IL CULTO DELL'ARREDO. FASE 4. BASI D'ASTA RIBASSATE
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Lot 80 Italia (II metà del XX secolo)
Gruppo di quattro poltrone bergère
Legno intagliato e dipinto; tessuti
94 x 74,5 x 76,5 cm (ogni poltrona)
Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 90%
Stato di conservazione. Superficie: 90% -
Lot 81 Philips Wouwerman (1619 - 1668), da
Le Port au Foin, 1748
Acquaforte su carta
37,4 x 47,6 cm (luce)
Altre iscrizioni: "Ph. Wouwermens pinx" (il pittore), "Jean Moyreau sculp" (l'incisore) in lastra; titolo e ampia descrizione in lastra
Elementi distintivi: sul verso, etichetta anonima con riferimento inventariale
Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 50% (danni da umidità: ondulatura, muffe)
Stato di conservazione. Superficie: 40% -
Lot 84 Francisco José de Goya y Lucientes (1746 - 1828), ambito di
Ritratto di militare, 1800-1801
Olio su tavola
61,7 x 45,7 cm
Altre iscrizioni: al verso della tavola e della cornice riferimento in pennarello “P471”, forse con riguardo ad un passaggio d’asta; Al verso della cornice un secondo riferimento “66408” (?)
Provenienza: Felix Semyonov, New York - Roma
Stato di conservazione. Supporto: 80% (fessurazioni longitudinali della tavola)
Stato di conservazione. Superficie: 90% (depositi al verso)
L'opera è di immediata collocazione all'inizio del XIX secolo, per stile e anche grazie alla divisa con taglio in uso nel periodo napoleonico, ma non altrettanto facile è ricondurla ad una scuola. Richiama per alcune soluzioni formali l'opera di Goya, nonostante non appartenga né al maestro né alla sua cerchia: in ragione sia della impostazione dell'opera, «too precisely and carefully neoclassical», sia della minore padronanza nei dettagli («Goya knew exactly where to place the highlights on buttons...»), come indica Juliet Wilson Bareau (comunicazione del 3 luglio 2021), in accordo con José de la Mano, secondo cui il dipinto «is more French than Spanish» (comunicazione del 16 dicembre 2021).
Sono comunque indizi di una contiguità di gusto le affinità nel trattamento cromatico e delle anatomie. Per il primo aspetto si può portare ad esempio, l'abbinamento di giallo e verde - qui nel collo rialzato e nel calamaio a destra - che richiama, tra le tante opere dipinte da Goya a cavallo tra i due secoli, il ritratto del ministro di grazia e giustizia Gaspar Melchor de Jovellanos (1798), il ritratto della Regina Maria Luisa a cavallo (1799) e la "La maja vestida" (1800-1807, come i due precedenti, al Prado).
Per il trattamento delle anatomie, l'opera mostra un interesse per il realismo, che si può osservare, ex multis, anche nel ritratto di "Godoy in veste di generale" (1801, Real Academia de Bellas Artes de San Fernando), ancora con l'uso del verde sul giallo, specialmente ngli occhi e nel naso, e nel ritratto di gruppo "La famiglia di Carlo VI" (1800-1801, Prado), in particolare l'infante Antonio Pascual.
L'opera è accompagnata da una bella cornice rifinita in foglia d’oro.
Ringraziamo i dottori Juliet Wilson Bareau e José de la Mano per il supporto nella catalogazione dell'opera. -
Lot 85 Area veneta (I quarto del XVIII secolo)
Credenza con fianchi sagomati e piedi a cipolla
Pioppo ed abete (struttura); noce, radica di noce, acero (impiallacciatura); metallo
94 x 242 x 67,8 cm
Provenienza: Surprise di Paola Cuoghi, Modena, 2010; Veneto Banca SpA in LCA
Certificati: certificato emesso da Surprise di Paola Cuoghi, Modena, non datato
Stato di conservazione. Supporto: 70% (recenti supporti di rinforzo di materiale antico; alcune gambe sostitute; cerniere sostituite (?); addizioni sul montante per correggere la chiusura delle ante; maniglieria non originale )
Stato di conservazione. Superficie: 60% (numerosi interventi di restauro ed integrazioni; abrasioni con comparsa di gallerie orizzontali di tarlo per esempio all’anta sinistra; perdita della patina)
Il mobile è presentato in scheda Cuoghi con una datazione più ampia (1680-1730), qui precisata al I quarto del XVIII secolo, in seguito agli approfondimenti svolti in sede d'asta. Il mobile è stato oggetto di un accurato restauro da parte di Vittorio Donà nel 2012.
Nota bene: il mobile è conservato, e va ritirato, presso l'ex Centro Direzionale di Veneto Banca a Montebelluna. -
Lot 87 Persia occidentale (Ultimo quarto del XX secolo)
Tappeto Bijar in stile Senneh
Vello in lana su armatura in cotone, con nodo simmetrico
292 x 202 cm
Elementi distintivi: etichetta della Galleria d’arte Martinazzo, Montebelluna
Provenienza: Galleria d’arte Martinazzo, Montebelluna, 2006; Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 90%
Stato di conservazione. Superficie: 90% -
Lot 88 Argenteria Tanfani e Bertarelli (1935 - 1955)
Candelabro, I metà del XX secolo
Lamina d'argento lavorata a sbalzo
42 x 40,4 x 12,1 cm
Elementi distintivi: marchio "4 RO" (= Tanfani e Bertarelli, Roma)
Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: Stato di conservazione. Supporto: 80% (struttura leggermente deformata)
Stato di conservazione. Superficie: 90% (usura,danni da urto, ossidazioni) -
Lot 89 Giulio Turcato (1912 - 1995)
Nove incisioni, 1977
Serigrafia e litografia su carta
70,1 x 50,6 cm
Firma: “TURCATO” a matita su carta
Altre iscrizioni: indicazione della tiratura “26/100” a matita su carta
Elementi distintivi: al verso di ogni foglio, timbro a secco dell’editore
Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 85% (alcune ondulature e pieghe, prodotte anche da fermagli in metallo ancora presenti)
Stato di conservazione. Superficie: 85% (depositi)
Il lotto contiene 9 di 10 tavole componenti una edizione pubblicata in tiratura 100 esemplari da La Nuovo Foglio Editrice nel 1976 per cura di Magdalo Mussio e con gli interventi dei maestri incisori Sante Consoli, Isabella Scarabotto, Giovanni Budassi e Solidea Marsili. -
Lot 90 Francia (XX secolo)
Tappeto Savonnerie
Lana su armatura di lana, con nodo simmetrico
385 x 497,5 cm
Provenienza: collezione Cingi, Modena, 2004; Veneto Banca SpA in LCA
Certificati: Scheda di Raffaele Verolino, non datata
Stato di conservazione. Supporto: 90%
Stato di conservazione. Superficie: 90%
Il tappeto, ritenuto novecentesco in sede di catalogazione d'asta, riprende motivi Napoleone III, tipici Aubosson o, preferibilmente Savonnerie in considerazione della annodatura del vello. L’apparato mostra un campo verde con al centro un medaglione circolare circondato da una fascia di motivi floreali, con ghirlande e cornucopie. Interessante la bordura a fondo nocciola con motivo a foglie allungate e, agli angoli, fiori a rosetta.
Nella propria scheda, lo specialista Raffaele Verolino data il tappeto alla fine del XIX secolo. -
Lot 91 Venezia (Metà del XVIII secolo)
Coppia di consolles con tema floreale
Legno di tiglio intagliato, laccato e dorato; marmo giallo di Siena
79,2 x 153 x 70 cm (ogni consolle)
Provenienza: Tullio Silva, Milano, fino almeno al 1964; María de los Ángeles Félix Güereña (1914–2002); Christie's, New York, 17-18 luglio 2007, Asta 1931, l. 35 ($ 26.400, stima $ 30.000-50.000); Surprise di Paola Cuoghi, Modena, 2008; Veneto Banca SpA in LCA
Bibliografia: S. Levy, Il mobile veneziano del Settecento, Venezia, 1964, riprodotto
Certificati: certificato emesso da Surprise di Paola Cuoghi, Modena, non datato
Stato di conservazione. Supporto: 75% (marmo sostituito; numerose piccole fessurazioni; tarlature)
Stato di conservazione. Superficie: 75% (cadute e integrazioni alla dorature e alla lacca, in particolare alle gambe)
Con autonoma perizia, Maricetta Parlatore Melega propone una datazione alla prima metà del XVIII secolo. -
Lot 92 Jean-Baptiste van Loo (1684 - 1745), attribuito a
Ritratto di giovane nobiluomo (Luigi Filippo I di Bornone-Orléans?)
Olio su tela
80,4 x 64,3 x 1,7 cm
Provenienza: Felix Semyonov, New York - Roma
Stato di conservazione. Supporto: 70% (rintelo e rintelaiatura)
Stato di conservazione. Superficie: 80% (danni da urto, pressione e sfregamento; sfondamenti risarciti; cadute di colore, in parte reintegrate)
Il dipinto si colloca nella produzione dei Van Loo. Il trattamento dei tessuti esposti alla luce, così come la resa di alcuni dettagli fisiognomici (bocca, naso, occhi, ciglia, capelli), portano in direzione di Jean-Baptiste van Loo alla fine della sua carriera, chiamato forse a ritrarre Luigi Filippo I di Borbone-Orléans (1725-1785), come suggerisce il paragone con un ritratto dello stesso personaggio in età adulta recentemente in asta (Lempertz, Cologne, 21.09.2016, asta 1074, l.42). Si avvicina all'opera in esame, soprattutto per quanto riguarda la resa dei tessuti, anche lo stile del nipote Jules-César Denis van Loo (1743–1821). -
Lot 95 Pakistan (Ultimo quarto del XX secolo)
Tappeto Chobi Ziegler
Vello in lana su armatura in cotone, con nodo asimmetrico
361 x 268 cm
Elementi distintivi: etichetta con riferimenti di inventario
Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 90%
Stato di conservazione. Superficie: 70% (macchie)
Tappeto dai riflessi dorati dovuti a un lavaggio chimico che ha reso i colori più fusi tra loro. -
Lot 99 Persia nord occidentale (Ultimo quarto del XX secolo)
Tappeto Tabriz 60 raj
Vello in lana e seta su armatura in cotone, con nodo simmetrico
202 x 199 cm
Elementi distintivi: etichetta della Galleria d’arte Martinazzo, Montebelluna ed etichetta anonima con riferimenti del tappeto, probabilmente del grossista
Provenienza: Galleria d’arte Martinazzo, Montebelluna; Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 80%
Stato di conservazione. Superficie: 70% -
Lot 101 Persia meridionale (III quarto del XX secolo)
Tappeto Yalameh
Vello in lana su armatura in lana, con nodo simmetrico
294 x 203 cm
Elementi distintivi: etichetta con riferimento alla provenienza iraniana e seconda etichetta sovrapposta con dati del tappeto e numero di inventario; Inoltre etichetta anonima con riferimento al numero di inventario della banca
Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 70%
Stato di conservazione. Superficie: 70% -
Lot 102 Peter Lely (1618 - 1680)
Ritratto di giovane. Dal "Giovane in armatura" di Anton van Dyck
Olio su tela
66,5 x 55 x 3 cm
Provenienza: Felix Semyonov, New York - Roma
Stato di conservazione. Supporto: 70% (rintelo, sfondamento risarcito in alto a destra)
Stato di conservazione. Superficie: 80% (alcuni danni alla superficie da urto e sfregamento; cadute e ritocchi; vernice ingiallita)
Lely reinterpreta a guisa di ritratto l' "Uomo con armatura con banda rossa" di Anton Van Dyck custodito alla Gemäldegalerie Alte Meister di Dresda. Lely, come Van Dyck olandese, subentrò al maestro, alla sua morte (1641), come più ricercato ritrattista di Inghilterra. La autografia del dipinto appare confermata nel tratto della pennellata ed anche nelle più minute soluzioni anatomiche (compreso il rigonfiamento sotto il labbro che ricorre anche nello spettacolare "Ritratto di Samuel Crew" ex Weiss Gallery ed oggi al Greningenmuseum di Bruges, con datazione intorno 1650-1652).
La attività di Peter Lely come copista di Van Dyck è ben nota ed ha riguardato anche il cosiddetto ultimo ritratto di Van Dyck (Gustav Glück, “Reflections on Van Dyck’s early death”, The Burlington Magazine, 1941). Alle copie da Van Dyck è dedicato il contributo di Sir Oliver Millar al Catalogue raisonné del maestro (Van Dyck – A Complete Catalogue of the Paintings, by Susan Barnes, Nora De Poorter, Oliver Millar e Horst Vey, Londra, 2004): "especially towards the end of his life”, nota, “was assigned to Van Dyck’s assistants, and there was a heavy demand for repetitions, whether replicas, part replicas, variants or copies […] Sometimes Van Dyck would himself paint a new detail in a repetition otherwise painted entirely by an assistant”, whereas his “finest English portraits are painted…noticeably with a greater variety of touch.”
Secondo uno dei suoi primi biografi, Richard Graham, Lely raggiunse l'Inghilterra nel 1641, l'anno della morte di Van Dyck, ed il nome del maestro appare anche tra gli autori delle opere comprese nella liquidazione del patrimonio di Lely, nel 1682.
L'attività di Lely nell'ambito della pittura di riproduzione è indagata in Michael Daley, "Art-Trading, Connoisseurship and the Van Dyck Bonanza", apparso online su ArtWatch UK il 27 gennaio 2021. -
Lot 104 Pakistan (Ultimo quarto del XX secolo)
Tappeto Chobi Ziegler
Vello in lana su armatura in cotone con nodo asimmetrico
306 x 248 cm
Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 90%
Stato di conservazione. Superficie: 90%
I tappeti Chobi sono prodotti in Pakistan su imitazione dei tappeti persiani e si caratterizzano per i colori pastello, tenui e chiari, adatti per l’arredamento. I motivi del disegno derivano dai modelli persiani classici safavidi, con palmette e foglie piumate. -
Lot 105 Austria o Francia (Fine del XVIII secolo - Inizi del XIX secolo)
Ritratto femminile (Maria Antonietta di Francia?)
Olio su tela
51,7 x 41 cm
Provenienza: Felix Semyonov, New York - Roma
Stato di conservazione. Supporto: 70% (rintelo e rintelaiatura)
Stato di conservazione. Superficie: 70% (danni da urto, cadute di colore, integrazioni e ritocchi soprattutto sulle spalle, sulla capigliatura e sullo sfondo)
Maria-Antonietta (1755-1793), regina di Francia, decapitata il 21 settembre 1792, fu oggetto durante la restaurazione di un vero e proprio culto: la sua iconografia virò decisamente verso l'immagine di una donna triste, quasi presaga della sorte che la attendeva. La identificazione del personaggio effigiato con la sfortunata regina è suggerita dalla fisionomia, dall'acconciatura impreziosita dall'importante filo di perle, dal vestito azzurro, colore simbolo della dinastia borbonica che domina nei ritratti di Maria Antonietta nella più felice epoca del regno (cfr. per esempio il ritratto di "Maria Antonietta con la rosa", dipinto da Élisabeth Vigée Le Brun nel 1783 e oggi al Musée National du Château, Versailles, ed il ritratto dipinto da Joseph Hickell conservato al Museo Nazionale di Stoccolma, in cui compare l'identico filo di perle). Vedete, però, il taglio severo del vestito? Anche in questo dettaglio l'autore sembra omaggiare la semplicità, l'umiltà e forza morale della sovrana caduta in disgrazia. -
Lot 106 Persia centrale (Ultimo quarto del XX secolo)
Tappeto Baktyari
Vello in lana su armatura in cotone, con nodo simmetrico
229 x 174 cm
Elementi distintivi: etichetta della Galleria d’arte Martinazzo, Montebelluna
Provenienza: Galleria d’arte Martinazzo, Montebelluna; Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 90%
Stato di conservazione. Superficie: 90%
Campo, a fondo blu scurissimo, contraddistinto da un motivo herati, ingrandito di scala: al centro una rosetta racchiusa entro una losanga, circondata da quattro foglie arcuate, molto ben disegnate. -
Lot 108 Venezia (II quarto del XVIII secolo)
Coppia di poltrone
Legno di noce intagliato
108 x 70 x 67,5 cm (ogni poltrona)
Provenienza: Surprise di Paola Cuoghi, Modena, 2009; Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 90% (tarlature; tessuti e telaio sostituiti)
Stato di conservazione. Superficie: 50% (eliminazione della laccatura originale e successivo trattamento delle superfici)
In sede d'asta, la datazione è stata precisata nel II quarto del XVIII secolo. In scheda Cuoghi, le poltrone sono attribuite in modo più generico al XVIII secolo. Con autonoma perizia, Maricetta Parlatore Melega posticipa la datazione alla seconda metà del XVIII secolo. -
Lot 111 Pietro Santi Bartoli (1635 - 1700)
Il lutto di Persefone per le nozze di Prosperpina
Inchiostro a penna
15 x 44,6 cm (il disegno)
Provenienza: Felix Semyonov, New York - Roma
Stato di conservazione. Supporto: 60% (foglio reciso in due parti tenute insieme con nastro adesivo; piegature)
Stato di conservazione. Superficie: 60%
Si tratta del disegno preparatorio per la tavola 53 delle "Meraviglie dell'antica Roma" ("Admiranda Romanorum Antiquitatum"), la prima di due stampe che riproducono un fregio raffigurante il ratto di Proserpina e il lutto di Cerere per le nozze della figlia, conservato a Palazzo Mazzarino, a Roma. L'opera a stampa fu pubblicata, con illustrazioni di Santi Bartoli, da Giovanni Giacomo de' Rossi a Roma, nel 1693.
A sinistra si vede Plutone che rapisce Proserpina e alla destra di nuovo Plutone (o Giove) seduto sul trono, e a fianco a lui il cane Cerbero, Mercurio e la giovane velata.
La attribuzione del foglio, condivisa da Francesco Grisolia (comunicazione scritta del 12 aprile 2021), è suggerita dalle similitudini con una figura angelica conservata al British Museum (inv. 1952,0121.13), di cui ci ha fatto memoria di Nicholas Turner (comunicazione del 4 aprile 2021), nonché con l'ampio corpus dei lavori grafici di Santi Bartoli oggi al Royal Collection Trust (per esempio: RCIN 909683, copia da un antico affresco romano; RCIN 909650, copia da un dipinto sepolcrale). Analogo, nello suo sviluppo orizzontale. è anche uno studio di fregio con Baccanti, copiato dall'antico, apparso in asta a Christie's Londra (OMD, 15.12.1999, lotto 27), mentre la fisionomie trovano riscontro nel volume con 96 disegni apparso presso la stessa casa d'aste il 30 gennaio 2014 (lotto 13).
Il foglio in asta appare di particolare interesse sul piano della tecnica di lavoro di Santi Bartoli nella preparazione della matrice incisa. Speculare rispetto alla stampa, che lo riprende nei più dettagliati tratti, se ne discosta vistosamente nella definizione della testa equina sullo sfondo, qui prospiciente fino all'occhio e più arretrata nella incisione.
Il lotto è completato dalle due pagine che compongono l'incisione.
Ringraziamo il prof. Francesco Grisolia e il dr. Nicholas Turner, per il supporto nella schedatura dell'opera. -
Lot 112 Carel Lodewijk Dake Junior (1886 - 1946)
Paesaggio Sawah con un vulcano sullo sfondo
Olio su tela
49,5 x 80 cm
Firma: firma al recto
Provenienza: Christie's Amsterdam, 21.4.1998, lotto 1; collezione privata
Stato di conservazione. Supporto: 90%
Stato di conservazione. Superficie: 90% -
Lot 113 Azerbaijan (I quarto del XX secolo)
Tappeto Karabagh Kasim Ushag
Vello in lana su armatura in lana, con nodo simmetrico
337 x 167 cm
Elementi distintivi: etichetta della Galleria d’arte Martinazzo, Montebelluna (con riferimento “Dagistan Caucaso”)
Provenienza: Galleria d’arte Martinazzo, Montebelluna; Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 60% (restauri integrativi)
Stato di conservazione. Superficie: 60%
Tappeto di dimensioni insolitamente grandi con il caratteristico disegno dei Kasim Ushag derivato dei motivi degli antichi tappeti a drago assieme ad altri elementi più tipicamente Karabagh -
Lot 114 Godfrey Kneller (1646 - 1723), (?)
Autoritratto
Olio su tela
76,5 x 63,3 cm
Provenienza: Felix Semyonov, New York - Roma
Stato di conservazione. Supporto: 70% (rintelo e rintelaiatura)
Stato di conservazione. Superficie: 70% (danni da frizione e da urto; cadute e integrazioni anche sul volto; alcune piccole mancanze)
Godfrey Kneller dominò la ritrattistica inglese per 30 anni: pittore favorito di Guglielmo III e della regina Anna, gentiluomo della Camera Privata, nominato Baronetto nel 1715, si promosse assiduamente attraverso autoritratti e la pubblicazione di stampe dei suoi dipinti, cambiando immagine pubblica nel corso della sua carriera: da giovane affascinante nello spirito del suo idolo Antoon Van Dyck a pilastro dell'establishment, vestito con classe e nobile come tutti i suoi modelli.
Kneller indossa, in questo autoritratto, la tipica sciarpa bianca che compare anche nel ritratto a tre quarti di figura inciso da John Faber nel 1735 /(Royal Collection Trust, RCIN 657636). Tenendo presente che il dipinto in esame abbisogna di una pulitura, un interessante confronto stilistico si può fare con il "Ritratto di Charles Mordaunt,terzo barone di Peterborough", conservato alla National Portrait Gallery (NPG 5867). -
Lot 116 Persia occidentale (Ultimo quarto del XX secolo)
Tappeto Bijar
Vello in lana su armatura in cotone, con nodo simmetrico
298 x 205 cm
Elementi distintivi: etichetta della Galleria Martinazzo, Montebelluna
Provenienza: Galeria Martinazzo, Montebelluna; Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 80%
Stato di conservazione. Superficie: 80%
Esemplare con fitto disegno, a tutto campo, di palmette su fondo blu. Produzione del Kurdistan persiano. -
Lot 117 Francia (II metà del XIX secolo)
Madame Rey
Matita nera e rossa e gessetto su carta
33,4 x 22,7 cm
Altre iscrizioni: al recto, al margine inferiore, l'iscrizione a inchiostro "Me Rey" e l'iscrizione a matita "Mme Ray"
Provenienza: Felix Semyonov, New York - Roma
Stato di conservazione. Supporto: 70% (più punti in adesione al supporto)
Stato di conservazione. Superficie: 80% (macchie, abrasioni, decolorazioni)
Probabilmente derivato da una stampa, il foglio è di difficile datazione.