IL CULTO DELL'ARREDO. II FASE. BASI D'ASTA RIBASSATE
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Lot 137 Persia occidentale (Ultimo quarto del XX secolo)
Tappeto Bijar
Vello in lana su armatura in cotone, con nodo simmetrico
209 x 138 cm
Elementi distintivi: etichetta della Galleria d’arte Martinazzo, Montebelluna
Provenienza: Galleria d’arte Martinazzo, Montebelluna; Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 90%
Stato di conservazione. Superficie: 90%
Produzione del Kurdistan persiano. -
Lot 138 Agostino Rubini (1558 - 1594), ambito di
Busto di patrizio
Legno con argentatura a bolo
57,7 x 43 x 20 cm (busto)
12,3 x 29,2 x 20,6 cm (base)
Elementi distintivi: Traghetta moderna sul retro «222302»
Provenienza: Felix Semyonov, New York - Roma
Stato di conservazione. Supporto: 80% (fratture, danni da urto)
Stato di conservazione. Superficie: 70% (abrasioni)
Anne Schulz colloca il busto in esame nelle produzioni italiane del Cinquecento (comunicazione dell'11 ottobre 2021), ambito meglio precisato da Giulia Ericani con "riferimento alla lezione dello scultore in marmo e in stucco Agostino Rubini" (10 ottobre 2021). Di Rubini, scultore raro e dalla cronologia incerta, nipote e allievo di Alessandro Vittoria, sono note, oltre gli ornamenti dei timpani del Ponte di Rialto e alle decorazioni della facciata della chiesa di San Lorenzo a Mestre, le effigi di Pompeo Trissino e Vincenzo Garzadori al Teatro Olimpico di Vicenza. A Villa Capra detta la Rotonda, a Riviera Berica, sulla scalinata di accesso alla villa si erge una figura allegorica, recentemente attribuita al maestro (I. Turetta, in M. De Vincenti, Scultura nei giardini delle ville venete. Il territorio Vicentino, Venezia 2014, pp. 312-321 cat. 72).
Ringraziamo le dottoresse Giulia Ericani e Anne Schulz per il supporto nella catalogazione dell'opera. -
Lot 139 Alfonso Torreggiani (1682 - 1764), ed altri
Coppia di divani con mascheroni, cariatidi e temi floreali, 1752
Legno di tiglio riccamente intagliato e dorato
145 x 289 x 69 cm (ogni divano)
Provenienza: Palazzo Aldrovandi Montanari, Bologna; Surprise di Paola Cuoghi, Modena, 2008; Veneto Banca SpA in LCA
Certificati: Expertise di Graziano Manni, febbraio 2005 (in copia); certificato emesso da Surprise di Paola Cuoghi, Modena, non datato
Stato di conservazione. Supporto: 90% (lievi fessurazioni e minimi interventi; tessuti sostituiti)
Stato di conservazione. Superficie: 90% (consunzioni d’uso della doratura; piccole scalfiture e minime integrazioni)
Come segnala Graziano Manni, nella nota critica del 2005, la «presente coppia fa parte di una serie di arredi costruita en suite e comprendente anche almeno due altri divani con analoga impostazione decorativa, serie che abbelliva i saloni di Palazzo Aldrovandi a Bologna, nel quale nel 1752 è presente come decoratore e disegnatore sia dei mobili che degli ornati architettonici Alfonso Torreggiani, il maggiore architetto-designer emiliano di metà Settecento. Uno di questi divani era già stata pubblicato nel 1973 da Alvar Gonzales Palacios (Mobili d'arte. Storia del mobile dal '500 al '900, Fabbri editore, Milano, 1973, p. 38), con la corretta indicazione di provenienza dalla storica dimora bolognese e con una breve nota esplicativa che ignorava però una precedente edizione con foto e menzione della notevole serie di divani da parte di Longhi e Zucchini in occasione di una prima rassegna del 1935 sull'arte del Settecento bolognese, dove proprio lo stesso divano di Casa Aldrovandi era stato esposto (R. Longhi - G. Zucchini, Mostra del Settecento bolognese, Bologna, 1935, p. 78, tav. XCIV). Assai più precisa in ordine alla importante serie di mobili che ad evidenza si rifaceva all'ideazione ed ai disegni del Torreggiani è stata successivamente la scheda di Jadranka Bentini in uno dei tre cataloghi sulle mostre dedicate al Settecento emiliano nel 1979 che si svolsero a Bologna, Parma e Faenza (in AA.VV., L'arte del Settecento emiliano. L'arredo sacro e profano, Alfa, Bologna, 1979, p. 57, scheda 35) dove compariva nuovamente esposto il divano Aldrovandi, che aveva già lasciato la propria sede originaria per far parte di una raccolta privata. Segno evidente che era già in corso l'incresciosa dispersione dell'importante complesso. Importante e significativo complesso in quanto ancora una volta il Torreggiani concepiva la sontuosa decorazione di interni in modo unitario, vale a dire all'unisono tra ornati architettonici e arredi mobili, così come egli aveva fatto in precedenza nel 1736 in Palazzo Cavriani a Mantova e nell'intervento di ristrutturazione nel 1737 nella villa dei Malvezzi denominata 'il Floriano' nella campagna bolognese di Bagnarola di Budrio (disegni e mobili delle due residenze sono editi in G. Manni, Mille mobili emiliani, Artioli, Moderna, 1981, pp. 187-192). (...) Altrettanto significativo risulta poi il ritrovamento della stessa radice di modelli decorativi neomanieristici inseriti nel barocchetto bolognese di invenzione torregianesca: si notino le piccole erme che vediamo disposte in forte rilievo sui sostegni di un piccolo tavolo da gioco conservato al "Floriano" di Budrio (Manni, cita. 1980, p. 192) e che ritroviamo nella medesima accezione in tutta la serie dei divani Aldrovandi. Si è meno informati su quanto concerne l'esecutore degli intagli. Bisognerà rifarsi alla ristretta cerchia di artefici dei quali il Torreggiani si servì nel ventennio in cui operò tra Bologna, Mantova e Parma, sui quali come detto non è stata ancora ritrovata un'adeguata copertura documentaria e cioè: Francesco Casalgrande, Domenico Resta, i fratelli Ottavio e Nicola Toselli». -
Lot 140 Azerbaijan (Ultimo quarto del XIX secolo)
Tappeto Kazak
Vello in lana su armatura in lana, con nodo simmetrico
156 x 113 cm
Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 60% (una testata da fermare)
Stato di conservazione. Superficie: 40% (numerose perdite del vello, restauri minori)
Esemplare insolito per le piccole dimensioni, presenta un impianto con tre medaglioni ottagonali in campo centrale, circondato da una bordura a granchi, racchiusa tra due cornici medacyl. -
Lot 141 Roma (XVII secolo)
Ritratto di papa Gregorio XIV, 1591 ca.
Olio su tela
49,6 x 39,4 cm (la tela)
49,6 x 41,4 x 3,4 cm (con bacchette laterali)
Provenienza: Felix Semyonov, New York - Roma
Stato di conservazione. Supporto: 80% (rintelo, su telaio probabilmente originale)
Stato di conservazione. Superficie: 60% (cadute di colore e integrazioni, soprattutto sulla fascia inferiore)
Il ritratto coglie bene la bonomia di Gregorio XIV, al secolo Niccolò Sfondrati o Nicola Sfondrato (1535-1591), papa per meno di un anno, dall'8 dicembre 1590 al 16 ottobre 1591. Immediato il riscontro con ritratti incisi del pontefice, tra i quali la tavola di Philip Galle (1537-1612), datata 1591, di cui un esemplare si conserva alla Zustiftung - Kunstsammlungen der Veste Coburg. -
Lot 142 India (I quarto del XX secolo)
Tappeto Agra
Vello in lana su armatura in cotone, con nodo asimmetrico
953 x 197 cm
Provenienza: collezione Cingi, Modena, 2006; Veneto Banca SpA in LCA
Certificati: Raffaele Verolino, Modena, s.d.
Stato di conservazione. Supporto: 30% (frammento ricontestualizzato con l’intera bordura del lato destro ritessuta)
Stato di conservazione. Superficie: 50% (ampie aree restaurate)
Il tappeto si sviluppa con una serie di palmette incolonnate sull’asse centrale, accompagnate da foglie arcuate. Lo stesso motivo si ripete nella bordura che però risulta essere originale soltanto nella parte sinistra. La bordura di destra è completamente ritessuta, il che induce a pensare che il tappeto in origine avesse formato completamente diverso e non di corsia. -
Lot 143 Giuseppe Latini, detto il Maestro del Ricciolo (1903 - 1972)
Veduta di Palazzo Ducale a Venezia
Inchiostro a penna e a lavis su carta
20,6 x 29,3 cm
Provenienza: Felix Semyonov, New York - Roma
Stato di conservazione. Supporto: 70% (due punti in adesione al supporto, foratura centrale, macchie)
Stato di conservazione. Superficie: 80% -
Lot 144 Area veneta (II quarto del XVIII secolo), (?)
Bureau Trumeau con specchio inciso con tela di Flora
Noce e radica di noce (impiallacciatura), abete (scafo ed interni), bronzo brunito (maniglieria), specchi sagomati e incisi (ante e cartiglio)
260,5 x 118 x 63,2
Provenienza: Matheus srl, Vicenza, 2013; Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 70% (castelletto rifatto; cassetti interni rimaneggiati; cassetti del bureau con segni di scorrimento incongrui; rinforzo in tela su fessura della schiena)
Stato di conservazione. Superficie: 70% (bocchette sostituite; impiallacciatura interna in gran parte sostituita; specchi non antichi)
Il mobile è stato attribuito al II quarto del XVIII secolo in sede d'asta. Nel 2013 Fabio Ferraccioli l'ha attribuito al I quarto. -
Lot 145 Venini (1921), Vetreria
Lampadario a dodici fiamme
Vetro soffiato di Murano, metallo, parti elettriche
89 x 101 cm
Firma: incisione sulla coppa, «Venini»
Data: incisione sulla coppa «2004»
Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 90%
Stato di conservazione. Superficie: 95%
«Rivisitazione di un modello Venini di grande fortuna: la brillantezza del vetro rivela una lavorazione a gas metano» (Rosa Barovier Mentasti, comunicazione orale del 24 novembre 2020). La altezza del corpo illuminante a partire dal soffitto è di 123 cm.
Nota bene: l'oggetto va ritirato a cura e spese dell'acquirente, incluso smontaggio dalla rete elettrica, presso l'ex Centro Direzionale di Veneto Banca a Montebelluna. -
Lot 146 Cina settentrionale (I quarto del XX secolo)
Tappeto Pechino
Vello in lana su armatura in cotone, con nodo asimmetrico
354 x 317 cm
Provenienza: collezione Cingi, Modena, 2004; Veneto Banca SpA in LCA
Certificati: Scheda di Raffaele Verolino, non datata
Stato di conservazione. Supporto: 50% (trama incotta, lacerazioni)
Stato di conservazione. Superficie: 50% (usura localizzata, restauri)
Il piccolo medaglione circolare, su fondo blu, presenta simboli caratteristici del buddhismo (la peonia, il ventaglio, il limone selvatico etc). Arricchiscono l’apparato quattro draghi nei cantonali. -
Lot 147 Roma (I metà del XX secolo)
La Signora Serafini
Olio su tela
41 x 31 cm
Altre iscrizioni: al verso, a matita sul telaio, “Ritratto della Serafini”
Elementi distintivi: una etichetta con il numero 63 e lacerto di una seconda etichetta
Provenienza: Felix Semyonov, New York - Roma
Stato di conservazione. Supporto: 90%
Stato di conservazione. Superficie: 90%
Il dipinto suggerisce una mano femminile. -
Lot 148 Persia nord occidentale (III quarto del XX secolo)
Tappeto Karaja
Vello in lana su armatura in cotone
286 x 215 cm
Elementi distintivi: etichetta anonima indicante la provenienza dalla Repubblica islamica dell’Iran e ulteriore etichetta anonima con riferimento alle dimensioni del tappeto e numero di inventario
Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 80%
Stato di conservazione. Superficie: 80%
Tipici elementi dei tappeti Karaja con medaglioni di forma squadrata ed esagonale su campo rosso. Insolito il formato, tendente al quadrato anziché a passatoia. -
Lot 149 Francia (XIX secolo), (?)
Ritratto femminile (Maria de Medici?)
Matita rossa su carta
14,83 x 17,37 cm
Provenienza: Felix Semyonov, New York - Roma
Stato di conservazione. Supporto: 40% (mancanze sul margine inferiore, tarlatura, gore d'acqua)
Stato di conservazione. Superficie: 70% -
Lot 150 Italia (XX secolo)
Libreria a sei ante
Abete (struttura); noce e aceto (impiallacciatura); capitelli argentati; metalli (maniglieria)
275 x 298 x 54,5 cm
Provenienza: Alda antiquariato srl, Orvieto, 2002; Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 85% (recupero di legni antichi inframmezzati a legni moderni)
Stato di conservazione. Superficie: 75% (limitati sollevamenti e rotture, nonché alcune cadute, dell’impiallacciatura; danni da urto e cadute dell’argentatura)
Nota bene: il mobile è conservato, e va ritirato, presso Villa Spineda Gasparini Loredan a Venegazzù (Volpago del Montello). -
Lot 151 Turchia (Ultimo quarto del XX secolo)
Tappeto neo-ottomano
Lana su lana
607 x 442 cm
Elementi distintivi: marchio di fabbrica intessuto sul rovescio; etichetta con riferimenti tecnici
Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 90%
Stato di conservazione. Superficie: 90% (danni alle bordature)
Tappeto decorativo e di grande impatto, con sigla imitativa di tugra (firma sultaniale), che identifica il pezzo come di produzione ricercata ma recente. Disegno con elementi di derivazione ottomana, come palmette, foglie a falce e nastri di nuvole. Il fondo chiaro e il centro molto piccolo lo rendono di facile uso in arredamento. -
Lot 152 Austria o Spagna (II metà del XVIII secolo)
Ritratto maschile
Olio su tela
73,5 x 60,8 cm
Provenienza: Felix Semyonov, New York - Roma
Stato di conservazione. Supporto: 70% (rintelo e rintelaiatura)
Stato di conservazione. Superficie: 80% (cadute di colore, ritocchi e integrazioni) -
Lot 153 Azerbaijan (I quarto del XX secolo)
Tappeto Shirwan
Vello in lana su ordito in lana e trama in cotone, con nodo simmetrico
389 x 200 cm
Elementi distintivi: etichetta della Galleria Martinazzo, Montebelluna (con riferimento “Kazak”)
Provenienza: Galleria Martinazzo, Montebelluna; Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 80%
Stato di conservazione. Superficie: 70% (usura diffusa)
Tappeto con elementi caucasici di varia provenienza: i medaglioni del campo di tipo Konagkendt, con stelle cosiddette “Crivelli”, bordura di tipo cufico, cornice esterna a greca che ricorda i tappeti di Seikhur. -
Lot 154 Pierre Nouailher (1657 - 1717)
Santa Giovanna; San Domenico
Smalto su metallo
14,2 x 12,3 x 1,2 cm (Santa Giovanna)
5 x 7,6 x 1,1 cm (San Domenico)
Firma: « P. Nouailher », al verso, in color oro, al verso della placca con Santa Giovanna
Altre iscrizioni: titolo «SAINTE IEANNE » nella formella maggiore
Elementi distintivi: etichetta con numero di inventario al verso della formella minore
Provenienza: Felix Semyonov, New York - Roma
Stato di conservazione. Supporto: 70% (danni ai margini, deformazioni; la placchetta con San Domenico è cuspide di una placca maggiore perduta)
Stato di conservazione. Superficie: 80%
Anche la cornice è tipica di Pierre Nouhalier (c.1665-1718), smaltatore in Limoges («Emaillieur./.à Limoges»), come si firma in un'altra miniatura apparsa in asta a Baron-Ribeyre & Associés, Parigi, il 15 maggio 2019 (lotto 142). -
Lot 155 Persia occidentale (I quarto del XX secolo)
Tappeto Kurd
Vello in lana su armatura in cotone, con nodo simmetrico
295 x 157 cm
Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 70% (cimose da rivestire, alcuni vecchi restauri)
Stato di conservazione. Superficie: 70%
Bel campo blu scuro, con motivo a boteh entro una griglia di esagoni. Molto brillante la bordura, a fondo giallo, decorata con ornamenti in verde, rosso e blu. -
Lot 156 Venezia (II quarto del XVIII secolo)
Due divanetti con schienali a fasce con intagli ad otto
Legno di noce, paglia di Vienna, tessuti
96 x 133 x 61,5 cm (ogni divanetto)
Provenienza: Surprise di Paola Cuoghi, Modena, 2012; Veneto Banca SpA in LCA
Certificati: certificato emesso da Surprise di Paola Cuoghi, Modena, non datato
Stato di conservazione. Supporto: 90% (tessuti e paglia di Vienna sostituiti; danni da urto e mancanze minori)
Stato di conservazione. Superficie: 90% (leggere abrasioni) -
Lot 157 Persia occidentale (I quarto del XX secolo)
Tappeto Kelley Malayer
Vello in lana su armatura in cotone con nodo simmetrico
499 x 264,2 cm
Elementi distintivi: etichetta con riferimento alla Galleria d’Arte Martinazzo, Montebelluna, e ai dati del tappeto
Provenienza: Galleria d’Arte Martinazzo, Montebelluna; Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 70%
Stato di conservazione. Superficie: 70% (restauri, soprattutto alla testata superiore)
Classico esemplare con motivo cosiddetto Herati sia nel campo (a losanghe e foglie arcuate, o Mahi, pesci) sia nella bordura (a palmette, detto a tartarughe) e con cantonali a fondo bianco. -
Lot 158 Salomon de Koninck (1609 - 1656), seguace di
Ritratto di vecchio
Olio su tela
79,1 x 63,1 cm
Provenienza: Felix Semyonov, New York - Roma
Stato di conservazione. Supporto: 70% (rintelo e rintelaiatura; tagli e sfondamenti risarciti in più punti)
Stato di conservazione. Superficie: 50% (ampie lacune reintegrate sul volto e sul fondo; sollevamenti diffusi e cadute di pellicola pittorica)
Probabile opera imitativa. Si osservi la tela recente sotto le cadute di colore, così come la crettatura e la adesione del colore. -
Lot 159 Persia meridionale (Ultimo quarto del XX secolo)
Tappeto Qashqa’i Kashkuli
Vello in lana su armatura in cotone, con nodo asimmetrico
290 x 200 cm
Elementi distintivi: etichetta della Galleria d’arte Martinazzo, Montebelluna
Provenienza: Galleria d’arte Martinazzo, Montebelluna; Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 60% (sfilacciatura localizzata su una cimosa)
Stato di conservazione. Superficie: 80%
Motivo classico a medaglioni concentrici a forma di losanghe uncinate: il più piccolo, all’interno, in rosso; poi in blu e infine in bianco. Grande ricchezza di decorazioni minute, tipiche della produzione Qashqa’i. -
Lot 160 Italia (I quarto del XX secolo)
Consolle
Impiallacciatura in mogano
85 x 133 x 59 cm
Provenienza: Principi Toraldo di Massa Lubrense; Eredi Toraldo, Roma
Stato di conservazione. Supporto: 90% (aggressioni di tarli non più attivi)
Stato di conservazione. Superficie: 90%
Consolle con gambe tornite.
Nota bene: il lotto è visionabile e va ritirato, a cura e spese dell'acquirente, presso il deposito di Bonino a Roma.