Asta 61 - Dipinti di piccole dimensioni del XIX e XX
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Lot 25 Vittore Antonio Cargnel
Venezia 1872 - Milano 1931
"Vecchie case di Cadaria Belluno"
Olio su tela cm 54x73 firmato in basso a dx V.Cargnel
- Vittore Antonio Cargnel, nato a Venezia nel 1872, fu un pittore italiano il cui percorso artistico si sviluppò tra la fine del XIX secolo e la prima metà del XX secolo. Nel 1888, si iscrisse all'Accademia di Venezia, ma gran parte della sua formazione avvenne nello studio di Cesare Laurenti, noto pittore simbolista. Cargnel trasse ispirazione anche dalle opere di artisti come Ciardi, Favretto e Nono, dai quali trasse numerosi suggerimenti per il suo sviluppo artistico.Le sue capacità artistiche si manifestarono in opere sia di carattere simbolista, come "La sera di Ca’ Pesaro" del 1899, che in ritratti, tra cui il noto "Ritratto di Giuseppe Favaro" del 1905. Tuttavia, la sua vera natura artistica si rivelò come paesaggista, radicato nella tradizione del tardo Ottocento veneto. Questo filone tematico rimase costante in tutta la sua carriera, con la campagna veneta e friulana come principale soggetto delle sue opere.Cargnel partecipò alla I Biennale nel 1895 con l'opera "Averte faciem tuam, domine, a peccatis meis," fortemente influenzata da Nono e Laurenti. La sua partecipazione continuò anche nelle edizioni successive della Biennale e in mostre internazionali come il Salon di Parigi, San Pietroburgo e Lipsia. La sua pittura si evolse verso una maggiore attenzione alla vibrazione atmosferica, evidente nelle opere esposte all'VIII Mostra internazionale di Monaco di Baviera.Nel 1900, si trasferì vicino a Treviso, dove avviò una fonderia di campane, e nel 1910 si trasferì a Sacile, dove rimase fino alla disfatta di Caporetto nel 1917. Durante questo periodo, realizzò alcuni dei suoi migliori paesaggi della pedemontana pordenonese, come "Poffabro" del 1912. Dopo la guerra, tornò spesso al paesaggio pedemontano e friulano anche dopo il trasferimento a Milano nel 1918, dove trovò un ambiente favorevole alla diffusione della sua pittura. Nel 1924 divenne socio onorario della regia Accademia di belle arti di Brera.La sua attività espositiva continuò con successo, partecipando a mostre importanti in Italia e all'estero. Cargnel morì a Milano nel 1931, e l'anno successivo si tenne una vasta retrospettiva alla Galleria Milano. Il suo contributo artistico fu successivamente riconosciuto con la presenza di due sue opere alla mostra dei quarant'anni della Biennale nel 1935. La sua opera ricevette una nuova attenzione nel corso degli anni, con retrospettive significative nel 1968 a Pordenone, nel 1988 a Sacile e nel 1999 al Museo civico di Pordenone. Opere di Cargnel si trovano oggi presso il Museo civico d'arte e la provincia di Pordenone. -
Lot 26 Marcello Broggi
Lombardia 1896-1954
"Tramonto a Venezia"
Olio su tavola cm 34,5x47 firmato in basso a sx Marcello Broggi
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Lot 27 Anselmo Bucci
Fossombrone - 1887 - Monza 1955
"La fiera a Sorbolongo 1923"
Olio su tavola cm 24x39,5 firmato in basso a dx Bucci
- Anselmo Bucci, figlio di Achille Muzio, nacque il 23 maggio 1887 a Fossombrone. Dopo aver completato gli studi classici al liceo Marco Foscarini di Venezia, si dedicò al disegno presso la scuola di Francesco Salvini a Este. Nel 1904-05, fu allievo dell'Accademia di Brera a Milano e nel 1906 si trasferì a Parigi, rimanendovi fino al 1915 e concentrando la sua attenzione sull'incisione. Durante questo periodo, realizzò diverse raccolte di incisioni, ispirate alla cultura grafica francese post-impressionista, come "Le petit Paris qui bouge" (1908) e "Paris qui bouge" (1909), ottenendo anche una menzione onorevole al Salon des artistes français nel 1910.Il suo stile si rifletteva sia nelle influenze del post-impressionismo francese che nelle tracce dello studio del Fattori, mantenendo una maniera secca e evitando la retorica. Il periodo parigino segnò un momento significativo per l'arte di Bucci, in cui si avvicinò al gusto di artisti come Jean-François Raffaelli e Pierre Bonnard, influenze evidenti in opere come "L'écraseur," "Touaregs à Paris," "Avenue Rachel," e altre.Durante la prima guerra mondiale, Bucci fu volontario di guerra e documentò la vita sul fronte attraverso incisioni e litografie, come le "Croquis du front italien" (1918) e "Marina a terra" (1918). Dopo la guerra, la sua arte subì un cambiamento significativo. Pur essendo un abile incisore, Bucci decise di esplorare la pittura, orientandosi verso un ritorno al classicismo, in contrasto con le correnti avanguardiste.Nel 1922, Bucci fu il promotore del gruppo "Novecento italiano", che cercava di favorire un orientamento neoclassico. Il suo impegno maggiore in questo periodo fu il dipinto "I pittori" (1921-1924), che rappresentava il suo pensiero antitetico ai movimenti d'avanguardia. Bucci mantenne il suo distacco ideale dalla contemporaneità, sostenendo la preferenza per gli antichi rispetto ai moderni.Nel corso degli anni successivi, Bucci si affermò anche come scrittore, pubblicando opere come "Il libro della Bigia" (1942) e contribuendo con articoli al Corriere della Sera. Morì a Monza il 19 novembre 1955, lasciando un'impronta significativa nell'ambito artistico italiano, con la sua straordinaria vitalità, indipendenza morale e ironia che si manifestava sia nelle sue opere grafiche che nella sua produzione letteraria. -
Lot 28 Anselmo Bucci
Fossombrone - 1887 - Monza 1955
"Siesta alla Casa del Castagno 1944"
Olio su tavola cm 33x42 firmato in basso a dx Bucci
- Anselmo Bucci, figlio di Achille Muzio, nacque il 23 maggio 1887 a Fossombrone. Dopo aver completato gli studi classici al liceo Marco Foscarini di Venezia, si dedicò al disegno presso la scuola di Francesco Salvini a Este. Nel 1904-05, fu allievo dell'Accademia di Brera a Milano e nel 1906 si trasferì a Parigi, rimanendovi fino al 1915 e concentrando la sua attenzione sull'incisione. Durante questo periodo, realizzò diverse raccolte di incisioni, ispirate alla cultura grafica francese post-impressionista, come "Le petit Paris qui bouge" (1908) e "Paris qui bouge" (1909), ottenendo anche una menzione onorevole al Salon des artistes français nel 1910.Il suo stile si rifletteva sia nelle influenze del post-impressionismo francese che nelle tracce dello studio del Fattori, mantenendo una maniera secca e evitando la retorica. Il periodo parigino segnò un momento significativo per l'arte di Bucci, in cui si avvicinò al gusto di artisti come Jean-François Raffaelli e Pierre Bonnard, influenze evidenti in opere come "L'écraseur," "Touaregs à Paris," "Avenue Rachel," e altre.Durante la prima guerra mondiale, Bucci fu volontario di guerra e documentò la vita sul fronte attraverso incisioni e litografie, come le "Croquis du front italien" (1918) e "Marina a terra" (1918). Dopo la guerra, la sua arte subì un cambiamento significativo. Pur essendo un abile incisore, Bucci decise di esplorare la pittura, orientandosi verso un ritorno al classicismo, in contrasto con le correnti avanguardiste.Nel 1922, Bucci fu il promotore del gruppo "Novecento italiano", che cercava di favorire un orientamento neoclassico. Il suo impegno maggiore in questo periodo fu il dipinto "I pittori" (1921-1924), che rappresentava il suo pensiero antitetico ai movimenti d'avanguardia. Bucci mantenne il suo distacco ideale dalla contemporaneità, sostenendo la preferenza per gli antichi rispetto ai moderni.Nel corso degli anni successivi, Bucci si affermò anche come scrittore, pubblicando opere come "Il libro della Bigia" (1942) e contribuendo con articoli al Corriere della Sera. Morì a Monza il 19 novembre 1955, lasciando un'impronta significativa nell'ambito artistico italiano, con la sua straordinaria vitalità, indipendenza morale e ironia che si manifestava sia nelle sue opere grafiche che nella sua produzione letteraria. -
Lot 29 Paolo Punzo
Ponteranica (BG) 1906 - Bergamo 1979
"Laghetto alpino"
Olio su cartone cm 40x50 firmato in basso a sx Punzo -
Lot 30 G.Bertelli
Brescia XX Secolo
"Partenza della Mille Miglia in Piazza Vittoria 1951"
Olio su cartone cm 30x35 firmato in basso a dx G.Bertelli -
Lot 31 Licinio Barzanti
Forli 1857 - Como 1945
"Natura morta con fiori"
Olio su tela cm 50x70 firmato in basso a sx L.Barzanti
- Licinio Barzanti nacque a Forlì il 29 ottobre 1857 e morì a Como il 4 dicembre 1944. Cresciuto in un ambiente che favoriva la formazione artistica, si formò all'Accademia di Belle Arti di Firenze, sebbene gran parte del suo sviluppo artistico fosse autodidatta. Fu principalmente attratto dalla pittura dal vero e dal ritratto, ma trovò la sua vera espressione nelle composizioni floreali e nei paesaggi, che divennero il suo principale campo di indagine.Il suo stile si distingue per la fusione di tradizione classica e tendenze veriste, unendo un realismo attento ai dettagli a una sensibilità per le luci e i colori. Le sue opere erano caratterizzate da una delicata armonia cromatica e atmosfere che spesso richiamano una visione romantica della natura. Barzanti partecipò a numerose mostre in Italia e all'estero, guadagnandosi consensi anche in Russia, dove le sue opere furono particolarmente apprezzate.Nel corso della sua carriera, Barzanti ebbe modo di esporre in importanti gallerie, e nel 1931 organizzò una mostra personale presso la Galleria Micheli di Milano. Nonostante il successo ottenuto durante la sua vita, fu solo successivamente, in occasione di una retrospettiva dedicata a lui nel 2014 a Forlì, che venne riconosciuto pienamente il valore del suo contributo alla pittura. -
Lot 32 Silvio Albertini
Verona 1889 - 1984
"Si avvicina il temporale sull'Adige 1935"
Olio su tavola cm 50x71,5 firmato in basso a sx Silvio Albertini -
Lot 33 Angelo Dall Oca Bianca
Verona 1858 - 1942
"Ritratto 1884"
Olio su cartone cm 50x34 firmato in basso a dx A.Bianca -
Lot 34 Angelo Dall Oca Bianca
Verona 1858 - 1942
"Ritratto di nobildonna"
Pastello su carta cm 54x34 firmato in basso a dx A.Bianca -
Lot 35 Giovanni Battista Vicari
Italia XIX - XX Secolo
"Copia da Tiziano 1880"
Olio su tela cm 63x33,5 tro firmato Non firmato -
Lot 36 Sergio Budicin
Trieste 1939
"Le oche"
Olio su tavola cm 20x30 firmato in basso a dx S.Budicin -
Lot 37 Sergio Budicin
Trieste 1939
"Tra le pecorelle"
Olio su tavola cm 11,5x16,5 firmato in basso a sx S.Budicin -
Lot 38 Francesco Sartorelli
Cornuda TV 1856 - Udine 1939
"Lungo il canale"
Olio su tela cm 70x93 firmato in basso a dx F.Sartorelli
- Francesco Sartorelli nacque il 14 settembre 1856 a Cornuda, in provincia di Treviso, da una famiglia agiata, con un padre notaio ad Asolo. Inizialmente intraprese studi classici e si iscrisse alla Facoltà di Medicina dell'Università di Padova, ma nel 1875 abbandonò il percorso accademico per dedicarsi alla musica, iscrivendosi al Conservatorio di Milano per studiare flauto. Tuttavia, a causa di gravi problemi di salute, fu costretto a interrompere la sua carriera musicale e tornò a Cornuda, dove si avvicinò alla pittura come autodidatta.Nel 1889 si trasferì a Venezia, dove strinse amicizia con l'artista Alessandro Milesi e partecipò per la prima volta a una mostra alla Promotrice di Torino. Da allora, la sua carriera artistica decollò, partecipando alle Esposizioni Internazionali d'Arte di Venezia a partire dal 1895. Nel 1900 ricevette un importante riconoscimento con il Premio Principe Umberto all'Esposizione di Brera e, l’anno successivo, una medaglia d'oro all'VIII Esposizione Internazionale d'Arte di Monaco.Nel 1903, il mercante d'arte Ferruccio Stefani organizzò una mostra personale itinerante che toccò città come Buenos Aires, Montevideo e Valparaíso. Le sue opere furono esposte nuovamente a Buenos Aires nel 1910, in occasione dell'Esposizione Internazionale d'Arte del Centenario, e lo stesso anno, la Biennale di Venezia gli dedicò una sala con ben quarantasei opere. Nel 1924 si trasferì a Milano, dove l'anno successivo allestì una personale alla Galleria Pesaro.Nel 1940, a pochi mesi dalla sua morte, la Biennale Internazionale d'Arte di Venezia gli dedicò una retrospettiva curata dal figlio Carlo, anch'egli pittore. Francesco Sartorelli morì l'8 aprile 1939 a Udine, lasciando un'importante eredità nel panorama artistico italiano, caratterizzato dalla sua pittura paesaggistica che ebbe una grande risonanza a livello internazionale. -
Lot 39 Clifford Holmead Phillips
Pennsylvania 1889 - Brussels 1975
"Primavera 1922"
Olio su cartone cm 30x41 firmato in basso a dx C.Phillips -
Lot 40 Guido Agostini
Firenze XIX - XX
"Genzano sul lago di Nemi"
Olio su tela cm 42x32,5 firmato in basso a sx Agostini
- Guido Agostini (1870-1898) è stato un pittore italiano noto per le sue rappresentazioni di paesaggi toscani. Nato a Milano, ha studiato all'Accademia di Belle Arti di Brera, dove ha sviluppato le sue abilità artistiche. Le sue opere, sebbene non numerose, ritraggono principalmente scorci delle campagne toscane, con casolari e castelli come soggetti principali. La sua carriera artistica si è estesa dal 1865 al 1898, periodo in cui ha partecipato a diverse esposizioni, tra cui quelle di Vienna, Parigi e Londra. Le sue opere sono state vendute in numerose aste, dimostrando un continuo interesse per il suo lavoro. Guido Agostini è scomparso prematuramente nel 1898, ma il suo contributo all'arte paesaggistica italiana rimane significativo.