Asta 63 - Libri, autografi e manoscritti
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Lot 243 Polke Sigmar, Daphne. Köln: Snoeck Verlagsgesellschaft, 2004.
In-folio (mm 420x300). Esemplare 400 xerografie a piena pagina di Sigmar Polke, suddivise in 24 episodi. Legatura editoriale in piena tela con titoli su tassello al dorso; con sovraccoperta illustrata e cofanetto originale. Entrambi presentano segni di usura. Tiratura di 1.000 copie firmate a matita dall'Artista. (1) Il titolo dell'opera, che fa riferimento alla ninfa che fugge dall'amore di Apollo, assume qui una dimensione metaforica riferita alla natura frammentata e molteplice delle immagini, specchio del processo creativo polkiano. -
Lot 244 Pozzati Concetto, L'anatomia della bellezza. Dodici incisioni [...] accompagnate da testi di William Hogarth. Milano: Cerastico editore, [1974].
In-folio (mm 420x435). Esemplare in barbe, a bifogli sciolti, con 12 acqueforti di Concetto Pozzati incise in vari colori: 1 al frontespizio (mm 110x160), 10 a piena pagina nel testo (mm 365x385. Foglio: mm 410x430) e 1 a piena pagina fuori testo (mm 365x385. Foglio: mm 410x430). Tutte, tranne quella al frontespizio, numerate in basso a sinistra e firmate a matita dall'Artista in basso a destra. Rare fioriture. Il tutto conservato entro cartella editoriale in mezza tela, con illustrazione e titoli al piatto anteriore. Minime tracce d'uso. Uno dei 130 esemplari in numeri arabi, su una tiratura complessiva di 155 copie. (1) Bella opera sperimentale, con i testi inediti di William Hogarth, che segue il tipico stile anni '70 di decostruzione critica del linguaggio, qui con un felice equilibrio fra scrittura e immagine. -
Lot 245 Reinhardt Adolph Dietrich Friedrich, The Art Comics and Satires. Roma: Galleria Marlborough, 1975.
1 cartella in-folio (mm 440x330) contenente un volume di testo (mm 245x210) e 2 cartelle con fogli sciolti di diverse dimensioni con illustrazioni, vignette e fotomontaggi in bianco e nero e a colori, accompagnati da testi di Ad Reinhardt. Tracce d'uso alla cartella, altrimenti ottima conservazione (3) -
Lot 246 Rivière Georges, Renoir et ses amis. Paris: H. Floury, 1921.
In-4° (mm 255x190). Pagine [4], 273, [3] con 1 puntasecca originale di Pierre Auguste Renoir fuori testo e moltissime tavole a colori e in bianco e nero, anche a piena pagina fuori testo, con riproduzioni di dipinti e disegni dell'Artista. Staccata, ma presente e ben conservata, la tavola tra le pagg. 90 e 91 e un rinforzo al margine interno delle ultime due pagine, non numerate, per il resto ottima copia. Legatura moderna in mezza pelle, con titoli su tassello al dorso e con applicato il piatto anteriore della brossura editoriale. (1) -
Lot 247 Roth Dieter, Bok 2a und Bok 2b. Stuttgart: Hansjorg Mayer, 1973.
In-8° (mm 230x170). Libro d'artista completamente illustrato, con pagine non numerate e stampate con particolare lavorazione in duplex. Brossura editoriale plastificata, illustrata con titoli ai piatti e al dorso. Mancanze alla pellicola trasparente, altrimenti ottimo esemplare intonso. Tiratura in 1000 esemplari. SI AGGIUNGE: Id., Die Blaue Flut. Stuttgart, London, Reykjavik: Mayer, 1973. (2) -
Lot 248 Ruscha Edward, Lotto di 3 opere di Ed Ruscha. XX secolo.
Compongono il lotto: 1) Ruscha Edward, Colored People. Los Angeles: s.e., 1972; 2) Id., Graphic Works. New Zeland, Auckland City Art Gallery, 1978; 3) Id., Point d'ironie 37. Paris, 2005. (3) Pioniere dell'arte concettuale e figura cardine della Pop Art americana, Ed Ruscha ha trasformato il linguaggio visivo contemporaneo esplorando i confini tra immagine e parola, fotografia e pittura, libro e opera d'arte. Attivo fin dai primi anni Sessanta, ha saputo coniugare un'estetica asciutta, minimalista, con uno sguardo ironico e profondo sulla cultura americana, ridefinendo così il panorama dell'arte del dopoguerra. Ruscha è noto per l'uso sistematico di parole, frasi brevi, titoli enigmatici e testi tipografici che compaiono su paesaggi rarefatti, superfici monocrome o fotografie seriali. Con questi elementi ha creato un vocabolario iconico, capace di evocare, sospendere e interrogare il senso stesso dell'immagine e del linguaggio. Le sue opere riflettono l'identità visiva di una certa America – fatta di stazioni di servizio, strade infinite, parcheggi vuoti e insegne pubblicitarie; la poetica di Ruscha – rigorosa, seriale, essenziale – si sviluppa in parallelo alla sua attività pittorica e fotografica, mantenendo costantemente al centro la tensione tra immagine e testo, tra significante e significato. La sua produzione si muove su una linea sottile tra arte concettuale, estetica pop e narrazione visiva, con un approccio che ha saputo mantenersi coerente e radicale per oltre sessant'anni. -
Lot 249 Serra Richard, Animal habitats live and stuffed. Roma: Galleria La Salita, 1966.
In-8° (mm 240x168). Carte [4]. Con 5 riproduzioni fotografiche in bianco e nero nel testo e il ritratto fotografico dell'Artista. Brossura editoriale con il nome dell'artista riprodotto al piatto anteriore. Ottima copia. (1) Raro catalogo originale della prima mostra personale di Richard Serra, tenutasi in Italia presso la Galleria La Salita di Roma il 24 maggio 1966. Un evento che, per radicalità e audacia, è oggi considerato una delle mostre più significative e controverse degli anni Sessanta, uno dei momenti fondativi dell'arte d'avanguardia contemporanea, nonché un punto d'origine per molte pratiche espositive dell'arte concettuale e post-minimalista. Allestita durante il soggiorno europeo dell'artista – tra Parigi, Firenze e Roma – la mostra presentava diciannove opere/installazioni, tra cui gabbie contenenti animali vivi e impagliati, assemblaggi materici e collage scultorei di forte impatto fisico e simbolico. L'intento era dichiaratamente polemico nei confronti dell'illusione pittorica, in favore di una ricerca fondata sulla presenza reale, il corpo, lo spazio e la materia. Il titolo della mostra sintetizzava l'ambizione di confondere i confini tra arte e realtà, tra documento, corpo e installazione. L'intervento suscitò un vasto scandalo: il gallerista Gian Tomaso Liverani fu denunciato per aver esposto "articoli non pertinenti alla sua licenza commerciale", ma fu successivamente assolto anche grazie alle testimonianze di Giulio Carlo Argan e Palma Bucarelli in difesa della libertà artistica. Considerata oggi una pietra miliare della prima fase di Serra, la mostra prefigurava, in chiave sperimentale, elementi che saranno centrali nella sua intera carriera, dalla relazione tra oggetto e spazio fino alla fisicità scultorea come esperienza. Il gesto anticipava anche celebri opere successive di altri artisti, come Kounellis con 12 Cavalli o Maurizio Cattelan con Novecento. -
Lot 250 Shakespeare William, Hamlet. S.d.e. [i.e. Paris: 1973-1974].
Cartella di 7 (su 10) splendide acqueforti a colori, con interventi in oro, di Salvator Dalì (mm 385x285 ca. Folio: 565x405), numerate in basso a sinistra e firmate a matita in basso a destra. Timbro a secco in basso a sinistra. Tre incisioni mancanti. Pieghe e rari strappetti marginali alle veline; qualche rarissimo e lieve alone marginale alle tavole, ma nel complesso ottimo stato di conservazione. Entro cartella editoriale in tela blu, con titoli in oro al piatto anteriore. Sbucciature e macchie ai piatti; difetti alle cerniere. Tiratura in 145 esemplari numerati. (1) Ispirato alla tragedia di Shakespeare, questo portfolio esplora temi esistenziali - tradimento, follia, morte - attraverso la visione surrealista di Dalí. Le composizioni combinano grafismi onirici, riflessi oro ed evocazioni teatrali, offrendo un'immersione poetica nella psiche di Amleto. Rarefatto e monumentale nella memoria visiva, il portfolio si inserisce tra i lavori grafici più raffinati di Dalí, dimostrando la sua maestria nelle tecniche incisorie e nell'utilizzo del colore come elemento narrativo. -
Lot 251 Shakespeare William, The Tempest. Monte Carlo: André Sauret, 1975.
In-folio (mm 425x325). Con 50 splendide litografie in bianco e nero di Marc Chagall nel testo, di cui 31 a piena pagina, tutte protette da velina. Pieghe ad alcune veline e marginali fioriture a pagg. 19-20, altrimenti splendida copia in barbe. Brossura editoriale stampata in nero, protetta da velina (quest'ultima con ampio strappo nella parte anteriore), entro cofanetto in pelle con titoli in oro al piatto anteriore e al dorso. Diffuse fioriture ai piatti e un piccolo difetto marginale alla cerniera anteriore. Uno dei 250 esemplari in numeri arabi su Velin d'Arches e firmati al colophon da Chagall, su una tiratura complessiva di 270 copie. (1) In questa raffinata interpretazione visiva del capolavoro shakespeariano, Marc Chagall reinventa la narrazione con uno sguardo profondamente lirico e personale. Le litografie che accompagnano il volume non si limitano, infatti, a illustrare linearmente la trama: si distaccano consapevolmente dal testo per offrirne una rilettura poetica, sospesa tra realtà e sogno. Temi come l'esilio, l'alienazione, la memoria e il legame familiare – centrali nell'opera– trovano in Chagall una risonanza biografica ed emotiva. L'artista, segnato dalle proprie esperienze diasporiche, si identifica con la figura di Prospero, al quale conferisce i suoi caratteristici ricci scuri; Miranda, la figlia compassionevole, prende invece i tratti dell'amata figlia dell'artista. L'opera si afferma così come una testimonianza autonoma e immersiva, in cui il gesto pittorico di Chagall trasforma la tragedia shakespeariana in un'esperienza visiva spirituale e universale. -
Lot 252 Sironi Mario, Viva il Duce. 23 marzo 1919. Milano: La Rivista Illustrata del Popolo d'Italia, 1939.
In-folio (mm 380x305). Con le tavole a colori su disegni di Mario Sironi fuori testo e centinaia di foto in bianco e nero. Un rinforzo al margine interno di due pagine finali, altrimenti buona copia. Legatura editoriale in mezza tela grezza, con piatti in cartone rustico rigido con titolo a due colori. Lievi mancanze e abrasioni agli angoli, altrimenti buona conservazione. Collazione disponibile su richiesta. (1) Opera celebrativa pubblicata in occasione del ventennale della Rivoluzione Fascista, promossa dalla Rivista Illustrata del Popolo d'Italia, organo di propaganda ufficiale del regime. Questo volume rappresenta una delle più emblematiche e compiute testimonianze dell'iconografia fascista, un vero capolavoro grafico del suo genere. Il progetto editoriale si distingue per la ricchezza fotografica, con centinaia di immagini che documentano momenti salienti della storia politica e militare del regime, nonché celebrazioni, opere pubbliche, raduni e personalità del Ventennio. Elemento di eccezionale rilievo è la presenza delle tavole a colori di Mario Sironi, realizzate appositamente per questa pubblicazione. Sironi, già collaboratore fisso della rivista, mise al servizio del regime la sua esperienza futurista e la sua abilità sintetica, traducendo l'estetica autoritaria del fascismo in forme essenziali, potenti e comunicative. I suoi interventi grafici – copertine, illustrazioni, apparati ornamentali – contribuiscono in maniera determinante alla forza visiva dell'opera. -
Lot 253 Squatriti Fausta, Lotto di 3 opere e 2 fotografie di Fausta Squatriti. XX secolo.
Compongono il lotto: 1) Squatriti Fausta, The cloud eye. Milano: Sergio Tosi, 1969; 2) Fausta Squatriti. Exp. 71. Cat. 36. Julio 71. Milano: Locatelli, 1971; 3) Ray Man, Echiquier. Fausta Squatriti. Milano: Edicion S. Caracas, 1975; 4-5) Due fotografie in bianco e nero (mm 180x236), senza timbro. (5) III OPERA: Bel libro d'artista illustrato con varie composizioni calligrafiche di Man Ray stampate a colori tra le pagine, a cui sono allegate 10 litografie a colori, sciolte, firmate e numerate da Fausta Squatriti. Tiratura in 75 esemplari, numerati e firmati al colophon. -
Lot 254 Vaccari Franco, Fotografia e inconscio tecnologico. Modena: Punto e Virgola, 1979.
In-8° (mm 209x152). Ottima copia, con illustrazioni in bianco e nero nel testo, anche a piena pagina. Lievi e rare fioriture. Brossura originale con alette, con titoli in bianco e rosso al piatto anteriore. SI AGGIUNGE: Id., Strip-Street. Poesia Sotterranea. Poesia Trovata. Parigi: Agentzia, 1969. SI AGGIUNGE: Id., Le tracce. Bologna: Enrico Riccarto Sampietro, 1966. (3) I OPERA: In quest'opera, qui in prima edizione, Franco Vaccari, sviluppa un lavoro di decostruzione dei condizionamenti visivi che limitano le potenzialità della fotografia, attraverso il concetto di inconscio tecnologico. L'Autore dimostra, infatti, che, quando la macchina fotografica viene lasciata agire come strumento in grado di produrre registrazioni e memorie autonome, essa favorisce il sorgere di comportamenti e relazioni fondamentali per la definizione del significato stesso della fotografia nella civiltà contemporanea. III OPERA: Introduzione di Adriano Spatola, con numerose tavole in bianco e nero di Vaccari (per lo più tracce, appunto, di un'arte collettiva, urbana, murale) intramezzate da pagine in cartoncino marrone. Una delle 1000 copie per il mercato italiano, su una tiratura complessiva di 2000 esemplari. Difetti. -
Lot 255 Valsecchi Marco, Cinquanta Incisioni di artisti italiani. Con un'introduzione di Marco Valsecchi. Reggio Emilia: Prandi, 1963.
2 cartelle in-folio (mm 500x350) in tela e con astuccio editoriale. Le 50 incisioni originali, numerate e firmate a matita dagli artisti, sono inserite, sciolte, in eleganti passe-partout di cartoncino grigio, con carta di protezione. Gli artisti presenti con una loro opera originale sono: Giuseppe Ajmone, Ugo Attardi, Giovanni Barbisan, Luigi Bartolini, Arnaldo Battistoni, Giovanni Brancaccio, Renzo Bruscaglia, Domenico Cantatore, Carlo Carrà, Felice Casorati, Francesco Casorati Pavarolo, Bruno Cassinari, Leonardo Castellani, Vincenzo Ciardo, Arnoldo Ciarrocchi, Italo Cremona, Fiorella Diamantini, Enzo Faraoni, Pericle Fazzini, Franco Gentilini, Giuseppe Guerreschi, Virgilio Guidi, Nunzio Gulino, Renato Guttuso, Mario Lattes, Diana Luise, Mino Maccari, Raffaella Magliola, Cesco Magnolato, Paolo Manaresi, Alberto Manfredi, Carlo Mattioli, Sante Monachesi, Giselda Parisella, Errico Paulucci, Arturo Perez, Armando Pizzinato, Franco Rognoni, Giovanni Romagnoli, Duilio Rossoni, Bruno Saetti, Aldo Salvadori, Aligi Sassu, Nunzio Scavarrello, Ardengo Soffici, Orfeo Tamburi, Ernesto Treccani, Renzo Vespignani, Tono Zancanaro, Alberto Ziveri. Testo di Marco Valsecchi in bifogli in barbe. Macchi e tracce d'uso ai cofanetti, altrimenti ottima copia. Uno dei 75 esemplari numerati, su una tiratura complessiva di 80 copie. (2) Il testo e le incisioni, stampate sotto la direzione di Alberto Manfredi, sono su carta a mano Magnani di Pescia, appositamente fabbricata. Insieme a quella successiva di un anno, realizzata dalla stamperia fiorentina de "Il Bisonte", è questa la più importante edizione di grafica incisa del Novecento italiano. F. Dall'Aglio (I Prandi, Milano, Scheiwiller, 1987) nn. 164-213, pp. 127-139. -
Lot 256 Verdet André, La dame de l'obiou. Poesies. Torino: Il Ridotto - La Stamperia, 1974.
In-folio (mm 500x350). Ottimo esemplare in barbe, a bifogli sciolti, con 7 belle incisioni fuori testo di Shigeru Kuriyama, firmate e numerate a matita. Cartelletta in piena tela rossa, con titoli in oro al piatto. Uno dei 60 esemplari in numeri arabi, su una tiratura complessiva di 72 copie, numerate e firmate al colophon da Verdet e Kuriyama. (1) -
Lot 257 Villa Emilio, Le Idrologie. Macerata: Casa editrice d’arte Foglio OG, 1968.
In-16° oblungo (mm 158x240). Ottimo esemplare, con numerose illustrazioni fotografiche di Roberto Gaetani a piena pagina. Cartonato editoriale illustrato con lettering bicolore in serigrafia e dorso in tela; contropiatti decorati. Macchioline al piatto posteriore. Tiratura in 200 esemplari numerati (il presente, come spesso accade, privo di numerazione) tutti stampati in colori e composizioni diverse. (1) Edizione originale di questo noto libro d'artista, con una tiratura di 200 esemplari, spesso non numerati e unici, poiché le copertine risultano diverse le une dalle altre nel colore e della composizione. -
Lot 258 Wildt Adolfo, Le grandi giornate di Dio e dell'umanità... Milano: Bestetti e Tumminelli, s.d. [i.e. 1920 ca.].
In-4° oblungo (mm 240x340). Carte [8] + 12 splendide tavole originali in rotocalco di Adolfo Wildt, fuori testo. Brossura editoriale con titoli in oro al piatto, nastro al dorso; minimi strappetti marginali al piatto anteriore, altrimenti ottima conservazione. (1) Albo realizzato per la raccolta fondi a favore dell'Opera nazionale orfani di guerra di Padre Semeria e Don Minozzi e dell'Associazione nazionale Cesare Beccaria, con le splendide e intense tavole realizzate da Wildt, che raffigurano le grandi giornate della creazione del mondo, le prime età dell'uomo, l'età del paganesimo e la Natività.