IL CULTO DELL'ARREDO. III FASE. BASI D'ASTA RIBASSATE
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Lot 231 Johann Ladenspelder (1512 - 1574)
Il mostro marino
Acquaforte su carta
25,1 x 19,1 cm
Firma: monogramma "-IH-V-E" (= Johann von Essen) in basso a destra; monogramma "AD" (= Albrecht Dürer)
Provenienza: Felix Semyonov, New York - Roma
Stato di conservazione. Supporto: 80% (abrasioni)
Stato di conservazione. Superficie: 90%
Johann Ladenspelder, anche noto come Hans of Essen, incisore e stampatore, è particolarmente noto per i suoi lavori di traduzione (o ritraduzione) in stampa dai maestri del rinascimento: a lui si deve, per esempio, l'incisione della serie completa dei tarocchi di Mantegna.
La nostra stampa è tratta da un originale di Albrecht Dürer del 1498 (Hollstein, 38), a essa speculare. La scena è ricordata da Dürer nel suo diario di viaggio nei Paesi Bassi come "mostro marino": si vede una donna nuda che viene trascinata via da una divinità marina, lasciandosi alle spalle una concitata scena di uomini e donne in acqua e nei pressi della riva. Si tratta forse del rapimento di Amimone, figlia del re Danao, da parte di Poseidone. Quest’ultima interpretazione è, del resto, documentata nel "Catalogo" della collezione del marchese pavese Luigi Malaspina di Sannazzaro, il quale possedeva un'analoga edizione di Ladenspelder dell'originale düreriano (Pavia, Musei Civici, inv. St. Mal. 275). Possibili anche altre interpretazioni, tra cui che si tratti di Perimele rapita dal dio fluviale Acheloo, ovvero della rappresentazione di una storia raccolta da Poggio Bracciolini e pubblicata a Norimberga nel 1472 da Anton Koberger. -
Lot 232 Europa (Belgio?) (II metà del XX secolo)
Tappeto meccanico in stile persiano
Vello in lana su armatura in cotone
238 x 170 cm
Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 60% (frange spezzate localmente)
Stato di conservazione. Superficie: 70% -
Lot 233 Persia nord occidentale (Ultimo quarto del XX secolo)
Tappeto Goravan
Vello in lana su armatura in cotone, con nodo simmetrico
296 x 232 cm
Elementi distintivi: etichetta “R. B. J.“ con indicazioni di produzione e ulteriore etichetta con dati del tappeto e numero di inventario
Provenienza: R. B. J.; Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 70%
Stato di conservazione. Superficie: 70% -
Lot 234 Germania (XIX secolo)
Profilo di Michelangelo
Bassorilievo in marmo
23,4 x 17,8 x 4,6 cm 2,5 kg (chilogrammi)
Provenienza: Felix Semyonov, New York - Roma
Stato di conservazione. Supporto: 90% (sbeccature ai margini)
Stato di conservazione. Superficie: 95% (depositi) -
Lot 235 Italia centrale (XVIII-XIX secolo)
Coppia di consolle
Marmo rosa; legno dorato
83 x 108 x 45 cm
Provenienza: Principi Toraldo di Massa Lubrense; Eredi Toraldo, Roma
Stato di conservazione. Supporto: 80% (lieve scheggiature del marmo sul lato sinistro di uno degli esemplari, rinforzi alle strutture lignee; instabilità che richiede staffe a parete)
Stato di conservazione. Superficie: 80% (cadute della patina e parti ridorate)
Consolle realizzate con marmo rosa e con basamento in legno dorato con motivi decorativi e zoom.
Nota bene: il lotto è visionabile e va ritirato, a cura e spese dell'acquirente, presso il deposito di Bonino a Roma. -
Lot 236 Persia centrale (Ultimo quarto del XX secolo)
Tappeto Ghom
Vello in lana su armatura in cotone, con nodo asimmetrico
200 x 200 cm
Elementi distintivi: due etichette anonime con indicazione di numeri di inventario
Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 90%
Stato di conservazione. Superficie: 90%
Il tappeto presenta un disegno a piastrelle, detto anche a giardino: le piastrelle contengono elementi peculiari, fra i quali una nicchia da preghiera con vaso, un motivo boteh, ramoscelli fioriti etc. -
Lot 237 Persia centrale (Ultimo quarto del XX secolo)
Tappeto Bakhtiyari
Vello in lana su armatura in cotone, con nodo simmetrico
202 x 200 cm
Elementi distintivi: etichetta della Galleria d’arte Martinazzo, Montebelluna
Provenienza: Galleria d’arte Martinazzo, Montebelluna; Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 80%
Stato di conservazione. Superficie: 80%
Classico disegno a piastrelle o a giardino con anfore, ramoscelli fioriti ed il motivo della nicchia da preghiera. Bella bordura a fondo avorio con motivi a boteh variamente accoppiati. -
Lot 238 Italia (Metà del XX secolo)
Ritratto maschile
Terracotta
23,5 x 17,2 x 22,6 cm
Provenienza: Felix Semyonov, New York - Roma
Stato di conservazione. Supporto: 85% (alcuni danni da urto)
Stato di conservazione. Superficie: 90% (depositi, abrasioni)
L'opera richiede la costruzione di una base per essere posizionata come nelle immagini di catalogo. -
Lot 239 Persia occidentale (II metà del XX secolo)
Tappeto Senneh
Vello in lana su armatura in cotone, con nodo simmetrico
188 x 177 cm
Elementi distintivi: etichetta della Galleria d’arte Martinazzo, Montebelluna
Provenienza: Galleria d’arte Martinazzo, Montebelluna; Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 70%
Stato di conservazione. Superficie: 70%
Il campo a boteh su fondo blu, la bordura a fondo azzurro chiaro con rose del tipo gol farang o rosa francese. -
Lot 240 Pakistan (Ultimo quarto del XX secolo)
Tappeto Chobi Ziegler
Vello in lana su armatura in cotone, con nodo asimmetrico
239 x 197 cm
Elementi distintivi: etichetta della Galleria d’arte Martinazzo, Montebelluna
Provenienza: Galleria d’arte Martinazzo, Montebelluna; Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 70%
Stato di conservazione. Superficie: 60% -
Lot 241 Italia (Ultimo quarto del XIX secolo)
Ritratto maschile, 1890 ca.
Terracotta
28,8 x 17,8 x 11,5 cm 2,10 kg (chilogrammi)
Provenienza: Felix Semyonov, New York - Roma
Stato di conservazione. Supporto: 50% (danni conseguenti ad un forte urto, con fratture molto importanti - anche al collo, la testa è mobile e trattenuta per incastro - e perdita di materia; parti ricomposte in restauro)
Stato di conservazione. Superficie: 70%
Scultura impressionistica, di piglio molto vivo, vicinissima allo stile pittorico di Antonio Mancini, ma non di sua mano (comunicazione di Cinzia Virno del 12 dicembre 2020). L'ipotesi che si tratti dell'opera - «davvero interessante» - di un pittore è tuttavia sottolineata da Alfonso Panzetta, pur senza avanzare ipotesi attributive: «non è una scultura di uno scultore, ma di un pittore! Uno scultore, abituato a ragionare per volumi e masse - anche se di estrazione "pittorica" - non avrebbe mai reso la parte degli occhi e delle orecchie come si vede nella terracotta in esame. È un pittore che modella!» (comunicazione del 13 novembre 2020).
Ringraziamo la dr.ssa Cinzia Virno e il prof. Alfonso Panzetta per il supporto nella catalogazione dell'opera. -
Lot 242 Persia centrale (Ultimo quarto del XX secolo)
Tappeto Ghom
Vello in lana su armatura in cotone, con nodo asimmetrico
195 x 207 cm
Elementi distintivi: etichetta della Galleria d’arte Martinazzo, Montebelluna
Provenienza: Galleria d’arte Martinazzo, Montebelluna; Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 90%
Stato di conservazione. Superficie: 90%
Il campo di questo tappeto è diviso in quattro settori, ciascuno dei quali contiene un diverso disegno di medaglione con fondo di colore variato, una sorta di campionario. -
Lot 244 Persia nord occidentale (Ultimo quarto del XX secolo)
Tappeto Tabriz 60 raj
Vello in lana e seta su armatura in cotone, con nodo simmetrico
195 x 195 cm
Elementi distintivi: etichetta della Galleria d’arte Martinazzo, Montebelluna
Provenienza: Galleria d’arte Martinazzo, Montebelluna; Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 90%
Stato di conservazione. Superficie: 90% -
Lot 245 Persia nord occidentale (Ultimo quarto del XX secolo)
Tappeto Tabriz
Vello in lana su armatura in cotone, con nodo simmetrico
248 x 251 cm
Elementi distintivi: etichetta della Galleria d’arte Martinazzo, Montebelluna
Provenienza: Galleria d’arte Martinazzo, Montebelluna; Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 90%
Stato di conservazione. Superficie: 90%
Esemplare con motivo herati di campo e di bordura particolarmente fitto e minuto. -
Lot 247 Roma (Fine del XIX secolo - Inizi del XX secolo), (?)
Giocatori di bocce, 1897-1904
Acquerello e tempera su cartone
68,7 x 100,6 cm
Firma: "F Bloehnvitz" (?) a matita e ad inchiostro
Data: "97" a matita; "1904" a inchiostro
Provenienza: Collezione privata, Roma
Stato di conservazione. Supporto: 70% (sfondamenti e strappi riallineati, di cui almeno 5 risarciti e altri aperti)
Stato di conservazione. Superficie: 60% (interventi di restauro, integrazioni e ritocchi)
L'opera è firmata, ben due volte, ma non si è riusciti ad identificare l'autore. Tuttavia, nell'ambito della produzione di Roma popolare resa celebre prima dai bamboccianti e poi dalla generazione di Bartolomeo Pinelli, è molto raro trovare una rappresentazione del gioco delle bocce, nell'opera in asta probabilmente ambientato in Trastevere.
L'autore - il cui nome suggerisce comunque una origine tedesca - mostra così, nella scelta di un soggetto inatteso, il rapporto con la pittura realista d'oltralpe, che si coglie anche nella impostazione fotografica della scena e nella resa meticolosa dei dettagli. C'è lo sguardo dell'etnografo, il gusto per la documentazione, che anima anche molto cartolinismo del tempo. Ci sono anche i 7 anni di elaborazione dell'opera, che intercorrono tra le due date apposte all'opera (1897 e 1904).
Nota bene: il lotto è visionabile e va ritirato, a cura e spese dell'acquirente, presso il deposito di Bonino a Roma. -
Lot 248 Persia nord occidentale (Ultimo quarto del XX secolo)
Tappeto Tabriz fine
Vello in lana su armatura in cotone, con nodo simmetrico
206 x 205 cm
Elementi distintivi: etichetta della Galleria d’arte Martinazzo, Montebelluna
Provenienza: Galleria d’arte Martinazzo, Montebelluna, 2007; Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 90%
Stato di conservazione. Superficie: 90% -
Lot 249 Persia centrale (II metà del XX secolo)
Passatoia Kashan Natanz
Vello in lana su armatura in cotone, con nodo asimmetrico
354 x 100 cm
Elementi distintivi: etichetta anonima con dati del tappeto, e seconda etichetta anonima
Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 70%
Stato di conservazione. Superficie: 70% -
Lot 250 Maestranze medicee (XIX secolo), imitatore di
Testi di Nettuno, 1793
Terracotta
62 x 33,5 x 29,5 cm 25,8 kg (chilogrammi)
Elementi distintivi: stemma mediceo marchionale sulla schiena
Provenienza: Felix Semyonov, New York - Roma
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 95%
Come ci segnala Sandro Bellesi, le numerose incongruenze stilistiche e storiche, portano a qualificare l'opera come di imitazione. Infatti, la «data 1793 riportata sulla terracotta è decisamente fuori epoca per lo stemma mediceo. La famiglia Medici si estingue, in seguito alla morte di Gian Gastone, nel 1737. Inoltre lo stemma, o arme per essere più precisi, poco si adatta bene alla corona imperiale. La corona imperiale venne adottata dai Lorena in Toscana, solo in seguito alla nomina a imperatore di Francesco Stefano d'Asburgo-Lorena, se non sbaglio negli anni Settanta del '700» (comunicazione dell'11 ottobre 2021).
Ringraziamo il Prof. Sandro Bellesi per il supporto nella catalogazione dell'opera. -
Lot 251 Persia centrale (III quarto del XX secolo)
Tappeto Bakhtiyari
Vello in lana su armatura in cotone, con nodo simmetrico
237 x 159 cm
Elementi distintivi: etichetta della Galleria d’arte Martinazzo, Montebelluna
Provenienza: Galleria d’arte Martinazzo, Montebelluna; Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 70%
Stato di conservazione. Superficie: 70%
Disegno a rose sul campo salmone tipico della produzione dei tappeti Bakhtiyari di Fara-downbe, così come la tessitura con trama singola. -
Lot 253 Pier Francesco Cittadini (1616-1681), seguace di
Coppia di nature morte con sfondo di architetture fantastiche
Olio su tela
100 x 126 cm
Provenienza: Principi Toraldo di Massa Lubrense; Eredi Toraldo, Roma
Stato di conservazione. Supporto: 75% (rifodero)
Stato di conservazione. Superficie: 80% (cadute di colore diffuse, in particolare lungo le cuciture della tela; ritocchi)
Le due opere richiamano nel modello compositivo (natura morta su quinta scenica, con presenza di statue e altri oggetti d'arredo di gusto classico, drappi e cani di tipo King Charles Spaniel), e in alcuni tratti esecutivi (in particolare la resa per linee dell'argento e dell'oro) le opere di Pier Francesco Cittadini (1616-1681), pur non raggiungendone la qualità. La lezione di Cittadini, allievo di Crespi e Milano e di Reni a Bologna, dunque pittore di successo a Roma verso la metà del secolo (con commissioni anche da parte del Re di Francia) influenza grandemente la produzione di nature morte nel Nord Italia. Tre dei suoi ventidue figli furono pittori: Carlo Antonio, Angelo Michele, Giovanni Battista. Troppo scarso il catalogo di questi utlimi per dichiarare una attribuzione in questa direzione, che tuttavia non andrebbe, pari argomento, scartata. Sono state suggerite attribuzioni altenative, in particolare a Antonio Gianlisi il Giovane (1677-1727) e aiuti (Carlotta Venegoni, comunicazione del 26 marzo 2023), alla bottega di Pietro Francesco Gambone (1682-1740), o a un anonimo pittore conoscitore dell'opera del bolognese Adeodato Zuccati (1680-post 1720) e del già citato Antonio Gianlisi il Giovane (Gianluca Bocchi, comunicazione del 27 marzo 2023). I giudizi attributivi si focalizzano quindi su una produzione di inizio Settecento in Emilia Romagna, in particolare gravitante su Bologna e sulla lezione di Cittadini.
Le opere differiscono leggermente nella dimensione: 100x126 cm, la scena con cagnolino e piccola statua antica al margine e architetture fantastiche sullo sfondo; 98x124 cm, la natura morta con tendaggio e architetture fantastiche sullo sfondo.
Ringraziamo i dottori Gianluca Bocchi e Carlotta Venegoni per le ipotesi attributive, formulate in modo indipendente con esame fotografico delle opere. Gli studiosi sono disponibili a rilasciare expertise all'acquirente alle condizioni che la casa d'aste comunicherà riservatamente.
Nota bene: il lotto è visionabile e va ritirato, a cura e spese dell'acquirente, presso il deposito di Bonino a Roma. -
Lot 254 Persia occidentale (Ultimo quarto del XX secolo)
Passatoia Kurd a disegno Senneh
Vello in lana su armatura in cotone, con nodo simmetrico
286 x 75 cm
Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 80%
Stato di conservazione. Superficie: 80% -
Lot 255 Dagestan (III quarto del XX secolo)
Tappeto Khalag a disegno Seikhur Gollu Chi-Chi
Vello in lana su armatura in lana, con nodo simmetrico
266 x 210 cm
Altre iscrizioni: intessuto in russo "Dagestan Khalag"
Elementi distintivi: etichetta anonima con riferimento di inventario e misure erronee; una seconda etichetta anonima
Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 90%
Stato di conservazione. Superficie: 90%
Insolito tappeto caucasico con il motivo a croce di Sant’Andrea tipico dei tappeti Seikhur dell’area di Quba in Azerbaigian ma prodotto in Dagestan come risulta chiaramente dall’iscrizione intessuta. -
Lot 256 Pierre-Jean David, detto David d'Angers (1788 - 1856), da
Ritratto di Victor Hugo
Gesso
67 x 38,7 x 31 cm
Firma: « P.J. DAVID D’ANGERS » incisa sul lato sinistro
Data: « 1837 »
Altre iscrizioni: sul fianco sinistro «A son ami Victor Hugo »
Provenienza: Felix Semyonov, New York - Roma
Stato di conservazione. Supporto: 80% (danni da urto alla base, importanti fratture al verso, abrasioni)
Stato di conservazione. Superficie: 90% (depositi, segni a penna su un fianco)
Edizione in gesso del celebre ritratto custodito al Musee des Beaux Arts di Angers. Come segnala Jacques de Caso, University of California, Berkeley, di questo busto sono stati prodotti in innumerevoli esemplari. Un esemplare è conservato presso la Conway Library del Courtauld Institute of Art. Un ulteriore esemplare. già nella collezione Pierre Bergé, è passato in asta a Sotheby's, Parigi, il 30 ottobre 2018 (l. 442).
Ringraziamo il prof. Jacques de Caso per il supporto nella catalofazione dell'opera. -
Lot 258 Persia occidentale (Ultimo quarto del XX secolo)
Tappeto Kurd Senneh
Vello in lana su armatura in cotone, con nodo simmetrico
290 x 130 cm
Elementi distintivi: etichetta della Galleria d’arte Martinazzo, Montebelluna
Provenienza: Galleria d’arte Martinazzo, Montebelluna; Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 90%
Stato di conservazione. Superficie: 90%