Asta n°35 - Eclettica
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Lot 293 Tavolinetto da lavoro in bois °e roses e legno nero ebanizzato, Napoleone III., 19° secolo H cm 72x 60x40 legno
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Lot 294 Tavolo da gioco rotondo in legno di noce, Inizi 19° secolo 91 cm, h 80 cm Piede a colonna, cassetti al sottopiano.Piede a colonna, cassetti al sottopiano.
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Lot 295 Console in legno di mogano, 19° secolo, Sicily H cm 100. Cm 130x60
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Lot 296 Divano a barca in legno di radica di noce nello stile Carlo X, late 19° secolo h 100 cm, larghezza 190x65 cm Intarsi in legni chiari a tralci floreali alla spalliera, al fronte dei braccioli e sulla base di sostegno Intarsi in legni chiari a tralci floreali alla spalliera, al fronte dei braccioli e sulla base di sostegno
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Lot 297 Divano Luigi Filippo in legno di mogano, tre posti, Mid 19° secolo h 112 cm, l 2,20 m, p 55 Spalliera modulata e piedi a cabriolet. Provenienza Sicilia. Ottime condizioni.Spalliera modulata e piedi a cabriolet. Provenienza Sicilia. Ottime condizioni.
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Lot 298 Divano siciliano Luigi Filippo in legno di noce h 98 cm, l 195 cm, p 60 cm
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Lot 299 Salvatore Bonajuto (Catania 18.01.1963) - Amazzone h cm 20x18 cera persa
Salvatore Bonajuto è un artista contemporaneo nato a Catania il 18 gennaio 1963. Apprende le tecniche della ceramica con Rita Papale, lezioni di pittura con D’Inessa e di acquerello con Alessandra Bruno. L’esordio nel mondo dell’arte avviene negli anni Settanta quando partecipa con i suoi primi lavori ad una mostra collettiva tenutasi a Mascalucia dal titolo ‘Incontro con la pittura’. Negli anni partecipa a diverse esposizioni e vende opere di rilievo nella sua terra d’origine e in tutta Italia. Nel 2001 cura il restauro della cappella Bonajuto uno dei pochi edifici bizantini sopravvissuti al tremendo terremoto del 1693, a Catania. Ha esposto nei luoghi simbolo della propria città come al Palazzo della Cultura e al Castello Ursino. Nelle sue opere si evidenzia un forte richiamo alla sua terra d’origine ma anche ad uno dei temi più importanti della società contemporanea che sono l’identità di genere e la violenza sulle donne. Nelle sue opere egli adopera materiali differenti, dalla superficie sia liscia che ruvida come testimonianza della sofferenza, della mortificazione della carne e dello spirito, ma al tempo stesso del riscatto della donna. Bronzo patinato al verde, cera persa. Opera unica.
Questo lotto è soggetto a diritto di seguito -
Lot 300 Salvatore Bonajuto (Catania 18.01.1963) - Nudo di donna larghezza cm 15x15 lega metallo dorato Salvatore Bonajuto è un artista contemporaneo nato a Catania il 18 gennaio 1963. Apprende le tecniche della ceramica con Rita Papale, lezioni di pittura con D’Inessa e di acquerello con Alessandra Bruno. L’esordio nel mondo dell’arte avviene negli anni Settanta quando partecipa con i suoi primi lavori ad una mostra collettiva tenutasi a Mascalucia dal titolo ‘Incontro con la pittura’. Negli anni partecipa a diverse esposizioni e vende opere di rilievo nella sua terra d’origine e in tutta Italia. Nel 2001 cura il restauro della cappella Bonajuto uno dei pochi edifici bizantini sopravvissuti al tremendo terremoto del 1693, a Catania. Ha esposto nei luoghi simbolo della propria città come al Palazzo della Cultura e al Castello Ursino. Nelle sue opere si evidenzia un forte richiamo alla sua terra d’origine ma anche ad uno dei temi più importanti della società contemporanea che sono l’identità di genere e la violenza sulle donne. Nelle sue opere egli adopera materiali differenti, dalla superficie sia liscia che ruvida come testimonianza della sofferenza, della mortificazione della carne e dello spirito, ma al tempo stesso del riscatto della donna. Questo lotto è soggetto a diritto di seguito
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Lot 301 Salvatore Bonajuto (Catania 18.01.1963) - Maternità h cm 10x8 terracotta Salvatore Bonajuto è un artista contemporaneo nato a Catania il 18 gennaio 1963. Apprende le tecniche della ceramica con Rita Papale, lezioni di pittura con D’Inessa e di acquerello con Alessandra Bruno. L’esordio nel mondo dell’arte avviene negli anni Settanta quando partecipa con i suoi primi lavori ad una mostra collettiva tenutasi a Mascalucia dal titolo ‘Incontro con la pittura’. Negli anni partecipa a diverse esposizioni e vende opere di rilievo nella sua terra d’origine e in tutta Italia. Nel 2001 cura il restauro della cappella Bonajuto uno dei pochi edifici bizantini sopravvissuti al tremendo terremoto del 1693, a Catania. Ha esposto nei luoghi simbolo della propria città come al Palazzo della Cultura e al Castello Ursino. Nelle sue opere si evidenzia un forte richiamo alla sua terra d’origine ma anche ad uno dei temi più importanti della società contemporanea che sono l’identità di genere e la violenza sulle donne. Nelle sue opere egli adopera materiali differenti, dalla superficie sia liscia che ruvida come testimonianza della sofferenza, della mortificazione della carne e dello spirito, ma al tempo stesso del riscatto della donna. Questo lotto è soggetto a diritto di seguito
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Lot 302 Mezzobusto “Rebecca” H 25 cm Terracotta Manifattura Palermo. Incollatura. Ceramica De Martino.
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Lot 303 Salvatore Leone - Coppia di fischetti policromi in ceramica di Caltagirone raffiguranti due carabinieri a cavallo h 20 cm Salvatore Leone "U Nnacchiareddu" nacque a Caltagirone il 13 Aprile del 1912. Frequentò solo la prima elementare e iniziò a lavorare sin da piccolo come muratore per poi appassionarsi alla lavorazione dell’argilla a partire dai 18 anni presso la bottega dello stovigliaio Mastro Nino Abela. Qui iniziò a realizzare fischietti e personaggi del presepe rispettando severamente la tradizione. Egli prelevava l’argilla dalla contrada San Giorgio, nei dintorni della sua città e inizialmente la lavorava a mano per poi riporla all’interno dei calchi preventivamente cosparsi di calce in polvere per non far aderire l’argilla ai calchi. Infine capovolge delicatamente il calco cosi da far fuoriuscire la figurina che va ritoccata con stecchi di legno e ferro. In questa fase viene attaccato il fischio dalla misura di 2-3 cm con una piccola quantità d’argilla. Dopo aver lasciato asciugare per qualche giorno i fischietti, procedeva con la cottura in una piccola fornace e successivamente le immergeva nel latte di calce e infine li dipingeva. Le sue figure sono realizzate in maniera grossolana e con molta fantasia utilizzando colori puri per attirare l’interesse dei bambini, a cui i fischietti erano destinati. Salvatore Leone "U Nnacchiareddu" nacque a Caltagirone il 13 Aprile del 1912. Frequentò solo la prima elementare e iniziò a lavorare sin da piccolo come muratore per poi appassionarsi alla lavorazione dell’argilla a partire dai 18 anni presso la bottega dello stovigliaio Mastro Nino Abela. Qui iniziò a realizzare fischietti e personaggi del presepe rispettando severamente la tradizione. Egli prelevava l’argilla dalla contrada San Giorgio, nei dintorni della sua città e inizialmente la lavorava a mano per poi riporla all’interno dei calchi preventivamente cosparsi di calce in polvere per non far aderire l’argilla ai calchi. Infine capovolge delicatamente il calco cosi da far fuoriuscire la figurina che va ritoccata con stecchi di legno e ferro. In questa fase viene attaccato il fischio dalla misura di 2-3 cm con una piccola quantità d’argilla. Dopo aver lasciato asciugare per qualche giorno i fischietti, procedeva con la cottura in una piccola fornace e successivamente le immergeva nel latte di calce e infine li dipingeva. Le sue figure sono realizzate in maniera grossolana e con molta fantasia utilizzando colori puri per attirare l’interesse dei bambini, a cui i fischietti erano destinati.
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Lot 304 Salvatore Leone - Coppia di fischetti policromi in ceramica di Caltagirone raffiguranti due carabinieri a cavallo h 20 cm Salvatore Leone "U Nnacchiareddu" nacque a Caltagirone il 13 Aprile del 1912. Frequentò solo la prima elementare e iniziò a lavorare sin da piccolo come muratore per poi appassionarsi alla lavorazione dell’argilla a partire dai 18 anni presso la bottega dello stovigliaio Mastro Nino Abela. Qui iniziò a realizzare fischietti e personaggi del presepe rispettando severamente la tradizione. Egli prelevava l’argilla dalla contrada San Giorgio, nei dintorni della sua città e inizialmente la lavorava a mano per poi riporla all’interno dei calchi preventivamente cosparsi di calce in polvere per non far aderire l’argilla ai calchi. Infine capovolge delicatamente il calco cosi da far fuoriuscire la figurina che va ritoccata con stecchi di legno e ferro. In questa fase viene attaccato il fischio dalla misura di 2-3 cm con una piccola quantità d’argilla. Dopo aver lasciato asciugare per qualche giorno i fischietti, procedeva con la cottura in una piccola fornace e successivamente le immergeva nel latte di calce e infine li dipingeva. Le sue figure sono realizzate in maniera grossolana e con molta fantasia utilizzando colori puri per attirare l’interesse dei bambini, a cui i fischietti erano destinati. Salvatore Leone "U Nnacchiareddu" nacque a Caltagirone il 13 Aprile del 1912. Frequentò solo la prima elementare e iniziò a lavorare sin da piccolo come muratore per poi appassionarsi alla lavorazione dell’argilla a partire dai 18 anni presso la bottega dello stovigliaio Mastro Nino Abela. Qui iniziò a realizzare fischietti e personaggi del presepe rispettando severamente la tradizione. Egli prelevava l’argilla dalla contrada San Giorgio, nei dintorni della sua città e inizialmente la lavorava a mano per poi riporla all’interno dei calchi preventivamente cosparsi di calce in polvere per non far aderire l’argilla ai calchi. Infine capovolge delicatamente il calco cosi da far fuoriuscire la figurina che va ritoccata con stecchi di legno e ferro. In questa fase viene attaccato il fischio dalla misura di 2-3 cm con una piccola quantità d’argilla. Dopo aver lasciato asciugare per qualche giorno i fischietti, procedeva con la cottura in una piccola fornace e successivamente le immergeva nel latte di calce e infine li dipingeva. Le sue figure sono realizzate in maniera grossolana e con molta fantasia utilizzando colori puri per attirare l’interesse dei bambini, a cui i fischietti erano destinati.
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Lot 305 Salvatore Leone - Coppia di fischetti in ceramica di Caltagirone raffiguranti un Santo policromo e una Madonna monocromo h 18 cm Salvatore Leone "U Nnacchiareddu" nacque a Caltagirone il 13 Aprile del 1912. Frequentò solo la prima elementare e iniziò a lavorare sin da piccolo come muratore per poi appassionarsi alla lavorazione dell’argilla a partire dai 18 anni presso la bottega dello stovigliaio Mastro Nino Abela. Qui iniziò a realizzare fischietti e personaggi del presepe rispettando severamente la tradizione. Egli prelevava l’argilla dalla contrada San Giorgio, nei dintorni della sua città e inizialmente la lavorava a mano per poi riporla all’interno dei calchi preventivamente cosparsi di calce in polvere per non far aderire l’argilla ai calchi. Infine capovolge delicatamente il calco cosi da far fuoriuscire la figurina che va ritoccata con stecchi di legno e ferro. In questa fase viene attaccato il fischio dalla misura di 2-3 cm con una piccola quantità d’argilla. Dopo aver lasciato asciugare per qualche giorno i fischietti, procedeva con la cottura in una piccola fornace e successivamente le immergeva nel latte di calce e infine li dipingeva. Le sue figure sono realizzate in maniera grossolana e con molta fantasia utilizzando colori puri per attirare l’interesse dei bambini, a cui i fischietti erano destinati. Salvatore Leone "U Nnacchiareddu" nacque a Caltagirone il 13 Aprile del 1912. Frequentò solo la prima elementare e iniziò a lavorare sin da piccolo come muratore per poi appassionarsi alla lavorazione dell’argilla a partire dai 18 anni presso la bottega dello stovigliaio Mastro Nino Abela. Qui iniziò a realizzare fischietti e personaggi del presepe rispettando severamente la tradizione. Egli prelevava l’argilla dalla contrada San Giorgio, nei dintorni della sua città e inizialmente la lavorava a mano per poi riporla all’interno dei calchi preventivamente cosparsi di calce in polvere per non far aderire l’argilla ai calchi. Infine capovolge delicatamente il calco cosi da far fuoriuscire la figurina che va ritoccata con stecchi di legno e ferro. In questa fase viene attaccato il fischio dalla misura di 2-3 cm con una piccola quantità d’argilla. Dopo aver lasciato asciugare per qualche giorno i fischietti, procedeva con la cottura in una piccola fornace e successivamente le immergeva nel latte di calce e infine li dipingeva. Le sue figure sono realizzate in maniera grossolana e con molta fantasia utilizzando colori puri per attirare l’interesse dei bambini, a cui i fischietti erano destinati.
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Lot 306 Salvatore Leone - Coppia di fischietti policromi in ceramica di Caltagirone di un contadino e di un galletto h 13 cm, h 16 cm. Salvatore Leone "U Nnacchiareddu" nacque a Caltagirone il 13 Aprile del 1912. Frequentò solo la prima elementare e iniziò a lavorare sin da piccolo come muratore per poi appassionarsi alla lavorazione dell’argilla a partire dai 18 anni presso la bottega dello stovigliaio Mastro Nino Abela. Qui iniziò a realizzare fischietti e personaggi del presepe rispettando severamente la tradizione. Egli prelevava l’argilla dalla contrada San Giorgio, nei dintorni della sua città e inizialmente la lavorava a mano per poi riporla all’interno dei calchi preventivamente cosparsi di calce in polvere per non far aderire l’argilla ai calchi. Infine capovolge delicatamente il calco cosi da far fuoriuscire la figurina che va ritoccata con stecchi di legno e ferro. In questa fase viene attaccato il fischio dalla misura di 2-3 cm con una piccola quantità d’argilla. Dopo aver lasciato asciugare per qualche giorno i fischietti, procedeva con la cottura in una piccola fornace e successivamente le immergeva nel latte di calce e infine li dipingeva. Le sue figure sono realizzate in maniera grossolana e con molta fantasia utilizzando colori puri per attirare l’interesse dei bambini, a cui i fischietti erano destinati. Salvatore Leone "U Nnacchiareddu" nacque a Caltagirone il 13 Aprile del 1912. Frequentò solo la prima elementare e iniziò a lavorare sin da piccolo come muratore per poi appassionarsi alla lavorazione dell’argilla a partire dai 18 anni presso la bottega dello stovigliaio Mastro Nino Abela. Qui iniziò a realizzare fischietti e personaggi del presepe rispettando severamente la tradizione. Egli prelevava l’argilla dalla contrada San Giorgio, nei dintorni della sua città e inizialmente la lavorava a mano per poi riporla all’interno dei calchi preventivamente cosparsi di calce in polvere per non far aderire l’argilla ai calchi. Infine capovolge delicatamente il calco cosi da far fuoriuscire la figurina che va ritoccata con stecchi di legno e ferro. In questa fase viene attaccato il fischio dalla misura di 2-3 cm con una piccola quantità d’argilla. Dopo aver lasciato asciugare per qualche giorno i fischietti, procedeva con la cottura in una piccola fornace e successivamente le immergeva nel latte di calce e infine li dipingeva. Le sue figure sono realizzate in maniera grossolana e con molta fantasia utilizzando colori puri per attirare l’interesse dei bambini, a cui i fischietti erano destinati.
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Lot 307 Salvatore Leone - FISCHIETTO POLICROMO IN CERAMICA DI CALTAGIRONE RAFFIGURANTE UN GALLETTO h 13 cm. Salvatore Leone "U Nnacchiareddu" nacque a Caltagirone il 13 Aprile del 1912. Frequentò solo la prima elementare e iniziò a lavorare sin da piccolo come muratore per poi appassionarsi alla lavorazione dell’argilla a partire dai 18 anni presso la bottega dello stovigliaio Mastro Nino Abela. Qui iniziò a realizzare fischietti e personaggi del presepe rispettando severamente la tradizione. Egli prelevava l’argilla dalla contrada San Giorgio, nei dintorni della sua città e inizialmente la lavorava a mano per poi riporla all’interno dei calchi preventivamente cosparsi di calce in polvere per non far aderire l’argilla ai calchi. Infine capovolge delicatamente il calco cosi da far fuoriuscire la figurina che va ritoccata con stecchi di legno e ferro. In questa fase viene attaccato il fischio dalla misura di 2-3 cm con una piccola quantità d’argilla. Dopo aver lasciato asciugare per qualche giorno i fischietti, procedeva con la cottura in una piccola fornace e successivamente le immergeva nel latte di calce e infine li dipingeva. Le sue figure sono realizzate in maniera grossolana e con molta fantasia utilizzando colori puri per attirare l’interesse dei bambini, a cui i fischietti erano destinati. Salvatore Leone "U Nnacchiareddu" nacque a Caltagirone il 13 Aprile del 1912. Frequentò solo la prima elementare e iniziò a lavorare sin da piccolo come muratore per poi appassionarsi alla lavorazione dell’argilla a partire dai 18 anni presso la bottega dello stovigliaio Mastro Nino Abela. Qui iniziò a realizzare fischietti e personaggi del presepe rispettando severamente la tradizione. Egli prelevava l’argilla dalla contrada San Giorgio, nei dintorni della sua città e inizialmente la lavorava a mano per poi riporla all’interno dei calchi preventivamente cosparsi di calce in polvere per non far aderire l’argilla ai calchi. Infine capovolge delicatamente il calco cosi da far fuoriuscire la figurina che va ritoccata con stecchi di legno e ferro. In questa fase viene attaccato il fischio dalla misura di 2-3 cm con una piccola quantità d’argilla. Dopo aver lasciato asciugare per qualche giorno i fischietti, procedeva con la cottura in una piccola fornace e successivamente le immergeva nel latte di calce e infine li dipingeva. Le sue figure sono realizzate in maniera grossolana e con molta fantasia utilizzando colori puri per attirare l’interesse dei bambini, a cui i fischietti erano destinati.
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Lot 308 Salvatore Leone - FISCHIETTO POLICROMO IN CERAMICA DI CALTAGIRONE RAFFIGURANTE UN GALLETTO h 13 cm Salvatore Leone "U Nnacchiareddu" nacque a Caltagirone il 13 Aprile del 1912. Frequentò solo la prima elementare e iniziò a lavorare sin da piccolo come muratore per poi appassionarsi alla lavorazione dell’argilla a partire dai 18 anni presso la bottega dello stovigliaio Mastro Nino Abela. Qui iniziò a realizzare fischietti e personaggi del presepe rispettando severamente la tradizione. Egli prelevava l’argilla dalla contrada San Giorgio, nei dintorni della sua città e inizialmente la lavorava a mano per poi riporla all’interno dei calchi preventivamente cosparsi di calce in polvere per non far aderire l’argilla ai calchi. Infine capovolge delicatamente il calco cosi da far fuoriuscire la figurina che va ritoccata con stecchi di legno e ferro. In questa fase viene attaccato il fischio dalla misura di 2-3 cm con una piccola quantità d’argilla. Dopo aver lasciato asciugare per qualche giorno i fischietti, procedeva con la cottura in una piccola fornace e successivamente le immergeva nel latte di calce e infine li dipingeva. Le sue figure sono realizzate in maniera grossolana e con molta fantasia utilizzando colori puri per attirare l’interesse dei bambini, a cui i fischietti erano destinati. Salvatore Leone "U Nnacchiareddu" nacque a Caltagirone il 13 Aprile del 1912. Frequentò solo la prima elementare e iniziò a lavorare sin da piccolo come muratore per poi appassionarsi alla lavorazione dell’argilla a partire dai 18 anni presso la bottega dello stovigliaio Mastro Nino Abela. Qui iniziò a realizzare fischietti e personaggi del presepe rispettando severamente la tradizione. Egli prelevava l’argilla dalla contrada San Giorgio, nei dintorni della sua città e inizialmente la lavorava a mano per poi riporla all’interno dei calchi preventivamente cosparsi di calce in polvere per non far aderire l’argilla ai calchi. Infine capovolge delicatamente il calco cosi da far fuoriuscire la figurina che va ritoccata con stecchi di legno e ferro. In questa fase viene attaccato il fischio dalla misura di 2-3 cm con una piccola quantità d’argilla. Dopo aver lasciato asciugare per qualche giorno i fischietti, procedeva con la cottura in una piccola fornace e successivamente le immergeva nel latte di calce e infine li dipingeva. Le sue figure sono realizzate in maniera grossolana e con molta fantasia utilizzando colori puri per attirare l’interesse dei bambini, a cui i fischietti erano destinati.
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Lot 309 Salvatore Leone - Coppia di fischietti policromi in ceramica di Caltagirone di un contadino e di un galletto h 13 cm, h 16 cm. Salvatore Leone "U Nnacchiareddu" nacque a Caltagirone il 13 Aprile del 1912. Frequentò solo la prima elementare e iniziò a lavorare sin da piccolo come muratore per poi appassionarsi alla lavorazione dell’argilla a partire dai 18 anni presso la bottega dello stovigliaio Mastro Nino Abela. Qui iniziò a realizzare fischietti e personaggi del presepe rispettando severamente la tradizione. Egli prelevava l’argilla dalla contrada San Giorgio, nei dintorni della sua città e inizialmente la lavorava a mano per poi riporla all’interno dei calchi preventivamente cosparsi di calce in polvere per non far aderire l’argilla ai calchi. Infine capovolge delicatamente il calco cosi da far fuoriuscire la figurina che va ritoccata con stecchi di legno e ferro. In questa fase viene attaccato il fischio dalla misura di 2-3 cm con una piccola quantità d’argilla. Dopo aver lasciato asciugare per qualche giorno i fischietti, procedeva con la cottura in una piccola fornace e successivamente le immergeva nel latte di calce e infine li dipingeva. Le sue figure sono realizzate in maniera grossolana e con molta fantasia utilizzando colori puri per attirare l’interesse dei bambini, a cui i fischietti erano destinati. Salvatore Leone "U Nnacchiareddu" nacque a Caltagirone il 13 Aprile del 1912. Frequentò solo la prima elementare e iniziò a lavorare sin da piccolo come muratore per poi appassionarsi alla lavorazione dell’argilla a partire dai 18 anni presso la bottega dello stovigliaio Mastro Nino Abela. Qui iniziò a realizzare fischietti e personaggi del presepe rispettando severamente la tradizione. Egli prelevava l’argilla dalla contrada San Giorgio, nei dintorni della sua città e inizialmente la lavorava a mano per poi riporla all’interno dei calchi preventivamente cosparsi di calce in polvere per non far aderire l’argilla ai calchi. Infine capovolge delicatamente il calco cosi da far fuoriuscire la figurina che va ritoccata con stecchi di legno e ferro. In questa fase viene attaccato il fischio dalla misura di 2-3 cm con una piccola quantità d’argilla. Dopo aver lasciato asciugare per qualche giorno i fischietti, procedeva con la cottura in una piccola fornace e successivamente le immergeva nel latte di calce e infine li dipingeva. Le sue figure sono realizzate in maniera grossolana e con molta fantasia utilizzando colori puri per attirare l’interesse dei bambini, a cui i fischietti erano destinati.
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Lot 310 Salvatore Leone - Fischetto policromo in ceramica di caltagirone raffigurante un Santo h 18 cm Salvatore Leone "U Nnacchiareddu" nacque a Caltagirone il 13 Aprile del 1912. Frequentò solo la prima elementare e iniziò a lavorare sin da piccolo come muratore per poi appassionarsi alla lavorazione dell’argilla a partire dai 18 anni presso la bottega dello stovigliaio Mastro Nino Abela. Qui iniziò a realizzare fischietti e personaggi del presepe rispettando severamente la tradizione. Egli prelevava l’argilla dalla contrada San Giorgio, nei dintorni della sua città e inizialmente la lavorava a mano per poi riporla all’interno dei calchi preventivamente cosparsi di calce in polvere per non far aderire l’argilla ai calchi. Infine capovolge delicatamente il calco cosi da far fuoriuscire la figurina che va ritoccata con stecchi di legno e ferro. In questa fase viene attaccato il fischio dalla misura di 2-3 cm con una piccola quantità d’argilla. Dopo aver lasciato asciugare per qualche giorno i fischietti, procedeva con la cottura in una piccola fornace e successivamente le immergeva nel latte di calce e infine li dipingeva. Le sue figure sono realizzate in maniera grossolana e con molta fantasia utilizzando colori puri per attirare l’interesse dei bambini, a cui i fischietti erano destinati. Salvatore Leone "U Nnacchiareddu" nacque a Caltagirone il 13 Aprile del 1912. Frequentò solo la prima elementare e iniziò a lavorare sin da piccolo come muratore per poi appassionarsi alla lavorazione dell’argilla a partire dai 18 anni presso la bottega dello stovigliaio Mastro Nino Abela. Qui iniziò a realizzare fischietti e personaggi del presepe rispettando severamente la tradizione. Egli prelevava l’argilla dalla contrada San Giorgio, nei dintorni della sua città e inizialmente la lavorava a mano per poi riporla all’interno dei calchi preventivamente cosparsi di calce in polvere per non far aderire l’argilla ai calchi. Infine capovolge delicatamente il calco cosi da far fuoriuscire la figurina che va ritoccata con stecchi di legno e ferro. In questa fase viene attaccato il fischio dalla misura di 2-3 cm con una piccola quantità d’argilla. Dopo aver lasciato asciugare per qualche giorno i fischietti, procedeva con la cottura in una piccola fornace e successivamente le immergeva nel latte di calce e infine li dipingeva. Le sue figure sono realizzate in maniera grossolana e con molta fantasia utilizzando colori puri per attirare l’interesse dei bambini, a cui i fischietti erano destinati.
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Lot 311 Salvatore Leone - Coppia di fischietti policromi in ceramica di Caltagirone di un contadino e di un galletto h 13 cm, h 16 cm. Salvatore Leone "U Nnacchiareddu" nacque a Caltagirone il 13 Aprile del 1912. Frequentò solo la prima elementare e iniziò a lavorare sin da piccolo come muratore per poi appassionarsi alla lavorazione dell’argilla a partire dai 18 anni presso la bottega dello stovigliaio Mastro Nino Abela. Qui iniziò a realizzare fischietti e personaggi del presepe rispettando severamente la tradizione. Egli prelevava l’argilla dalla contrada San Giorgio, nei dintorni della sua città e inizialmente la lavorava a mano per poi riporla all’interno dei calchi preventivamente cosparsi di calce in polvere per non far aderire l’argilla ai calchi. Infine capovolge delicatamente il calco cosi da far fuoriuscire la figurina che va ritoccata con stecchi di legno e ferro. In questa fase viene attaccato il fischio dalla misura di 2-3 cm con una piccola quantità d’argilla. Dopo aver lasciato asciugare per qualche giorno i fischietti, procedeva con la cottura in una piccola fornace e successivamente le immergeva nel latte di calce e infine li dipingeva. Le sue figure sono realizzate in maniera grossolana e con molta fantasia utilizzando colori puri per attirare l’interesse dei bambini, a cui i fischietti erano destinati. Salvatore Leone "U Nnacchiareddu" nacque a Caltagirone il 13 Aprile del 1912. Frequentò solo la prima elementare e iniziò a lavorare sin da piccolo come muratore per poi appassionarsi alla lavorazione dell’argilla a partire dai 18 anni presso la bottega dello stovigliaio Mastro Nino Abela. Qui iniziò a realizzare fischietti e personaggi del presepe rispettando severamente la tradizione. Egli prelevava l’argilla dalla contrada San Giorgio, nei dintorni della sua città e inizialmente la lavorava a mano per poi riporla all’interno dei calchi preventivamente cosparsi di calce in polvere per non far aderire l’argilla ai calchi. Infine capovolge delicatamente il calco cosi da far fuoriuscire la figurina che va ritoccata con stecchi di legno e ferro. In questa fase viene attaccato il fischio dalla misura di 2-3 cm con una piccola quantità d’argilla. Dopo aver lasciato asciugare per qualche giorno i fischietti, procedeva con la cottura in una piccola fornace e successivamente le immergeva nel latte di calce e infine li dipingeva. Le sue figure sono realizzate in maniera grossolana e con molta fantasia utilizzando colori puri per attirare l’interesse dei bambini, a cui i fischietti erano destinati.
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Lot 312 Salvatore Leone - Fischetto policromo in ceramica di Caltagirone di carabiniere a cavallo h 20 cm Salvatore Leone "U Nnacchiareddu" nacque a Caltagirone il 13 Aprile del 1912. Frequentò solo la prima elementare e iniziò a lavorare sin da piccolo come muratore per poi appassionarsi alla lavorazione dell’argilla a partire dai 18 anni presso la bottega dello stovigliaio Mastro Nino Abela. Qui iniziò a realizzare fischietti e personaggi del presepe rispettando severamente la tradizione. Egli prelevava l’argilla dalla contrada San Giorgio, nei dintorni della sua città e inizialmente la lavorava a mano per poi riporla all’interno dei calchi preventivamente cosparsi di calce in polvere per non far aderire l’argilla ai calchi. Infine capovolge delicatamente il calco cosi da far fuoriuscire la figurina che va ritoccata con stecchi di legno e ferro. In questa fase viene attaccato il fischio dalla misura di 2-3 cm con una piccola quantità d’argilla. Dopo aver lasciato asciugare per qualche giorno i fischietti, procedeva con la cottura in una piccola fornace e successivamente le immergeva nel latte di calce e infine li dipingeva. Le sue figure sono realizzate in maniera grossolana e con molta fantasia utilizzando colori puri per attirare l’interesse dei bambini, a cui i fischietti erano destinati. Salvatore Leone "U Nnacchiareddu" nacque a Caltagirone il 13 Aprile del 1912. Frequentò solo la prima elementare e iniziò a lavorare sin da piccolo come muratore per poi appassionarsi alla lavorazione dell’argilla a partire dai 18 anni presso la bottega dello stovigliaio Mastro Nino Abela. Qui iniziò a realizzare fischietti e personaggi del presepe rispettando severamente la tradizione. Egli prelevava l’argilla dalla contrada San Giorgio, nei dintorni della sua città e inizialmente la lavorava a mano per poi riporla all’interno dei calchi preventivamente cosparsi di calce in polvere per non far aderire l’argilla ai calchi. Infine capovolge delicatamente il calco cosi da far fuoriuscire la figurina che va ritoccata con stecchi di legno e ferro. In questa fase viene attaccato il fischio dalla misura di 2-3 cm con una piccola quantità d’argilla. Dopo aver lasciato asciugare per qualche giorno i fischietti, procedeva con la cottura in una piccola fornace e successivamente le immergeva nel latte di calce e infine li dipingeva. Le sue figure sono realizzate in maniera grossolana e con molta fantasia utilizzando colori puri per attirare l’interesse dei bambini, a cui i fischietti erano destinati.
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Lot 313 Salvatore Leone - Fischietto policromo in ceramica di Caltagirone raffigurante un galletto h 13 cm Salvatore Leone "U Nnacchiareddu" nacque a Caltagirone il 13 Aprile del 1912. Frequentò solo la prima elementare e iniziò a lavorare sin da piccolo come muratore per poi appassionarsi alla lavorazione dell’argilla a partire dai 18 anni presso la bottega dello stovigliaio Mastro Nino Abela. Qui iniziò a realizzare fischietti e personaggi del presepe rispettando severamente la tradizione. Egli prelevava l’argilla dalla contrada San Giorgio, nei dintorni della sua città e inizialmente la lavorava a mano per poi riporla all’interno dei calchi preventivamente cosparsi di calce in polvere per non far aderire l’argilla ai calchi. Infine capovolge delicatamente il calco cosi da far fuoriuscire la figurina che va ritoccata con stecchi di legno e ferro. In questa fase viene attaccato il fischio dalla misura di 2-3 cm con una piccola quantità d’argilla. Dopo aver lasciato asciugare per qualche giorno i fischietti, procedeva con la cottura in una piccola fornace e successivamente le immergeva nel latte di calce e infine li dipingeva. Le sue figure sono realizzate in maniera grossolana e con molta fantasia utilizzando colori puri per attirare l’interesse dei bambini, a cui i fischietti erano destinati. Salvatore Leone "U Nnacchiareddu" nacque a Caltagirone il 13 Aprile del 1912. Frequentò solo la prima elementare e iniziò a lavorare sin da piccolo come muratore per poi appassionarsi alla lavorazione dell’argilla a partire dai 18 anni presso la bottega dello stovigliaio Mastro Nino Abela. Qui iniziò a realizzare fischietti e personaggi del presepe rispettando severamente la tradizione. Egli prelevava l’argilla dalla contrada San Giorgio, nei dintorni della sua città e inizialmente la lavorava a mano per poi riporla all’interno dei calchi preventivamente cosparsi di calce in polvere per non far aderire l’argilla ai calchi. Infine capovolge delicatamente il calco cosi da far fuoriuscire la figurina che va ritoccata con stecchi di legno e ferro. In questa fase viene attaccato il fischio dalla misura di 2-3 cm con una piccola quantità d’argilla. Dopo aver lasciato asciugare per qualche giorno i fischietti, procedeva con la cottura in una piccola fornace e successivamente le immergeva nel latte di calce e infine li dipingeva. Le sue figure sono realizzate in maniera grossolana e con molta fantasia utilizzando colori puri per attirare l’interesse dei bambini, a cui i fischietti erano destinati.
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Lot 314 Salvatore Leone - Fischietto raffigurante figura antropomorfa in monocromo e in ceramica di Caltagirone h 12 cm Salvatore Leone "U Nnacchiareddu" nacque a Caltagirone il 13 Aprile del 1912. Frequentò solo la prima elementare e iniziò a lavorare sin da piccolo come muratore per poi appassionarsi alla lavorazione dell’argilla a partire dai 18 anni presso la bottega dello stovigliaio Mastro Nino Abela. Qui iniziò a realizzare fischietti e personaggi del presepe rispettando severamente la tradizione. Egli prelevava l’argilla dalla contrada San Giorgio, nei dintorni della sua città e inizialmente la lavorava a mano per poi riporla all’interno dei calchi preventivamente cosparsi di calce in polvere per non far aderire l’argilla ai calchi. Infine capovolge delicatamente il calco cosi da far fuoriuscire la figurina che va ritoccata con stecchi di legno e ferro. In questa fase viene attaccato il fischio dalla misura di 2-3 cm con una piccola quantità d’argilla. Dopo aver lasciato asciugare per qualche giorno i fischietti, procedeva con la cottura in una piccola fornace e successivamente le immergeva nel latte di calce e infine li dipingeva. Le sue figure sono realizzate in maniera grossolana e con molta fantasia utilizzando colori puri per attirare l’interesse dei bambini, a cui i fischietti erano destinati. Salvatore Leone "U Nnacchiareddu" nacque a Caltagirone il 13 Aprile del 1912. Frequentò solo la prima elementare e iniziò a lavorare sin da piccolo come muratore per poi appassionarsi alla lavorazione dell’argilla a partire dai 18 anni presso la bottega dello stovigliaio Mastro Nino Abela. Qui iniziò a realizzare fischietti e personaggi del presepe rispettando severamente la tradizione. Egli prelevava l’argilla dalla contrada San Giorgio, nei dintorni della sua città e inizialmente la lavorava a mano per poi riporla all’interno dei calchi preventivamente cosparsi di calce in polvere per non far aderire l’argilla ai calchi. Infine capovolge delicatamente il calco cosi da far fuoriuscire la figurina che va ritoccata con stecchi di legno e ferro. In questa fase viene attaccato il fischio dalla misura di 2-3 cm con una piccola quantità d’argilla. Dopo aver lasciato asciugare per qualche giorno i fischietti, procedeva con la cottura in una piccola fornace e successivamente le immergeva nel latte di calce e infine li dipingeva. Le sue figure sono realizzate in maniera grossolana e con molta fantasia utilizzando colori puri per attirare l’interesse dei bambini, a cui i fischietti erano destinati.
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Lot 315 Salvatore Leone - Fischietto raffigurante figura antropomorfa in monocromo e in ceramica di Caltagirone h 12 cm Salvatore Leone "U Nnacchiareddu" nacque a Caltagirone il 13 Aprile del 1912. Frequentò solo la prima elementare e iniziò a lavorare sin da piccolo come muratore per poi appassionarsi alla lavorazione dell’argilla a partire dai 18 anni presso la bottega dello stovigliaio Mastro Nino Abela. Qui iniziò a realizzare fischietti e personaggi del presepe rispettando severamente la tradizione. Egli prelevava l’argilla dalla contrada San Giorgio, nei dintorni della sua città e inizialmente la lavorava a mano per poi riporla all’interno dei calchi preventivamente cosparsi di calce in polvere per non far aderire l’argilla ai calchi. Infine capovolge delicatamente il calco cosi da far fuoriuscire la figurina che va ritoccata con stecchi di legno e ferro. In questa fase viene attaccato il fischio dalla misura di 2-3 cm con una piccola quantità d’argilla. Dopo aver lasciato asciugare per qualche giorno i fischietti, procedeva con la cottura in una piccola fornace e successivamente le immergeva nel latte di calce e infine li dipingeva. Le sue figure sono realizzate in maniera grossolana e con molta fantasia utilizzando colori puri per attirare l’interesse dei bambini, a cui i fischietti erano destinati. Salvatore Leone "U Nnacchiareddu" nacque a Caltagirone il 13 Aprile del 1912. Frequentò solo la prima elementare e iniziò a lavorare sin da piccolo come muratore per poi appassionarsi alla lavorazione dell’argilla a partire dai 18 anni presso la bottega dello stovigliaio Mastro Nino Abela. Qui iniziò a realizzare fischietti e personaggi del presepe rispettando severamente la tradizione. Egli prelevava l’argilla dalla contrada San Giorgio, nei dintorni della sua città e inizialmente la lavorava a mano per poi riporla all’interno dei calchi preventivamente cosparsi di calce in polvere per non far aderire l’argilla ai calchi. Infine capovolge delicatamente il calco cosi da far fuoriuscire la figurina che va ritoccata con stecchi di legno e ferro. In questa fase viene attaccato il fischio dalla misura di 2-3 cm con una piccola quantità d’argilla. Dopo aver lasciato asciugare per qualche giorno i fischietti, procedeva con la cottura in una piccola fornace e successivamente le immergeva nel latte di calce e infine li dipingeva. Le sue figure sono realizzate in maniera grossolana e con molta fantasia utilizzando colori puri per attirare l’interesse dei bambini, a cui i fischietti erano destinati.
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Lot 316 De Simone - Coppia di piastrelle in maiolica raffiguranti fiori variopinti, 60's 20x20 cm