Asta N. 59 - II Arte Antica, Moderna e Contemporanea
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Lot 475 Plinio Nomellini, Figure.
Penna e inchiostro di china bruno su carta. mm 130x200 (visibile). Firma in basso a destra. (1) In cornice: cm 26,7x34,5. Piega centrale con brunitura diffusa. Buona conservazione. -
Lot 476 Plinio Nomellini, Due figure. 1905.
Sanguigna su carta. mm 397x265. Firma e data in basso a destra. (1) Qualche difetto. -
Lot 477 Luigi Nono, Bozzetto preparatorio per Refugium Peccatorum. 1881 ca.
Olio su tela applicata a cartone. cm 17,4x24. Monogrammato in basso a sinistra. Dello stesso soggetto Luigi Nono ne esegue varie versioni, una presenta la figura china incappucciata, realizzata del 1881. La seconda, molto più simile a questo piccolo bozzetto, sarà invece del 1882, esposto poi a Roma nel 1883. Infine, in Le due madri, Nono riprende la stessa ambientazione per cambiare soggetto ed orientamento della tela, sviluppando il contenuto in verticale. (1) In cornice oro e velluto: cm 45x51. Buono stato conservativo. -
Lot 478 Pelagio Palagi, Ritratto di Franz Liszt (?).
Olio su tela, cm 47,5 x 39,5. Il dipinto va collocato nell'ambito della notevole attività come pittore ritrattista dei Pelagio Palagi. Una produzione che gli studi ed una serie di recenti rassegne espositive hanno messo nell'opportuna luce (si vedano, in particolare, Pelagio Pelagi artista e collezionista, catalogo della mostra a cura di R. Grandi, Bologna 1976; L'ombra di Core. Disegni dal fondo della Biblioteca dell'Archiginnasio, catalogo della mostra a cura di C. Poppi, Bologna 1989; Pelagio Palagi pittore. Dipinti dalle raccolte del Comune di Bologna, catalogo della mostra a cura di C. Poppi, Milano 1996). Del maestro bolognese l'opera ricorda l'impostazione dell'immagine, basata sul rapporto tra il volto ben caratterizzato e l'abito e lo sfondo lasciati indeterminati, secondo un gusto tipico della migliore ritrattistica neoclassica, a partire da David. Ne risulta una grande forza emotiva basata soprattutto sulla concentrazione con cui è stato reso lo sguardo dell'effigiato, attraversato da un sottile velo di malinconia. Questi caratteri ci rimandano agli anni della maturità di Palagi, tra gli anni venti e trenta, quando l'artista si era spostato da Roma a Milano, dove conseguì, prima di trasferirsi come pittore di corte a Torino, una notevole affermazione professionale. Fernando Mazzocca (1) In cornice in pastiglia dorata: cm 56 x 47,5. Minimi difetti, altrimenti ottima conservazione. -
Lot 479 Filippo Palizzi, Firenze. 1862.
Matita e acquerello su carta greve. mm 203x437. Firma e data in basso a sinistra, iscrizioni al verso. (1) Macchioline e segno del passe-partout. -
Lot 480 Ruggero Panerai, Cavallo bianco.
Olio su tela. cm 27x30,7. Firmato in basso a sinistra. Etichetta a stampa recante i dati dell'opera applicata al verso. (1) In cronice con vetro: cm 35x39. Tela rifilata prova di telaio. Buona conservazione. -
Lot 481 Ruggero Panerai, Cavalli aggiogati.
Olio su tavoletta. cm 17,5x23,5. Firmato in basso a destra. Etichetta a stampa recante i dati dell'opera applicata al verso. (1) In cornice con vetro: cm 30x38. Graffi marginali. Buona conservazione. -
Lot 482 Alberto Pasini, Paesaggio con rovine. 1862.
Acquerello su carta. mm 165x247. Firma e data in basso a sinistra. (1) Forellini di tarlo, abrasioni e piccole mancanze di supporto. -
Lot 483 Fosco Pavi, Le Gualchiere di Remole. 1976.
Olio su tela. cm 50x60. Firmato e datato in basso a sinistra. Titolato a penna a sfera nera sul verso del telaio. (1) In cornice con vetro: cm 72x82. Ottima conservazione. -
Lot 484 Veno Pilon [attribuito a], Senza titolo. 1954.
Olio su tavoletta. cm 20x31,2. Firmato e datato a matita a sinistra. Ulteriore firma (parzialmente tagliata) e data in alto a sinistra. Al verso: iscrizione "Veno Pilon" a matita. (1) Tracce di foglia d'oro dovute ad una precedente messa in cornice lungo i margini. Minimi difetti, altrimenti buono stato conservativo. -
Lot 485 Attilio Pratella, Napoli. 1909.
Acquerello. mm 183x228. Firma in basso a destra, luogo e data al verso a penna e inchiostro di china. (1) Una macchiolina in alto a sinistra e una in alto a destra, altrimenti ottima conservazione. -
Lot 486 Antonio Puccinelli, Bozzetto per Leone X a Careggi. (Villa Sloane). 1853-58.
Olio su tela. cm 25,2x32,2. Iscrizione a penna e inchiostro di china "Bozzetto del Prof. Puccinelli dipinto a Careggi per il Conte (...) Boutourline: Rappresenta Leone X". Il Mecenate inglese Francis Joseph Sloane, proprietario della villa in quel tempo, commissionò tra il 1853 ed il 1857 la realizzazione di tre tele celebranti i fasti medicei: l'Accademia Platonica a Careggi, detta anche I Parentali di Platone (1853-54), Leone X in visita alla villa di Careggi (finito nel 1858; non rintracciabile, ma noto per una fotografia e alcuni disegni), e Cosimo 'pater patriae' riceve i letterati e gli artisti del suo tempo (1867). Due dei tre dipinti si trovano nel salone al primo piano della villa. Etichetta con iscritto "Antonio Puccinelli: Bozzetto del "Leone X a Careggi eseguito per la villa Sloane (antica Villa dei Medici). (1) In cornice con vetro: cm 49,5x58,5. Leggere crettature verticali sparse, tracce d'uso generali. Buona conservazione complessiva. -
Lot 487 Mario Puccini, Carro con pagliaio.
Olio su tavoletta. cm 23,1x18. Firmato in basso a destra. Serie di annotazioni di proprietà al verso: "[...] di Puccini Mario / prima maniera raccolta Rosselli / Viareggio"; "Questo dipinto di Mario / Puccini della prima maniera" con firma poco leggibile in basso e "Mario [...] Raccolta [...] Rosselli". (1) In cornice lignea con vetro: cm 42x37,5. Leggera brunitura con una venatura visibile in alto a sinistra. Buona conservazione complessiva. -
Lot 488 Henri Regnault [attribuito a], Scena orientale.
Acquerello e matita su carta. mm 180x125. Iscritto "Hi Regnault" a matita in basso a destra, sotto il passe-partout. (1) In cornice con vetro: cm 27x22. Minime fioriture, altrimenti buono stato complessivo. -
Lot 489 Gino Romiti, Tramonto sul mare
Olio su tavola. cm 30x41,5. Firmato in basso a sinistra. Coppia di timbri ad inchiostro sul verso: uno della Galleria Meridiana di Bologna, l'altro della Galleria Marescalchi di Bologna con etichetta della stessa applicata poco sopra. (1) In bella cornice a cassetta con vetro: cm 58x69,5. Ottima conservazione. -
Lot 490 Ottone Rosai, Case toscane. Anni '50 del XX secolo.
Olio su cartone. cm 49,6x69,8. Firma in basso a destra. Opera accompagnata dal certificato di autenticità su fotografia di Luigi Cavallo. Provenienza: Galleria Bergamini, Milano; collezione toscana. (1) In bella cornice dorata: cm 56,5x76,5. -
Lot 491 Gino (Luigi) Rossi, Paesaggio collinare/Ritratto femminile. 1912-13.
Olio su cartone recto/verso. cm 46x55. Si ringrazia il Dottor Del Puppo A. per l'expertise che accompagna l'opera. L'opera presenta al recto un paesaggio collinare con un primo piano di alberi ad alto fusto e una serie di edifici che corrono in secondo piano. Sullo sfondo è tratteggiato un profilo montuoso coronato da una fuga di nubi. Di fattura larga e sintetica, questo paesaggio si caratterizza per la ricchezza e la varietà cromatica, che trascorre dalla gamma dei verdi e degli azzurri sino alle più calde tinte viola e arancio, e da una materia pittorica intensa e vibrante. Sul verso è abbozzato un ritratto femminile a mezza figura, con veste azzurra chiusa da due bottoni, volto di tra quarti a profilo perduto capigliatura rossiccia, senza particolare definizione fisiognomica, ma con stesura particolarmente elaborata, di stessa mano ma cronologicamente a posteriori rispetto al recto. Per la coerenza stilistica e formale, per chiara contiguità con analoghi motivi iconografici e per la qualità complessiva della pittura l'opera può essere attribuita a Gino Rossi (Venezia 1884- Treviso 1947). La pratica dell'utilizzo del cartone su fronte e retro, segnatamente con riprese anche a distanza di anni, è attestata precocemente nell'opera di Rossi (v. Geiger 1949); un caso esemplare di duplex figura/paesaggio è in Menegazzi 1984, n. 64). Numerose le concordanze con opere note del maestro veneziano. In particolare: il paesaggio collinare sul recto si ricollega ad analoghe soluzioni presenti nei dipinti realizzati tra 1912 e 1914 (come Grande Descrizione asolana, cat. Brescia 20024, n. 19) anche per quanto riguarda la fattura liberamente corsiva (come già in Paesaggio bretone, ivi, n. 16). L'abbozzo di ritratto femminile richiama con ogni evidenza i coevi studi di figura per il noto La fanciulla del fiore (Menegazzi 1984, n. 16-17) e denota tratti stilistici più marcatamente severi con conseguente riduzione cromatica della tavolozza e un'attitudine più pienamente costruttiva della forma. Spicca per originalità l'intensificazione espressiva del paesaggio, la sicurezza nei raccordi cromatici e chiaroscurali, l'esecuzione compatta fino agli esiti di un "muro" di materia informale. La più sommaria resa sul verso lungi dall'inficiare il giudizio ne conferma la consistenza di risoluzione diretta e felicemente immediata di un'immagine familiare, modellata con autentica sicurezza nei valori plastico-formali. Il dipinto in esame è dunque da riconoscersi come significativa variante di due temi centrali nell'opera di Rossi. Si può per esso congetturare una collocazione cronologica intorno al biennio 1912-13. Del Puppo A., Gino Rossi, Brescia, 2004. (1) Alcune mancanze lungo i margini con indebolimenti e spellamenti del supporto agli angoli. Due piccole cadute di colore al margine destro del recto con minimi difetti di superficie al verso. Complessivamente buono stato conservativo. -
Lot 492 Carl Anton Joseph Rottmann, Bozzetto per Leuchtturm von Genua. 1826 ca.
Matita e acquerello su carta. mm 258x345. Titolo e probabile accenno di firma poco leggibile al verso, dove è presente un ulteriore schizzo compositivo della stessa veduta. Il dipinto finale ad olio Leuchtturm von Genua del 1826, pubblicato nel catalogo Carl Rottmann - Landschaft als Geschichte, 1998, a cura di Christoph Heilmann e Erika Rödiger-Driuf, è oggi esposto al Kurpfälzisches Museum di Heidelberg. (1) Foglio applicato a passe-partout. Buona conservazione generale. -
Lot 493 Marcel Roux, Il pianoforte.
Carboncino su carta lucida. mm 498x330. Firmato a matita in basso a destra. (1) Foglio parzialmente applicato a passe-partout di supporto. Opera brunita con piccoli forellini al centro e mancanze ai margini. -
Lot 494 Pietro Saltini, Coppia di figure femminili alla finestra. 1800.
Olio su tela. cm 27x20. Iscritto al verso: "Studio di Pietro Saltini / 1839 - 1908 / Marcello Saltini / Nipote" a penna e inchiostro di china nero. (1) In cornice con vetro: cm 51x42,5. Tela rifilata applicata con nastro adesivo a passe-partout. Mancanze di colore poste agli angoli con una macchia in basso a destra. Buona conservazione. -
Lot 495 Salvatore Saponaro, Bozzetto per il fastigio centrale del Palazzo della Cassa di Risparmio di Belluno. 1947 ca.
Matita su carta. mm 220x272. Firmato in basso a destra. Scala metrica "1:20" in basso a destra. (1) Brunitura da esposizione con tracce di nastro adesivo al margine superiore. Buona conservazione generale. -
Lot 496 John Singer Sargent [cerchia di], Ritratto di Miss H. Hammersley. 1908.
Penna e inchiostro di china su pagina di liber amicorum. mm 160x160. Titolato e datato in basso a destra. In basso a sinistra, sotto l'elaborata cornice, è iscritta una poesia leggermente rivisitata di Charles Kinsley. Il ritratto ad olio di Miss Hugh Hammersley del 1892 fu la redenzione per Sargent dopo la sua controversa opera Madame X, criticata per l'audacia dell'abito e della posa. In questo liber amicorum sono contenute numerosissime lettere tra Firenze e St. Moritz, l'unico testamento illustrativo è questo disegno dall'ottima mano. Dal 1905 ca al 1925, anno della sua morte, Sergent spende moltissimo tempo a Firenze. Opera probabilmente vicina alla cerchia dell'artista, purtroppo mancante di firma. (1) Piatti in pelle con mancanze. Alcune pagine slegate. Disegno in ottimo stato conservativo. -
Lot 497 Enrico Carlo Augusto Scuri, Scena dalla Genesi - Cacciata dall'Eden.
Carboncino su carta spessa. mm 400x480. Opera totalmente applicata a tela montata su telaio. Questa splendida illustrazione condivide molte similarità stilistiche con Allegoria della Morte dove Scuri rappresenta Satana e le sue ali nel medesimo modo. (1) In cornice con vetro: cm 60x65,5. Difetti dovuti ad un precedente incollaggio lungo i margini. Uno strappo restaurato a sinistra con altri di minore importanza sparsi. Opera dalla ottima mano e dal buono stato conservativo. -
Lot 498 Luigi Serra, Studio di due teste femminili. 1880.
Olio su tavoletta. mm 110x170. Firmato e datato "Roma 1880". Opera proveniente dagli eredi dell'artista. (1) In cornice con vetro: cm 29,5x35. Buona conservazione.