (1937 - 1997)
    Barattolo con fiori, 1958
    Matita, inchiostro e acquerello su carta
    59,4 x 44,8 cm (luce)

    Firma: al recto sul passe-partout e sul verso, “Guelfo Bianchini”
    Data: al recto sul passe-partout, “58”
    Altre iscrizioni: al recto sul passe-partout e sul verso, “Barattolo con fiori”; sul verso, “Mostra Premio Marche 1959”
    Elementi distintivi: sul verso, etichetta “Premio Marche 1959”; etichetta Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana con riferimenti di inventario

    Provenienza: Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana; Veneto Banca SpA in LCA

    Esposizioni: "Premio Marche 1959", Ancona, Palazzo degli Anziani 12 luglio - 2 Agosto 1959

    Stato di conservazione. Supporto: 85% (pieghe)
    Stato di conservazione. Superficie: 95%

    Fra il 1957 e il 1963 Guelfo è a Roma e stringe rapporti con Francalancia, Bartolini, De Chirico e Cocteau. Nel 1961 è invitato da Oskar Kokoschka nel castello di Salisburgo, dove conosce Manzù. Esegue la serie di disegni "Viaggio in Austria" e ritrae Kokoschka ricevendo in cambio dall’artista austriaco il "Ritratto di Guelfo – Velfen". Conosce Marc Chagall che gli dona il disegno "Profilo di Guelfo" e in occasione del compleanno dell’artista russo Guelfo gli regalerà "Chagall ironico" (coll. Vence, Francia). Fra il 1965 e il 1973 compie numerosi viaggi in Francia dove incontra Magnelli, Picasso e Mirò. Grazie all’amicizia di George Visat, editore parigino, inizia una collezione di opere su carta. Dal 1957 il suo Studio dell’Orologio, situato all’ombra della torre dell’orologio del Borromini, è punto d’incontro e poi sede di un conciliabolo di stravaganti cultori della patafisica («scienza delle soluzioni immaginarie» che si propone di studiare «ciò che si aggiunge alla metafisica, estendendosi così lontano al di là di questa quanto questa al di là della fisica», secondo la definizione dello scrittore francese A. Jarry). Viaggia a Berlino, in Grecia e Parigi, dove incontra Ernst, Tanning, Matta, Ray, Bellmer. Questi due ultimi eseguiranno foto e disegni per Guelfo. Nel ’71 fonda il “Giornale invisibile TIC biografici” e il Museo Internazionale l’Orologio. Conosce Buñuel, Hans Richter, Masson che lo ritrae in un disegno. Conosce Hartung, invitato dalla sua scuola, e Lam a Parigi.
    Nel 1974 viaggia attraverso Olanda, Danimarca, Francia. Guidi e Cagli disegnano un suo ritratto. A Parigi conosce Dalì che schizza un suo profilo e le Gallerie di Visat e Berggruen espongono le sue opere. Nel 1977 è Pericle Fazzini a eseguire un suo ritratto. Nel 1978 viene fondata l’Associazione Museo Internazionale d’Arte Moderna – l’Orologio a Fabriano e Guelfo è presidente. Madame Arp dona l’opera "Idol" di Jean Arp come simbolo del Museo di Guelfo. Nel 1979 entra come protagonista nel romanzo "La torre dell’Orologio" di Franco Simongini. Esce il filmato nella rassegna televisiva “Artisti d’oggi” "Guelfo e la torre dell’orologio" con un testo di Giuliano Briganti e intervista di Sergio Pautasso, musiche Alvin Curran. Il "Giornale Invisibile TIC (Diario di bordo biografico)" diventa visibile ed esce in edizione d’arte: "TIC di Guelfo, ovvero capricci a volo, Giorgio De Chirico, Guelfo e gli amici volanti", stampato a Roma da M. De Rossi, con la collaborazione di De Chirico, Arp, Dalì, Fazzini, Guidi, Kokoschka, Manzù, Mirò, Ray, Strazza, Turcato, poesie di Borges e altri. Al 1980 risalgono gli studi per un suo ritratto da parte di Riccardo Tommasi Ferroni. Angela Redini gli dedica un servizio televisivo: “Guelfo in bicicletta nei cortili barocchi di Roma”.
    Nell'ultimo periodo della vita, si dedica anche alla produzione di vetrate. Tra le più prestigiose, quelle realizzate tra il 1983 e il 1997 per la chiesa di San Giuseppe Lavoratore di Fabriano.
    Un importante nucleo di sue opere è conservato presso la Pinacoteca Civica Bruno Molajoli di Fabriano, città che ospita anche la casa-museo dell'artista, in cui è esposta la sua collezione.

  • Italia (II metà del XX secolo)
Vaso con fiori
    Lot 177

    Italia (II metà del XX secolo)
    Vaso con fiori
    Olio su masonite
    33,2 x 22,8 cm

    Elementi distintivi: targa in metallo ed etichetta, entrambe recanti riferimenti inventariali anonimi

    Provenienza: Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana; Veneto Banca SpA in LCA

    Stato di conservazione. Supporto: 80%
    Stato di conservazione. Superficie: 80%

  • Jan Brueghel il Vecchio (1568 - 1625), da
Bouquet de fleurs au colimaçon, 1964
    Lot 178

    Jan Brueghel il Vecchio (1568 - 1625), da
    Bouquet de fleurs au colimaçon, 1964
    Stampa offset
    56,6 x 41,3 cm (luce)

    Altre iscrizioni: “© BRAUN ET CIE 1964 - PRINTED IN FRANCE”
    Elementi distintivi: sul verso etichetta della Banca Popolare di Intra con riferimenti di inventario

    Provenienza: Banca Popolare di Intra; Veneto Banca SpA in LCA

    Stato di conservazione. Supporto: 95%
    Stato di conservazione. Superficie: 95%

  • Carlo Meloni (XX secolo)
Natura morta
    Lot 179

    Carlo Meloni (XX secolo)
    Natura morta
    Tempera su carta
    67 x 95 cm (luce)

    Firma: “Carlo Meloni” al recto
    Elementi distintivi: sul verso, due etichette della Banca Popolare di Intra con riferimenti di inventario; etichetta di deposito della Direzione Generale della Banca Popolare di Intra; due timbri di esposizione (Palazzo dei Congressi, Stresa, 1987) parzialmente leggibili

    Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA

    Esposizioni: Palazzo dei Congressi, Stresa, maggio 1987

    Stato di conservazione. Supporto: 95%
    Stato di conservazione. Superficie: 95%

  • Nino Melloni (1930)
Natura morta con vaso, cesto e frutta, 1976
    Lot 180

    Nino Melloni (1930)
    Natura morta con vaso, cesto e frutta, 1976
    Olio su tela
    60 x 90,5 cm

    Firma: “Nino Melloni” al recto
    Data: “76” al recto
    Elementi distintivi: sulla cornice, etichetta della Banca Popolare di Intra con riferimenti di inventario

    Provenienza: Banca Popolare di Intra; Veneto Banca SpA in LCA

    Stato di conservazione. Supporto: 95%
    Stato di conservazione. Superficie: 95%

  • Luigi Filomena (II metà del XX secolo), per Cartiere Miliani, Fabriano
Il volto della Vergine, dalla Pietà di Michelangelo, 1976
    Lot 181

    Luigi Filomena (II metà del XX secolo), per Cartiere Miliani, Fabriano
    Il volto della Vergine, dalla Pietà di Michelangelo, 1976
    Filigrana in chiaroscuro retroilluminata
    41,5 x 35,6 cm (luce)

    Firma: "L. Filomena" in lastra
    Data: "1976"

    Provenienza: Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana; Veneto Banca SpA in LCA

    Stato di conservazione. Supporto: 90% (ondulature; apparato elettrico non verificato)
    Stato di conservazione. Superficie: 90%

    In asta, un esemplare di filigrana artistica in chiaroscuro, realizzata da Luigi Filomena, per la storica Cartiera Miliani, di Fabriano, sul modello celeberrimo della "Pietà" di Michelangelo. Come ricorda Annarita Librari, figlia dell'incisore in filigrana Franco Librari, "Con Giuseppe Miliani (1816 - 1890), nipote di Pietro (1744 - 1817), fondatore della ditta Miliani, la cartiera si ingrandisce, la carta da disegno si afferma come la migliore, tanto che alla esposizione di Londra nel 1851 viene premiata, e la carta valori comincia ad essere la specialità della fabbrica fabrianese. Alla morte di Giuseppe la cartiera era già un grande complesso, ma sarà il figlio Giambattista (1856-1937) ad operare l’effettiva trasformazione da azienda artigianale ad industriale (...). Giambattista alle conoscenze tecniche unisce un’ampia visione dell’organizzazione industriale grazie ai frequenti viaggi che, fin da giovanissimo, compie in diverse nazioni europee e in Nord America. Nel 1889 riceve la Legion d’onore per aver presentato, all’esposizione di Parigi, le migliori filigrane per i biglietti di banca. Per le filigrane di Fabriano, ancor prima del riconoscimento parigino, esisteva un vero e proprio entusiasmo. Nel 1886 Ernst Kirchner di Francoforte sul Meno scrive: “Le vostre carte filigrane sono le più belle che io abbia mai veduto fino ad ora. Da quando posseggo questi veramente artistici fogli non oso più nemmeno guardare gli stessi prodotti della Germania. I ritratti, come pure i dettagli che li ornano sono di una finezza ammirabile, perfetta e formano ora il punto essenziale di questa modesta collezione che io curo con molto amor proprio”. Nel settore della Filigrana artistica in chiaro-scuro per banconote Giambattista, in un primo momento, per l’incisione su cera si avvalse del prof. Bianchi di Roma, medaglista dei Sacri Palazzi Apostolici, che direttamente da Roma inviava a Fabriano le cere commissionate. Successivamente, la sua lungimiranza e previdenza lo spinsero a dotare l’Officina Filigrane delle cartiere di Fabriano della sezione di incisione su cera, dove destinò giovani e abili artisti che riuscirono a soddisfare appieno le esigenze aziendali. Capostipite di questa scuola fu Serafino Cilotti (1868-1943), che realizzò opere di notevole impatto artistico, da considerare come una nuova forma di espressione d’arte figurativa su cera, Angelo Bellocchi (1880-1939) e Virgilio Brozzesi (1869-1946). Allievi di Cilotti possono considerarsi Aldo Frezzi (1885-1972), (...) Eraldo Librari (1907-1988) e Luigi Filomena. ( Annarita Librari, "Cera una volta... la Filigrana Artistica in chiaroscuro"). La storia della cartiera Miliani è stata ricostruita da Bruno Bravetti, nella monografia “Giambattista Miliani”, Affinità Elettive, 2010

  • Roberto Moschini (1937 - 2023)
La notizia, 1985
    Lot 182

    Roberto Moschini (1937 - 2023)
    La notizia, 1985
    Serigrafia su carta
    70 x 49,8 cm

    Firma: "Roberto Moschini" a matita al recto
    Altre iscrizioni: indicazione della tiratura a matita al recto ("8/40")
    Elementi distintivi: sul verso, etichetta Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana con riferimenti di inventario ed analoga etichetta anonima

    Provenienza: Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana; Veneto Banca SpA in LCA

    Stato di conservazione. Supporto: 10% (danni da umidità: ondulatura e muffe attive)
    Stato di conservazione. Superficie: 10%

  • Patrizia Befera (1967)
Ritratto femminile, 1986
    Lot 183

    Patrizia Befera (1967)
    Ritratto femminile, 1986
    Acquerello e pastelli a lavis su carta
    34,8 x 24,2 cm (luce)

    Firma: sul passe-partout, “Patrizia Befera”
    Data: sul passe-partout, “86”
    Elementi distintivi: sul verso, etichetta Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana con riferimenti di inventario

    Provenienza: Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana; Veneto Banca SpA in LCA

    Stato di conservazione. Supporto: 95%
    Stato di conservazione. Superficie: 95%

  • Francesco Messina (1900 - 1995)
Danzatrice
    Lot 184

    Francesco Messina (1900 - 1995)
    Danzatrice
    Serigrafia ritoccata a mano su carta
    68,3 x 48 cm (luce)

    Firma: “Messina” a matita al recto
    Altre iscrizioni: tiratura “P. A.” a matita al recto
    Elementi distintivi: sul verso, etichetta Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana

    Provenienza: Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana; Veneto Banca SpA in LCA

    Stato di conservazione. Supporto: 95%
    Stato di conservazione. Superficie: 95%

  • Hsiao Chin (1935)
Composizione astratta, 1977
    Lot 185

    Hsiao Chin (1935)
    Composizione astratta, 1977
    Acquaforte e acquatinta su carta
    68,5 x 49,5 cm (luce)

    Firma: “Hsiao Chin” a matita al recto
    Data: “77” a matita al recto
    Altre iscrizioni: tiratura “14/50” a matita al recto
    Elementi distintivi: sul verso, etichetta Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana con riferimenti di inventario; etichetta anonima con dati dell'opera

    Provenienza: Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana; Veneto Banca SpA in LCA

    Stato di conservazione. Supporto: 95%
    Stato di conservazione. Superficie: 95%

  • Autore non riconosciuto (XX secolo)
Composizione
    Lot 186

    Autore non riconosciuto (XX secolo)
    Composizione
    Frammenti ceramici antichi applicati su gesso
    62 x 63 cm

    Firma: illeggibile sul verso
    Altre iscrizioni: dedica in data 17.10.08 sul verso

    Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA

    Stato di conservazione. Supporto: 95%
    Stato di conservazione. Superficie: 95%

    L'opera è costituita da frammenti di ceramiche rinascimentali disposte intorno alla ricostruzione del collo di un vaso. L'opera si fa così testimonianza della cultura di un territorio, unendo la suggestione di una esposizione museale alla libertà dei materiali propria dell'arte contemporanea.

  • Autore non riconosciuto (XX secolo)
La Porta Bassano a Cittadella
    Lot 187

    Autore non riconosciuto (XX secolo)
    La Porta Bassano a Cittadella
    Stampa su materiale plastico
    140 x 100 cm

    Altre iscrizioni: “Cittadella - Porta Bassano Incisione inizio ‘800” al recto

    Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA

    Stato di conservazione. Supporto: 95%
    Stato di conservazione. Superficie: 95%

    Si tratta di una riproduzione a stampa su materiale plastico di un’incisione ottocentesca.

  • Italia (XX secolo)
Paesaggio fluviale
    Lot 188

    Italia (XX secolo)
    Paesaggio fluviale
    Olio su masonite
    76,5 x 44,5 cm

    Provenienza: Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana; Veneto Banca SpA in LCA

    Stato di conservazione. Supporto: 95%
    Stato di conservazione. Superficie: 85% (craquelure)

  • Italia (II metà del XX secolo)
Paesaggio invernale
    Lot 189

    Italia (II metà del XX secolo)
    Paesaggio invernale
    Olio su tavola di cartone pressato
    25,7 x 34,6 cm

    Elementi distintivi: al verso, etichetta anonima con riferimento inventariale

    Provenienza: Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana; Veneto Banca SpA in LCA

    Stato di conservazione. Supporto: 90%
    Stato di conservazione. Superficie: 80% (crettature, leggeri danni da urto)

  • Oscar Gioacchini (XX secolo)
Notturno
    Lot 190

    Oscar Gioacchini (XX secolo)
    Notturno
    Olio su masonite
    40 x 51 cm

    Firma: “O. Gioacchino” al recto
    Elementi distintivi: sul verso, etichetta dell’artista con dati relativi all’opera

    Provenienza: Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana; Veneto Banca SpA in LCA

    Stato di conservazione. Supporto: 85% (macchie e gore)
    Stato di conservazione. Superficie: 95%

  • Enzo Marinelli (1924 - 2001)
Senigallia: un mattino di settembre
    Lot 191

    Enzo Marinelli (1924 - 2001)
    Senigallia: un mattino di settembre
    Olio su tela
    61,3 x 79,6 cm

    Firma: "Enzo Marinelli" al recto
    Elementi distintivi: sul verso, etichetta originale con dati dell'opera; etichetta analoga anonima con riferimenti di inventario e timbro della corniceria

    Provenienza: Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana; Veneto Banca SpA in LCA

    Stato di conservazione. Supporto: 90% (almeno una lacerazione)
    Stato di conservazione. Superficie: 85% (parti abrase)

  • Roberto Poloni (1938)
Grano maturo sul Montello, 1991
    Lot 192

    Roberto Poloni (1938)
    Grano maturo sul Montello, 1991
    Olio su tavola
    30 x 39,5 cm

    Firma: “Poloni” al recto; “Roberto Poloni” sul verso
    Data: “1991” sul verso
    Altre iscrizioni: “Grano maturo sul Montello”, “opera mia autentica” sul verso

    Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA

    Stato di conservazione. Supporto: 95%
    Stato di conservazione. Superficie: 95%

  • Franco Giuli (1934 - 2018)
Senza titolo
    Lot 193

    Franco Giuli (1934 - 2018)
    Senza titolo
    Serigrafia su carta
    68,8 x 48,8 cm (luce)

    Firma: "Giuli" a matita al recto
    Altre iscrizioni: indicazione della tiratura a matita al recto ("107/125")
    Elementi distintivi: etichetta della Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana con riferimento inventariale e analoga etichetta anonima

    Provenienza: Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana; Veneto Banca SpA in LCA

    Stato di conservazione. Supporto: 50% (danni da umidità: ondulature; gravi danni alla cornice da urto, da frizione e da pressione; carenza del vetro)
    Stato di conservazione. Superficie: 60% (danni da frizione, macchie, abrasioni)

    Franco Giuli condusse una ricerca incessante sull’astrazione geometrica e sull’indagine su struttura e materiali, in cui si impone la riflessione sull’utilizzo del cartone ondulato come mezzo espressivo di elezione. Invitato a partecipare nel 1972 alla XXXVI Biennale di Venezia, ha esposto in sedi importanti in Italia e all’estero, accompagnato da autorevoli voci critiche del tardo Novecento: Giorgio Di Genova, Enrico Crispolti, Filiberto Menna, Bruno Corà ed altri.
    Una ricca retrospettiva venne presentata nel 2013 presso la Galleria Edieuropa di Roma. A Bruno Corà si deve la curatela delle sue ultime due personali, “Franco Giuli: le costruzioni pittorico-plastiche e oltre” presso il Museo Bilotti, Roma, nel 2016, e “Strutture e spazi di superficie” presso il Museo Riso di Palermo nel 2017.

  • Franco Librari (II metà del XX secolo), per Cartiere Miliani, Fabriano
Il David, da Michelangelo, 1976
    Lot 194

    Franco Librari (II metà del XX secolo), per Cartiere Miliani, Fabriano
    Il David, da Michelangelo, 1976
    Filigrana in chiaroscuro retroilluminata
    41 x 35,4 cm (luce)

    Firma: "F. Librari" in lastra
    Data: "1976" in lastra
    Altre iscrizioni: "C. M. FABRIANO" in lastra

    Provenienza: Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana; Veneto Banca SpA in LCA

    Stato di conservazione. Supporto: 95% (apparato elettrico non verificato)
    Stato di conservazione. Superficie: 95%

    In asta, un esemplare di filigrana artistica in chiaroscuro - la data si riferisce alla preparazione della matrice - realizzata da Franco Librari, per la storica Cartiera Miliani, di Fabriano, sul modello celeberrimo del "David" di Michelangelo. Come ricorda Annarita Librari, figlia di Franco Librari, "Con Giuseppe Miliani (1816 - 1890), nipote di Pietro (1744 - 1817), fondatore della ditta Miliani, la cartiera si ingrandisce, la carta da disegno si afferma come la migliore, tanto che alla esposizione di Londra nel 1851 viene premiata, e la carta valori comincia ad essere la specialità della fabbrica fabrianese. Alla morte di Giuseppe la cartiera era già un grande complesso, ma sarà il figlio Giambattista (1856-1937) ad operare l’effettiva trasformazione da azienda artigianale ad industriale (...). Giambattista alle conoscenze tecniche unisce un’ampia visione dell’organizzazione industriale grazie ai frequenti viaggi che, fin da giovanissimo, compie in diverse nazioni europee e in Nord America. Nel 1889 riceve la Legion d’onore per aver presentato, all’esposizione di Parigi, le migliori filigrane per i biglietti di banca. Per le filigrane di Fabriano, ancor prima del riconoscimento parigino, esisteva un vero e proprio entusiasmo. Nel 1886 Ernst Kirchner di Francoforte sul Meno scrive: “Le vostre carte filigrane sono le più belle che io abbia mai veduto fino ad ora. Da quando posseggo questi veramente artistici fogli non oso più nemmeno guardare gli stessi prodotti della Germania. I ritratti, come pure i dettagli che li ornano sono di una finezza ammirabile, perfetta e formano ora il punto essenziale di questa modesta collezione che io curo con molto amor proprio”. Nel settore della Filigrana artistica in chiaro-scuro per banconote Giambattista, in un primo momento, per l’incisione su cera si avvalse del prof. Bianchi di Roma, medaglista dei Sacri Palazzi Apostolici, che direttamente da Roma inviava a Fabriano le cere commissionate. Successivamente, la sua lungimiranza e previdenza lo spinsero a dotare l’Officina Filigrane delle cartiere di Fabriano della sezione di incisione su cera, dove destinò giovani e abili artisti che riuscirono a soddisfare appieno le esigenze aziendali. Capostipite di questa scuola fu Serafino Cilotti (1868-1943), che realizzò opere di notevole impatto artistico, da considerare come una nuova forma di espressione d’arte figurativa su cera, Angelo Bellocchi (1880-1939) e Virgilio Brozzesi (1869-1946). Allievi di Cilotti possono considerarsi Aldo Frezzi (1885-1972), (...) Eraldo Librari (1907-1988) e Luigi Filomena. Luigi Casoni fu incisore delle Miliani fino al 1958, quando fu chiamato dalla Banca d’Italia per incidere le “testine” delle banconote." "Eraldo Librari apprese quest’arte soprattutto osservando Serafino Cilotti mentre incideva, o meglio “rubando con l’occhio” attento e predisposto, avendo già alle spalle una preparazione artistica e una innata attitudine verso le più svariate forme d’arte. Entrò in Cartiera dopo aver vinto un concorso, rispettando la tradizione familiare che aveva visto il padre Decoroso e il nonno Angelo lavorare nella prestigiosa fabbrica fabrianese come lavoranti al reparto Tini. Eraldo, da giovane, dopo aver frequentato la scuola professionale, fu allievo intagliatore del Prof. Ivo Quagliarini di Fabriano, lavorando nel suo mobilificio; fu un abile e fecondo scultore realizzando numerosi busti di noti personaggi fabrianesi dell’epoca; fu autore di numerose poesie e un compositore di canzoni; incisore su cera di numerose opere d’arte di grandi dimensioni e di testine per banconote, settore trainante dell’azienda, quest’ultime precedute da numerosi disegni preparatori a matita e a china, in un’epoca dove tutto era affidato all’abilità manuale dell’artista. Le incisioni di grandi dimensioni, che l’azienda faceva realizzare ai suoi più validi incisori, per fine propagandistico e d’immagine, non sono delle semplici e fredde riproduzioni di opere d’arte o ritratti, ma il frutto di una personale interpretazione che si riflette in uno stile espressionistico e scultoreo (dove un semplice elemento paesaggistico, come una pianta, viene reso con la minuzia di un botanico, le espressioni dei volti riflettono il pathos del personaggio ritratto), influenzato dal suo coinvolgimento emotivo e dalla sua sensibilità. Si tratta di un coinvolgimento che lo porta quasi a dimenticare il fine dell’incisione su cera - come fase principale di un lungo processo che richiede alcune particolari accortezze tecniche - e a trattarla come un’opera scultorea finale o come un pezzo di legno da intagliare, dove la materia deve essere rimossa di getto per far emergere l’immagine che racchiude al suo interno. Entrambi i figli di Eraldo Librari, Franco (mio padre) e Sandro (mio zio) appresero quest’arte dell’incisione su cera all’interno delle mura domestiche, ma solo mio padre Franco riuscì ad essere assunto nel 1963 in cartiera, dapprima nell’officina filigranisti come apprendista. Rispetto a molti incisori, mio padre ha saputo sfruttare al meglio il fatto di aver lavorato per anni nell’officina filigranisti, dove si svolgevano le fasi successive all’incisione su cera (galvanoplastica, ritocco dei punzoni, punzonatura della tela e realizzazione della forma filigranatrice). Questo gli ha permesso di rendersi conto di tutte le difficoltà che si incontravano nelle fasi successive, se l’incisione non era realizzata secondo alcuni accorgimenti tecnici. Spesso si trovava di fronte a delle incisioni veramente artistiche, ma alle quali bisognava sacrificare alcuni aspetti di quella espressività, perché avrebbero creato problemi insormontabili per la realizzazione delle fasi successive. Il ritocco dei punzoni era la fase più delicata, perché la presenza di sottosquadri non avrebbe permesso la punzonatura della tela metallica creando degli strappi nella stessa. Se si considera che spesso a ritoccare questi lavori non erano nemmeno gli stessi artisti che avevano realizzato l’incisione si può ben comprendere come fosse alto il rischio di comprometterne l’artisticità. In questa arte mio padre può essere considerato a pieno titolo un incisore completo, che ha sempre seguito personalmente tutte le fasi di lavorazione e che è in grado di realizzare autonomamente una filigrana partendo dall’incisione fino alla conclusiva fabbricazione del foglio di carta al tino. Tutti i suoi lavori della maturità possono essere definiti tecnicamente opere perfette, dove ad una interpretazione dell’opera d’arte si unisce una perizia tecnica che rende la lastra di cera immediatamente idonea alla realizzazione dei punzoni e alla successiva punzonatura della tela, senza dover ricorrere a ritocchi più o meno invasivi. Il fatto di aver appreso quest’arte da suo padre, all’interno delle mura domestiche, gli ha permesso, nel corso degli anni e non senza ostacoli, di raggiungere una qualifica e un riconoscimento mai ottenuto dagli incisori che lo hanno preceduto, di lavorare in autonomia dal 1970 fino al momento del pensionamento e di difendere l’artisticità di questo lavoro". ( Annarita Librari, "Cera una volta... la Filigrana Artistica in chiaroscuro"). La storia della cartiera Miliani è stata ricostruita da Bruno Bravetti, nella monografia “Giambattista Miliani”, Affinità Elettive, 2010.

  • Evan Cicconi (II metà del XX secolo)
Vortice
    Lot 195

    Evan Cicconi (II metà del XX secolo)
    Vortice
    Serigrafia su carta
    58,3 x 43,5 cm (luce)

    Firma: “Evan Cicconi” a matita al recto
    Altre iscrizioni: tiratura “43/80” a matita al recto
    Elementi distintivi: sul verso, etichetta Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana con riferimenti di inventario

    Provenienza: Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana; Veneto Banca SpA in LCA

    Stato di conservazione. Supporto: 95%
    Stato di conservazione. Superficie: 95%

  • Franco Zingaretti (1939 - 2018)
Senza titolo
    Lot 196

    Franco Zingaretti (1939 - 2018)
    Senza titolo
    Serigrafia su carta
    69,5 x 48,7 cm (luce)

    Firma: "Zingaretti" a matita al recto
    Data: "1985" a matita al recto
    Altre iscrizioni: "Prova d'autore" a matita al recto
    Elementi distintivi: sul verso, etichetta Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana con riferimenti di inventario e una analoga etichetta anonima

    Provenienza: Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana; Veneto Banca SpA in LCA

    Stato di conservazione. Supporto: 90%
    Stato di conservazione. Superficie: 90%

    Franco Zingaretti ha lavorato sull'antica tradizione della carta fabrianese, lavorata a mano dal XIII secolo, facendo lunga esperienza presso le Cartiere Miliani di Fabriano, tra l'altro ricoprendo per dieci anni il ruolo di "disegnatore filigranista". Nei suoi quadri Zingaretti intesse con l'uso di tecnica mista e di sabbia di fiume forme grafiche a rilievo, libri d'artista, pittura, scultura. Partecipa dal 1974 a numerose mostre collettive e personali in Italia e all'estero: Austria, Croazia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Isola di Malta, Israele, Libia, Slovenia, Svizzera, Emirati Arabi Uniti, Taipei, Taiwan, U. S. A.

  • Johannes Blaeu (1596 - 1673), da
Nova totius terrarum sive novi orbis tabula, auct: G. Blaeu
    Lot 197

    Johannes Blaeu (1596 - 1673), da
    Nova totius terrarum sive novi orbis tabula, auct: G. Blaeu
    Stampa tipografica
    96,5 x 138 cm

    Altre iscrizioni: “Edit par Schuler-Verlag, Stuttgart” stampato al recto

    Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA

    Stato di conservazione. Supporto: 95%
    Stato di conservazione. Superficie: 95%

  • Luigi Rincicotti (1941 - 2024)
Uccello con bastone, 1984
    Lot 198

    Luigi Rincicotti (1941 - 2024)
    Uccello con bastone, 1984
    Tempera, acrilico e olio su cartone
    69 x 48,5 cm (luce)

    Firma: “L. Rincicotti” al recto
    Data: “1984” al recto
    Elementi distintivi: sul verso, etichetta Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana con riferimenti di inventario; etichetta anonima con dati dell'opera

    Provenienza: Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana; Veneto Banca SpA in LCA

    Stato di conservazione. Supporto: 95%
    Stato di conservazione. Superficie: 95%

    Luigi Rincicotti, nativo di Fano, si trasferisce a Venezia nel 1959 e dunque a Musestre, nel Trevigiano, nel 1973. De Chirico, Carena, Guidi, Saetti, Scanavino sono gli artisti con i quali maggiormente si confronta nel suo periodo formativo, fino a intraprendere una autonoma via tra attenzione, anche cruda, al dettaglio e composizione surreale. Per un approfondimento bibliografico: Silvio Castro, a cura di, "Rincicotti", Colognola ai Colli, 1983, con contributi di Maurizio Calvesi, Enzo Carli, Giorgio Di Genova, Carlo Munari, Mario Penelope, Franco Solmi e Marcello Venturoli.

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LE REGOLE DELLO SGUARDO. PARTE II

261 lotti – dipinti, disegni e stampe – percorrono l’arte del ’900. Molto presenti gli artisti amati dal grande pubblico italiano, da Salvador Dalí, con una Dahlia Rapax dalla serie dei fiori surrealisti, a Sciltian (con un’opera apologetica delle dittature), Sante Monachesi e Franz Borghese, da Leonardo Dudreville, Pericle Fazzini, Salvatore Fiume e Antonio Possenti, a Ivo Pannaggi, Antonio Corpora, Remo Brindisi, Ibrahim Kodra e Giorgio Celiberti, da Lino Bianchi Barriviera ad Augusto Murer e Francesco Messina. L’asta presenta inoltre un importante focus sulla pittura contemporanea del Nord-Est, da Roberto Poloni a Adriano Piotto e Gino Alberti, da Enrico Benetta ad Ottorino Stefani e Guido Albanello con le sue meticolose vedute aeree delle grandi città venete, fino alle incredibili incisioni di natura di Livio Ceschin. Un secondo nucleo territoriale significativo è costituito dalle opere del novecento marchigiano, da Franco Zingaretti a Luigi Rincicotti, Franco Giuli, Guelfo Bianchini e Paolo da San Lorenzo. Anche la pittura piemontese del ’900 è ben rappresentata con opere, tra gli altri, di Giuliano Crivelli. Completa l’asta un piccolo nucleo di incisioni dell’800 scandinavo.

Tutte le opere provengono dalla liquidazione coatta amministrativa di Veneto Banca SpA.

La prima tornata di vendita si tiene il 4 dicembre (lotti 1-126) e 5 dicembre (lotti 127-261), alle ore 17 (IT). 

Sessions

  • 5 December 2025 hours 17:00 Sessione unica (127 - 261)

Exhibition

L'asta include 261 lotti, tutti collocati a Vicenza (Spazio Bonino, Via Vecchia Ferriera 70) e sono visitabili su appuntamento da prendere alla email matteo.smolizza@bonino.us o al numero 346 12 999 80.

Per avere una visione completa dell’asta e del suo funzionamento si consultino, oltre al catalogo digitale dei lotti, i Termini e condizioni della vendita.

Payment and Shipping

Il pagamento deve avvenire tramite bonifico bancario entro 35 giorni naturali dalla seduta d'asta. La Casa d'aste non accetta pagamenti a mezzo carta di credito o contanti. Le penali per il tardivo pagamento sono pari al 30% dell'importo dovuto. L'importo dovuto per il tardivo ritiro corrisponde a tutte le spese sostenute dalla casa d'aste per ritirare il lotto nei modi posti dalle Regole della Vendita a carico dell'acquirente, per movimentarlo e per stoccarlo adeguatamente, inclusa protezione assicurativa, fino al ritiro da parte dello stesso o alla sua vendita forzata.

La Casa d'aste non effettua spedizioni, ma può fornire un elenco di trasportatori utilizzati con soddisfazione dai propri clienti.

Tali operatori potranno supportare anche l'eventuale richiesta di autorizzazioni all'esportazione di opere d'arte e beni d'antiquariato, attività che la Casa d'aste non effettua.

Buyer's Premium

Conformemente al tariffario in vigore presso la Casa di Vendite, depositato in copia conforme presso la Questura di Roma, alla vendita sono applicate, a carico dell’acquirente, le seguenti commissioni, computate sul prezzo di aggiudicazione di ogni singolo lotto: per tutti i lotti con prezzo di aggiudicazione da € 0 fino a € 500, 40% + IVA; per i lotti con prezzo di aggiudicazione superiore a € 500, per la parte del prezzo di aggiudicazione da € 0 fino a € 50.000, 31,64% + IVA; per la parte del prezzo di aggiudicazione da € 50.000 fino a € 1.600.000, 28,37% + IVA; per la parte del prezzo di aggiudicazione oltre € 1.600.000, 21,80% + IVA. Per i clienti titolari di Bonino Club Card, che seguono le regole della promozione Winter 2025-2026, tutte le commissioni sono ridotte come segue: per tutti i lotti con prezzo di aggiudicazione da € 0 fino a € 500, 35% + IVA; per i lotti con prezzo di aggiudicazione superiore a € 500, per la parte del prezzo di aggiudicazione da € 0 fino a € 50.000, 26,64% + IVA; per la parte del prezzo di aggiudicazione da € 50.000 fino a € 1.600.000, 23,37% + IVA; per la parte del prezzo di aggiudicazione oltre € 1.600.000, 16,80% + IVA. In ogni caso è applicata una commissione minima di € 20 + IVA per lotto.

Bidding increments

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