IL CULTO DELL'ARREDO. II FASE. BASI D'ASTA RIBASSATE

IL CULTO DELL'ARREDO. II FASE. BASI D'ASTA RIBASSATE

Wednesday 16 April 2025 hours 17:00 (UTC +01:00)
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  • Philips Wouwerman (1619 - 1668), da
Le Port au Foin, 1748
    Lot 81

    Philips Wouwerman (1619 - 1668), da
    Le Port au Foin, 1748
    Acquaforte su carta
    37,4 x 47,6 cm (luce)

    Altre iscrizioni: "Ph. Wouwermens pinx" (il pittore), "Jean Moyreau sculp" (l'incisore) in lastra; titolo e ampia descrizione in lastra
    Elementi distintivi: sul verso, etichetta anonima con riferimento inventariale
    Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA

    Stato di conservazione. Supporto: 50% (danni da umidità: ondulatura, muffe)
    Stato di conservazione. Superficie: 40%

  • Francisco José de Goya y Lucientes (1746 - 1828), ambito di
Ritratto di militare, 1800-1801
    Lot 84

    Francisco José de Goya y Lucientes (1746 - 1828), ambito di
    Ritratto di militare, 1800-1801
    Olio su tavola
    61,7 x 45,7 cm

    Altre iscrizioni: al verso della tavola e della cornice riferimento in pennarello “P471”, forse con riguardo ad un passaggio d’asta; Al verso della cornice un secondo riferimento “66408” (?)

    Provenienza: Felix Semyonov, New York - Roma

    Stato di conservazione. Supporto: 80% (fessurazioni longitudinali della tavola)
    Stato di conservazione. Superficie: 90% (depositi al verso)

    L'opera è di immediata collocazione all'inizio del XIX secolo, per stile e anche grazie alla divisa con taglio in uso nel periodo napoleonico, ma non altrettanto facile è ricondurla ad una scuola. Richiama per alcune soluzioni formali l'opera di Goya, nonostante non appartenga né al maestro né alla sua cerchia: in ragione sia della impostazione dell'opera, «too precisely and carefully neoclassical», sia della minore padronanza nei dettagli («Goya knew exactly where to place the highlights on buttons...»), come indica Juliet Wilson Bareau (comunicazione del 3 luglio 2021), in accordo con José de la Mano, secondo cui il dipinto «is more French than Spanish» (comunicazione del 16 dicembre 2021).
    Sono comunque indizi di una contiguità di gusto le affinità nel trattamento cromatico e delle anatomie. Per il primo aspetto si può portare ad esempio, l'abbinamento di giallo e verde - qui nel collo rialzato e nel calamaio a destra - che richiama, tra le tante opere dipinte da Goya a cavallo tra i due secoli, il ritratto del ministro di grazia e giustizia Gaspar Melchor de Jovellanos (1798), il ritratto della Regina Maria Luisa a cavallo (1799) e la "La maja vestida" (1800-1807, come i due precedenti, al Prado).
    Per il trattamento delle anatomie, l'opera mostra un interesse per il realismo, che si può osservare, ex multis, anche nel ritratto di "Godoy in veste di generale" (1801, Real Academia de Bellas Artes de San Fernando), ancora con l'uso del verde sul giallo, specialmente ngli occhi e nel naso, e nel ritratto di gruppo "La famiglia di Carlo VI" (1800-1801, Prado), in particolare l'infante Antonio Pascual.
    L'opera è accompagnata da una bella cornice rifinita in foglia d’oro.

    Ringraziamo i dottori Juliet Wilson Bareau e José de la Mano per il supporto nella catalogazione dell'opera.

  • Area veneta (I quarto del XVIII secolo)
Credenza con fianchi sagomati e piedi a cipolla
    Lot 85

    Area veneta (I quarto del XVIII secolo)
    Credenza con fianchi sagomati e piedi a cipolla
    Pioppo ed abete (struttura); noce, radica di noce, acero (impiallacciatura); metallo
    94 x 242 x 67,8 cm

    Provenienza: Surprise di Paola Cuoghi, Modena, 2010; Veneto Banca SpA in LCA

    Certificati: certificato emesso da Surprise di Paola Cuoghi, Modena, non datato

    Stato di conservazione. Supporto: 70% (recenti supporti di rinforzo di materiale antico; alcune gambe sostitute; cerniere sostituite (?); addizioni sul montante per correggere la chiusura delle ante; maniglieria non originale )
    Stato di conservazione. Superficie: 60% (numerosi interventi di restauro ed integrazioni; abrasioni con comparsa di gallerie orizzontali di tarlo per esempio all’anta sinistra; perdita della patina)

    Il mobile è presentato in scheda Cuoghi con una datazione più ampia (1680-1730), qui precisata al I quarto del XVIII secolo, in seguito agli approfondimenti svolti in sede d'asta. Il mobile è stato oggetto di un accurato restauro da parte di Vittorio Donà nel 2012.

    Nota bene: il mobile è conservato, e va ritirato, presso l'ex Centro Direzionale di Veneto Banca a Montebelluna.

  • Jean-Auguste-Dominique Ingres (1780 - 1867), ambito di
Allegoria della pittura e della scultura
    Lot 86

    Jean-Auguste-Dominique Ingres (1780 - 1867), ambito di
    Allegoria della pittura e della scultura
    Matita su carta
    32,2 x 14,1 cm

    Altre iscrizioni: al recto, sul margine superiore, le iscrizioni moderne "14" e "15"

    Provenienza: Felix Semyonov, New York - Roma

    Stato di conservazione. Supporto: 60% (fissaggio al supporto; residui di colla)
    Stato di conservazione. Superficie: 70% (esposizione alla luce, depositi, macchie)

    La coppia di disegni rappresenta le allegorie della pittura e della scultura, probabilmente per vetrate. Il segno privo di incertezze suggerisce una funzione progettuale o, in subordine, la dipendenza da un modello. La pulizia del tratto, l'anatomia (i visi tondeggianti, le mani di cui è sottolineata la morbida carnosità, le spalle, le braccia, le gambe ), l'ombreggiatura e la precisione geometrica delle parti architettoniche, ricordano molti fogli di Jean-Auguste-Dominique Ingres, anche se nessuno in modo così stringente da poter formulare una proposta attributiva al maestro.
    Prima di tutto, un importante nucleo di cartoni, oggi conservati al Louvre, che il pittore dipinse nel 1844 su incarico di Re Luigi Filippo per le vetrate della cappella di San Ferdinando, eretta a Neuilly, nel luogo dell'incidente mortale di suo figlio Ferdinando Filippo (1810-1842), duca d'Orléans e delfino di Francia. Si confronti per esempio il cartone raffigurante Santa Elena imperatrice (inv. 27217), in particolare l'impianto architettonico ed il disegno della cupola entro circonferenza, ottenuto intersecando dei cerchi, proprio come avviene nei fogli in asta per ottenere la croce greca.
    Altre similitudini si possono riscontrare, per esempio, in "Couple en costume médiéval dans un paysage" (apparso a Christie's Parigi, 20 marzo 2024, lotto 94; di cui si conserva una versione a matita, datata 1811, allo Städel Museum, Frankfurt am Main, inv. 337, riprodotta in "Ingres 1780-1867", Parigi, Musée du Louvre, 2006, p. 154, fig. 109); "Paolo e Francesca" (già Sotheby's, New York, 28 gennaio 2016, lotto 180); "Antioco e Stratonice" (Louvre, Parigi, RF1440); "Studio di nudo drappeggiato per Santa Radegonda" (Louvre, RF4169); "Studio per l'età dell'oro" (collezione privata); tre disegni in cui Ingres copia dettagli della "Fontaine des Innocents", fontana monumentale realizzata a Parigi nel 1547-50 dallo scultore Jean Goujon (uno in collezione privata e due al Fitzwilliam Museum, Cambridge).

  • Persia occidentale (Ultimo quarto del XX secolo)
Tappeto Bijar in stile Senneh
    Lot 87

    Persia occidentale (Ultimo quarto del XX secolo)
    Tappeto Bijar in stile Senneh
    Vello in lana su armatura in cotone, con nodo simmetrico
    292 x 202 cm

    Elementi distintivi: etichetta della Galleria d’arte Martinazzo, Montebelluna
    Provenienza: Galleria d’arte Martinazzo, Montebelluna, 2006; Veneto Banca SpA in LCA

    Stato di conservazione. Supporto: 90%
    Stato di conservazione. Superficie: 90%

  • Argenteria Tanfani e Bertarelli (1935 - 1955)
Candelabro, I metà del XX secolo
    Lot 88

    Argenteria Tanfani e Bertarelli (1935 - 1955)
    Candelabro, I metà del XX secolo
    Lamina d'argento lavorata a sbalzo
    42 x 40,4 x 12,1 cm

    Elementi distintivi: marchio "4 RO" (= Tanfani e Bertarelli, Roma)
    Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA

    Stato di conservazione. Supporto: Stato di conservazione. Supporto: 80% (struttura leggermente deformata)
    Stato di conservazione. Superficie: 90% (usura,danni da urto, ossidazioni)

  • Giulio Turcato (1912 - 1995)
Nove incisioni, 1977
    Lot 89

    Giulio Turcato (1912 - 1995)
    Nove incisioni, 1977
    Serigrafia e litografia su carta
    70,1 x 50,6 cm

    Firma: “TURCATO” a matita su carta
    Altre iscrizioni: indicazione della tiratura “26/100” a matita su carta
    Elementi distintivi: al verso di ogni foglio, timbro a secco dell’editore

    Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA

    Stato di conservazione. Supporto: 85% (alcune ondulature e pieghe, prodotte anche da fermagli in metallo ancora presenti)
    Stato di conservazione. Superficie: 85% (depositi)

    Il lotto contiene 9 di 10 tavole componenti una edizione pubblicata in tiratura 100 esemplari da La Nuovo Foglio Editrice nel 1976 per cura di Magdalo Mussio e con gli interventi dei maestri incisori Sante Consoli, Isabella Scarabotto, Giovanni Budassi e Solidea Marsili.

  • Francia (XX secolo)
Tappeto Savonnerie
    Lot 90

    Francia (XX secolo)
    Tappeto Savonnerie
    Lana su armatura di lana, con nodo simmetrico
    385 x 497,5 cm

    Provenienza: collezione Cingi, Modena, 2004; Veneto Banca SpA in LCA

    Certificati: Scheda di Raffaele Verolino, non datata

    Stato di conservazione. Supporto: 90%
    Stato di conservazione. Superficie: 90%

    Il tappeto, ritenuto novecentesco in sede di catalogazione d'asta, riprende motivi Napoleone III, tipici Aubosson o, preferibilmente Savonnerie in considerazione della annodatura del vello. L’apparato mostra un campo verde con al centro un medaglione circolare circondato da una fascia di motivi floreali, con ghirlande e cornucopie. Interessante la bordura a fondo nocciola con motivo a foglie allungate e, agli angoli, fiori a rosetta.
    Nella propria scheda, lo specialista Raffaele Verolino data il tappeto alla fine del XIX secolo.

  • Venezia (Metà del XVIII secolo)
Coppia di consolles con tema floreale
    Lot 91

    Venezia (Metà del XVIII secolo)
    Coppia di consolles con tema floreale
    Legno di tiglio intagliato, laccato e dorato; marmo giallo di Siena
    79,2 x 153 x 70 cm (ogni consolle)

    Provenienza: Tullio Silva, Milano, fino almeno al 1964; María de los Ángeles Félix Güereña (1914–2002); Christie's, New York, 17-18 luglio 2007, Asta 1931, l. 35 ($ 26.400, stima $ 30.000-50.000); Surprise di Paola Cuoghi, Modena, 2008; Veneto Banca SpA in LCA
    Bibliografia: S. Levy, Il mobile veneziano del Settecento, Venezia, 1964, riprodotto

    Certificati: certificato emesso da Surprise di Paola Cuoghi, Modena, non datato

    Stato di conservazione. Supporto: 75% (marmo sostituito; numerose piccole fessurazioni; tarlature)
    Stato di conservazione. Superficie: 75% (cadute e integrazioni alla dorature e alla lacca, in particolare alle gambe)

    Con autonoma perizia, Maricetta Parlatore Melega propone una datazione alla prima metà del XVIII secolo.

  • Jean-Baptiste van Loo (1684 - 1745), attribuito a
Ritratto di giovane nobiluomo (Luigi Filippo I di Bornone-Orléans?)
    Lot 92

    Jean-Baptiste van Loo (1684 - 1745), attribuito a
    Ritratto di giovane nobiluomo (Luigi Filippo I di Bornone-Orléans?)
    Olio su tela
    80,4 x 64,3 x 1,7 cm

    Provenienza: Felix Semyonov, New York - Roma

    Stato di conservazione. Supporto: 70% (rintelo e rintelaiatura)
    Stato di conservazione. Superficie: 80% (danni da urto, pressione e sfregamento; sfondamenti risarciti; cadute di colore, in parte reintegrate)

    Il dipinto si colloca nella produzione dei Van Loo. Il trattamento dei tessuti esposti alla luce, così come la resa di alcuni dettagli fisiognomici (bocca, naso, occhi, ciglia, capelli), portano in direzione di Jean-Baptiste van Loo alla fine della sua carriera, chiamato forse a ritrarre Luigi Filippo I di Borbone-Orléans (1725-1785), come suggerisce il paragone con un ritratto dello stesso personaggio in età adulta recentemente in asta (Lempertz, Cologne, 21.09.2016, asta 1074, l.42). Si avvicina all'opera in esame, soprattutto per quanto riguarda la resa dei tessuti, anche lo stile del nipote Jules-César Denis van Loo (1743–1821).

  • Persia sud orientale (Ultimo quarto del XX secolo)
Tappeto Kirman
    Lot 93

    Persia sud orientale (Ultimo quarto del XX secolo)
    Tappeto Kirman
    Vello in lana su armatura in cotone, con nodo asimmetrico
    305 x 303 cm

    Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA

    Stato di conservazione. Supporto: 95%
    Stato di conservazione. Superficie: 90%

    Il tappeto, a fondo rosso, con decorazione minuta tipicamente Kirman, si contraddistingue anche per il raro formato quadrato.

  • Pakistan (Ultimo quarto del XX secolo)
Tappeto Chobi Ziegler
    Lot 95

    Pakistan (Ultimo quarto del XX secolo)
    Tappeto Chobi Ziegler
    Vello in lana su armatura in cotone, con nodo asimmetrico
    361 x 268 cm

    Elementi distintivi: etichetta con riferimenti di inventario
    Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA

    Stato di conservazione. Supporto: 90%
    Stato di conservazione. Superficie: 70% (macchie)

    Tappeto dai riflessi dorati dovuti a un lavaggio chimico che ha reso i colori più fusi tra loro.

  • Gabriel Forestier (1889 - 1969)
Ritratto di Anna Laetitia Pecci-Blunt, 1910 circa
    Lot 96

    Gabriel Forestier (1889 - 1969)
    Ritratto di Anna Laetitia Pecci-Blunt, 1910 circa
    Marmo
    48 x 45 x 23 cm

    Firma: « Gabriel Forestier » sul fianco destro

    Provenienza: Collezione Pecci-Blunt, Roma; Felix Semyonov, New York - Roma

    Stato di conservazione. Supporto: 95% (danni minori da urto)
    Stato di conservazione. Superficie: 95% (abrasioni minori, depositi e residui da contatto)

    Anna Laetitia Pecci-Blunt, familiarmente "Mimì" (1885-1971), figlia del gentiluomo di Sua Santità Camillo Pecci e della nobildonna cubana Silvia Bueno y Garzon, e pronipote di papa Leone XIII (Vincenzo Gioacchino Pecci, 1810-1903), si trasferì a Parigi dopo la I Guerra Mondiale, legandosi in amicizia con molti artisti, tra cui Georges Braque e Jean Cocteau e con il banchiere americano Cécil Blunt, figlio del collezionista Ferdinand Blumenthal, con cui si sposò nel 1919 con la benedizione di Papa Benedetto XV, che concesse a Cécil Blunt il titolo di conte Pecci-Blunt. La coppia mantenne la residenza a Parigi, aprendo la propria casa a scrittori, poeti, artisti e musicisti, tra i quali Salvador Dalì, Cocteau, Paul Valéry, Francis Poulenc e Paul Claudel. Nel 1929 la famiglia si trasferì a Roma, in un palazzo in Piazza Aracoeli 3, tra Piazza Venezia e il Campidoglio, disegnato da Giacomo della Porta, costituendovi un circolo culturale di primario livello, poi confluito nella Galleria della Cometa (il nome derivava dalla cotta d'armi della famiglia Pecci-Blunt), aperta nel 1935 sotto la direzione di Libero de Libero. Una sede secondaria venne aperta a New York nel 1937, dove Anna Laetitia e Cécil Pecci-Blunt si trasferirono negli anni della II Guerra Mondiale, per rientrare in Italia solo nel 1947. Insignita della Medaglia d'oro per l'arte e la cultura nel 1960 e della Legion d'Onore francese nel 1964, promosse raccolte di fondi per arricchire i musei pubblici romani, sul modello inglese, ed alla sua morte, nel 1971, donò la sua collezione di disegni e dipinti al Museo di Roma, mentre gli altri suoi beni furono dispersi sul mercato.
    In questa fase deve essere apparso l'importante ritratto scultoreo oggi in asta, realizzato da Gabriel Forestier probabilmente a Parigi, negli anni immediatamente successivi alla Grande Guerra, a giudicare dalla giovane età della ritrattata.
    Forestier, nativo di Eymet in Dordogna, si era trasferito a Parigi fin dal 1909, dopo aver completato gli studi all’école des beaux-arts di Bordeaux. Durante la Grande Guerra aveva militato in Italia nelle truppe di sostegno alle forze italiane impegnate contro gli austro-ungarici. Il suo legame con l'Italia continua anche dopo la guerra, con viaggio di formazione nel 1922 e poi di nuovo nel 1931-1932. Frattanto, riceve importanti incarichi pubblici: tra gli altri, a Chicago, insieme a Marcel Loyau (1895-1936), i cavalli marini della fontana Clarence Buckingham (1927), a Parigi con A. Janniot et C. Barberis il basso rilievo della facciata del Musée des arts de l’Afrique et de l’Océanie, eretto da L. Laprade per l'esposizione coloniale nazionale del 1930. Nel 1932, venne insignito della medaglia d'oro del "Salon des artistes français", nel 1937 ottenne il grand prix e il cavalierato della Legion d'Onore, in seguito alla realizzazione della porta in bronzo del Musée d’art moderne di Parigi. Nel 1938, scolpì il proprio capolavoro, "La Messagère", che si trova nei giardini del Palais du Luxembourg.

  • Veneto (I quarto del XVIII secolo)
Comò a tre cassetti
    Lot 97

    Veneto (I quarto del XVIII secolo)
    Comò a tre cassetti
    Abete (struttura); noce e radica di noce (impiallacciatura); bronzo (maniglieria)
    88,8 x 171 x 72,3 cm

    Provenienza: Galleria Antiquaria Cantore, Modena, 2010; Veneto Banca SpA in LCA

    Stato di conservazione. Supporto: 90% (piccole fessurazioni alla cornice di base)
    Stato di conservazione. Superficie: 90% (piccole stuccature alle lacune del piano; integrazioni sulle fasce del piano; alcuni segni di carteggiatura trasversali alle fibre del legno)

    L'attribuzione ad una produzione veneta del I quarto del XVIII secolo è emersa in sede d'asta. La scheda Cantore pospone di poco la datazione, al IV decennio del XVIII secolo.

  • Persia nord occidentale (Ultimo quarto del XX secolo)
Tappeto Tabriz 60 raj
    Lot 99

    Persia nord occidentale (Ultimo quarto del XX secolo)
    Tappeto Tabriz 60 raj
    Vello in lana e seta su armatura in cotone, con nodo simmetrico
    202 x 199 cm

    Elementi distintivi: etichetta della Galleria d’arte Martinazzo, Montebelluna ed etichetta anonima con riferimenti del tappeto, probabilmente del grossista
    Provenienza: Galleria d’arte Martinazzo, Montebelluna; Veneto Banca SpA in LCA

    Stato di conservazione. Supporto: 80%
    Stato di conservazione. Superficie: 70%

  • Franco Gentilini (1909 - 1981)
Senza titolo
    Lot 100

    Franco Gentilini (1909 - 1981)
    Senza titolo
    Serigrafia su cartoncino
    178,7 x 129,8 cm

    Firma: “Gentilini” al recto a matita nel corpo dell’immagine
    Altre iscrizioni: tiratura “106/120” al recto a matita nel corpo dell’immagine

    Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA

    Stato di conservazione. Supporto: 95%
    Stato di conservazione. Superficie: 95%

  • Persia meridionale (III quarto del XX secolo)
Tappeto Yalameh
    Lot 101

    Persia meridionale (III quarto del XX secolo)
    Tappeto Yalameh
    Vello in lana su armatura in lana, con nodo simmetrico
    294 x 203 cm

    Elementi distintivi: etichetta con riferimento alla provenienza iraniana e seconda etichetta sovrapposta con dati del tappeto e numero di inventario; Inoltre etichetta anonima con riferimento al numero di inventario della banca

    Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA

    Stato di conservazione. Supporto: 70%
    Stato di conservazione. Superficie: 70%

  • Peter Lely (1618 - 1680)
Ritratto di giovane. Dal "Giovane in armatura" di Anton van Dyck
    Lot 102

    Peter Lely (1618 - 1680)
    Ritratto di giovane. Dal "Giovane in armatura" di Anton van Dyck
    Olio su tela
    66,5 x 55 x 3 cm

    Provenienza: Felix Semyonov, New York - Roma

    Stato di conservazione. Supporto: 70% (rintelo, sfondamento risarcito in alto a destra)
    Stato di conservazione. Superficie: 80% (alcuni danni alla superficie da urto e sfregamento; cadute e ritocchi; vernice ingiallita)

    Lely reinterpreta a guisa di ritratto l' "Uomo con armatura con banda rossa" di Anton Van Dyck custodito alla Gemäldegalerie Alte Meister di Dresda. Lely, come Van Dyck olandese, subentrò al maestro, alla sua morte (1641), come più ricercato ritrattista di Inghilterra. La autografia del dipinto appare confermata nel tratto della pennellata ed anche nelle più minute soluzioni anatomiche (compreso il rigonfiamento sotto il labbro che ricorre anche nello spettacolare "Ritratto di Samuel Crew" ex Weiss Gallery ed oggi al Greningenmuseum di Bruges, con datazione intorno 1650-1652).
    La attività di Peter Lely come copista di Van Dyck è ben nota ed ha riguardato anche il cosiddetto ultimo ritratto di Van Dyck (Gustav Glück, “Reflections on Van Dyck’s early death”, The Burlington Magazine, 1941). Alle copie da Van Dyck è dedicato il contributo di Sir Oliver Millar al Catalogue raisonné del maestro (Van Dyck – A Complete Catalogue of the Paintings, by Susan Barnes, Nora De Poorter, Oliver Millar e Horst Vey, Londra, 2004): "especially towards the end of his life”, nota, “was assigned to Van Dyck’s assistants, and there was a heavy demand for repetitions, whether replicas, part replicas, variants or copies […] Sometimes Van Dyck would himself paint a new detail in a repetition otherwise painted entirely by an assistant”, whereas his “finest English portraits are painted…noticeably with a greater variety of touch.”
    Secondo uno dei suoi primi biografi, Richard Graham, Lely raggiunse l'Inghilterra nel 1641, l'anno della morte di Van Dyck, ed il nome del maestro appare anche tra gli autori delle opere comprese nella liquidazione del patrimonio di Lely, nel 1682.
    L'attività di Lely nell'ambito della pittura di riproduzione è indagata in Michael Daley, "Art-Trading, Connoisseurship and the Van Dyck Bonanza", apparso online su ArtWatch UK il 27 gennaio 2021.

  • Venezia (I quarto del XVIII secolo)
Specchiera a doppia fascia di specchi incisi con inserti in cartigli dorati
    Lot 103

    Venezia (I quarto del XVIII secolo)
    Specchiera a doppia fascia di specchi incisi con inserti in cartigli dorati
    Legno di cirmolo intagliato e dorato; vetro inciso
    226 x 154,5 x 28 cm





    Provenienza: Suprise di Paola Cuoghi, Modena, 2012; Veneto Banca SpA in LCA


    Certificati: certificato emesso da Surprise di Paola Cuoghi, Modena, non datato


    Stato di conservazione. Supporto: 80% (schienale del vetro centrale sostituito; fregi laterali e fregio inferiore fissati con viti moderne e con specchi e fondini aggiunti; fratture per esempio sulle figure e sul cimiero: danni da urto localizzati)
    Stato di conservazione. Superficie: 60% (doratura consunta e ripresa; parti disassate)

  • Pakistan (Ultimo quarto del XX secolo)
Tappeto Chobi Ziegler
    Lot 104

    Pakistan (Ultimo quarto del XX secolo)
    Tappeto Chobi Ziegler
    Vello in lana su armatura in cotone con nodo asimmetrico
    306 x 248 cm

    Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA

    Stato di conservazione. Supporto: 90%
    Stato di conservazione. Superficie: 90%

    I tappeti Chobi sono prodotti in Pakistan su imitazione dei tappeti persiani e si caratterizzano per i colori pastello, tenui e chiari, adatti per l’arredamento. I motivi del disegno derivano dai modelli persiani classici safavidi, con palmette e foglie piumate.

  • Austria o Francia (Fine del XVIII secolo - Inizi del XIX secolo)
Ritratto femminile (Maria Antonietta di Francia?)
    Lot 105

    Austria o Francia (Fine del XVIII secolo - Inizi del XIX secolo)
    Ritratto femminile (Maria Antonietta di Francia?)
    Olio su tela
    51,7 x 41 cm

    Provenienza: Felix Semyonov, New York - Roma

    Stato di conservazione. Supporto: 70% (rintelo e rintelaiatura)
    Stato di conservazione. Superficie: 70% (danni da urto, cadute di colore, integrazioni e ritocchi soprattutto sulle spalle, sulla capigliatura e sullo sfondo)

    Maria-Antonietta (1755-1793), regina di Francia, decapitata il 21 settembre 1792, fu oggetto durante la restaurazione di un vero e proprio culto: la sua iconografia virò decisamente verso l'immagine di una donna triste, quasi presaga della sorte che la attendeva. La identificazione del personaggio effigiato con la sfortunata regina è suggerita dalla fisionomia, dall'acconciatura impreziosita dall'importante filo di perle, dal vestito azzurro, colore simbolo della dinastia borbonica che domina nei ritratti di Maria Antonietta nella più felice epoca del regno (cfr. per esempio il ritratto di "Maria Antonietta con la rosa", dipinto da Élisabeth Vigée Le Brun nel 1783 e oggi al Musée National du Château, Versailles, ed il ritratto dipinto da Joseph Hickell conservato al Museo Nazionale di Stoccolma, in cui compare l'identico filo di perle). Vedete, però, il taglio severo del vestito? Anche in questo dettaglio l'autore sembra omaggiare la semplicità, l'umiltà e forza morale della sovrana caduta in disgrazia.

  • Persia centrale (Ultimo quarto del XX secolo)
Tappeto Baktyari
    Lot 106

    Persia centrale (Ultimo quarto del XX secolo)
    Tappeto Baktyari
    Vello in lana su armatura in cotone, con nodo simmetrico
    229 x 174 cm

    Elementi distintivi: etichetta della Galleria d’arte Martinazzo, Montebelluna
    Provenienza: Galleria d’arte Martinazzo, Montebelluna; Veneto Banca SpA in LCA

    Stato di conservazione. Supporto: 90%
    Stato di conservazione. Superficie: 90%

    Campo, a fondo blu scurissimo, contraddistinto da un motivo herati, ingrandito di scala: al centro una rosetta racchiusa entro una losanga, circondata da quattro foglie arcuate, molto ben disegnate.

  • Archimede Seguso (1909 - 1999), Vetreria
Vaso
    Lot 107

    Archimede Seguso (1909 - 1999), Vetreria
    Vaso
    Vetro animato ad oro
    29,9 x 20,3 x 19,8 cm

    Firma: «Archimede Seguso Murano», inciso sulla base
    Elementi distintivi: etichetta «Archimede Seguso Murano Made in Italy»

    Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA

    Stato di conservazione. Supporto: 95%
    Stato di conservazione. Superficie: 90% (graffi sull’orlo)

  • Venezia (II quarto del XVIII secolo)
Coppia di poltrone
    Lot 108

    Venezia (II quarto del XVIII secolo)
    Coppia di poltrone
    Legno di noce intagliato
    108 x 70 x 67,5 cm (ogni poltrona)

    Provenienza: Surprise di Paola Cuoghi, Modena, 2009; Veneto Banca SpA in LCA

    Stato di conservazione. Supporto: 90% (tarlature; tessuti e telaio sostituiti)
    Stato di conservazione. Superficie: 50% (eliminazione della laccatura originale e successivo trattamento delle superfici)

    In sede d'asta, la datazione è stata precisata nel II quarto del XVIII secolo. In scheda Cuoghi, le poltrone sono attribuite in modo più generico al XVIII secolo. Con autonoma perizia, Maricetta Parlatore Melega posticipa la datazione alla seconda metà del XVIII secolo.

Lots from 73 to 96 of 232
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IL CULTO DELL'ARREDO. II FASE. BASI D'ASTA RIBASSATE

258 lotti per arredare grandi dimore. Dai dipinti di Francesco Guardi, alla cerchia di Canaletto, da Pietro Fragiacomo, Guglielmo Ciardi Giovanni Battista Cimaroli, a Luigi Nono e François Boucher, alle sculture - tra cui "Tobiolo e il pesce", il capolavoro dell'età matura di Arturo Martini - ai mobili, che descrivono l'apice del gusto Veneto, toscano, romano e bolognese, Barocco e Rococò, fino ai tappeti, dai Savonnerie ai famosi Agra, realizzati per la ricca clientela britannica quando l'India era il diamante più prezioso dell'Impero, ai lampadari monumentali della tradizione veneziana del Settecento. Un'asta di straordinaria ricchezza, che contiene, per tutti i tipi di beni, anche oggetti con prezzi di partenza accessibili anche al pubblico che si avvicina per la prima volta all'arredamento di grande qualità. La prossima tornata d'asta si tiene il 16 Aprile 2025 alle ore 17.00 IT.

Sessions

  • 16 April 2025 hours 17:00 SESSIONE UNICA (3 - 258)

Exhibition

L'asta include 258 lotti, collocati quasi tutti a Vicenza (Spazio Bonino, Via Vecchia Ferriera 70), tranne pochi - specificati nel regolamento d'asta - conservati a Villa Gasparini Spineda Loredan (Venegazzù), presso l'ex Centro Direzionale di Veneto Banca (Montebelluna) e la sede Bonino a Roma (Via Filippo Civinini 21-37, 00197).


Per avere una visione completa dell’asta e del suo funzionamento si consultino, oltre al catalogo digitale dei lotti, le Regole della Vendita.

Payment and Shipping

Pagamenti, Commissioni e conseguenze dell’inadempienza.

1. L’acquirente è obbligato al saldo della somma dovuta, pari al prezzo di aggiudicazione più la commissione di intermediazione a carico dell’Acquirente.

2. Conformemente al tariffario in vigore presso la Casa di Vendite, depositato in copia conforme presso la Questura di Roma, alla vendita sono applicate, a carico dell’acquirente, le seguenti commissioni, computate sul prezzo di aggiudicazione di ogni singolo lotto: per tutti i lotti con prezzo di aggiudicazione da € 0 fino a € 500, 40% + IVA; per i lotti con prezzo di aggiudicazione superiore a € 500, per la parte del prezzo di aggiudicazione da € 0 fino a € 50.000, 31,64% + IVA; per la parte del prezzo di aggiudicazione da € 50.000 fino a € 1.600.000, 28,37% + IVA; per la parte del prezzo di aggiudicazione oltre € 1.600.000, 21,80% + IVA. Per i clienti titolari di Bonino Club Card, che seguono le regole della promozione Winter 2024 2025, tutte le commissioni sono ridotte come segue: per tutti i lotti con prezzo di aggiudicazione da € 0 fino a € 500, 35% + IVA; per i lotti con prezzo di aggiudicazione superiore a € 500, per la parte del prezzo di aggiudicazione da € 0 fino a € 50.000, 26,64% + IVA; per la parte del prezzo di aggiudicazione da € 50.000 fino a € 1.600.000, 23,37% + IVA; per la parte del prezzo di aggiudicazione oltre € 1.600.000, 16,80% + IVA. In ogni caso è applicata una commissione minima di € 20 + IVA per lotto.

3. Il pagamento deve essere effettuato tramite bonifico bancario.

4. Gli effetti contrattuali, incluso il passaggio di proprietà, si produrranno solo al buon esito del pagamento.

5. Il mancato pagamento di un Lotto entro il 35° giorno naturale dalla seduta di aggiudicazione comporterà l’annullamento della stessa, fatto salvo l’obbligo per la parte inadempiente di far fronte al danno cagionato al venditore e alla Casa di Vendite, quantificato al minimo nel 30% dell’importo dovuto. 


Il ritiro dei Lotti e le conseguenze del tardivo, o mancato, ritiro. Esportazioni

1. Il Lotto potrà essere ritirato, ad avvenuto saldo e previo appuntamento, ove è conservato, secondo le istruzioni della Casa di Vendite, a cura e spese dell’acquirente.

2. Per quanto concerne i lotti esposti presso l’ex Centro Direzionale di Veneto Banca, ora Intesa Sanpaolo, in Via Feltrina Sud, 250, Montebelluna e presso Villa Spineda Gasparini Loredan in Volpago del Montello, è a cura e spese dell’acquirente, in occasione del ritiro, anche il distacco dei lotti dalla rete elettrica e dai punti di fissaggio a muro e soffitti con ripristino degli stessi, da eseguirsi a regola d’arte.

3. I lotti non ritirati entro 60 giorni dalla seduta di aggiudicazione saranno trasferiti in deposito presso adeguata struttura di stoccaggio a lungo termine, con oneri di trasporto e stoccaggio a carico del proprietario (d’ora in poi il “Proprietario”). Qualora il costo di trasporto e stoccaggio raggiunga la metà del prezzo di aggiudicazione, la Casa d’aste lo comunicherà via email al Proprietario. Se il Proprietario non provvederà al saldo dei predetti costi e al ritiro del Lotto entro 7 giorni, la Casa di Vendite sarà libera di rimettere in asta il Lotto ad offerta libera, pubblicandolo sul sito www.goforarts.com per 7 giorni: il Lotto sarà aggiudicato alla migliore offerta pervenuta ed il prezzo di aggiudicazione sarà trattenuto dalla Casa di Vendite nella misura corrispondente ai predetti costi; l’eventuale residuo economico sarà messo a disposizione del Proprietario; in caso di incasso inferiore ai citati costi o di assenza di offerte per il Lotto la proprietà del lotto sarà trasferita alla Casa di Vendite, a saldo di quanto dovuto dal Proprietario.

4. Si ricorda che l’esportazione di opere d’arte e oggetti d’antichità dall’Italia, così come la movimentazione di beni vincolati dal Ministero della Cultura ed organi corrispondenti nelle regioni a statuto speciale, è soggetta ad autorizzazione e/o verifica da parte degli organi di tutela. Dal momento dell’acquisto, che si perfeziona con il pagamento, l’acquirente, divenuto proprietario, è l’unico responsabile delle attività di ritiro, movimentazione, ed eventuale esportazione dei lotti, ed è tenuto a svolgere autonomamente tutte le verifiche necessarie ed a prendere tutte le decisioni ed eseguire tutte le attività conseguenti nel rispetto delle leggi italiane. 

Buyer's Premium

Chi partecipa all'asta dichiara di aver letto e compreso il Regolamento di vendita, come integrato dagli Aggiornamenti. Conformemente al tariffario in vigore presso la Casa di Vendite, depositato in copia conforme presso la Questura di Roma, alla vendita sono applicate, a carico dell’acquirente, le seguenti commissioni, computate sul prezzo di aggiudicazione di ogni singolo lotto: per tutti i lotti con prezzo di aggiudicazione da € 0 fino a € 500, 40% + IVA; per i lotti con prezzo di aggiudicazione superiore a € 500, per la parte del prezzo di aggiudicazione da € 0 fino a € 50.000, 31,64% + IVA; per la parte del prezzo di aggiudicazione da € 50.000 fino a € 1.600.000, 28,37% + IVA; per la parte del prezzo di aggiudicazione oltre € 1.600.000, 21,80% + IVA. Per i clienti titolari di Bonino Club Card, che seguono le regole della promozione Winter 2024-2025, tutte le commissioni sono ridotte come segue: per tutti i lotti con prezzo di aggiudicazione da € 0 fino a € 500, 35% + IVA; per i lotti con prezzo di aggiudicazione superiore a € 500, per la parte del prezzo di aggiudicazione da € 0 fino a € 50.000, 26,64% + IVA; per la parte del prezzo di aggiudicazione da € 50.000 fino a € 1.600.000, 23,37% + IVA; per la parte del prezzo di aggiudicazione oltre € 1.600.000, 16,80% + IVA. In ogni caso è applicata una commissione minima di € 20 + IVA per lotto. Il pagamento deve avvenire tramite bonifico bancario entro 35 giorni naturali dalla seduta d'asta. Le penali per il tardivo pagamento sono pari al 30% dell'importo dovuto. L'importo dovuto per il tardivo ritiro corrisponde a tutte le spese sostenute dalla casa d'aste per ritirare il lotto nei modi posti dalle Regole della Vendita a carico dell'acquirente, per movimentarlo e per stoccarlo adeguatamente, inclusa protezione assicurativa, fino al ritiro da parte dello stesso o alla sua vendita forzata.

More information

Come ci si registra per l’asta

1. Può proporre offerta qualunque persona maggiorenne, debitamente registrata presso la Casa di Vendite (d’ora in poi “Offerente”).

2. Per registrarsi, l’Offerente dovrà compilare la modulistica relativa ai dati anagrafici ed alla privacy, nonché – se intende offrire per oltre € 10.000 nel corso dell’anno – la modulistica antiriciclaggio. Dovrà inoltre comunicare alla Casa di Vendite:

a) se cittadino italiano privato, copia di un valido documento di identificazione (Passaporto / Carta di Identità) e del codice fiscale;

b) se professionista/azienda italiani, visura camerale aggiornata, codice identificativo per la fatturazione elettronica e copia di un valido documento di identificazione (Passaporto / Carta di Identità) del professionista / dell’amministratore dell’azienda;

c) se cittadino straniero privato, copia di un valido documento di identificazione (Passaporto / ID), rilasciato da autorità straniera riconosciuta dalle Autorità italiane;

d) se professionista o azienda stranieri, copia del certificato di registrazione del professionista o dell’azienda presso archivio pubblico competente e copia fotostatica di un valido documento di identificazione (Passaporto / Carta di Identità) del professionista / dell’amministratore dell’azienda, rilasciati da autorità straniera riconosciuta dalle Autorità italiane.

Bidding increments

  • from0to200increment of10
  • from200to300increment of15
  • from300to400increment of20
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  • from4000to5000increment of250
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  • from20000to30000increment of1500
  • from30000to40000increment of2000
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  • from50000to100000increment of5000
  • from100000to200000increment of10000
  • from200000to400000increment of20000
  • from400000to800000increment of40000
  • from800000to1000000increment of50000
  • from1000000to infiniteincrement of50000