Collezioni Private - Mobili, Oggetti d'Arte e Dipinti Antichi e del XIX Secolo

Ricamo raffigurante San Vincenzo Ferreri, Italia Meridionale, inizi XIX secolo San Vincenzo Ferreri è nelle vesti di un predicatore domenicano con tonaca, scapolare bianco e cappa nera. Con la mano destra sorregge un crocifisso e un libro con scritta (temete e onorate Dio) e con l'indice sinistro indica l'alto dei Cieli. Cornice modanata in legno dorato sormontata da fregio affiancato da volute e cascatelle cm 28x22 - in cornice cm 43x33

San Giovannino con l'agnello Timbro di ceralacca in alto a sinistra; cornice modanata in legno  ricamo a fili incollati e tempera su seta cm 26x21 - in cornice cm 34x29

San Francesco in estasi Al verso, sull'angolo superiore destro della cornice, monogramma e data Roma 1 Dic. 952. Non esaminato fuori dalla cornice ricamo a fili incollati e acquerelli su seta cm 31x25 - in cornice cm 49x43

San Luigi Gonzaga riceve la prima comunione da San Carlo Borromeo cornice modanata in legno dorato. Non esaminato fuori dalla cornice ricamo a fili incollati e acquerelli su seta cm 30x40 - in cornice cm 43x52

La Vergine col Bambino consegna il rosario a San Domenico Più che un ricamo, quest'opera e la successiva, sono un collage di fili di seta di vario colore, oro e argento; questa tecnica, definita "broderie à fils collés", consisteva nella preparazione di una base di cartone su cui veniva spalmato uno strato uniforme di cera d’api e a caldo venivano applicati i fili di seta seguendo semplici tracciati rettilinei in “andata e ritorno”, o tracciati a volte molto complessi disegnando i fondi della scena, i paesaggi e i panneggi che rivestivano le figure. Alcuni particolari descrittivi e le parti anatomiche a vista dei personaggi venivano eseguite a parte, dipingendo a tempera o ad acquerelli sul raso di seta. 
La biografia di Marianna Elmo è molto breve, come succedeva alle tante artiste donne del passato; era figlia del famoso pittore salentino Serafino Elmo (Lecce 1696 - 1777) ed è dalle opere del padre, oltre che da Carlo Maratta, Pietro da Cortona e dal pittore spagnolo Murillo che trasse i soggetti delle sue opere.
Le opere di Marianna Elmo erano rinomate nel Salento, ma ebbero maggiore diffusione soprattutto a Napoli dov'è conservata, nel Museo di San Martino, una "fuga in Egitto", unica opera datata al 1752.
Cornice in legno intagliato. Non esaminato fuori dalla cornice ricamo a fili incollati e acquerelli su seta cm 50x38 - in cornice cm 69x57,5

Predicazione di San Vincenzo Ferreri San Vincenzo Ferreri (Valenza 1350 - Vannes 1419) è stato un presbitero spagnolo dell’Ordine dei Frati Predicatori, noto per la sua attività missionaria in Europa, in particolare in Italia e nei territori iberici e si adoperò particolarmente per la composizione dello scisma d’Occidente: è stato proclamato santo da papa Callisto III nel 1455. Il Santo è raffigurato secondo l'iconografia tradizionale, con l’abito domenicano (saio bianco e mantello scuro), con il palmo della mano destra rivolto verso il cielo e la fiamma dello Spirito Santo sulla testa; il braccio sinistro alzato ed una croce stretta in mano. È circondato da fedeli in adorazione e si presenta come un angelo dell’Apocalisse, con le ali e una tromba che emerge dalle nuvole. Non esaminato fuori dalla cornice

ricamo a fili incollati e acquerelli su seta cm 50x38 - in cornice cm 69x57,5

Agnus Dei in cera con cornice in legno ebanizzato, intagliato e dorato, XVIII/XIX secolo residuo del cero pasquale sotto Giovanni Francesco Albani, pontefice col nome di Clemente XI dal 1700 al 1721; il medaglione è racchiuso in una cornice in filigrana dorata ad imitazione della più raffinata realizzazione orafa, costituita da ampie volute vegetali; tutt'intorno si dispongono tralci con corolle multiformi ed insetti eseguiti con inserti in tessuto e madreperla; cornice in legno ebanizzato con più ordini di intaglio a trottola e profili dorati cm 11x9 - cm 42x32 - in cornice cm 77x66

Orazione nell'Orto difetti e rotture bassorilievo in cera policroma cm 21x16 - telaio cm 24,5x20,5

Coppia di appliques in legno scolpito, intagliato e dorato, XVIII secolo candela reggicero posta sulla sommità di un cespo fogliaceo, rifinita da ventola paraluce cm 65x45x 20 - complete di ventola h cm 100

Piccola cornice in legno scolpito e dorato, XVIII secolo luce ovale contenente uno specchio antico circondata da ampie volute vegetali con estremità incurvate, riunite sulla sommità ed al vertice inferiore  cm 27x21 - luce interna cm 12x9

Coppia di portapalme in legno dorato, Italia settentrionale, XVIII secolo dalla caratteristica forma di coppa biansata; trasformate in lampade; difetti cm 48x33 collezione Imperiali, Roma, discendenti duca Paolo Camillo Thaon di Revel e di Sant'Andrea, Duca del Mare, Torino 

Specchiera in legno dorato, Piemonte, XVIII secolo di forma rettangolare racchiusa da due ordini di cornici intagliate, è sormontata da un'alta cimasa con cespo centrale affiancato da volute contrapposte dalla cui sommità si dipartono cascatelle; analoghi elementi decorativi rifiniscono la parte inferiore, piedi in forma di cartiglio. Difetti cm 170x90 collezione Imperiali, Roma, discendenti duca Paolo Camillo Thaon di Revel e di Sant'Andrea, Duca del Mare, Torino 

Cassettone a ribalta in radica di noce con cornici ebanizzate, Lombardia, XVIII secolo piano superiore incernierato a celare un vano; la ribalta ospita sei tiretti e reca la porzione centrale del piano scorrevole con ampio vano interno; facciata lievemente sagomata suddivisa in tre cassetti delimitati da paraste angolari ebanizzate; piedi a mensola. Difetti e restauri cm 105x108x54 collezione Imperiali, Roma, discendenti duca Paolo Camillo Thaon di Revel e di Sant'Andrea, Duca del Mare, Torino 

Busto di bambino rinascimentale in terracotta policroma, inizi del XX secolo da un modello di Andrea della Robbia. Timbro incusso all'interno con iscrizione non interamente leggibile (Signa, Italy B4). Si veda per confronto: Andrea della Robbia, busto di giovane, Museo Nazionale del Bargello cm 31x29,5x16

Madonna col Bambino, nei modi di Antonio Rossellino, Toscana, fine XIX/inizi XX secolo La Vergine è raffigurata seduta all’interno di una edicola architettonica barocca, mentre sorregge tra le braccia il Bambino avvolto in un drappo bianco. Sullo sfondo un paesaggio dipinto e due teste di cherubino. L'esemplare qui presentato presenta numerose analogie con il rilievo originale in marmo, attribuito ad Antonio Gamberelli detto Antonio Rossellino (per il colore dei capelli), (Firenze, 1472-1479), conservato presso l’Ermitage di Leningrado, testimoniando la diffusione e la reinterpretazione di un modello iconografico di grande successo nel Rinascimento italiano bassorilievo in stucco policromo cm 124x75

Grande specchiera veneziana, inizi del XX secolo cornice centinata costituita da elementi sagomati in specchio con decorazione incisa a motivi naturalistici e cascatelle
cm 150x95

Grande lampadario in vetro incolore a dodici luci, XIX secolo bracci sagomati disposti su due livelli, di cui  tre superiori incurvati verso il basso; l'intera struttura è arricchita da collane e pendenti in cristallo di forma poliedrica e a goccia
altezza cm 130 ca.

"Il castello dei Marchesi Malvezzi Campeggi a Dozza" Firmato e datato: "Prof. Vignali 1909" in basso a sinistra. 
Sul retro antica scritta con il titolo dell'opera. acquerello su cartoncino cm 28 x 18,5 - in cornice cm 39,5 x 26

Alberi in collina Olio su legno cm 43,5 x 28 - in cornice cm 45,5 x 30

Veduta di Napoli dal mare Firmato: "VALENTINI" in basso a sinistra.  olio su legno cm 12 x 36,5 - in cornice cm 21 x 46

Otto piccoli dipinti in un'unica cornice quattro anonimi, due firmati Dante Ricci, uno Onorato Carlandi, uno Luigi Surdi olii su tavoletta cm 50x57

Sei piccole vedute in un unica cornice tutti firmati olii su tavoletta cm 42x61

Cavalli in una pineta Firmato in basso a destra: 'Bertuzzi'.  Olio su tela cm 48,5 x 30 - in cornice cm 54 x 36

Scena di genere con figura di contadino e asinello
olio su tela cm 29x22 - con cornice cm 39x32