ASTA 46 I: AUTOGRAFI E MANOSCRITTI, FUTURISMO, LIBRI DEL NOVECENTO E LIBRI D’ARTISTA
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Lot 49 Raccolta di 5 pergamene. Testi profani e sacri. Secoli fine XII circa – XIV secolo. Manoscritti pergamenacei a inchiostro marrone scuro. Testi in latino. Scrittura carolina e gotica (anche gotica tedesca). Talune iniziali rubricate. Alcuni fogli sono stati anticamente recuperati da legature. Sono presenti difetti: alcuni brevi strappi, talvolta alcune mancanze, restauri e scoloritura dell'inchiostro (anche alla grande iniziale S del foglio che contiene una grammatica). Dimensioni varie. SI AGGIUNGE: 7 doppie carte, realizzate in scrittura minuscola con molte abbreviazioni, che contengono un trattato di filosofia (De Substantia, De Quantitate, De Qualitate ecc). XIII secolo circa. (5)I DOCUMENTO: La raccolta comprende frammenti di codici: 1 foglio con grande iniziale S ornata con frammento della grammatica latina, il Doctrinale, di Alexandre de Villedie (1175-1240) il cui incipit, presente sul foglio è Scribere clericulis paro Doctrinale novellis – 1 foglio che contiene probabilmente un'opera teologica nella quale è nominato Ugo di Sa. Vittore (1096-1141) - 1 foglio con frammento del Vangelo secondo Giovanni, nel quale vengono nominati Pietro, Tommaso, Cana, le Galilea, la passione di Cristo e l'imperatore Traiano – 2 fogli a inchiostro nero e rosso 'es. missa in consecratio virginum' contenenti frammento di messale – 2 fogli pergamenacei che contengono il Libro dei Re (Antico Testamento).
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Lot 50 4 pergamene relative al feudo di Bruzolo. Datate 1280-1304. Manoscritti pergamenacei a inchiostro bruno. 4 fogli scritti al recto. Testi in latino. Scritture cancelleresche. Con signa tabellionum dei notai Andrea di S. Ambrogio, Andrea Iordano, Pietro Poysono di Susa. Dimensioni varie (la più grande 420x265 mm). (4)Le pergamene contengono atti notarili relativi alla zona di Bruzolo, nella bassa Val di Susa. La raccolta comprende: un bando che proibisce il taglio della legna nei boschi (la legna occorreva per alimentare una piccola fonderia in Bruzolo che lavorava il ferro); un atto in cui il castellano di Susa, per volere del conte Amedeo di Savoia (si tratta di Amedeo V di Savoia 1253-1323) libera da ogni obbligazione i figli di Ugone Bertrandi per il feudo di Bruzolo; una concessione di terre e un accensamento nel territorio di Bruzolo. Nelle pergamene è nominato il feudatario Ugone Beltrando, signore di Bruzolo.
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Lot 51 Raccolta di 4 pergamene. Datate 1228-1299. Manoscritti pergamenacei a inchiostro bruno. Con signa tabellionum (notai: Guglielmus de Fabiano, Bartholomeus de Nazarjis de Casali). Conservazione molto buona (qualche piccolo difetto è presente nella pergamena con incipit - Martinus [IV] episcopus servus servorum Dei. Questa pergamena ha nel testo 3 piccoli capilettera decorati a inchiostro bruno: lettere M e O). Fogli di grandi dimensioni. La pergamena più grande misura 830x505 mm. (4)Le pergamene, di ambito vercellese, contengono 3 atti notarili (due sono relativi ad un mulino – molendinum) e 1 privilegio di papa Martino IV relativo all'elezione di sindaci o procuratori che possono accettare a loro favore le elemosine lasciate ai frati minori.
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Lot 52 5 pergamene relative a Ugone Bertrando e alla sua famiglia. Datate 1277-1324. Manoscritti pergamenacei a inchiostro bruno. 5 fogli scritti al recto. Testi in latino. Scritture cancelleresche. Con signa tabellionum dei notai Andrea Giordano, Gandolfo di Bossolasco, Bernardo di Alvardo, Pietro [?]. Dimensioni varie (la più grande 460x300 mm). (5)Atti notarili relativi al periodo durante il quale la famiglia Bertrando tenne il feudo di Bruzolo, nella bassa Val di Susa. I documenti sono relativi a vendite di terre, riconoscimento del feudo di Bussoleno, concessione di enfiteusi.
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Lot 53 Iniziale E miniata. Fine XV-inizio XVI secolo. Parziale foglio di antifonario pergamenaceo (mm 212x300) con iniziale E (Elisabeth zachari) miniata. Rubr. In laudibus a[ntiphona]. Tempera (blu, verde, rosa e bianco) e oro su pergamena. Scrittura gotica con notazione musicale quadrata su tetragramma. Fregi foliati e un piccolo sole che si sviluppano dall'iniziale al margine esterno e superiore dello specchio di scrittura. Foglio applicato, per pochi centimetri, con scotch di carta a supporto cartaceo moderno (mm 320x410). (1)
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Lot 54 Raccolta di 9 tra bolle papali, brevi, decreti ecc. Datati 1473-1567. Manoscritti pergamenacei e cartacei a inchiostro bruno. 2 documenti a stampa con annotazioni manoscritte (scritture cancelleresche). Alcuni spaghi e sigilli conservati. Dimensioni varie. (9)La raccolta comprende: 1 copia pergamenacea di breve di papa Sisto IV, autenticata dal notaio Luca Raimenti, relativa ai frati e le suore del Terzo Ordine Francescano e il fisco (pagamento di gabelle). Spago conservato. Datata 1473 - 1 copia pergamenacea di breve di papa Sisto IV, autenticata dal notaio Paolo Albertini di Ferrara, diretta al Vicario Generale dell'Ordine dei Minori Osservanti relativa a privilegi e indulgenze. Sigillo ovale in ceralacca con base di cera e spago parzialmente conservato. Datata 19 dicembre 1480 – Breve pergamenacea di papa Sisto IV (copia autenticata dal notaio Giovanni Desiderio) diretta ai Frati dell'Ordine dei Minori. Conservato il sigillo ovale in teca di zinco e spago originale. Datata 22 febbraio 1482 - Raccolta a stampa di lettere pastorali di Clemente VII e Leone X relative alla Fabbrica di San Pietro (dal 1514 al 1531) con legatura in vacchetta - 1 bolla a stampa di papa Leone X che contiene la concessione dell'indulgenza plenaria per la Fabbrica di S. Pietro che doveva essere riedificata e ampliata (per cui si dovevano sostenere gravi spese). L'indulgenza venne estesa a coloro che si sarebbero recati a visitare la basilica dall'Italia, Gerusalemme, Dalmazia, Bosina, Corsica, Rodi, Austria, Boemia ecc. e nomina Cristoforo da Forlì per la raccolta delle offerte. Sigillo rotondo in ceralacca conservato in teca lignea legato ai fogli con spago originale. Datata 1517 - 1 esenzione dal pagamento delle decime in favore delle monache dell'Ordine dell'Osservanza a causa della povertà dei loro conventi da parte del vescovo di Segni. Conservato il sigillo ovale pendente in ceralacca in teca di zinco (parzialmente conservata) e legato con spago originale. Datata 27 giugno1542 - 1 copia pergamenacea autentica del notaio Vittore Maffei di un decreto dell'imperatore Carlo V relativo ad una supplica (trascritta) dei Frati Francescani dell'Osservanza della Dalmazia afferente alle incursioni dei Turchi e alle difficoltà che ne seguivano. Conservato il sigillo rotondo pendente in ceralacca in teca di zinco e legato con spago originale. Datata 1563 - 1 bolla a stampa di papa Pio V relativa alla confermazione della nuova concessione di privilegi a favore di tutti gli Ordini Mendicanti (Roma, presso gli eredi di Antonio Bladi 1567) con copertina ricavato da un foglio pergamenaceo di un codice giuridico del XIV secolo. Sigillo rotondo pendente in ceralacca conservato in teca di zinco e legato con spago originale alla carta e alla copertina.
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Lot 55 10 fogli pergamenacei con notazione musicale. XVI secolo circa. Manoscritti a inchiostro nero e rosso. 10 fogli (scritti recto e verso). Notazione musicale su tetragramma. 25 capilettera decorati a inchiostro blu e rosso. Scrittura gotica. Fogli provenienti da antifonario. Dimensioni: 530x400 mm. (10)
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Lot 56 Conferma dell'Instrumento del Marchesato di Malgrate in Lunigiana conferito dal re di Spagna Filippo IV (con sua firma) a Bartolomeo Ariberti. Datato dicembre 1645. Manoscritto a inchiostro bruno. Fogli 42 (l'ultimo bianco). Una piccola mancanza in testa al primo foglio e un piccolo risarcimento in testa ai fogli 2-5 (senza perdita di testo). Testo in latino, italiano e spagnolo. In fine si legge: Confirma [...] del Instrumento del Marquesado de Malgrado, hecha por el Conte de Sirvela el ano de 1642 que governava el Estado de Milan al Marq. Bar.me Ariberti. Legatura antica in velluto rosso scuro con lacci rosa in seta. Grande sigillo in cera e ceralacca (con alcune mancanze, diam. 110 mm) e lacci in seta bianchi, gialli e rosa. Dimensioni: 320x220 mm. (1)Il cremonese Bartolomeo Ariberti (1589-1649), visconte di Castelnuovo Bocca d'Adda, acquisì nel 1642 dalla Camera di Milano il feudo di Malgrate. Il documento qui presentato conferma la vendita del feudo a Bartolomeo Ariberti «[...] Recognocimus et notum fecimus tenore presentium universis Cum Comes de Sirvela dum nostrum Mediolanensem Statum de Dominius gubernavit Marchionatum Malgrati Marchioni Bartholomeo Ariberto vendiderit sub nostro Regio Beneplacito [...]» e descrive le tappe dell'accordo.
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Lot 57 5 nomine pergamenacee a rettori di giustizia, ufficiali, cancellieri nel periodo di Ferdinando II e Cosimo III. Datati 1668-1681. Raccolta di 5 documenti pergamenacei a stampa, in latino e italiano, con parti compilate a mano. In testa ai documenti, lo stemma dei Medici. Ottime condizioni. Dimensioni mm 310x440 ca. (5)I documenti sono strutturati in due sezioni. La prima, in latino, indica le nomine (in nome di Ferdinando II o Cosimo III) da Parte del Consiglio dei 48 (Consilio Clarissimor. Quadrag. & octo Virorum Civitatis Florentiae), di Rettori di giustizia con potere di fidelis exercere, & executioni mandare omnes leges, capitola atque extentiones, nonché dei loro aiutanti, Ufficiali e Cancellieri (suos Officiales qui tolerunt taxam &c). Viene definita la durata dell'incarico (es. duo anno) e la retribuzione (es. librarii duari millium pro quoliber semestri). I nomi degli eletti sono scritti a mano: tra i Rettori troviamo Johannes de Uguccionibus. Ai nomi dei vari aiutanti è aggiunto l'incarico: Iudicem, Militem locium, e il notarium maleficiorum (ufficiale che compilava i registri di giustizia penale). La seconda sezione, stampata in italiano, contiene dettagliate istruzioni per lo svolgimento degli incarichi. Vengono citate le Tratte (i registri elettorali fiorentini): «Dovete rappresentarvi al vostro uffizio il dì del principio [...] e di poi tra dieci dì mandarne fede autentica a le Tratte e le famose Stinche (antiche carceri di Firenze), che erano a pagamento: Avendo a mandar prigioni alle Carcere delle Stinche, farete pagar loro il diritto [...].». L'ultima delle molte istruzioni riguarda le armi a Firenze: «[...] che osserviate la Legge dell'Arme, e particolarmente non possiate e non doviate concedere licenza a nessuno di portar'arme di fort'alcuna, ne di poter tirar l'Archibugio, neancora per un giorno, sotto pena di scudi cento, e divieto dagli Ufizij per anni dieci.».
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Lot 58 Lettera C miniata da antifonario, ad uso dei Frati Minori di S. Francesco d'Assisi. XVII secolo, successiva al 1632. Manoscritto a inchiostro nero e rosso con notazione musicale. Foglio: 540x390 mm. Scrittura gotica. Specchio di scrittura: 390x280 mm. La lettera C miniata (125x130 mm) raffigura un vescovo con mitra e pastorale. Tempera e oro su pergamena. Al recto bordura di girari fitomorfi in blu, viola, rosa, verde, giallo e oro e al margine inferiore la raffigurazione di S. Francesco d'Assisi con le stigmate. 4 iniziali rubricate al verso in blu e rosso. Alcune tracce di uso e foglio tagliato al margine superiore (con parziale perdita di bordura). (1)Incipit: Creator alme siderum [...]. Si tratta di un inno proprio della liturgia, recitato o cantato durante i Vespri della prima domenica di Avvento. L'inno, che risale al VII secolo originariamente con le parole Conditor Amlme siderum [...], venne rivisto da papa Urbano VIII nel 1632, che introdusse alcune modifiche significative al testo. Nella versione riscritta assunse il titolo Creator alme siderum [...], testo presente in questo foglio.
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Lot 59 Diploma di Dottorato in giurisprudenza dell'Università di Padova. Datato 16 febbraio 1708. Manoscritto pergamenaceo impreziosito da decorazioni miniate. 4 fogli. Carte di guardia. Testo in latino a caratteri nero e oro, con firma autografa di Francesco Doglioni e nota di altra mano in calce. Il f.1v è decorato a piena pagina con fiori, frutti, pavoni a colori brillanti; fregi dorati incorniciano uno stemma araldico; il f.2r (frontespizio) è decorato ai bordi con fiori policromi e foglie; una cornice dorata delimita il testo. I fogli successivi presentano cornici a bordi dorati, decorate a motivi fitomorfici policromi con tocchi dorati. Legatura coeva in piena pelle arricchita da decorazioni dorate impresse. Alcuni nastri in seta conservati. Condizioni più che buone. Dimensioni: 240x170 mm. (1)Publicum Doctoratus Privilegium in Utroque Iure (canonico e civile) con promozione a Cathedra Magistrale ascendi, conferito dal nobile bellunese, (Canonicus Patavinus) Franciscus Doglioni e dai dottori (del) Antiquissimi ac Celeberrimi Archigimnasij Patavini. Titolo conferito a Ioannem Dominicum Pateanum.
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Lot 60 Attestato di donazione delle reliquie di Santa Felicita. Datato Roma, 26 maggio Anno Iubilaei 1700 e Firenze 1789. Manoscritto pergamenaceo a inchiostro bruno e dorato impreziosito dalle armi di Papa Innocenzo XII e da decorazioni policrome floreali che incorniciano il testo. Nota successiva in calce, sempre in latino, datata Firenze 1789. Conservato spago con sigillo papale in ceralacca (danneggiato e in parte mancante) in custodia di ottone. Dimensioni mm 490x350. (1)Il documento attesta la donazione, de mandato di Papa Innocenzo XII, al Serenissimo Domino Cosimo III Magno Hetruriae Duci, delle sacre reliquie di Santa Felicita Martire, cum vase sanguinis. È intestato e firmato dal frate Petrus Lambertus Episcopus Porphirensis (vescovo dell'antica diocesi di Porfireone, nell'attuale Israele), in qualità di Assistente al Soglio Pontificio. Le reliquie sono tratte dal cimitero di San Calepodio (catacombe, Roma). La nota al piede della pergamena, datata 1789, è l'accettazione del sacro dono da parte dell'Arcivescovo di Firenze Antonio Martini, che destina le reliquie (Sacra Lipsana) alla cappella privata (Altare Oratorii privati in suis aedibus) di un patrizio fiorentino.