IL CULTO DELL'ARREDO. FASE 4. BASI D'ASTA RIBASSATE

IL CULTO DELL'ARREDO. FASE 4. BASI D'ASTA RIBASSATE

Wednesday 16 July 2025 hours 17:00 (UTC +01:00)
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  • Italia (Fine del XIX secolo - Inizi del XX secolo)
Colonna composita
    Lot 119

    Italia (Fine del XIX secolo - Inizi del XX secolo)
    Colonna composita
    Alabastro, metallo
    97 x 28 cm

    Provenienza: Felix Semyonov, New York - Roma

    Stato di conservazione. Supporto: 60% (importante frattura al fusto e altri danni minori, passaggi per elettrificazione)
    Stato di conservazione. Superficie: 75% (principalmente graffi)

  • Area veneta (II quarto del XVIII secolo), (?)
Gruppo di quattro poltrone con decori floreali
    Lot 120

    Area veneta (II quarto del XVIII secolo), (?)
    Gruppo di quattro poltrone con decori floreali
    Legno di cirmolo e di frutto intagliato e dorato
    125 x 77 x 75 cm (ogni poltrona)

    Provenienza: Mario Lazzari, Rimini, 2008; Veneto Banca SpA in LCA

    Stato di conservazione. Supporto: 75% (tarli e integrazioni minori; tessuti e imbottitura sostituiti; innesti delle gambe anteriori atipici)
    Stato di conservazione. Superficie: 30% (eliminazione quasi completa della doratura originale, con evidenza degli strati sottostanti)

    La datazione al II quarto del XVIII secolo, è emersa in sede di preparazione dell'asta. Precedentemente le sedie sono state attribuite alla prima metà del Settecento. Anche Maricetta Parlatore Melega, in autonoma perizia, ha confermato una datazione alla metà del XVIII secolo. Nel 2008, le poltrone sono state oggetto di restauro da parte di Vittorio Donà.

  • Azerbaijan (II quarto del XX secolo)
Tappeto Kazak
    Lot 122

    Azerbaijan (II quarto del XX secolo)
    Tappeto Kazak
    Vello in lana su armatura in lana, con nodo simmetrico
    247 x 129 cm

    Elementi distintivi: etichetta anonima con riferimento alle caratteristiche del tappeto
    Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA

    Stato di conservazione. Supporto: 70% (sfilacciatura ad una testata, da fermare prima di ulteriori danni)
    Stato di conservazione. Superficie: 65%

    Tappeto con impianto a tre medaglioni e tripla cornice di bordura, caratterizzato da colori chimici tipici degli anni ‘30-‘40 del XX secolo.

  • Leon Richet (1843 - 1907)
Paesaggio a Barbizon
    Lot 125

    Leon Richet (1843 - 1907)
    Paesaggio a Barbizon
    Olio su tela
    40 x 60,6 cm

    Firma: firma al recto (poco leggibile)

    Elementi distintivi: segni di passaggi d'asta al verso
    Provenienza: Christie's Londra, 26.6.1998, lotto 64; collezione privata

    Stato di conservazione. Supporto: 90%
    Stato di conservazione. Superficie: 90%

  • Venezia (II quarto del XVIII secolo)
Coppia di poltrone
    Lot 126

    Venezia (II quarto del XVIII secolo)
    Coppia di poltrone
    Legno di noce, intagliato e dorato
    119,5 x 73 x 72,5 cm

    Provenienza: Surprise di Paola Cuoghi, Modena, 2008; Veneto Banca SpA in LCA

    Certificati: certificato emesso da Surprise di Paola Cuoghi, Modena, non datato

    Stato di conservazione. Supporto: 80% (scollamenti, per esempio dell’arco superiore e dei braccioli; rinforzi angolari non antichi; tessuti e imbottitura sostituiti)
    Stato di conservazione. Superficie: 60% (ampie consunzioni, nei braccioli fino al legno; cadute della doratura e della preparazione)

  • India (I quarto del XX secolo)
Tappeto Amritsar
    Lot 127

    India (I quarto del XX secolo)
    Tappeto Amritsar
    Vello in lana su armatura in cotone, con nodo asimmetrico
    465 x 360 cm

    Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA

    Stato di conservazione. Supporto: 60%
    Stato di conservazione. Superficie: 45% (usura diffusa, interventi di rimpelamento con colori incongrui)

    Esemplare a fondo azzurro chiaro con elementi in giallo e bianco avorio tipici della produzione di Amritsar. Disegno a tutto campo senza medaglione.

  • Francia (Fine del XIX secolo - Inizi del XX secolo)
Ritratto di Van Dyck
    Lot 129

    Francia (Fine del XIX secolo - Inizi del XX secolo)
    Ritratto di Van Dyck
    Gesso a stampo
    47,8 x 22 x 14,8 cm

    Firma: « ..ohn Paris » sulla base
    Altre iscrizioni: « Van Dyck »

    Provenienza: Felix Semyonov, New York - Roma

    Stato di conservazione. Supporto: 80% (fratture ricomposte per esempio alla testa, alla caviglia destra ed alla base del cippo)
    Stato di conservazione. Superficie: 85% (depositi)

  • Francia (Fine del XIX secolo - Inizi del XX secolo)
Ritratto di Michelangelo
    Lot 130

    Francia (Fine del XIX secolo - Inizi del XX secolo)
    Ritratto di Michelangelo
    Gesso a stampo
    46 x 14 x 14,8 cm

    Firma: «..ohn Paris» e monogramma sulla base
    Altre iscrizioni: « M.ANGELO » sulla base

    Provenienza: Felix Semyonov, New York - Roma

    Stato di conservazione. Supporto: 60% (usura, resezioni, fratture e integrazioni, per esempio la testa, un polso, un piede e tre angoli della base)
    Stato di conservazione. Superficie: 70% (abrasioni e depositi)

  • Persia occidentale (II metà del XX secolo)
Tappeto Hamadan
    Lot 131

    Persia occidentale (II metà del XX secolo)
    Tappeto Hamadan
    Vello in lana su orditi in cotone e trama in lana
    290 x 158 cm

    Elementi distintivi: etichetta anonima con riferimento alle misure e ad un numero, probabilmente, di inventario
    Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA

    Stato di conservazione. Supporto: 70% (danni alle cimose laterali)
    Stato di conservazione. Superficie: 50% (aggressione da tarme, con limitate mancanze di nodi nel vello)

    Tappeto di villaggio, molto rustico, ma con colori già chimici e di produzione tarda.

  • Fratelli Mascheroni (1970)
Salotto IDOS composto da due divani a tre sedute e una poltrona
    Lot 132

    Fratelli Mascheroni (1970)
    Salotto IDOS composto da due divani a tre sedute e una poltrona
    Pelle di vitellino, legno, acciaio
    87 x 241 x 87 cm (ogni divano)
    87 x 112 x 87 cm (poltrona)

    Elementi distintivi: marchio “FRATELLI MASCHERONI MADE IN ITALY”

    Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA

    Stato di conservazione. Supporto: 95%
    Stato di conservazione. Superficie: 90% (leggere usure della pelle)

    Nota bene: l'oggetto va ritirato a cura e spese dell'acquirente presso l'ex Centro Direzionale di Veneto Banca a Montebelluna.

  • Lorenzo di Giovanni de Carris da Matelica, detto Giuda (1466 - 1555)
Madonna della Misericordia, 1495-1500
    Lot 133

    Lorenzo di Giovanni de Carris da Matelica, detto Giuda (1466 - 1555)
    Madonna della Misericordia, 1495-1500
    Affresco staccato riportato su pannello
    50,3 x 51 cm (affresco)
    86,2 x 56,4 cm (supporto)

    Provenienza: chiesa di Santa Maria della Misericordia (fino al luglio 1809); Cupramontana, casa Rosetti; Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana
    Bibliografia: B. Molajoli, "Un affresco quattrocentesco scoperto a Cupramontana", in "Rassegna Marchigiana", novembre-dicembre 1932, X, n. 11-12; G. Donnini, E. Parisi Presicce, "Tesori d'arte tra Fabriano e Cupramontana", Falconara, 1994, p. 242; G. Donnini, in G. Paoletti e A. Perlini, a cura di, "La Chiesa di Jesi", 'tanta egregia e sublime arte' ", Jesi, 2000, pp. 55-56; F. Garroni, A. Perlini, R. Quarchioni, a cura di, "L'iconografia della Vergine a Jesi e nella Vallesina", Jesi, 2006, pp. 6-7; Giorgio Mangani e Barbara Pasquinelli, a cura di, "Guida di Cupramontana, La storia, l'arte, i musei", Ancona, 2011, p. 19; M. Mazzalupi, "Luca di Paolo da Matelica, o le sorprese degli archivi", in A. Delpriori e M. Mazzalupi, a cura di, "Luca di Paolo e il Rinascimento nelle Marche", Perugia, 2015, p. 44, n. 3; M. Mazzalupi, in A. Delpriori, a cura di, "Lorenzo De Carris e i pittori eccentrici nelle Marche del primo Cinquecento", Perugia, 2016, cat. 9. pp. 86-87 (ill.)
    Esposizioni: Sede di Veneto Banca, poi Intesa Sanpaolo in Cupramontana, 2016-2019



    Stato di conservazione. Supporto: 50% (frammento)
    Stato di conservazione. Superficie: 60% (ampie cadute di colore, risarcite anche con interventi recenti e in parte ancora non trattate)

    Segnala Matteo Mazzalupi (2016) che il «delicato frammento apparteneva a una "Mater misericordiae", come denuncia l'ampio aprirsi del mantello azzurro, che in origine proteggeva le figurette dei fedeli raccolti sotto di esso. Alle spalle della Vergine cadeva un grosso drappo a decori dorati, mentre a sinistra sono visibili parti del braccio sinistro e di un'ala di un angelo il cui pendant è invece perduto completamente». Allo studioso si deve il merito di aver restituito, indagandone in particolare le fisionomie e la cromia, la nostra Madonna a Lorenzo de Carris, in confronto con la Pala Turelli per Santa Maria a Matelica (1493-1494) e con gli affreschi della chiesa di Santa Maria delle Grazie a Baregnano di Camerino. La attribuzione - confermata da Alessandro Delpriori (comunicazione del 21 settembre 2021) - supera le precedenti ipotesi di Bruno Molajoli (a un seguace del Pinturicchio) e di Donnini e Parisi Presicce (1994, p. 242, e 2000), che colgono «un raffaellismo sul tipo di quello sviluppato da Vincenzo Pagani, l'artista di Monterubbiano che svolse un ruolo di primo piano nel capitolo cinquecentesco della pittura marchigiana».
    Secondo Bruno Molajoli, che ne diede notizia nel 1932 riportando le ricerche di due appassionati del luogo, Giorgio Umani e don Ulderico Fazi, parroco della locale chiesa di San Leonardo, in «un libro di memorie della chiesa di Santa Maria della Misericordia, custodito presso quella parrocchia, i due avevano ritrovato la notizia che nel luglio 1809, nello staccare a massello in Santa Maria un affresco raffigurante la Madonna della Misericordia firmato dai fratelli Dionisio, Giacomo e Girolamo Nardini da Sant’Angelo in Vado, si rinvenne su un muro retrostante un frammento di soggetto simile, che fu poi a sua volta staccato e trasferito nella casa di tale Luigi Rosetti», acquistata il 2 giugno 1900, quale propria sede, dalla Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana. Come nota Mazzalupi (2016), sulla scorta di Molajoli (p. 10), l'affresco dei Nardini, che si conserva tuttora nella rinnovata chiesa della Misericordia «potrebbe rispecchiare almeno in parte l’originaria composizione di quello più antico; la sostituzione fu dettata probabilmente da problemi statici del muro primitivo, che dovette essere rafforzato aggiungendovi davanti una nuova muratura, sulla quale fu eseguito il nuovo dipinto». I termini cronologici sono piuttosto incerti anche se appare verisimile che la chiesa originaria della Madonna della Misericordia sia stata eretta nel 1492, come riporta Molajoli (p. 6, sulla scorta di precedente bibliografia e senza poter verificare la fonte della notizia), e probabile la datazione dell'affresco dei Nardini a pochi anni dopo il passaggio del secolo. Ne consegue, sia su base stilistica sia in ragione dei termini ante quem e post quem offerti dalla costruzione delle chiesa e dall'affresco dei Nardini, una datazione tra il 1495 e il 1500 per l'opera in asta. Una datazione più precisa non è possibile: benché il citato libro di memorie attribuisca la commissione dell'affresco al comune, alla confraternita e al popolo "del Massaccio”, nome medievale di Cupramontana, nell'archivio storico comunale di ciò non v'è traccia.

    Ringraziamo Alessandro Delpriori per il supporto nella catalogazione dell'opera.

  • Germania (Fine del XVIII secolo - Inizi del XIX secolo)
Ritratto di Goethe da giovane (?)
    Lot 135

    Germania (Fine del XVIII secolo - Inizi del XIX secolo)
    Ritratto di Goethe da giovane (?)
    Matita su carta preparata
    22 x 16,3 cm

    Provenienza: Felix Semyonov, New York - Roma

    Stato di conservazione. Supporto: 60%
    Stato di conservazione. Superficie: 60%

    Il ritratto, molto fresco, ricorda le fattezze di Johann Wolfgang von Goethe (1749 - 1832). Rispetto alla fisionomia che presenta nel celebre ritratto di Johann Heinrich Wilhelm Tischbein (1751–1829), il poeta sarebbe qui, tuttavia, più giovane di qualche anno. È l'effetto di un foglio in presa diretta, rispetto ad un ritratto di piena compostezza? Al verso del cartoncino di supporto è applicato un secondo disegno, una figura delineata a matita ripassata a penna su carta velina, 17,3x7,5 cm., che pure richiama, nella semplificazione lineare delle forme, la comunità tedesca a Roma a cavallo tra fine del XVIIII e inizi del XIX secolo.
    La identificazione con il giovane Goethe non è condivisa da Mareike Hennig, direttrice del complesso Goethe-Haus, Goethe-Museum und Kunstsammlungen di Francoforte ed autorità sulla vita del poeta. La dr.ssa Hennig segnala che nei ritratti conosciuti "parte del mento di Goethe è più snello e sottile, la bocca non è così piena e morbida e la fronte è più lunga. Inoltre l'artista cerca di sottolineare la sorprendente abbondanza di capelli, che Goethe non ha mai avuto in questo modo" (comunicazione del 12 aprile 2021).
    Un secondo disegno, incluso nel lotto, appare vicino a Johann Friedrich Overbeck (1789-1869).

    Ringraziamo la dr.ssa Mareike Hennig per il supporto nella catalogazione dell'opera.

  • Persia occidentale (Ultimo quarto del XX secolo)
Tappeto Bijar
    Lot 137

    Persia occidentale (Ultimo quarto del XX secolo)
    Tappeto Bijar
    Vello in lana su armatura in cotone, con nodo simmetrico
    209 x 138 cm

    Elementi distintivi: etichetta della Galleria d’arte Martinazzo, Montebelluna

    Provenienza: Galleria d’arte Martinazzo, Montebelluna; Veneto Banca SpA in LCA

    Stato di conservazione. Supporto: 90%
    Stato di conservazione. Superficie: 90%

    Produzione del Kurdistan persiano.

  • Agostino Rubini (1558 - 1594), ambito di
Busto di patrizio
    Lot 138

    Agostino Rubini (1558 - 1594), ambito di
    Busto di patrizio
    Legno con argentatura a bolo
    57,7 x 43 x 20 cm (busto)
    12,3 x 29,2 x 20,6 cm (base)

    Elementi distintivi: Traghetta moderna sul retro «222302»
    Provenienza: Felix Semyonov, New York - Roma

    Stato di conservazione. Supporto: 80% (fratture, danni da urto)
    Stato di conservazione. Superficie: 70% (abrasioni)

    Anne Schulz colloca il busto in esame nelle produzioni italiane del Cinquecento (comunicazione dell'11 ottobre 2021), ambito meglio precisato da Giulia Ericani con "riferimento alla lezione dello scultore in marmo e in stucco Agostino Rubini" (10 ottobre 2021). Di Rubini, scultore raro e dalla cronologia incerta, nipote e allievo di Alessandro Vittoria, sono note, oltre gli ornamenti dei timpani del Ponte di Rialto e alle decorazioni della facciata della chiesa di San Lorenzo a Mestre, le effigi di Pompeo Trissino e Vincenzo Garzadori al Teatro Olimpico di Vicenza. A Villa Capra detta la Rotonda, a Riviera Berica, sulla scalinata di accesso alla villa si erge una figura allegorica, recentemente attribuita al maestro (I. Turetta, in M. De Vincenti, Scultura nei giardini delle ville venete. Il territorio Vicentino, Venezia 2014, pp. 312-321 cat. 72).

    Ringraziamo le dottoresse Giulia Ericani e Anne Schulz per il supporto nella catalogazione dell'opera.

  • Alfonso Torreggiani (1682 - 1764), ed altri
Coppia di divani con mascheroni, cariatidi e temi floreali, 1752
    Lot 139

    Alfonso Torreggiani (1682 - 1764), ed altri
    Coppia di divani con mascheroni, cariatidi e temi floreali, 1752
    Legno di tiglio riccamente intagliato e dorato
    145 x 289 x 69 cm (ogni divano)

    Provenienza: Palazzo Aldrovandi Montanari, Bologna; Surprise di Paola Cuoghi, Modena, 2008; Veneto Banca SpA in LCA

    Certificati: Expertise di Graziano Manni, febbraio 2005 (in copia); certificato emesso da Surprise di Paola Cuoghi, Modena, non datato

    Stato di conservazione. Supporto: 90% (lievi fessurazioni e minimi interventi; tessuti sostituiti)
    Stato di conservazione. Superficie: 90% (consunzioni d’uso della doratura; piccole scalfiture e minime integrazioni)

    Come segnala Graziano Manni, nella nota critica del 2005, la «presente coppia fa parte di una serie di arredi costruita en suite e comprendente anche almeno due altri divani con analoga impostazione decorativa, serie che abbelliva i saloni di Palazzo Aldrovandi a Bologna, nel quale nel 1752 è presente come decoratore e disegnatore sia dei mobili che degli ornati architettonici Alfonso Torreggiani, il maggiore architetto-designer emiliano di metà Settecento. Uno di questi divani era già stata pubblicato nel 1973 da Alvar Gonzales Palacios (Mobili d'arte. Storia del mobile dal '500 al '900, Fabbri editore, Milano, 1973, p. 38), con la corretta indicazione di provenienza dalla storica dimora bolognese e con una breve nota esplicativa che ignorava però una precedente edizione con foto e menzione della notevole serie di divani da parte di Longhi e Zucchini in occasione di una prima rassegna del 1935 sull'arte del Settecento bolognese, dove proprio lo stesso divano di Casa Aldrovandi era stato esposto (R. Longhi - G. Zucchini, Mostra del Settecento bolognese, Bologna, 1935, p. 78, tav. XCIV). Assai più precisa in ordine alla importante serie di mobili che ad evidenza si rifaceva all'ideazione ed ai disegni del Torreggiani è stata successivamente la scheda di Jadranka Bentini in uno dei tre cataloghi sulle mostre dedicate al Settecento emiliano nel 1979 che si svolsero a Bologna, Parma e Faenza (in AA.VV., L'arte del Settecento emiliano. L'arredo sacro e profano, Alfa, Bologna, 1979, p. 57, scheda 35) dove compariva nuovamente esposto il divano Aldrovandi, che aveva già lasciato la propria sede originaria per far parte di una raccolta privata. Segno evidente che era già in corso l'incresciosa dispersione dell'importante complesso. Importante e significativo complesso in quanto ancora una volta il Torreggiani concepiva la sontuosa decorazione di interni in modo unitario, vale a dire all'unisono tra ornati architettonici e arredi mobili, così come egli aveva fatto in precedenza nel 1736 in Palazzo Cavriani a Mantova e nell'intervento di ristrutturazione nel 1737 nella villa dei Malvezzi denominata 'il Floriano' nella campagna bolognese di Bagnarola di Budrio (disegni e mobili delle due residenze sono editi in G. Manni, Mille mobili emiliani, Artioli, Moderna, 1981, pp. 187-192). (...) Altrettanto significativo risulta poi il ritrovamento della stessa radice di modelli decorativi neomanieristici inseriti nel barocchetto bolognese di invenzione torregianesca: si notino le piccole erme che vediamo disposte in forte rilievo sui sostegni di un piccolo tavolo da gioco conservato al "Floriano" di Budrio (Manni, cita. 1980, p. 192) e che ritroviamo nella medesima accezione in tutta la serie dei divani Aldrovandi. Si è meno informati su quanto concerne l'esecutore degli intagli. Bisognerà rifarsi alla ristretta cerchia di artefici dei quali il Torreggiani si servì nel ventennio in cui operò tra Bologna, Mantova e Parma, sui quali come detto non è stata ancora ritrovata un'adeguata copertura documentaria e cioè: Francesco Casalgrande, Domenico Resta, i fratelli Ottavio e Nicola Toselli».

  • Azerbaijan (Ultimo quarto del XIX secolo)
Tappeto Kazak
    Lot 140

    Azerbaijan (Ultimo quarto del XIX secolo)
    Tappeto Kazak
    Vello in lana su armatura in lana, con nodo simmetrico
    156 x 113 cm

    Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA

    Stato di conservazione. Supporto: 60% (una testata da fermare)
    Stato di conservazione. Superficie: 40% (numerose perdite del vello, restauri minori)

    Esemplare insolito per le piccole dimensioni, presenta un impianto con tre medaglioni ottagonali in campo centrale, circondato da una bordura a granchi, racchiusa tra due cornici medacyl.

  • Roma (XVII secolo)
Ritratto di papa Gregorio XIV, 1591 ca.
    Lot 141

    Roma (XVII secolo)
    Ritratto di papa Gregorio XIV, 1591 ca.
    Olio su tela
    49,6 x 39,4 cm (la tela)
    49,6 x 41,4 x 3,4 cm (con bacchette laterali)

    Provenienza: Felix Semyonov, New York - Roma

    Stato di conservazione. Supporto: 80% (rintelo, su telaio probabilmente originale)
    Stato di conservazione. Superficie: 60% (cadute di colore e integrazioni, soprattutto sulla fascia inferiore)

    Il ritratto coglie bene la bonomia di Gregorio XIV, al secolo Niccolò Sfondrati o Nicola Sfondrato (1535-1591), papa per meno di un anno, dall'8 dicembre 1590 al 16 ottobre 1591. Immediato il riscontro con ritratti incisi del pontefice, tra i quali la tavola di Philip Galle (1537-1612), datata 1591, di cui un esemplare si conserva alla Zustiftung - Kunstsammlungen der Veste Coburg.

  • India (I quarto del XX secolo)
Tappeto Agra
    Lot 142

    India (I quarto del XX secolo)
    Tappeto Agra
    Vello in lana su armatura in cotone, con nodo asimmetrico
    953 x 197 cm

    Provenienza: collezione Cingi, Modena, 2006; Veneto Banca SpA in LCA

    Certificati: Raffaele Verolino, Modena, s.d.

    Stato di conservazione. Supporto: 30% (frammento ricontestualizzato con l’intera bordura del lato destro ritessuta)
    Stato di conservazione. Superficie: 50% (ampie aree restaurate)

    Il tappeto si sviluppa con una serie di palmette incolonnate sull’asse centrale, accompagnate da foglie arcuate. Lo stesso motivo si ripete nella bordura che però risulta essere originale soltanto nella parte sinistra. La bordura di destra è completamente ritessuta, il che induce a pensare che il tappeto in origine avesse formato completamente diverso e non di corsia.

  • Area veneta (II quarto del XVIII secolo), (?)
Bureau Trumeau con specchio inciso con tela di Flora
    Lot 144

    Area veneta (II quarto del XVIII secolo), (?)
    Bureau Trumeau con specchio inciso con tela di Flora
    Noce e radica di noce (impiallacciatura), abete (scafo ed interni), bronzo brunito (maniglieria), specchi sagomati e incisi (ante e cartiglio)
    260,5 x 118 x 63,2

    Provenienza: Matheus srl, Vicenza, 2013; Veneto Banca SpA in LCA

    Stato di conservazione. Supporto: 70% (castelletto rifatto; cassetti interni rimaneggiati; cassetti del bureau con segni di scorrimento incongrui; rinforzo in tela su fessura della schiena)
    Stato di conservazione. Superficie: 70% (bocchette sostituite; impiallacciatura interna in gran parte sostituita; specchi non antichi)

    Il mobile è stato attribuito al II quarto del XVIII secolo in sede d'asta. Nel 2013 Fabio Ferraccioli l'ha attribuito al I quarto.

  • Venini (1921), Vetreria
Lampadario a dodici fiamme
    Lot 145

    Venini (1921), Vetreria
    Lampadario a dodici fiamme
    Vetro soffiato di Murano, metallo, parti elettriche
    89 x 101 cm

    Firma: incisione sulla coppa, «Venini»
    Data: incisione sulla coppa «2004»

    Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA

    Stato di conservazione. Supporto: 90%
    Stato di conservazione. Superficie: 95%

    «Rivisitazione di un modello Venini di grande fortuna: la brillantezza del vetro rivela una lavorazione a gas metano» (Rosa Barovier Mentasti, comunicazione orale del 24 novembre 2020). La altezza del corpo illuminante a partire dal soffitto è di 123 cm.

    Nota bene: l'oggetto va ritirato a cura e spese dell'acquirente, incluso smontaggio dalla rete elettrica, presso l'ex Centro Direzionale di Veneto Banca a Montebelluna.

  • Cina settentrionale (I quarto del XX secolo)
Tappeto Pechino
    Lot 146

    Cina settentrionale (I quarto del XX secolo)
    Tappeto Pechino
    Vello in lana su armatura in cotone, con nodo asimmetrico
    354 x 317 cm

    Provenienza: collezione Cingi, Modena, 2004; Veneto Banca SpA in LCA

    Certificati: Scheda di Raffaele Verolino, non datata

    Stato di conservazione. Supporto: 50% (trama incotta, lacerazioni)
    Stato di conservazione. Superficie: 50% (usura localizzata, restauri)

    Il piccolo medaglione circolare, su fondo blu, presenta simboli caratteristici del buddhismo (la peonia, il ventaglio, il limone selvatico etc). Arricchiscono l’apparato quattro draghi nei cantonali.

  • Roma (I metà del XX secolo)
La Signora Serafini
    Lot 147

    Roma (I metà del XX secolo)
    La Signora Serafini
    Olio su tela
    41 x 31 cm

    Altre iscrizioni: al verso, a matita sul telaio, “Ritratto della Serafini”
    Elementi distintivi: una etichetta con il numero 63 e lacerto di una seconda etichetta
    Provenienza: Felix Semyonov, New York - Roma

    Stato di conservazione. Supporto: 90%
    Stato di conservazione. Superficie: 90%

    Il dipinto suggerisce una mano femminile.

  • Persia nord occidentale (III quarto del XX secolo)
Tappeto Karaja
    Lot 148

    Persia nord occidentale (III quarto del XX secolo)
    Tappeto Karaja
    Vello in lana su armatura in cotone
    286 x 215 cm

    Elementi distintivi: etichetta anonima indicante la provenienza dalla Repubblica islamica dell’Iran e ulteriore etichetta anonima con riferimento alle dimensioni del tappeto e numero di inventario
    Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA

    Stato di conservazione. Supporto: 80%
    Stato di conservazione. Superficie: 80%

    Tipici elementi dei tappeti Karaja con medaglioni di forma squadrata ed esagonale su campo rosso. Insolito il formato, tendente al quadrato anziché a passatoia.

  • Turchia (Ultimo quarto del XX secolo)
Tappeto neo-ottomano
    Lot 151

    Turchia (Ultimo quarto del XX secolo)
    Tappeto neo-ottomano
    Lana su lana
    607 x 442 cm

    Elementi distintivi: marchio di fabbrica intessuto sul rovescio; etichetta con riferimenti tecnici
    Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA

    Stato di conservazione. Supporto: 90%
    Stato di conservazione. Superficie: 90% (danni alle bordature)

    Tappeto decorativo e di grande impatto, con sigla imitativa di tugra (firma sultaniale), che identifica il pezzo come di produzione ricercata ma recente. Disegno con elementi di derivazione ottomana, come palmette, foglie a falce e nastri di nuvole. Il fondo chiaro e il centro molto piccolo lo rendono di facile uso in arredamento.

Lots from 73 to 96 of 176
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IL CULTO DELL'ARREDO. FASE 4. BASI D'ASTA RIBASSATE

178 lotti per arredare grandi dimore. Dai dipinti di Francesco Guardi, alla cerchia di Canaletto, da Pietro Fragiacomo, a Luigi Nono e François Boucher, alle sculture - tra cui diversi marmi - ai mobili, che descrivono l'apice del gusto Veneto, toscano, romano e bolognese, Barocco e Rococò, fino ai tappeti, dai Savonnerie ai famosi Agra, realizzati per la ricca clientela britannica quando l'India era il diamante più prezioso dell'Impero.

Un'asta di straordinaria ricchezza, che contiene, per tutti i tipi di beni, anche oggetti con prezzi di partenza accessibili anche al pubblico che si avvicina per la prima volta all'arredamento di grande qualità.

La prossima tornata d'asta si tiene il 16 luglio 2025 alle ore 17.00 IT.

Sessions

  • 16 July 2025 hours 17:00 SESSIONE UNICA (3 - 256)

Exhibition

L'asta include 178 lotti, collocati quasi tutti a Vicenza (Spazio Bonino, Via Vecchia Ferriera 70), tranne pochi - specificati nel regolamento d'asta - conservati a Villa Gasparini Spineda Loredan (Venegazzù), presso l'ex Centro Direzionale di Veneto Banca (Montebelluna) e la sede Bonino a Roma (Via Filippo Civinini 21-37, 00197).


Per avere una visione completa dell’asta e del suo funzionamento si consultino, oltre al catalogo digitale dei lotti, le Regole della Vendita.

Payment and Shipping

Pagamenti, Commissioni e conseguenze dell’inadempienza.

1. L’acquirente è obbligato al saldo della somma dovuta, pari al prezzo di aggiudicazione più la commissione di intermediazione a carico dell’Acquirente.

2. Conformemente al tariffario in vigore presso la Casa di Vendite, depositato in copia conforme presso la Questura di Roma, alla vendita sono applicate, a carico dell’acquirente, le seguenti commissioni, computate sul prezzo di aggiudicazione di ogni singolo lotto: per tutti i lotti con prezzo di aggiudicazione da € 0 fino a € 500, 40% + IVA; per i lotti con prezzo di aggiudicazione superiore a € 500, per la parte del prezzo di aggiudicazione da € 0 fino a € 50.000, 31,64% + IVA; per la parte del prezzo di aggiudicazione da € 50.000 fino a € 1.600.000, 28,37% + IVA; per la parte del prezzo di aggiudicazione oltre € 1.600.000, 21,80% + IVA. Per i clienti titolari di Bonino Club Card, che seguono le regole della promozione Winter 2024 2025, tutte le commissioni sono ridotte come segue: per tutti i lotti con prezzo di aggiudicazione da € 0 fino a € 500, 35% + IVA; per i lotti con prezzo di aggiudicazione superiore a € 500, per la parte del prezzo di aggiudicazione da € 0 fino a € 50.000, 26,64% + IVA; per la parte del prezzo di aggiudicazione da € 50.000 fino a € 1.600.000, 23,37% + IVA; per la parte del prezzo di aggiudicazione oltre € 1.600.000, 16,80% + IVA. In ogni caso è applicata una commissione minima di € 20 + IVA per lotto.

3. Il pagamento deve essere effettuato tramite bonifico bancario.

4. Gli effetti contrattuali, incluso il passaggio di proprietà, si produrranno solo al buon esito del pagamento.

5. Il mancato pagamento di un Lotto entro il 35° giorno naturale dalla seduta di aggiudicazione comporterà l’annullamento della stessa, fatto salvo l’obbligo per la parte inadempiente di far fronte al danno cagionato al venditore e alla Casa di Vendite, quantificato al minimo nel 30% dell’importo dovuto. 


Il ritiro dei Lotti e le conseguenze del tardivo, o mancato, ritiro. Esportazioni

1. Il Lotto potrà essere ritirato, ad avvenuto saldo e previo appuntamento, ove è conservato, secondo le istruzioni della Casa di Vendite, a cura e spese dell’acquirente.

2. Per quanto concerne i lotti esposti presso l’ex Centro Direzionale di Veneto Banca, ora Intesa Sanpaolo, in Via Feltrina Sud, 250, Montebelluna e presso Villa Spineda Gasparini Loredan in Volpago del Montello, è a cura e spese dell’acquirente, in occasione del ritiro, anche il distacco dei lotti dalla rete elettrica e dai punti di fissaggio a muro e soffitti con ripristino degli stessi, da eseguirsi a regola d’arte.

3. I lotti non ritirati entro 60 giorni dalla seduta di aggiudicazione saranno trasferiti in deposito presso adeguata struttura di stoccaggio a lungo termine, con oneri di trasporto e stoccaggio a carico del proprietario (d’ora in poi il “Proprietario”). Qualora il costo di trasporto e stoccaggio raggiunga la metà del prezzo di aggiudicazione, la Casa d’aste lo comunicherà via email al Proprietario. Se il Proprietario non provvederà al saldo dei predetti costi e al ritiro del Lotto entro 7 giorni, la Casa di Vendite sarà libera di rimettere in asta il Lotto ad offerta libera, pubblicandolo sul sito www.goforarts.com per 7 giorni: il Lotto sarà aggiudicato alla migliore offerta pervenuta ed il prezzo di aggiudicazione sarà trattenuto dalla Casa di Vendite nella misura corrispondente ai predetti costi; l’eventuale residuo economico sarà messo a disposizione del Proprietario; in caso di incasso inferiore ai citati costi o di assenza di offerte per il Lotto la proprietà del lotto sarà trasferita alla Casa di Vendite, a saldo di quanto dovuto dal Proprietario.

4. Si ricorda che l’esportazione di opere d’arte e oggetti d’antichità dall’Italia, così come la movimentazione di beni vincolati dal Ministero della Cultura ed organi corrispondenti nelle regioni a statuto speciale, è soggetta ad autorizzazione e/o verifica da parte degli organi di tutela. Dal momento dell’acquisto, che si perfeziona con il pagamento, l’acquirente, divenuto proprietario, è l’unico responsabile delle attività di ritiro, movimentazione, ed eventuale esportazione dei lotti, ed è tenuto a svolgere autonomamente tutte le verifiche necessarie ed a prendere tutte le decisioni ed eseguire tutte le attività conseguenti nel rispetto delle leggi italiane. 

Buyer's Premium

Chi partecipa all'asta dichiara di aver letto e compreso il Regolamento di vendita, come integrato dagli Aggiornamenti. Conformemente al tariffario in vigore presso la Casa di Vendite, depositato in copia conforme presso la Questura di Roma, alla vendita sono applicate, a carico dell’acquirente, le seguenti commissioni, computate sul prezzo di aggiudicazione di ogni singolo lotto: per tutti i lotti con prezzo di aggiudicazione da € 0 fino a € 500, 40% + IVA; per i lotti con prezzo di aggiudicazione superiore a € 500, per la parte del prezzo di aggiudicazione da € 0 fino a € 50.000, 31,64% + IVA; per la parte del prezzo di aggiudicazione da € 50.000 fino a € 1.600.000, 28,37% + IVA; per la parte del prezzo di aggiudicazione oltre € 1.600.000, 21,80% + IVA. Per i clienti titolari di Bonino Club Card, che seguono le regole della promozione Winter 2024-2025, tutte le commissioni sono ridotte come segue: per tutti i lotti con prezzo di aggiudicazione da € 0 fino a € 500, 35% + IVA; per i lotti con prezzo di aggiudicazione superiore a € 500, per la parte del prezzo di aggiudicazione da € 0 fino a € 50.000, 26,64% + IVA; per la parte del prezzo di aggiudicazione da € 50.000 fino a € 1.600.000, 23,37% + IVA; per la parte del prezzo di aggiudicazione oltre € 1.600.000, 16,80% + IVA. In ogni caso è applicata una commissione minima di € 20 + IVA per lotto. Il pagamento deve avvenire tramite bonifico bancario entro 35 giorni naturali dalla seduta d'asta. Le penali per il tardivo pagamento sono pari al 30% dell'importo dovuto. L'importo dovuto per il tardivo ritiro corrisponde a tutte le spese sostenute dalla casa d'aste per ritirare il lotto nei modi posti dalle Regole della Vendita a carico dell'acquirente, per movimentarlo e per stoccarlo adeguatamente, inclusa protezione assicurativa, fino al ritiro da parte dello stesso o alla sua vendita forzata.

More information

Come ci si registra per l’asta

1. Può proporre offerta qualunque persona maggiorenne, debitamente registrata presso la Casa di Vendite (d’ora in poi “Offerente”).

2. Per registrarsi, l’Offerente dovrà compilare la modulistica relativa ai dati anagrafici ed alla privacy, nonché – se intende offrire per oltre € 10.000 nel corso dell’anno – la modulistica antiriciclaggio. Dovrà inoltre comunicare alla Casa di Vendite:

a) se cittadino italiano privato, copia di un valido documento di identificazione (Passaporto / Carta di Identità) e del codice fiscale;

b) se professionista/azienda italiani, visura camerale aggiornata, codice identificativo per la fatturazione elettronica e copia di un valido documento di identificazione (Passaporto / Carta di Identità) del professionista / dell’amministratore dell’azienda;

c) se cittadino straniero privato, copia di un valido documento di identificazione (Passaporto / ID), rilasciato da autorità straniera riconosciuta dalle Autorità italiane;

d) se professionista o azienda stranieri, copia del certificato di registrazione del professionista o dell’azienda presso archivio pubblico competente e copia fotostatica di un valido documento di identificazione (Passaporto / Carta di Identità) del professionista / dell’amministratore dell’azienda, rilasciati da autorità straniera riconosciuta dalle Autorità italiane.

Bidding increments

  • from0to200increment of10
  • from200to300increment of15
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  • from30000to40000increment of2000
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  • from200000to400000increment of20000
  • from400000to800000increment of40000
  • from800000to1000000increment of50000
  • from1000000to infiniteincrement of50000