Reperti Archeologici
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Lot 305 Testa nabatea
Materia e tecnica: basalto grigio scolpito
Testa femminile in posizione frontale stilizzato con capigliatura resa a ciocche che formano un ventaglio intorno al volto; arcate orbitali fortemente accennate, occhi amigdaloidi con indicazioni di palpebra e pupilla, naso piccolo e rettilineo, bocca sottile con labbra chiuse, mento arrotondato, parte posteriore non lavorata
Produzione: cultura nabatea, probabilmente da Bosra
Stato di conservazione: integra
Dimensioni: alt. cm 35,5
Datazione: II sec. d.C.
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Lot 306 Incensiere sabateo
Materia e tecnica: calcare scolpito
Pilastro a sezione quadrata con depressione nella parte superiore con
figura umana stilizzata su un lato
Produzione: cultura sabatea, Yemen del Nord
Stato di conservazione: integro, alcune scheggiature
Dimensioni: cm 14x8x8
Datazione: II sec. a. C.
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Lot 307 Testa femminile
Materia e tecnica: calcare rosato scolpito e levigato
Testa femminile velata in posizione frontale, porta sui capelli una tiara complessa formata da vari elementi sovrapposti e terminante sulla fronte con una fascia decorata da un motivo centrale a foglie affiancate da rosette che ripete fedelmente i temi impiegati nella ricchissima produzione di lusso con filo d’oro e d’argento della città di Palmira, ai lati fuoriescono i capelli modellati a onde; il volto è caratterizzato da una fronte bassa, sopracciglia ad incisione, occhi con indicazione della palpebra, della pupilla e dell’iride tramite incisioni, naso rettilineo, labbra fortemente sporgenti, mento arrotondato, due profonde solcature semicircolari sul collo; ai lati del viso due grandi orecchini con pendenti fuoriescono dalla massa dei capelli; nella parte posteriore si conserva la lastra da cui sporgeva in altorilievo
Produzione: Palmira
Stato di conservazione: una scheggiatura sul naso e sul velo
Dimensioni: alt. cm 25
Datazione: II-III sec. d.C.
Cfr.: L. Nigro, I rilievi palmireni di Federico Zeri nei Musei Vaticani in Zenobia il sogno di una regina d’Oriente, Milano 2002, pp. 39-40, figg. 34-35; Sculture dalle collezioni Santarelli e Zeri, a cura di A. De Marchi, Milano 2012; M.A.R. Colledge, The Art of Palmira, London 1976
Per questo oggetto la Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Napoli e Pompei ha avviato il provvedimento di vincolo ai sensi del D.lgs. 42/2004
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Lot 308 Testa maschile coronata
Materia e tecnica: marmo bianco a grana fine scolpito e levigato
La scultura rappresenta il volto di un uomo in età matura con folta
capigliatura ricadente in piccole onde ai lati della testa, con corona di
alloro alludente forse a un poeta. La testa è leggermente rivolta verso
lalto e girata a sinistra, con espressione patetica, bocca semiaperta, con
baffi e barba ad ampi riccioli sottolineati da abbondante uso di trapano;
la fronte è ampia, le arcate orbitali fortemente chiaroscurate, gli occhi a
mandorla con indicazioni delle palpebre e del dotto lacrimale, il naso
corto e piuttosto largo, gli zigomi leggermente rilevati; nella parte
posteriore la capigliatura è sommariamente accennata, indicazione probabile
del fatto che la scultura fosse concepita per una visione solo frontale.
Produzione: in stile romano imperiale
Stato di conservazione: integra, piccola frattura allestremità del naso;
sul collo si trova un foro per linserzione della testa sul busto
Dimensioni: alt. cm 24
Datazione: XV sec. d.C.
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Lot 309 Testa virile
Materia e tecnica: calcare bruno scolpito e levigato
La testa raffigura un volto maschile con copricapo conico, fronte segnata
da una ruga ondulata, occhi allungati con indicazioni di palpebra, pupilla
e iride, naso squadrato e rettilineo, capigliatura con riccioli molto mossi
e baffi che scendono simmetricamente a incorniciare il mento
Stato di conservazione: frattura alla sommità del copricapo e sul collo
Dimensioni: alt. cm 45
Datazione: sec. XIX
La testa si ispira alle sculture monumentali del tumulo sepolcrale di
Antioco I di Commagene sul Nemrut Dagi in Turchia
Corredata da attestato di libera circolazione
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Lot 310 Torso virile
Materia e tecnica: marmo bianco a grana fine, scolpito e levigato
Il torso è ispirato con varianti al celebre modello del Discobolo di Mirone
del quale replica la torsione e il movimento
Stato di conservazione: privo della testa, delle braccia e di parte della
gambe
Dimensioni: alt. cm 22
Datazione: sec. XVII
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Lot 311 Figura panneggiata
Materia e tecnica: marmo bianco a grana grossa, scolpito
Statuetta di offerente in posizione stante, il peso sulla gamba destra e la
gamba sinistra leggermente flessa e arretrata, completamente avvolta nel
mantello panneggiato, con le braccia flesse allaltezza del busto in atto di
sorreggere il dono per la divinità
Stato di conservazione: priva della testa, molto consunta
Dimensioni: alt. cm 49
Datazione: II-III sec. d.C.
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Lot 312 Testa virile
Materia e tecnica: marmo bianco a grana fine, scolpito e traforato a
trapano
La testa raffigura un volto maschile barbato con capigliatura a folte
ciocche che si dipartono al centro della testa, fronte aggrottata, occhi
chiaroscurati, con palpebre in rilievo e cavità per inserimento della
pupilla in altro materiale. Il naso è schiacciato, gli zigomi appena
accennati, labbra carnose leggermente dischiuse circondate dai riccioli
della barba
Stato di conservazione: naso e orecchio sinistro lacunosi, scheggiature
diffuse
Dimensioni: alt. cm 15
Datazione: sec. XIX
La testa sembra ispirata al pugile ferito originale greco attribuito a
Lisippo e conservato presso il Museo Nazionale Romano di Palazzo Massimo a
Roma
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Lot 313 Busto maschile
Materia e tecnica: marmo bianco a grana fine, scolpito e levigato
Figura di uomo anziano con capigliatura scolpita quasi a bassorilievo in
piccole ciocche che partono dal centro della testa, ampia fronte
leggermente aggrottata, occhi chiaroscurati con indicazioni della palpebre,
naso pronunciato, zigomi rilevati e leggermente incavati, bocca socchiusa,
con due ampie pieghe despressione; muscolatura del collo resa con
accuratezza; completo di sostegno circolare in marmo; alla base reca
liscrizione Cicerone
Stato di conservazione: integro
Dimensioni: alt. cm 55
Datazione: sec. XIX
La scultura riprende i modelli della ritrattistica funeraria tardo
repubblicana del I secolo a.C. ricreando le caratteristiche di intensità e
pathos proprie degli antenati visti come modelli ideali di comportamento e
rettitudine. Il busto trova un confronto con il Togato Barberini conservato
presso la Centrale Montemartini di Roma
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Lot 314 Venere italica
Materia e tecnica: argilla figulina di Signa modellata a stampo con
ritocchi a stecca
La statua riproduce loriginale di Antonio Canova conservato alla Galleria
Palatina di Firenze.
La dea è ripresa nel momento in cui esce dallacqua in atto di rivestirsi
con il peplo che tiene stretto con entrambe le braccia sul petto
Completa di base circolare in terracotta di Signa decorata con motivi a
festoni che pendono da bocche di satiri
Stato di conservazione: integra, piccola lacuna sullalluce destro
Dimensioni: Venere: alt. cm 156; base alt. cm 60
Datazione: fine sec. XIX
Bibl.: La manifattura di Signa, a cura di A. Baldinotti, L. Bassignana, L.
Bernini, L. Ciulli, Firenze 1986, vol. II, p. VII, n. 872
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Lot 315 Atalanta
Materia e tecnica: argilla figulina di Signa modellata a stampo con
ritocchi a stecca
La statua riproduce il marmo attribuito a Pasitele del I secolo a.C. e
conservato ai Musei Vaticani.
La giovane è ripresa nel momento in cui comincia a correre con la testa
piegata verso il basso, il chitone corto e plissettato le lascia un seno
scoperto, la mano sinistra avanzata e la destra arretrata, il movimento è
analogo anche nelle gambe; la scultura si appoggia a una palma stilizzata.
Completa di base circolare in terracotta di Signa
Stato di conservazione: restauro sul braccio destro e sulla mano sinistra
Dimensioni: Atalanta: alt. cm 155, base: alt. cm 79
Datazione: fine sec. XIX
Bibl.: La manifattura di Signa, a cura di A. Baldinotti, L. Bassignana, L.
Bernini, L. Ciulli, Firenze 1986, vol. II, p. CXLI, n. 1719
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Lot 316 Hebe
Materia e tecnica: argilla figulina di Signa modellata a stampo con
ritocchi a stecca
La statua riproduce loriginale di Bertel Thorvaldsen conservato al
Thorvaldsens Museumdi Copenhagen.
La dea è ripresa nel momento in cui porge la coppa dellimmortalità colma di
ambrosia con la mano sinistra mentre nella destra tiene unolpe; indossa un
lungo chitone plissettato fermato in vita da una cintura che le lascia
scoperto il seno destro; reca iscrizione sulla base HEBE
Completa di base quadrangolare in legno dipinta a finto marmo
Stato di conservazione: integra
Dimensioni: Ebe: alt. cm 145; base alt. cm 89
Datazione: fine sec. XIX
Bibl.: La manifattura di Signa, a cura di A. Baldinotti, L. Bassignana, L.
Bernini, L. Ciulli, Firenze 1986, vol. II, p. VII, n. 874
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Lot 317 Pila lustrale
Materia e tecnica: marmo bianco a grana media con venature grigie-rosate,
scolpito e levigato
Acquasantiera di forma circolare con corpo a calice. Lungo la fascia
esterna si snoda un decoro ad intaglio piatto formato da una treccia
viminea a tripla banda che include una palmetta a cinque foglie. Il motivo
si collega a quattro protomi umane barbate. Le teste modellate ad alto
rilievo presentano unaccurata definizione nella decisa resa dellovale,
nella calligrafica descrizione della barba, nella precisazione delle grandi
orbite e delle bocche ghignanti.