LE REGOLE DELLO SGUARDO. PARTE I
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Lot 25 Elio Ciol (1929)
Viti come disegni, Ramandolo, 2005
Stampa offset su carta
35 x 50,9 cm (luce)
48 x 68 cm (Foglio)
Altre iscrizioni: titolo, luogo, anno “Viti come disegni, Ramandolo, 2003” al recto
Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 95%
Foglio da un calendario realizzato da Veneto Banca per celebrare l’opera fotografica di Ciol. Bibliografia di riferimento: Aa. Vv., "Elio Ciol. Ascoltare la luce / Listen to the light", Sottomarina di Chioggia - Venezia, 2003 -
Lot 26 M.G.A. (XIX secolo)
Nersberg
Cromolitografia ritoccata a mano su carta
25,7 x 35 cm (luce)
Firma: “M. G. A.” in lastra
Altre iscrizioni: “Nersberg”, “Tr. hos Gjöfhström & Magnusson” in lastra
Elementi distintivi: sul verso, etichetta della Banca Popolare di Intra con riferimenti di inventario
Provenienza: Banca Popolare di Intra; Veneto Banca SpA in LCA
Certificati: sul verso, certificato di garanzia con dati relativi all’opera
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 95% -
Lot 27 Autore non riconosciuto (XX secolo)
Eremo di Santa Caterina del Sasso
Stampa ritoccata a mano (?)
44 x 63 cm (luce)
Elementi distintivi: al recto, sulla cornice etichetta di Banca Popolare di Intra con riferimenti di inventario
Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 85% (leggere ondulature, pieghe, macchie)
Stato di conservazione. Superficie: 95% -
Lot 28 Maurizio Piovan (1953)
Scorcio di Venezia
Serigrafia su carta
59 x 68,6 cm (luce)
Firma: "M. Piovan" al recto
Altre iscrizioni: indicazione della tiratura a matita al recto, "171/300"
Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 95% -
Lot 29 Autore non riconosciuto (XX secolo)
Strada con palazzi
Olio su tela
45 x 60,2 cm
Firma: firma illeggibile sul verso
Elementi distintivi: sul verso, etichetta della Banca Popolare di Intra con riferimenti di inventario
Provenienza: Banca Popolare di Intra; Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 85%
Stato di conservazione. Superficie: 75% (craquelures) -
Lot 30 Ottorino Stefani (1928 - 2016)
Terra rossa, 1971
Olio su tavola
91 x 117,4 cm
Firma: “Stefani” al recto
Data: “1971” al recto
Elementi distintivi: sul verso, tre etichette della Banca Popolare di Asolo e Montebelluna con riferimenti di inventario
Provenienza: Banca Popolare di Asolo e Montebelluna; Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 95%
Nativo di Volpago del Montello, Stefani ha vissuto gran parte della sua vita a Montebelluna. Legato a personalità della cultura locale come Orazio Celeghin e Manlio Dazzi, frequentò l’Accademia di Belle Arti e la Facoltà di Architettura di Venezia, avvicinandosi alla lezione di Bruno Zevi e Carlo Scarpa. Si laureò nel 1978 con una tesi su Antonio Canova, autore cui dedicò importanti studi, così come a Noè Bordignon, Luigi Serena, Luigi Bianchi Barriviera e Renzo Biasion. Per trent’anni insegnò disegno e storia dell’arte presso l’Istituto Magistrale di Montebelluna, dedicandosi costantemente alla pittura. A Ottorino Stefani si devono anche numerose raccolte poetiche ed il saggio "Itinerari autobiografici". Bibliografia di confronto: Marco Goldin e Alberico Sala, a cura di, "Ottorino Stefani", Cornuda, 1989. -
Lot 31 Manuela Dorella (1970)
Rose secche
Acquarello su carta
57 x 38,1
Firma: al recto “Manuela Dorella”
Data: al recto “1993”
Elementi distintivi: al recto filigrana della cartiera Arches; al verso etichetta “GAMAL130/TL/I”
Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
Certificati: al verso certificato di autenticità
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 90%
Manuela Dorella è una acquerellista chierese della scuola di Guido Bertello (1929-1993). -
Lot 32 Augusto Murer (1922 - 1985)
Arlecchini, 1984
Litografia e serigrafia su carta
72,5 x 49,3 cm (luce)
Firma: Firma a matita sul recto “A Murer”
Data: Data a matita a recto “84”
Altre iscrizioni: indicazione della tiratura come “p. d’a.”
Elementi distintivi: al verso etichetta della galleria Martinazzo, Montebelluna, con dati dell’opera e certificato di originalità; etichetta con riferimento all’inventario della banca
Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 90% (leggeri arrossamenti) -
Lot 33 Italia (Fine del XX secolo - Inizi del XXI secolo)
Rivisitazione
Stampa offset su carta
73 x 148 cm
Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 95% -
Lot 34 Franco Librari (1950 - 1999), per Cartiere Miliani, Fabriano
Il David, da Michelangelo, 1976
Filigrana in chiaroscuro retroilluminata
41,8 x 36 cm (luce)
Firma: “F. Librari” in lastra
Data: in lastra, "1976"
Altre iscrizioni: “C. M. FABRIANO” al recto in lastra
Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 90% (parti elettriche non verificate o mancanti; danni alla cornice; apparato elettrico non verificato)
Stato di conservazione. Superficie: 95%
In asta, un esemplare di filigrana artistica in chiaroscuro, realizzata da Franco Librari, per la storica Cartiera Miliani, di Fabriano, sul modello celeberrimo del "David" di Michelangelo. Come ricorda Annarita Librari, figlia di Franco Librari, "Con Giuseppe Miliani (1816 - 1890), nipote di Pietro (1744 - 1817), fondatore della ditta Miliani, la cartiera si ingrandisce, la carta da disegno si afferma come la migliore, tanto che alla esposizione di Londra nel 1851 viene premiata, e la carta valori comincia ad essere la specialità della fabbrica fabrianese. Alla morte di Giuseppe la cartiera era già un grande complesso, ma sarà il figlio Giambattista (1856-1937) ad operare l’effettiva trasformazione da azienda artigianale ad industriale (...). Giambattista alle conoscenze tecniche unisce un’ampia visione dell’organizzazione industriale grazie ai frequenti viaggi che, fin da giovanissimo, compie in diverse nazioni europee e in Nord America. Nel 1889 riceve la Legion d’onore per aver presentato, all’esposizione di Parigi, le migliori filigrane per i biglietti di banca. Per le filigrane di Fabriano, ancor prima del riconoscimento parigino, esisteva un vero e proprio entusiasmo. Nel 1886 Ernst Kirchner di Francoforte sul Meno scrive: “Le vostre carte filigrane sono le più belle che io abbia mai veduto fino ad ora. Da quando posseggo questi veramente artistici fogli non oso più nemmeno guardare gli stessi prodotti della Germania. I ritratti, come pure i dettagli che li ornano sono di una finezza ammirabile, perfetta e formano ora il punto essenziale di questa modesta collezione che io curo con molto amor proprio”. Nel settore della Filigrana artistica in chiaro-scuro per banconote Giambattista, in un primo momento, per l’incisione su cera si avvalse del prof. Bianchi di Roma, medaglista dei Sacri Palazzi Apostolici, che direttamente da Roma inviava a Fabriano le cere commissionate. Successivamente, la sua lungimiranza e previdenza lo spinsero a dotare l’Officina Filigrane delle cartiere di Fabriano della sezione di incisione su cera, dove destinò giovani e abili artisti che riuscirono a soddisfare appieno le esigenze aziendali. Capostipite di questa scuola fu Serafino Cilotti (1868-1943), che realizzò opere di notevole impatto artistico, da considerare come una nuova forma di espressione d’arte figurativa su cera, Angelo Bellocchi (1880-1939) e Virgilio Brozzesi (1869-1946). Allievi di Cilotti possono considerarsi Aldo Frezzi (1885-1972), (...) Eraldo Librari (1907-1988) e Luigi Filomena. Luigi Casoni fu incisore delle Miliani fino al 1958, quando fu chiamato dalla Banca d’Italia per incidere le “testine” delle banconote." "Eraldo Librari apprese quest’arte soprattutto osservando Serafino Cilotti mentre incideva, o meglio “rubando con l’occhio” attento e predisposto, avendo già alle spalle una preparazione artistica e una innata attitudine verso le più svariate forme d’arte. Entrò in Cartiera dopo aver vinto un concorso, rispettando la tradizione familiare che aveva visto il padre Decoroso e il nonno Angelo lavorare nella prestigiosa fabbrica fabrianese come lavoranti al reparto tini. Eraldo, da giovane, dopo aver frequentato la scuola professionale, fu allievo intagliatore del Prof. Ivo Quagliarini di Fabriano, lavorando nel suo mobilificio; fu un abile e fecondo scultore realizzando numerosi busti di noti personaggi fabrianesi dell’epoca; fu autore di numerose poesie e un compositore di canzoni; incisore su cera di numerose opere d’arte di grandi dimensioni e di testine per banconote, settore trainante dell’azienda, quest’ultime precedute da numerosi disegni preparatori a matita e a china, in un’epoca dove tutto era affidato all’abilità manuale dell’artista. Le incisioni di grandi dimensioni, che l’azienda faceva realizzare ai suoi più validi incisori, per fine propagandistico e d’immagine, non sono delle semplici e fredde riproduzioni di opere d’arte o ritratti, ma il frutto di una personale interpretazione che si riflette in uno stile espressionistico e scultoreo (dove un semplice elemento paesaggistico, come una pianta, viene reso con la minuzia di un botanico, le espressioni dei volti riflettono il pathos del personaggio ritratto), influenzato dal suo coinvolgimento emotivo e dalla sua sensibilità. Si tratta di un coinvolgimento che lo porta quasi a dimenticare il fine dell’incisione su cera - come fase principale di un lungo processo che richiede alcune particolari accortezze tecniche - e a trattarla come un’opera scultorea finale o come un pezzo di legno da intagliare, dove la materia deve essere rimossa di getto per far emergere l’immagine che racchiude al suo interno. Entrambi i figli di Eraldo Librari, Franco (mio padre) e Sandro (mio zio) appresero quest’arte dell’incisione su cera all’interno delle mura domestiche, ma solo mio padre Franco riuscì ad essere assunto nel 1963 in cartiera, dapprima nell’officina filigranisti come apprendista. Rispetto a molti incisori, mio padre ha saputo sfruttare al meglio il fatto di aver lavorato per anni nell’officina filigranisti, dove si svolgevano le fasi successive all’incisione su cera (galvanoplastica, ritocco dei punzoni, punzonatura della tela e realizzazione della forma filigranatrice). Questo gli ha permesso di rendersi conto di tutte le difficoltà che si incontravano nelle fasi successive, se l’incisione non era realizzata secondo alcuni accorgimenti tecnici. Spesso si trovava di fronte a delle incisioni veramente artistiche, ma alle quali bisognava sacrificare alcuni aspetti di quella espressività, perché avrebbero creato problemi insormontabili per la realizzazione delle fasi successive. Il ritocco dei punzoni era la fase più delicata, perché la presenza di sottosquadri non avrebbe permesso la punzonatura della tela metallica creando degli strappi nella stessa. Se si considera che spesso a ritoccare questi lavori non erano nemmeno gli stessi artisti che avevano realizzato l’incisione si può ben comprendere come fosse alto il rischio di comprometterne l’artisticità. In questa arte mio padre può essere considerato a pieno titolo un incisore completo, che ha sempre seguito personalmente tutte le fasi di lavorazione e che è in grado di realizzare autonomamente una filigrana partendo dall’incisione fino alla conclusiva fabbricazione del foglio di carta al tino. Tutti i suoi lavori della maturità possono essere definiti tecnicamente opere perfette, dove ad una interpretazione dell’opera d’arte si unisce una perizia tecnica che rende la lastra di cera immediatamente idonea alla realizzazione dei punzoni e alla successiva punzonatura della tela, senza dover ricorrere a ritocchi più o meno invasivi. Il fatto di aver appreso quest’arte da suo padre, all’interno delle mura domestiche, gli ha permesso, nel corso degli anni e non senza ostacoli, di raggiungere una qualifica e un riconoscimento mai ottenuto dagli incisori che lo hanno preceduto, di lavorare in autonomia dal 1970 fino al momento del pensionamento e di difendere l’artisticità di questo lavoro". ( Annarita Librari, "Cera una volta... la Filigrana Artistica in chiaroscuro"). La storia della cartiera Miliani è stata ricostruita da Bruno Bravetti, nella monografia “Giambattista Miliani”, Affinità Elettive, 2010 -
Lot 35 Dalma Bresolin (1923 - 2001)
La castellana di Serravalle
Acquaforte e acquatinta su carta
41 x 32 cm (lastra)
Firma: “Dalma Bresolin” al recto a matita
Altre iscrizioni: tiratura “47/60”, “La castellana di Serravalle” al recto a matita
Elementi distintivi: sulla cornice, etichetta della Banca Popolare di Asolo e Montebelluna con riferimenti di inventario
Provenienza: Banca Popolare di Asolo e Montebelluna; Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 95% -
Lot 36 Ernani Costantini (1922 - 2007)
Pierrot lunarie, 1984
Olio su tela
70 x 55 cm
Firma: “Ernani Costantini” al recto e sul verso
Data: “84” al recto; “1984” sul verso
Altre iscrizioni: “Pierrot lunarie”, “autentico” sul verso
Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 95% -
Lot 37 Tranquillo Costa (Tracò) (XX secolo)
Senza titolo, 1984
Olio su tela
80 x 60 cm
Firma: “Tracò” al recto; “Costa Tranquillo” sul verso
Data: “21-10-84” al recto
Altre iscrizioni: “A.C Bonin” e “A. F. Celotto” sulla copertina del libro raffigurata al recto; “L. 250.000” sul verso
Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 95% -
Lot 38 Italia. XX secolo (XX secolo)
Paesaggio con barche
Stampa offset su carta
11,5 x 16,5 cm (luce)
Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 95% -
Lot 39 Giò Mondelli (1953), da
Quiete in campagna
Stampa offset su carta
45 x 137 cm (luce)
Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 95% -
Lot 40 Autore non riconosciuto (XX secolo)
Vaso con rose, 1978
Acquerelli su carta
27,5 x 20 cm (luce)
Firma: illeggibile al recto
Data: “78” al recto
Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 85% (macchie)
Stato di conservazione. Superficie: 90% (carta ingiallita) -
Lot 41 Vittorio Zitti (1940)
Lago. Richiami. Attesa, 20 maggio 1978
Acrilico su tela
75 x 90 cm
Firma: “Zitti” a carboncino al recto
Data: “78” a carboncino al recto
Elementi distintivi: etichetta della Banca Popolare di Intra con riferimento di inventario ed etichetta di partecipazione al Concorso Nazionale di Pittura Estemporanea di Arona, 1978, con dati dell’autore dell’opera; timbro dell’autore con dati dell’opera
Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
Esposizioni: Concorso Nazionale di Pittura Estemporanea di Arona, 20 maggio 1978
Stato di conservazione. Supporto: 90%
Stato di conservazione. Superficie: 95%
Diplomato presso l'Istituto d’Arte di Macerata, Zitti inizia ad interessarsi alla scultura seguendo gli insegnamenti di Umberto Peschi. Nel 1959 si trasferisce ad Acqui Terme, dove insegna discipline artistiche e si interessa particolarmente alla pittura e alla decorazione. Successivamente ritorna alla scultura, sperimentando diversi materiali come il legno, il marmo e soprattutto l’argilla.
Inizia ad esporre i suoi lavori nel 1979 e nel 1982 ha la possibilità di confrontarsi con i lavori sperimentali di altri artisti nella mostra "Tradizione e nuove esperienze in provincia di Alessandria" allestita ad Acqui Terme a Palazzo Robellini e a Pietrasanta in una mostra internazionale di scultura. Sperimenta terre e diversi tipi di tecniche di impasto e di cottura e con questi lavori è invitato alla XXV Mostra internazionale di ceramica di Castellamonte, la prima di una lunga serie di partecipazioni. Allestisce una mostra personale in uno spazio pubblico a Palazzo Robellini di Acqui Terme nel 1985. Nel 1988 partecipa al XXVIII Concorso internazionale di Gualdo Tadino dove sarà invitato anche negli anni a seguire e a Ovada alla collettiva internazionale della piccola scultura intitolata "I materiali e la forma".
È ispirandosi alla natura che Zitti ha costruito il suo linguaggio espressivo. Nelle sue opere conferma la costante attenzione rivolta alla terra ed alla continuità della vita, rappresentando semi e germogli filiformi che emergono da compatte zolle o disposte su colonne come trofei. Nel 2003 vince il primo premio alla prima edizione della "Biennale di Scultura" di Acqui Terme e nel 2008 è presente con un’opera in ceramica alla mostra "Il novecento in Piemonte" ad Alessandria nelle sale di Palazzo Guasco. Allestisce il "Presepe d’autore" nella chiesa di San Rocco e vince il primo premio al concorso "Presepe d’autore" a Denice, borgo medioevale in provincia di Alessandria. Nel 2014 e 2015 è presente in due esposizioni organizzate in Alessandria a Palazzo Monferrato e dedicate a questo territorio in cui da diversi anni vive e lavora.
Siamo debitori per la nota biografica al sito del Museo a cielo aperto di Denice. -
Lot 42 Beppino Tosolini (1952)
Ricordi d’estate
Olio su tavola
80 x 60 cm
Firma: “Tosolini” in colore al recto; “Tosolini Beppino” in caratteri maiuscoli e in caratteri corsivi al verso della tavola
Data: “86”
Altre iscrizioni: dati dell’opera e dell’autore a pennarello rosso al verso della tavola
Elementi distintivi: etichetta con dati dell’opera e dell’autore affissa al verso della tavola
Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 90% (tavola leggermente imbarcata)
Stato di conservazione. Superficie: 95% -
Lot 43 Pietro Mancuso (1944)
Figura maschile con polsi legati, 1987
Olio su tavola
95 x 75 cm
Firma: “Mancuso P.” al recto
Data: “87” al recto
Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 95% -
Lot 44 Henri de Toulouse-Lautrec (1864 - 1901), da
Un artigliere sella il suo cavallo, 1879
Stampa fotografica su tela
37,5 x 27,5 cm (luce)
Data: monogramma "TL" riprodotto al recto
Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 95%
L'opera è una riproduzione recente di un dipinto del 1879 di Henri de Toulouse-Lautrec, conservato al Musée Toulouse-Lautrec di Albi, "Un artilleur sellant son cheval". -
Lot 45 Vittorio Simonetti (1938 - 2005)
Pescatori
Tempera su carta (?)
48 x 67,8 cm
Firma: “V Simonetti” al recto
Altre iscrizioni: “17/E” al recto
Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 95% -
Lot 46 Paolo da San Lorenzo (1935)
La musique des couleurs, 2001
Olio su tela
60 x 79,8 cm
Firma: “Paolo Da San Lorenzo” al recto
Elementi distintivi: sul verso, etichetta Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana con riferimenti di inventario
Provenienza: Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana; Veneto Banca SpA in LCA
Certificati: sul verso, certificato di garanzia dell’artista con titolo e data
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 95% -
Lot 47 Ibrahim Kodra (1918 - 2006)
Senza titolo
Serigrafia e litografia su carta
32,2 x 23,4 cm
Firma: "IbrKodra" a matita al recto
Altre iscrizioni: indicazione della tiratura a matita al recto ("70/100")
Elementi distintivi: sul verso, etichetta Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana con riferimenti di inventario ed analoga etichetta anonima; inoltre, etichetta di corniceria
Provenienza: Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana; Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 40% (ondulature, muffe)
Stato di conservazione. Superficie: 40% -
Lot 48 Rosario Ruggeri (XX secolo)
La pesca nel lago
Olio su tela
60 x 79,9 cm
Firma: “Ruggeri” al recto; “Ruggeri Rosario” al verso
Altre iscrizioni: al verso della tela titolo dell’opera e indirizzo dell’autore
Elementi distintivi: al verso della tela etichetta del Concorso Nazionale di Pittura Estemporanea di Arona, 1976, con riferimenti dell’autore e dell’opera, nonché timbro e numero di partecipazione al detto concorso; al verso della cornice due etichette della Banca Popolare di Intra ed un lacerto di etichetta anonima con riferimento inventariale
Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
Esposizioni: Concorso Nazionale di Pittura Estemporanea di Arona, 22 maggio 1976
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 90%