IL CULTO DELL'ARREDO. FASE 4. BASI D'ASTA RIBASSATE
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Lot 248 Persia nord occidentale (Ultimo quarto del XX secolo)
Tappeto Tabriz fine
Vello in lana su armatura in cotone, con nodo simmetrico
206 x 205 cm
Elementi distintivi: etichetta della Galleria d’arte Martinazzo, Montebelluna
Provenienza: Galleria d’arte Martinazzo, Montebelluna, 2007; Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 90%
Stato di conservazione. Superficie: 90% -
Lot 249 Persia centrale (II metà del XX secolo)
Passatoia Kashan Natanz
Vello in lana su armatura in cotone, con nodo asimmetrico
354 x 100 cm
Elementi distintivi: etichetta anonima con dati del tappeto, e seconda etichetta anonima
Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 70%
Stato di conservazione. Superficie: 70% -
Lot 250 Maestranze medicee (XIX secolo), imitatore di
Testi di Nettuno, 1793
Terracotta
62 x 33,5 x 29,5 cm 25,8 kg (chilogrammi)
Elementi distintivi: stemma mediceo marchionale sulla schiena
Provenienza: Felix Semyonov, New York - Roma
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 95%
Come ci segnala Sandro Bellesi, le numerose incongruenze stilistiche e storiche, portano a qualificare l'opera come di imitazione. Infatti, la «data 1793 riportata sulla terracotta è decisamente fuori epoca per lo stemma mediceo. La famiglia Medici si estingue, in seguito alla morte di Gian Gastone, nel 1737. Inoltre lo stemma, o arme per essere più precisi, poco si adatta bene alla corona imperiale. La corona imperiale venne adottata dai Lorena in Toscana, solo in seguito alla nomina a imperatore di Francesco Stefano d'Asburgo-Lorena, se non sbaglio negli anni Settanta del '700» (comunicazione dell'11 ottobre 2021).
Ringraziamo il Prof. Sandro Bellesi per il supporto nella catalogazione dell'opera. -
Lot 251 Persia centrale (III quarto del XX secolo)
Tappeto Bakhtiyari
Vello in lana su armatura in cotone, con nodo simmetrico
237 x 159 cm
Elementi distintivi: etichetta della Galleria d’arte Martinazzo, Montebelluna
Provenienza: Galleria d’arte Martinazzo, Montebelluna; Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 70%
Stato di conservazione. Superficie: 70%
Disegno a rose sul campo salmone tipico della produzione dei tappeti Bakhtiyari di Fara-downbe, così come la tessitura con trama singola. -
Lot 253 Pier Francesco Cittadini (1616-1681), seguace di
Coppia di nature morte con sfondo di architetture fantastiche
Olio su tela
100 x 126 cm
Provenienza: Principi Toraldo di Massa Lubrense; Eredi Toraldo, Roma
Stato di conservazione. Supporto: 75% (rifodero)
Stato di conservazione. Superficie: 80% (cadute di colore diffuse, in particolare lungo le cuciture della tela; ritocchi)
Le due opere richiamano nel modello compositivo (natura morta su quinta scenica, con presenza di statue e altri oggetti d'arredo di gusto classico, drappi e cani di tipo King Charles Spaniel), e in alcuni tratti esecutivi (in particolare la resa per linee dell'argento e dell'oro) le opere di Pier Francesco Cittadini (1616-1681), pur non raggiungendone la qualità. La lezione di Cittadini, allievo di Crespi e Milano e di Reni a Bologna, dunque pittore di successo a Roma verso la metà del secolo (con commissioni anche da parte del Re di Francia) influenza grandemente la produzione di nature morte nel Nord Italia. Tre dei suoi ventidue figli furono pittori: Carlo Antonio, Angelo Michele, Giovanni Battista. Troppo scarso il catalogo di questi utlimi per dichiarare una attribuzione in questa direzione, che tuttavia non andrebbe, pari argomento, scartata. Sono state suggerite attribuzioni altenative, in particolare a Antonio Gianlisi il Giovane (1677-1727) e aiuti (Carlotta Venegoni, comunicazione del 26 marzo 2023), alla bottega di Pietro Francesco Gambone (1682-1740), o a un anonimo pittore conoscitore dell'opera del bolognese Adeodato Zuccati (1680-post 1720) e del già citato Antonio Gianlisi il Giovane (Gianluca Bocchi, comunicazione del 27 marzo 2023). I giudizi attributivi si focalizzano quindi su una produzione di inizio Settecento in Emilia Romagna, in particolare gravitante su Bologna e sulla lezione di Cittadini.
Le opere differiscono leggermente nella dimensione: 100x126 cm, la scena con cagnolino e piccola statua antica al margine e architetture fantastiche sullo sfondo; 98x124 cm, la natura morta con tendaggio e architetture fantastiche sullo sfondo.
Ringraziamo i dottori Gianluca Bocchi e Carlotta Venegoni per le ipotesi attributive, formulate in modo indipendente con esame fotografico delle opere. Gli studiosi sono disponibili a rilasciare expertise all'acquirente alle condizioni che la casa d'aste comunicherà riservatamente.
Nota bene: il lotto è visionabile e va ritirato, a cura e spese dell'acquirente, presso il deposito di Bonino a Roma. -
Lot 254 Persia occidentale (Ultimo quarto del XX secolo)
Passatoia Kurd a disegno Senneh
Vello in lana su armatura in cotone, con nodo simmetrico
286 x 75 cm
Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 80%
Stato di conservazione. Superficie: 80% -
Lot 255 Dagestan (III quarto del XX secolo)
Tappeto Khalag a disegno Seikhur Gollu Chi-Chi
Vello in lana su armatura in lana, con nodo simmetrico
266 x 210 cm
Altre iscrizioni: intessuto in russo "Dagestan Khalag"
Elementi distintivi: etichetta anonima con riferimento di inventario e misure erronee; una seconda etichetta anonima
Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 90%
Stato di conservazione. Superficie: 90%
Insolito tappeto caucasico con il motivo a croce di Sant’Andrea tipico dei tappeti Seikhur dell’area di Quba in Azerbaigian ma prodotto in Dagestan come risulta chiaramente dall’iscrizione intessuta. -
Lot 256 Pierre-Jean David, detto David d'Angers (1788 - 1856), da
Ritratto di Victor Hugo
Gesso
67 x 38,7 x 31 cm
Firma: « P.J. DAVID D’ANGERS » incisa sul lato sinistro
Data: « 1837 »
Altre iscrizioni: sul fianco sinistro «A son ami Victor Hugo »
Provenienza: Felix Semyonov, New York - Roma
Stato di conservazione. Supporto: 80% (danni da urto alla base, importanti fratture al verso, abrasioni)
Stato di conservazione. Superficie: 90% (depositi, segni a penna su un fianco)
Edizione in gesso del celebre ritratto custodito al Musee des Beaux Arts di Angers. Come segnala Jacques de Caso, University of California, Berkeley, di questo busto sono stati prodotti in innumerevoli esemplari. Un esemplare è conservato presso la Conway Library del Courtauld Institute of Art. Un ulteriore esemplare. già nella collezione Pierre Bergé, è passato in asta a Sotheby's, Parigi, il 30 ottobre 2018 (l. 442).
Ringraziamo il prof. Jacques de Caso per il supporto nella catalofazione dell'opera.