IL CULTO DELL'ARREDO
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Lot 169 India (metà del XIX secolo)
Passatoia Agra
Lana su armatura di cotone, con nodo asimmetrico
665 x 161 cm
Elementi distintivi: etichetta con codice
Provenienza: collezione Cingi, Modena, 2005; Veneto Banca SpA in LCA
Certificati: perizia di Raffaele Verolino, Modena, s.d. (in copia)
Stato di conservazione. Supporto: 30% (frammento ricomposto, con ampie zone ritessute e frange posticce)
Stato di conservazione. Superficie: 50% (usura, ampie ritessiture del vello)
Uno di una coppia di tappeti da corsia, presentati in asta quali frammenti di uno stesso grande tappeto, ricomposti in modo da fungere da passatoie. Il disegno del campo è caratterizzato dal fondo rosso lacca tipico degli Agra più antichi, con motivi a larghe fasce, di colore azzurro. Anche la bordura a palmette afferisce alla prima produzione Agra. Interessante notare che la base del tappeto originario si sviluppa sul lato maggiore. La discontinuità tra le parti ricomposte lascia apprezzare un notevole lavoro creativo nel restauro, talvolta anche con accostamenti in violazione del verso di tessitura. -
Lot 170 Limoges (XIX secolo)
Simon de Monfort
Smalto su metallo
15,5 x 11,4 x ,4 cm (la placca)
22,4 x 18,2 x 1,5 cm (la cornice)
Altre iscrizioni: al recto « Simon Comes de Montfort »
Provenienza: Felix Semyonov, New York - Roma
Stato di conservazione. Supporto: 90%
Stato di conservazione. Superficie: 80% (incrinature) -
Lot 171 Persia occidentale (Ultimo quarto del XX secolo)
Tappeto Sarouk
Vello in lana su armatura in cotone, con nodo asimmetrico
288 x 209 cm
Elementi distintivi: etichetta della Galleria d’arte Martinazzo, Montebelluna
Provenienza: Galleria d’arte Martinazzo, Montebelluna; Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 80%
Stato di conservazione. Superficie: 80%
Tipico disegno con mazzetti di fiori sparsi sul campo in modo ordinato, attorno a un piccolo medaglione a losanga. -
Lot 172 Italia (XIX-XX secolo)
Piantana
Legno dorato
180 x 35 cm
Provenienza: Principi Toraldo di Massa Lubrense; Eredi Toraldo, Roma
Stato di conservazione. Supporto: 70% (elettrificazione, restauri)
Stato di conservazione. Superficie: 85%
Elegante piantana a base tripode, decorata con motivi floreali, munita di estensione e paralume moderno.
Nota bene: il lotto è visionabile e va ritirato, a cura e spese dell'acquirente, presso il deposito di Bonino a Roma. -
Lot 173 Ciro Ferri (1634 - 1689), da
Il miracolo e l'elezione di San Francesco Saverio a patrono contro la peste
Rame inciso a bulino; legno
59,8 x 39,6 cm (lastra)
68,4 x 45,4 x 6,1 cm (tavola)
Firma: alla base, "Cyrus Ferri invenit"; "Petrus Locatellus delineavit"; "Franciscus de Louvemont sculpsit Neapoli"
Altre iscrizioni: sulla base, in caratteri latini su tre linee la descrizione della morte e dell'intervento miracoloso di San Francesco Saverio contro la peste in Malacca
Provenienza: Felix Semyonov, New York - Roma
Stato di conservazione. Supporto: 90% (deformazione sul margine sinistro)
Stato di conservazione. Superficie: 90% (leggeri graffi)
Lastra incisa da François de Louvemont (1648-), a Napoli, a partire da una traduzione in disegno di Pietro Locatelli (1637 ca - 1710), di una tela di Ciro Ferri (1634-1689). Di qualità molto elevata, testimonia la collaborazione tra Ferri e Locatelli, entrambi formatisi nell'entourage di Pietro da Cortona (1596-1669). L'attività di Louvemont come incisore è documentata nelle maggiori raccolte grafiche (Calcografia Nazionale, Harvard Art Museum, The Metropolitan Museum of Art, The British Museum etc). -
Lot 174 Joachim von Sandrart, il vecchio (1606 - 1688), cerchia di
Giove e Semele
Olio su tela
117,2 x 117,2 cm
Provenienza: Collezione nobiliare olandese; Sotheby's, Amsterdam, 11.11.1997, lotto 90 (come seguace di Joachim von Sandrart); collezione privata
Stato di conservazione. Supporto: 70% (piccole mancanze alla vernice di protezione, graffi, strisciate)
Stato di conservazione. Superficie: 70% (telaio sostituito e tela rifoderata) -
Lot 175 Axminster. Gran Bretagna (XIX secolo)
Tappeto in stile Adams
Vello in lana tessuta in orizzontale su fondo in iuta
433,5 x 571,5 cm
Provenienza: Raffaele Verolino, Modena, 2011; Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 80%
Stato di conservazione. Superficie: 50% (restauri di epoche diverse, in particolare perimetro ritessuto e riannodato e medaglione centrale restaurato successivamente con punti sumakh)
Tappeto con disegno a medaglione circolare su fondo rosso corallo, circondato da festoni floreali con due pannelli laterali a fiori e fondo con motivo a rosette a riquadro. -
Lot 176 Francia (XVIII secolo)
Ritratto di Molière
Cera
22 x 19,3 x 13 cm (scultura)
7 x 9,5 cm (il basamento)
Provenienza: Felix Semyonov, New York - Roma
Stato di conservazione. Supporto: 60% (fratture estese)
Stato di conservazione. Superficie: 85% (leggere abrasioni, depositi) -
Lot 177 Persia meridionale (Ultimo quarto del XX secolo)
Tappeto Qashqa’i Kashkuli
Vello in lana su armatura in cotone, con nodo asimmetrico
298 x 209 cm
Elementi distintivi: etichetta della Galleria d’arte Martinazzo, Montebelluna
Provenienza: Galleria d’arte Martinazzo, Montebelluna; Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 90%
Stato di conservazione. Superficie: 90%
Sul campo a fondo blu, è appoggiato un grande medaglione a esagono allungato di colore rosso, contenente motivi boteh floreali nello stile tipico dei tappeti Qashqa’i. -
Lot 178 Inghilterra (Fine del XVIII secolo - Inizi del XIX secolo)
Autoritratto
Matita su cartoncino
19,3 x 16,2 cm
Elementi distintivi: al verso, iniziali non identificate e appunto grafico con accenno di battaglia
Provenienza: Felix Semyonov, New York - Roma
Stato di conservazione. Supporto: 60% (abrasioni, danni da sovraesposizione luminosa, mancanze nell'angolo inferiore sinistro)
Stato di conservazione. Superficie: 80%
Forse copia da un dipinto. -
Lot 179 Olanda (XVII-XVIII secolo)
Versatoio
Vetro verde
20,4 x 7,7 x 10,6 cm
Provenienza: Felix Semyonov, New York - Roma
Stato di conservazione. Supporto: 70% (becco fratturato)
Stato di conservazione. Superficie: 75% (depositi di polveri, colori e colle) -
Lot 180 Giuseppe Nuvolone, detto il Panfilo (1619 - 1703), ambito di
La Madonna offre la stola a San Filippo Neri
Olio su tela
50 x 66 cm
Provenienza: devoluzione del patrimonio di una istituzione religiosa inglese; collezione privata
Certificati: certificato di Andrew McKenzie, 10.12.1997 (come Carlo Francesco Nuvolone)
Stato di conservazione. Supporto: 70% (telaio nuovo e tela rifoderata)
Stato di conservazione. Superficie: 70% (integrazioni e restauri) -
Lot 181 Tiziano Vecellio (1488 - 1576), seguace di
Ritratto di giovane donna con scrigno
Olio su tela
118,2 x 93,1 x 3,6 cm
Elementi distintivi: sul retro della tela di rifodero annotazione a pennarello «960»
Provenienza: Felix Semyonov, New York - Roma
Bibliografia: Sabina Breveglieri, "Tiziano, le Dame con il piatto e l'allegoria matrimoniale", in "Venezia Cinquecento", n. 10, anno V, luglio-dicembre 1995, pp. 150-152, note 32 e 33 a p. 159, tav. 23 e copertina (come Seguace di Tiziano); Donati 2016, p. 130, no. H17bis; Giorgio Tagliaferro, "‘Introduction: The Composition of Themes and Variations by Titian and His Workshop’", in Peter Humfrey (ed.), "Titian: Themes and Variations", Firenze, 2022, pp. 11-35, pp. 17, 21, ill. 11; p. 35, n. 34 (come seguace di Tiziano, forse nordeuropeo)
Stato di conservazione. Supporto: 80% (rintelato)
Stato di conservazione. Superficie: 75% (cadute e distacchi di colore, integrazioni e ritocchi)
Il dipinto è connesso ad un argomento particolarmente difficile nella produzione di Tiziano, la relazione tra le tele raffiguranti "Pomona con un piatto di frutta sollevato", "Salomé" in eguale posizione con la testa del Battista in luogo della frutta e, infine, la "Giovane dama che porta sul vassoio uno scrigno", sempre nell'identica posizione. Proprio questo terzo soggetto, come gli altri noto in molteplici redazioni, rivela nella postura delle mani un che di innaturale, adattamento dal modello principale della "Pomona" dove invece la posizione delle dita è chiaramente adeguata alla funzione di sostegno.
La fattura richiama ad una mano nord europea, forse olandese, tarda.
Sabina Breveglieri, in un saggio dedicato al tipo iconografico della donna con le braccia alzate, mette in confronto un'altra redazione proveniente dalla collezione del duca d'Orléans, a Parigi, già presentata da Sotheby's il 12 maggio 1976 (cfr. scheda Fototeca Zeri 42005 e Wethey H.E., The Paintings of Titian, 1969-1975, v. I p. 160), con l'opera in asta, la prima di materia "densa e corposa, più vicina al tardo Tiziano", la seconda "decisamente più slavata e liscia" (Breveglieri, 1995, nota 33): "Componenti nordiche, nell'incarnato vagamente tendente al grigiastro, si ritrovano ad esempio nella versione in collezione privata romana, riconducibile ad una altezza cronologica tardo-cinquecentesca (fig. 23): sullo sfondo, la tenda vermiglia fermata sull'angolo da un ampio nodo e il paesaggio col colle, su cui si distingue vagamente un albero, richiamano da vicino la gemella venduta da Sotheby's nel 1976 (fig. 22). Assolutamente identiche nei dettagli di costume - dalle perle sull'orlo all'acconciatura fermata con il diadema tempestato di pietre preziose, dal velo trasparente sulle spalle all'immancabile paternostro in vita - le due versioni si differenziano soltanto nel colore degli abiti delle protagoniste, di un verde con toni giallastri quello della Dama Sotheby's, di un rosso tendente al mattone quello del dipinto di collezione romana" (p. 150).
Breveglieri ipotizza per tutte le versioni di bottega o scuola, tra cui l'opera in asta, una datazione successiva alla morte di Tiziano (1576), sulla spinta di un mercato ancora non saturo, e "un mirato intervento da parte della bottega di Tiziano a finire alcuni capolavori lasciati incompiuti dal maestro alla sua morte e a riprodurne nuove versioni": "Probabilmente diretta da un pittore vicino al maestro, magari quel Palma 'che pure anco hebbe fortuna di godere de gli eruditi precetti', l'operazione ri-fare Tiziano potrebbe legittimare la rilevanza quantitativa delle Dame con il piatto e contemporaneamente spiegare la loro programmatica uniformità tipologica e stilistica".
Infine, posta la datazione della nostra tela "verso lo scorcio del secolo" (p. 152), la studiosa segnala - nella propria lettura delle opere come metafore matrimoniali - che "l'albero isolato che compare sullo sfondo paesistico - lasciato parzialmente scoperto dalla tende fermata con un ingombrante nodo - (...) potrebbe alludere, indipendentemente da una sua esatta classificazione botanica, alla virtù della continenza simbolizzata in generale da tutti gli alberi che producono frutti non commestibili" (p. 159, n. 32).
La cassa di cristallo sorretta dalla giovane è indagata in un saggio di Isabella Palumbo Fossati Casa, che prende in esame anche la iconografia tizianesca ("Un lungo viaggio da Venezia a Lisbona: storia di un oggetto eccezionale del tardo Cinquecento", in Art Italies, La revue de l’AHAI, n. 26, 2020, pp. 54-61), tra l'altro riproducendo un'altra versione del soggetto in esame (fig. 5). -
Lot 182 Persia occidentale (I metà del XX secolo)
Tappeto Lilian
Vello in lana su armatura in cotone, con nodo simmetrico
441 x 307 cm
Provenienza: Galleria d'arte Valerio, Valdobbiadene, 2005; Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 70% (importanti integrazioni di vecchia fattura)
Stato di conservazione. Superficie: 80%
Esemplare a fondo rosso rosato con motivi floreali che si accompagnano a due grandi vasi fiorati. -
Lot 183 Olanda (II metà del XVII secolo)
Carro da fieno
Matita, inchiostro su carta
17,73 x 9,8 cm
Elementi distintivi: al verso del passe-partout, le iscrizioni moderne a matita "7011171", "Fine 700/p. 800", "n°580", "201075", "n. 41"
Provenienza: Felix Semyonov, New York - Roma
Stato di conservazione. Supporto: 70% (rifodero)
Stato di conservazione. Superficie: 85% -
Lot 184 Italia (XX secolo)
Letto matrimoniale
Legno massello e essenze
150 x 200 x 160 cm
Provenienza: Principi Toraldo di Massa Lubrense; Eredi Toraldo, Roma
Stato di conservazione. Supporto: 80% (parte del fregio mancante e altre mancanze; danni alle giunzioni)
Stato di conservazione. Superficie: 80% (graffi e abrasioni)
Letto matrimoniale con decorazioni ad intarsio e fregio ebanizzato sulla testata. L'oggetto è collocato nella camera da letto.
Nota bene: il lotto è visionabile e va ritirato, a cura e spese dell'acquirente, presso il deposito di Bonino a Roma. -
Lot 185 Europa (Belgio?) (II metà del XX secolo)
Tappeto meccanico in stile persiano
Vello in lana su armatura in cotone
237 x 167 cm
Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 70%
Stato di conservazione. Superficie: 70% -
Lot 186 Roma (1875 - 1925), (?)
Ritratto di commendatore dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro
Marmo
68 x 67,3 x 32,5 cm
Provenienza: Felix Semyonov, New York - Roma
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 95% (depositi)
La croce a collare qualifica i commendatori dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro. Il portamento e l'abbigliamento inducono a pensare che il ritrattato sia un militare di alto grado, peraltro la categoria maggiormente presente tra gli insigniti dell'onorificenza.
Alfonso Panzetta segnala l'altra qualità della trattazione del marmo e ipotizza in una produzione in ambito romano. Inoltre, suggerisce, il fatto che il busto «non sia firmato fa pensare ad un autore abituato a soddisfare richieste di ritratti (...) anche se quel modo di definire le pupille "a fiore" (...) è certamente un elemento di autografia». (comunicazione del 23 novembre 2020).
Ringraziamo il Prof. Alfonso Panzetta per il supporto nella catalogazione. -
Lot 187 India (Ultimo quarto del XIX secolo)
Tappeto Agra
Vello in lana su armatura in cotone con nodo asimmetrico
348 x 268 cm
Elementi distintivi: etichetta di Raffaele Verolino, Modena
Provenienza: Raffaele Verolino, Modena, 2009; Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 70%
Stato di conservazione. Superficie: 60% (usura localizzata e restauri soprattutto perimetrali)
Classico Agra a nastri e palmette su fondo rosso lacca con bella e ampia bordura a fondo blu scuro. -
Lot 188 Giuseppe Latini, detto il Maestro del Ricciolo (1903 - 1972), attribuito a
Veduta di Tivoli
Inchiostro e gessetto su carta
13 x 18,5 cm
Altre iscrizioni: al recto, sulla banda inferiore l'iscrizione manoscritta "Tivoli"
Elementi distintivi: al verso del foglio, le iscrizioni moderne "₤ 200.000-", "Dec 4", "28,5x23", "Della Porta", "289 arg"
Provenienza: Felix Semyonov, New York - Roma
Stato di conservazione. Supporto: 50% (residui di colla, depositi, macchie)
Stato di conservazione. Superficie: 60% -
Lot 189 Kennedy Carpets (1980)
Tappeto in stile Agra
Vello in lana su armatura in cotone, con nodo asimmetrico
659 x 164 cm
Elementi distintivi: etichetta in pelle della ditta Pasha - produzione Moret
Provenienza: Kennedy Carpets, India; Pasha, Istanbul - Vicenza - Milano; Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 95%
Produzione contemporanea realizzata in India da Kennedy Carpets su incarico della ditta Pasha, Istanbul - Vicenza - Milano. Il tappeto riproduce una passatoia Agra antica presentata in questa stessa asta. -
Lot 190 Edmé Bouchardon (1698 - 1762), maniera di
Ritratto femminile
Terracotta a patina bronzea
66,8 x 38 x 31,3 cm 12,75 g (grammi)
Firma: « Bouchardon » inciso sotto la schiena; « HM », inciso sotto al piede
Provenienza: Felix Semyonov, New York - Roma
Stato di conservazione. Supporto: 80% (danno da urto alla base)
Stato di conservazione. Superficie: 90% (depositi)
Juliette Trey ipotizza per la scultura in esame una datazione recente, all'inizio del '900. Si tratterebbe, in questa lettura, di una scultura di topo imitativo, ispirata a modelli francesi del XVIII secolo. A conferma di ciò, nella documentazione relativa a Bouchardon, non vi è menzione di questa scultura, come cortesemente ci comunica Guilhem Scherf, specialista dell'autore e Conservateur en chef presso il Musée du Louvre (comunicazione del 21 ottobre 2021). Precisiamo che il dr. Scherf non si è espresso sulla attribuzione dell'opera.
Ringraziamo i dottori Juliette Trey e Guilhem Scherf per il supporto nella catalogazione dell'opera. -
Lot 191 Persia nord occidentale (I quarto del XX secolo)
Tappeto Karaja
Vello in lana su armatura a trama singola in cotone, con nodo simmetrico
410 x 282 cm
Elementi distintivi: etichetta della Galleria Martinazzo, Montebelluna (con indicazione “Serapide”)
Provenienza: Galeria Martinazzo, Montebelluna; Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 65%
Stato di conservazione. Superficie: 55% (usura diffusa)
Esemplare a disegno Heriz con grande medaglione centrale ma con tipica struttura dei tappeti Karaja. Già ritenuto Serapi. -
Lot 192 Domenico Morani (1812 - 1859)
Ritratto di un cavaliere di Malta
Marmo
55 x 38 x 27 cm
Firma: « D. MORANI F. » sulla schiena
Data: « 1848 » sulla schiena
Provenienza: Felix Semyonov, New York - Roma
Stato di conservazione. Supporto: 60% (importanti danni da urto tra cui una frattura longitudinale completa, ricomposta, al collo e la perdita di parte dell'arco posteriore)
Stato di conservazione. Superficie: 90% (spatinatura)
Domenico Morani giunge a Roma con il fratello Vincenzo (1809-?) da Napoli, dopo essersi formato alla bottega del padre Fortunato Morano (1773-1844), capobottega di una importante famiglia di scultori in terra calabra, a Polistena. Allievo di Pietro Tenerani, è autore di opere in gesso e marmo di stile purista. Nel 1843 realizzò due sculture raffiguranti Menandro e Hendel per il teatro di Villa Torlonia. Si specializzò presto nella ritrattistica. Nella chiesa di San Francesco a Ripa, in Trastevere, è di sua mano il monumento sepolcrale di Maria Costa, mentre nella Basilica dei Santi XII Apostoli, a Roma, nella prima cappella a destra, è conservato un suo angelo in marmo firmato e datato 1859. Una sua statua raffigurante Silvia, personaggio della "Aminta" di Torquato Tasso, fu esposta a Firenze nel 1861. Nel Conservatorio di San Pietro a Majella a Napoli è infine conservato un suo busto raffigurante Vincenzo Bellini. La nostra opera, firmata e data, benché in modo non chiaro, 1849, presenta un notabile decorato con la Croce di Malta ed è una importante aggiunta al corpus di Domenico Morani.
L'autografia dell'opera è stata confermata da Alfonso Panzetta (comunicazione del 23 novembre 2020).
Ringraziamo il prof. Alfonso Panzetta per il supporto nella catalogazione dell'opera.