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Lot 40 Matematica - Clavius, Cristophorus - Osservationi aritmetiche scelte dalla practica del P. Clavio
Manoscritto su carta in italiano, testo di matematica [Italia, fine del XVI secolo]. In 8° oblungo(98 x 143 mm), pergamena contemporanea, piccole macchie e alcune carte con gli angoli piegati, in buone condizioni. Complessivamente 90 fogli (in più 3 fogli finali davanti e dietro), testo su colonna singola di 11 righe in corsivo minuscolo preciso, con numerose equazioni e diagrammi matematici nel testo.
NOTE
Il titolo si riferisce all'opera di Christopher Clavius (1538-1612), matematico e astronomo gesuita tedesco, il quale insegnò queste materie all'interno dell'ordine dei Gesuiti di Roma e il quale pubblicò la sua Prattica Aritmetica nel 1586. Il proprietario di questo volume finemente copiato potrebbe essere stato uno dei suoi studenti.
Si vende con attestato di libera circolazione. -
Lot 41 Merenda, Giovanni Pietro - Evacuandi Ratio
Basilea, Michael Isingrinius, 1547. In 8°. Frontespizio illustrato (in facsimile), capilettera xilografici abitati, legatura in pergamena floscia coeva. Annotazioni mediche di mani coeve su alcune carte e nell'ultimo foglio di guardia.
NOTE
Rara edizione medica del bresciano Pietro Giovanni Merenda, medico personale di Ferdinando I d'Asburgo, testimonianza vivente della presenza di medici bresciani alla corte degli Asburgo nel secolo XVI.
Residente a Innsbruck e medicoapud Ferdinandi Romanorumregis filias, Pietro (oGiampietro) di Francesco Marenda (Merenda), aveva ottenuto le gratiae in artibuset medicina presso lo Studiodi Padova il 6 febbraio 1532, per poi superare apieni voti l’examen di dottorato in arti e medicina il 22febbraio 1532. Il Marenda dedicò aFerdinando i d’Asburgo,con una lettera di dedicadata da Innsbruck il 28giugno 1544, la presente opera, trattato in tre libri stampato aBasilea nel 1547. Nella dedica a Ferdinando, il Marenda informadi aver preso servizio nel1537 (ante annos septem)come medico dei suoi figli(medicam artem in curiaserenissimorum maiestatis tuae liberorum exercui: f. a4v) e di essere poistato scelto dallo stessosovrano come uno dei suoimedici personali. L’opera è introdottada una notevole lettera encomiastica indirizzatadal medico di AugsburgGeryon Saylerus al Marenda in data di Augsburg, 25febbraio 1545, nella qualeil Saylerus informava chel’opera del Marenda gli erastata segnalata dal collega Andrea Gallo, medicoal servizio di Ferdinando id’Asburgo: era stato proprio il Gallo a insistereaffinché il Saylerus persuadesse il Marenda a pubblicare il suo trattato.
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Lot 42 Mesuè - Opera De medicamentorum purgantium delectu, castigatione, & vsu, libri duo. Quorum priorem canones vniuersales, posteriorem de Simplicibus vocant.
Venezia, Giunta, 1581. In 8°. 2 parti in un volume, ciascuna con proprio frontespizio e marca tipografica, capilettera ornati, con 39 incisioni in legno nel testo, qualche leggera brunitura su diverse carte, qualche strappo ai margini, a p. 255 lacuna che lede lo specchio di stampa, legatura originale in pergamena, difetti.
NOTE
Seconda edizione illustrata, la prima con il commento di Costaeus, della raccolta di opere del medico arabo Mesue il Giovane (noto anche come Masawaih al-Mardini) in latino, con commenti di Mondino de Liuzzi, Christoph de Honestis, Jacobus Sylvius, Giovanni Mardi e Johannes Costaeus.. L'opera comprende i "Canones universalis" che trattano i regimi di trattamento; la seconda parte, "De simplicibus", sulle proprietà di vari farmaci; e il Grabadin, "il più popolare compendio di droghe nell'Europa medievale, e usato ovunque nella loro preparazione. -
Lot 43 Metallurgia - Chimica - Biringuccio, Vannoccio - Pirotechnia [...] nella quale si tratta non solo della diuersità delle minere, ma ancho di quanto si ricerca alla pratica di esse. E di quanto s'appartiene all'arte della fusione, ò getto, de metalli. Far campane, arteglierie, fuochi artificiati, & altre diuerse cose utilissime
Venezia, Gironimo Giglio e co., 1559. In 8°. Con numerose illustrazioni xilografiche nel testo, frontespizio e carte a3, a6, a8 in fac-simile, qualche restauro, leggere fioriture e aloni, qualche macchia, piccolo strappo senza perdita e alcuni fori a r4, piccolo foro di tarlo al margine bianco inferiore del fascicolo 2t, legatura coeva in pergamena, titolo manoscritto al dorso a 3 nervi, restauri, qualche macchia. Timbro di appartenenza al frontespizio.
NOTE
Chimico, metallurgista, mineralogista e tecnico, Vannoccio Biringuccio (Siena 1480-Roma 1537) fu profondo conoscitore delle nozioni scientifiche del suo tempo. Personaggio di rilievo nel Rinascimento, fornì un notevole contributo al progresso dell’arte mineraria. Attuando appieno il nuovo metodo sperimentale, mantenne un atteggiamento equilibrato nei confronti degli alchimisti apprezzando ciò che di positivo essi avevano fatto per la chimica e biasimando tutte le assurdità e le imposture. In linea con l’esigenza della letteratura tecnica del tempo, il suo trattato De la pirotechnia aveva finalità esclusivamente pratiche: forniva una minuziosa descrizione dei fondamentali procedimenti di chimica metallurgica. Tratta dei minerali e le loro miniere, i “mezzi minerali” chiamati così perché “né tutti pietre né tutti metalli”, le leghe, le grandi fusioni, le arti che utilizzano il fuoco, le polveri, i proiettili, i fuochi d’artificio …" -
Lot 44 Miniatore, Bartolomeo - Formulario ovvero Epistolario volgare cio e modo de insegnare à dittare lettere missive
[Venezia, Giorgio Rusconi, 17 ottobre 1500]. In 8°. 33 carte (mancante l'ultima probabilmente bianca), A8-D8, E2, 2 colonne, 35 linee ciascuna, carattere gotico, il frontespizio è una riproduzione proveniente da altra edizione, aloni marginali e bruniture, pergamena floscia.
NOTE
Secondo la recensio delle tradizione condotta da Maria Cristina Acocella (La Bibliofilia, 2011, Anno CXIII - Disp.III) dovrebbe trattarsi dell'edizione n.30.
GW M 16896; BMC V 582.
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Lot 45 Mitologia - Cartari, Vincenzo - Le imagini con la spositione de i dei de gli antichi
Venezia, Francesco Rampazetto, 1566. In 4°. Marca tipografica, grandi ed eleganti capilettera istoriati e fregi xilografici, frontespizio in facsimile, alcune lievi fioriture e aloni, piccolo foro al margine bianco di poche carte, ultima carta con angolo esterno rifilato, legatura coeva in pergamena con titolo e autore impressi al dorso, qualche leggera macchia. Nota di appartenenza all'ultima carta.
NOTE
Celeberrimo trattato del Cartari sulla mitologia degli antichi. Come espresso nella prefazione al testo, la novità portata dall'autore è quella di aver studiato l'iconografia degli dei e le loro molteplici caratteristiche. Questo testo diviene quindi fondamentale per artisti, pittori, scultori, ma anche poeti e prosatori, che devono, nelle loro opere, rappresentare o descrivere il pantheon classico. Il successo in Europa fu immediato e durò per oltre due secoli. Cicognara 4684. -
Lot 46 Mitologia - Conti, Natale - Mythologiae, sive Explicationum fabularum libri decem
Venezia, al segno della Fontana, 1568. In 4°. Marca tipografica al frontespizio e al colophon, iniziali xilografiche, leggere fioriture, qualche raro alone marginale, fascicolo B leggermente allentato, piccolo foro al margine bianco dell'ultimo fascicolo, legatura coeva in piena pergamena, tracce di due bindelle, autore e titolo impresso in oro entro tassello, lievi difetti. Timbro di appartenenza alla carta di guardia.
NOTE
Rara prima edizione di questo famoso trattato sulla mitologia. -
Lot 47 Numismatica - Erizzo, Sebastiano - Discorso [...] sopra le medaglie de gli antichi. Con la dichiaratione delle monete consulari, & delle medaglie de gli imperadori romani. Nella qual si contiene una piena & varia cognitione dell'istoria di quei tempi
Venezia, Giovanni Varisco e Paganino Paganini, [c.ca 1584]. In 8°. 2 parti in 1 vol. Frontespizio entro ricca cornice xilografica, fregi e iniziali in legno, numerose illustrazioni di medaglie nel testo, qualche leggera gora d'acqua, lievi fioriture e arrossature, qualche leggera macchia, carte R5-S2 (pp- 265-276) poste dopo S3, strappo con piccola perdita al margine superiore di 2N5, legatura coeva in pergamena, titolo manoscritto al dorso, tassello cartaceo, mancanza al dorso, lievi difetti. Firma di appartenenza alla carta di guardia.
NOTE
Il libro di Sebastiano Erizzo (Venezia 1525-1585) definito “… il primo che faccia epoca nella scienza numismatica, la cui materia venne dall'Erizzo trattata più amplamente di quella che avesse prima di lui Enea Vico…". Cfr. Gamba (1380). Erizzo, filosofo, letterato, senatore e membro autorevole del Consiglio dei Dieci di Venezia, possedeva una ricca, specializzata e anche invidiata raccolta di medaglie in una Venezia dove le bramosie collezionistiche erano in gran voga. Il Discorso si propone come un trattato di storia della moneta romana del periodo repubblicano e imperiale. -
Lot 48 Numismatica - Strada, Jacopo - Epitome Thesauri antiquitatum, hoc est, Impp. Rom. orientalium & occidentalium iconum, ex antiquis numismatibus
Lione, Jean de De Tournes, T. Guerin,1553. In 4°. Al frontespizio grande marca tipografica, al verso del frontespizio le armi di Johann Jakob Fugger dedicatario dell'opera, con 488 medaglie incise in legno su fondo nero nel testo, ai margini annotazioni di mano antica e maniculae, a. p. 115 al margine medaglia con testo esplicativo eseguita a mano, alle carte v3 e 4 "Le privilege du Roi", brunitura leggera su diverse carte, rilegatura in pergamena.
NOTE
Prima edizione dell'opera numismatica dell'antiquario collezionista mantovano, pubblicata durante il suo soggiorno in Francia. Vi sono descritte le monete imperiali romane accompagnate da incisioni nel testo, molte delle quali con il ritratto degli imperatori e imperatrici. La collezione di monete e medaglie dello Strada fu una delle più famose e importanti di riferimento per la storia della numismatica antica. Nato a Mantova nei primi decenni del Cinquecento, di nobile famiglia, lo Strada fu orafo, antiquario, collezionista, numismatico, in rapporti soprattutto con le corti degli Asburgo. -
Lot 50 Panciatichi, Vincenzo - Orazione funerale. Del caualiere Vincenzio Panciatichi. Da lui recitata il dì 21. d'aprile l'anno 1598 nell'annuale essequie del gran duca Cosimo
Firenze, Filippo Giunta, 1598. In 4°. Giglio fiorentino al frontespizio, capilettera parlanti, legatura moderna in mezza tela e cartone. -
Lot 51 Pico della Mirandola, Giovanni Francesco - Hymni Heroici tres
Argentorati [Strasburgo], in libraria officina Mathiæ Schurerij, mense augusto 1511. In 2°. Elegante carattere romano di differenti corpi, aloni di umidità al margine di diverse carte, manca il fascicolo finale contenente Sylva e Staurostichon, legatura in mezza pergamena e cartone del sec.XIX. Ex libris moderno al contropiatto.
NOTE
Rara e pregiata seconda edizione degli Inni Sacri di Giovanni Francesco Pico della Mirandola, nipote del più celebre Giovanni Pico.
Gli Inni configurano un percorso tra versi ed opere filosofiche che illumina i rapporti tra Pico ed il contesto intellettuale di primo Cinquecento. Consentono di intravedere il delinearsi di un’identità religiosa che, lungi dall'essere semplicemente cristiana, è in realtà il risultato di un attento esame di correnti intellettuali e spirituali disponibili al tempo dell’autore. Interessanti e curiosi i riferimenti alla scoperta dell'America, qui attestati.
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Lot 52 Plauto, Tito Maccio - Comoediae omnes quae nunc extant exactissima diligentia recognitæ, vnà cum argumentis singularum comœdiarum
Firenze, eredi Bernardo Giunta, 1554. In 8°. Marca tipografica al frontespizio e in fine volume, capilettera abitati, strappi agli angoli di alcune carte, in diversi casi restaurati, le ultime tre carte con piccoli strappi marginali, senza perdite di testo, legatura in mezza pergamena del sec.XIX. Nota di possesso antica al frontespizio, di Francesco Bianchini.