ASTA 116 - Rare Armi Antiche ed Armature, Ordini e Militaria
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Lot 627 Batteria a pietra alla romana, datazione: 1700 circa provenienza: Italia, Grande struttura con cartella piatta di forma allungata e dotata di lobatura nella parte inferiore. I bordi obliqui e deineati. La codetta con bottoncino lavorato a bocciolo. Il cane con piccole incisioni a foglie e ricci e delineature. Lo scodellino modanato e inciso en suite. Qualche intaccatura dentro allo scodellino. Tipologia inusuale anche meccanicamente. lunghezza plate 18,2 cm.
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Lot 628 Grande e elegante batteria a pietra alla romana, datazione: Fine XVII - Inizio XVIII Sec. provenienza: Italia del Nord, Spessa cartella piatta con bordi inclinati. Riccamente incisa alla codetta, nell'area centrale e in quella inferiore con vasi di fiori. Tutto il bordo inciso con una cornicetta a foglie. Il collo del cane a balaustro con una base a foglie in rilievo. La martellina con un mascherone grottesco in rilievo. Incise anche le ganasce. Alla codetta un elemento a giglio. Il retro siglato 'G.B.P.'. Cfr: vedi una batteria somigliante in vari elementi (foggia, cornicetta al bordo, base del cane, fiori, ecc.) in 'Armi da Fuoco della Collezione Odescalchi' di N. Di Carpegna, pagg. 166-167, n. 109, datata alla metà del XVII secolo; tuttavia Barbiroli riporta vari marchi 'GBP' simili a quello presente sul nostro acciarino, presente su armi con meccanica alla romana databili attorno al 1710 (vedi 'Marchi e Firme di Archibugiari Italiani', pagg. 98-99). lunghezza plate 19,4 cm.
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Lot 629 Elegante batteria a pietra alla romana con resti di firma, datazione: 1814 provenienza: Anghiari, Cartella piatta con margine a lista ribassata recante alla codetta bel mascherone in rilievo. Il cane tutto intagliato sul lato anteriore, con grottesche al collo e racemi alle ganasce. La vite del morsetto con bel traforo a foglie. La base con resti di un volto. La molla esterna intagliata a serpente, lo scodellino con mascherone, un altro bel volto grottesco in rilievo sul dorso della martellina. Alcune aree con forti intaccature. Il retro recante resti di firma: probabilmente '...ANI' o '...INI' e la dicitura ben visibile 'ANGHIARI' con l'anno '1814'. La meccanica marcata 'N. 24' Notevole acciarino con decori di gran qualità. lunghezza plate 14,6 cm.
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Lot 630 Rara cartella per una batteria a due cani, datazione: XVII Secolo provenienza: Italia meridionale, In ferro, piatta e con le due estremità intagliate e incise a ricci. Anche il bordo inferiore e quello superiore con piccoli intagli. Intaccature. Conserva ancora i due scodellini, entrambi modanati e con parte della meccanica sul retro. Probabilmente per una batteria alla micheletta. lunghezza 25,2 cm.
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Lot 631 Batteria a pietra alla micheletta, datazione: Prima metà del XVIII Secolo provenienza: Ripoll, Cartella piatta fortemente incurvata sul lato inferiore. La briglia con tipici decori intagliati a costole disposte a raggiera e con piccole incisioni. Il cane con breve collo e mancante della vite del morsetto e della ganascia superiore. Anche lo scodellino ornato con forti nervature disposte a raggiera. lunghezza plate 12,5 cm.
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Lot 632 Batteria a pietra focaia alla micheletta, datazione: Seconda metà del XVIII secolo provenienza: Napoli, Incisa ed intagliata, con profondo punzone non leggibile e resti di firma 'BARTOLO....'. Lo scodellino in ottone inciso (raro per batterie civili). lunghezza 15.5 cm.
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Lot 633 Batteria a pietra alla romana con punzone, datazione: XVIII Secolo provenienza: Italia centrale, Cartella piatta incisa a motivi floreali e grottesche, cane lavorato en suite, scodellino modanato, all'interno marca 'TM' sotto una corona o una stella (non chiaramente visibile). Barbiroli (in 'Marchi e Firme di Archibugiari Italiani', pag. 156) riporta un marchio TM, cit: 'sotto una stellina (?) in un cerchio', sull'interno della batteria di un fucile alla romana, 1730 circa, nella collezione Albicini. lunghezza 14.7 cm.
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Lot 634 Batteria a pietra alla micheletta, datazione: XVIII Secolo provenienza: Spagna, Cartella piatta, cane, martellina e scodellino riccamente incisi ed intagliati a motivi floreali. lunghezza plate 13 cm.
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Lot 635 Batteria alla micheletta a pietra focaia firmata 'APRILE', datazione: 1800 circa provenienza: Italia, Cartella piatta con scanalature verticali alla codetta, scodellino e briglia del cane in ottone. Sotto alla molla la firma 'APRILE'. lunghezza plate 15 cm.
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Lot 636 Batteria arcaica a pietra focaia alla micheletta, datazione: Seconda metà del XVII Secolo provenienza: Italia meridionale, Con larga e lunga cartella piatta, la molla della martellina intagliata a motivi floreali. lunghezza 20 cm.
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Lot 637 Batteria a pietra alla micheletta, datazione: Seconda metà del XVII Secolo provenienza: Europa, Cartella piatta a bordi scantonati con grande bocciolo intagliato alla codetta e la sigla 'DC' fra croci. Lunga molla esterna intagliata al bordo. Piccolo cane con breve collo. La martellina con molla lavorata en suite. Vecchio cartellino di una collezione. lunghezza plate 16,1 cm.
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Lot 638 Batteria a pietra alla micheletta di Michele Nastari, datazione: fine del XVIII Sec. provenienza: Lancusi, Cartella piatta con bordi obliqui, al centro una profonda marca, piccole incisioni. Il cane finemente intagliato ed inciso (mancano la ganascia superiore e la vite del morsetto), la martellina intagliata con ali in bassorilievo. All'interno la cartella intagliata a racemi e con firma 'Mich. Nastari'. lunghezza plate 14 cm.
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Lot 639 Batteria a pietra alla micheletta datata, datazione: 1750 provenienza: Italia o Spagna, Cartella piatta con codetta allungata e incisa a volute. Il bordo parzialmente ornato a cornicette, nella parte inferiore la data '1750'. La briglia incisa a volute. Il collo del cane con anellature e incisioni a volute e rocaille. Le ganasce vagamente intagliate a testa di cane. Dorso della martellina con incisioni a fiori. Le molle modanate. lunghezza plate 14,8 cm.
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Lot 640 Elegante batteria a pietra alla micheletta, datazione: Seconda metà del XVIII secolo provenienza: Italia o Spagna, Cartella piatta con bordi a taglio obliquo e sottile margine a lista ribassata, la superficie percorsa da una cornicetta geometrica e con un piccolo fiorame alla codetta. La briglia del cane finemente lavorata ad incisione e ad intaglio ai bordi a effigiare foglie. Il cane con cornicette che riprendono la cartella, piccole incisioni floreali e spigolature alle ganasce. Scodellino e martellina sempre con cornicette e piccole incisioni. Riccioli in rilievo. Qualche piccola intaccatura, il resto delle superfici molto ben conservato. Al centro della piastra una marca in oro con monogramma coronato. lunghezza plate 14,3 cm.
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Lot 641 Rara batteria a pietra alla catalana, datazione: 1660 circa provenienza: Napoli, Cartella piatta con grande leone in rilievo, intaglito e parzialmente traforato alla codetta. Tutti gli altri elementi egualmente scolpiti e messi a giorno con varie figure grottesche, animali e volute. La doppia molla intagliata su entrambe le facce esterne. Batterie di questo tipo si possono ammirare in varie collezioni museali e private, vedi a titolo di esempio, una serie nel Museo Poldi Pezzoli (in 'Museo Poldi Pezzoli, Armeria II; pagg. 700-702, con foto, tutti datati fra il 1660 e il 1670). lunghezza plate 11,5 cm.
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Lot 642 Bellissima batteria scolpita, a pietra alla micheletta, firmata Guzzi, datazione: Fine XVIII inizio XIX Secolo provenienza: Napoli, Cartella piatta a bordi scantonati e sagomati. La codetta con putto inciso tra decori floreali. Tutto il margine della piastra con cornicette e ricci. Al centro la firma 'GUZZI' entro un cartiglio.La briglia intagliata a tuttotondo con un putto in altorilievo a cavallo di un grifone. Il collo lavorato sempre in altorilievo con un altro putto, il quale emerge da foglie e boccioli di fiori. Le ganasce incise con cornicette e con intagli floreali, quella superiore con giglio in rilievo. Il ricciolo tipico del mollone delle batterie di questo tipo è in questo caso realizzato in altorilievo; anche il profilo della molla con intagli. Anche lo scodellino presenta un putto in altorilievo, avvolto da foglie. Il dorso della martellina con effige in rilievo un bambino intento a giocare con un cagnolino ed un uccello. Vari altri elementi con foglie intagliate e incise. Lavoro di altissima qualità per questo azzaliniere del quale sono conosciute poche opere.Per Guzzi (il nome non è noto) vedi 'Repertorio Storico degli Archibugiari Italiani' di Barbiroli, pag. 310: azzaliniere napoletano del tardo XVIII / inizio XIX secolo, è conosciuta una sua batteria su un fucile del 1790 circa. lunghezza plate 14,7 cm.
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Lot 643 Rara batteria a pietra alla catalana di grandi dimensioni, datazione: 1660 circa provenienza: Napoli, Cartella piatta ornata alla codetta con un bel mascherone grottesco in altorilievo. La piastra alla base del cane intagliata a volute. Il collo del cane scolpito a scimmia. Intaccature. Le due facce esterne della doppia molla riccamente ornate in bassorilievo a racemi su fondo a granuli, la molla della martellina ornata en suite ed entrambe con profilo intagliato a figura antropomorfa. Tutti gli altri elementi egualmente intagliati con varie figure grottesche e racemi. Ornato anche il dorso della martellina. Batterie di questo tipo si possono ammirare in varie collezioni museali e private, vedi a titolo di esempio, una serie nel Museo Poldi Pezzoli (in 'Museo Poldi Pezzoli, Armeria II; pagg. 700-702, con foto, tutti gli esemplari datati fra il 1660 e il 1670). lunghezza plate 22 cm.
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Lot 644 Canna da schioppo, datazione: XVI - XIX Secolo provenienza: Italia, Di tipo arcaico, a tre ordini. Il primo segmento ottagonale decorato ad intaglio a scanalature trasversali e oblique. La culatta mancante, un foro praticato forse in epoca successiva per conversione a luminello. Nella parte inferiore un piccolo passante. Anellature al cambio. Il segmento centrale ottagonale e liscio. L'ultimo tondo con anellature anche al secondo cambio, sforatura rettangolare nella parte inferiore e prolungamento realizzato in tempi antichi. La volata strombata e con spesso margine volto verso l'esterno. lunghezza 60,8 cm.
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Lot 645 Canna antica firmata Rampinello convertita a luminello, datazione: XVII/XIX Secolo provenienza: Brescia, Canna a tre ordini della seconda metà del XVII secolo. La culatta con decoro modanato che funge da tacca di mira. Il primo segmento ottagonale, con scorniciature rilevate e con resti di firma 'GIO BATT RAMPINELLO'. Sul lato conversione praticata in epoca successiva a luminello. Il secondo e il terzo ordine entrambi cilindrici (scorciatura?) e con anellature ai cambi. Cal. 22,5 mm. Codolo con sforatura per il montaggio. Barbiroli riporta Giovanni Battista Rampinelli (con la 'i'), maestro da canne di Gardone Val Trompia (Brescia) della seconda metà del XVII secolo, ucciso, insieme con il fratello in una sparatoria nel 1681, nella lotta fra opposte fazioni a Gardone. Vedi 'Repertorio Storico degli Archibugiari Italiani', pagg. 448-449. lunghezza total 67 cm.
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Lot 646 Canna per fucile a pietra marcata Caffi, datazione: 1700 circa provenienza: Brescia, A due ordini, ottagonale e tonda con resti di anellatura al cambio, mirino e traguardo a sella in ottone. Un reggibacchetta sempre in ottone. Al dorso vicino alla base la marcatura 'CAFFI' sormontata da corona. Barbiroli riporta che i Caffi furono una famiglia bresciana di mercanti d'armi attiva dal 1450 al 1700, sono presenti anche alcuni archibugiari con lo stesso cognome, prevalentemente nel XVII secolo. Vedi 'Repertorio Storico degli Archibugiari Italiani', pagg. 145-146. lunghezza 113,5 cm.
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Lot 647 Canna per fucile a pietra della Fabbrica Reale di Napoli, datazione: Inizio del XIX Secolo provenienza: Napoli, Il primo ordine ottagonale, recante alla base varie marche dorate: la 'croce su monte', i nove gigli borbonici, varie stellette, la marca con la 'R' coronata e la contromarca 'FABR DI NAP'. Il focone con cornice dorata. Al cambio un'anellatura, piccole incisioni e una cornicetta incisa. La seconda parte di sezione tonda, con mirino a coda di rondine e dorato, cal. 17,1 mm. Senza agganci sul lato inferiore. Il codolo con belle incisioni floreali. Sul lato sinistro il punzone 'NS'. lunghezza total 110,7 cm.
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Lot 648 Canna da schioppo, datazione: XVI/XVII secolo provenienza: Italia, Canna antica del XVI secolo trasformata per arma a pietra. Struttura a tre ordini. Il primo segmento di sezione ottagonale, ornato a bindelle che si trasformano in cannellini. Sul lato destro lo scodellino rimosso e sostituito con un focone. Al cambio anellature. Il segmento centrale ottagonale e liscio. L'ultima parte di forma troncoconica ornata con spessi cannellini longitudinali. Rara. Vedi esemplari simili in 'Armi da Fuoco Italiane' di Gaibi, tavola n. 5, soprattuto i due esemplari in basso. lunghezza total 69,5 cm.
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Lot 649 Canna per moschettone a miccia convertita a luminello, datazione: XVI - XIX Secolo provenienza: Italia, In ferro, della seconda metà del XVI secolo, a due ordini. Ottagonale e tonda. La culatta con codolo. Sul fianco destro montato il luminello in epoca successiva. Anellatura al cambio, volata con gioia di bocca. Alla base l'antico mirino tubulare con intaglio dorsale a mascherone barbuto. Marcatura 'LAEARE'. Munito di passanti per il montaggio e un reggibacchetta. lunghezza total 119,5 cm.
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Lot 650 Bella canna per fucile a pietra, datazione: Seconda metà del XVII Secolo provenienza: Italia, Il primo ordine ottagonale, recante alla base una spessa cornice intagliata a foglie d'acanto bordata da due cornicette più sottili, a seguire un grande fregio con un mascherone grottesco in rilievo che muta in foglie, un'ultima cornicetta a quadretti chiude il fregio. Successivamente un segmento in cui le facce superiori dell'ottagono sono sgusciate (quella dorsale reca tracce di una firma non più leggibile). In seguito una cornice in rilievo che riprende quella alla culatta, poi un nuovo mascherone, al cambio, anche questo con una 'barba' di foglie. Il secondo ordine di sezione tonda, con volata munita di gioia di bocca poco rilevata e al dorso un nuovo mascherone speculare al precedente. Mirino in ottone (l'alzo mancante). Cal. 18,3 mm. Il codolo liscio. Sul fondo un punzone non chiaramente leggibile. lunghezza 109,5 cm.
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Lot 651 Canna per pistola a pietra firmata Esteva, datazione: Seconda metà del XVIII secolo provenienza: Napoli, Il primo ordine ottagonale recante vari marchi rimessi in oro: la 'croce su monte', i nove gigli borbonici, il marchio 'E / ST / EVA' (ESTEVA) coronato, e 'SPAGNA' (scritto in italiano). Il focone mai perforato. Al cambio anellature e una cornicetta intagliata. Il secondo ordine cilindrico. Resti di brunitura antica? Esteva Manuel (Estevan Manuel) fu Capo Maestro della Reale Fabbrica di Torre annunziata. Vedi 'Repertorio Storico degli Archibugiari Italiani' di B. Barbiroli, pag. 238. lunghezza total 24,3 cm.
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Lot 652 Bellissima canna per pistola a pietra firmata Vincenzo Cominazzo, datazione: XVII Secolo provenienza: Brescia, La base ottagonale recante un bellissimo mascherone lavorato in rilievo, che prosegue nel codolo (molto corto, probabilmente modificato). Il primo segmento con doghe rilevate longitudinali parzialmente ornate a lisca di pesce e con la firma 'VINCENZO COMINAZZO', al cambio un fascio di anellature e un grande fiorame intagliato. Il secondo ordine della canna di sezione tonda, costolato in mezzeria al dorso e tutto intagliato a lisca di pesce. La parte inferiore dotata di scassi per montare i fermi. Elegante opera di un membro della celebre stirpe di Maestri di Canne di Gardone Val Trompia. Vi sono due Vincenzo Cominazzo attivi nel periodo a Gardone, vedi 'Repertorio Storico degli Archibugiari Italiani' di Barbiroli, pag. 191. lunghezza total 33,2 cm.
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Lot 653 Interessante meccanismo di scatto, datazione: XIX Secolo provenienza: Torino, Gruppo di scatto composto da una piastra in ferro sulla quale sono montati i vari componenti. Completa di cane zigrinato e di tutte le molle. Il lungo grilletto con un elemento avvitato. All'interno la marcatura 'FABB.A R.A. IN TORINO' e il punzone 'FD'. Intaccature. Funzionante. Probabilmente un elemento sperimentale. lunghezza 14,5 cm.
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Lot 654 Provapolvere a pietra focaia, datazione: 1800 circa provenienza: Europa, Cassa liscia in legno (qualche foro di tarlo). Batteria a pietra funzionante. Ponticello e coccia in ferro. La ruota di misurazione dentata e numerata su entrambi i lati; la sua molla munita di leva di sgancio. Raro. lunghezza 26 cm.
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Lot 655 Raro accendiesca a pietra focaia lavorato a pistola, datazione: XVIII Secolo provenienza: Brescia, Canna tonda, finta, che si apre quando si aziona il grilletto. Bella batteria a pietra focaia firmata 'F. BIGONI' sul bordo obliquo, incisa a motivi floreali, la vite del cane con busto. Cassa in legno con fornimenti in ferro, ponticello e coccia decorati con un busto. Per Francesco Bigoni vedi Barbiroli, pag. 119. L'armaiolo lavora attorno il 1743 a Brescia. lunghezza 26 cm.
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Lot 656 Rarissimo prova polvere a luminello di Westley Richards, datazione: Metà del XIX Secolo provenienza: Londra, In ferro con pesante e larga ruota (piccola crepa) dentata e munita di scala da 0 a 50. Corta canna tonda e liscia con castello tipo boxlock firmato 'WESTLEY RICHARDS' e 'LONDON' incisa a motivi floreali come anche la codetta e i bracci incurvati della ruota. Sotto il ponticello gancio per riportare la ruota via una molla in posizione di chiusura. Calcio in legno micro-zigrinato. lunghezza 18 cm.
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Lot 657 Chiave a ruota con polverino, datazione: Prima metà del XVII Secolo provenienza: Europa, Corpo troncoconico in ferro. La parte sommitale con cannello a chiusura sempre in ferro con leva esterna, munito ai due lati delle imboccature per ricaricare la ruota. Il dorso con passante e gancio da cintura. Il fondo a cupola, con resti di cacciavite. altezza 17,8 cm.
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Lot 658 Fiasca da polvere di moschettiere , datazione: 1620 circa provenienza: Italia, Di forma trapezoidale, in legno, ricoperta di velluto rosso (quasi completamente liso nelle parti visibili) con bellissimi fornimenti in ferro sbalzato. La faccia anteriore recante putti attorno ad un piedistallo decorato con una testa di leone una ghirlanda; le bande ai bordi incise e con resti di doratura nella parte posteriore (una vite mancante). Cannello con dosatore, sul lato posteriore un gancio da cintura. Quattro anelli di sospensione. Rara. altezza 30 cm.
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Lot 659 Lotto di due pistole a spillo in miniatura, datazione: XX Sec. provenienza: Europa, Funzionante, i fianchi del calcio incisi, con effige di una lepre e di un cervo, l'altra con un cinghiale (manca il perno d'apertura). Anello di sospensione, una con anello da chiavi. lunghezza 4 - 4.2 cm.
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Lot 660 Paio di pistole a spillo in miniatura, datazione: XX Sec. provenienza: Europa, In metallo, con meccanica funzionante e canna basculante. I fianchi del calcio incisi, con effige di una lepre e di un cervo. Grilletto a sprone. lunghezza 3.8 cm.
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Lot 661 Miniatura di una pistola a luminello, datazione: XIX Secolo provenienza: Belgio, Canna tonda, liscia, incisa, svitabile, castello tipo boxlock inciso a motivi floreali, grilletto a scomparsa, calcio in avorio. Anello di sospensione. Perfettamente funzionante. lunghezza 4.3 cm.
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Lot 662 Raro ed elegante modello di Kabuto completo di menpo, datazione: Periodo Edo (1603-1867) provenienza: Giappone, Hoshi-bachi kabuto in acciaio a 8 piastre a lacca nera, shikoro a tre lame in lacca oro con allacciature in stile sugake, fukigaeshi con Mon Tokugawa, maedate in argento. Bel ressei menpo in acciaio completo di yodarekake in lacca oro. Completo di supporto in legno. Si tratta di un raro modello ferro in tutto simile agli originali, prodotto da un maestro armaiolo durante il periodo Edo (1850 circa) altezza 22 cm.
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Lot 663 Bel modello di Yoroi, datazione: 1900 circa provenienza: Giappone, In metallo e tessuto. Completa di gusoku bitsu (difetti e mancanze). Il kabuto completo di menpo. altezza circa 48 cm.
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Lot 664 Bel modello di Yoroi, datazione: Periodo Meiji (1868-1912) provenienza: Giappone, Lavorato molto dettagliato completo di kabuto, katana e con la sua cassa originale in legno. altezza circa 67 cm.
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Lot 665 Modello di Yoroi, datazione: Periodo Meiji (1868-1912) provenienza: Giappone, Di buona qualità, in lacca oro, completa di cassa originale in legno. altezza 70 cm.
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Lot 666 Modello di Yoroi, datazione: Periodo Meiji (1868-1912) provenienza: Giappone, Di buona qualità, in lacca oro, completa della sua cassa originale. altezza 60 cm.
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Lot 667 Modello di Yoroi, datazione: Periodo Meiji (1868-1912) provenienza: Giappone, Di bella qualità, in lacca bruna con decori in rilievo a lacca oro, completa con cassa originale in legno. altezza 75 cm.
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Lot 668 Bel modello di Yoroi, datazione: Periodo Meiji (1868-1912) provenienza: Giappone, Completo di suji kabuto a lacca oro. Nella sua cassa originale in legno. altezza 92 cm.
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Lot 669 Ressei menpo, datazione: Periodo Edo (1603-1867) provenienza: Giappone, In acciaio a lacca marrone, naso amovibile, yodarekake a tre lame allacciate in stile sugake. Mustacchi mancanti, danni alla lacca ed alle allacciature dimensioni 23 x 18 cm.
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Lot 670 Menpo, datazione: Periodo Edo (1603-1867) provenienza: Giappone, In ferro a patina marrone, di bella forma con naso amovibile. Interno a lacca rossa, yodarekake a tre lame lisce (più tardo). Mustacchi mancanti. altezza 26 cm.
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Lot 671 Ressei Menpo, datazione: Periodo Edo (1603-1867) provenienza: Giappone, In ferro laccato nero con naso amovibile, yodarekake a 4 lame con allacciatura in Kon-ito kebiki odoshi. Mustacchi mancanti e piccole mancanze di lacca sul mento. altezza 21 cm.
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Lot 672 Kabuto, datazione: Periodo Edo (1603-1867) provenienza: Giappone, Pesante hachi liscio in cuoio a lacca nera, mabizashi liscio, tehen-kanamono in ottone a tre settori, shikoro a lamelle di cuoio allacciate in stile kebiki con nastri di pelle verde, grandi fuki gaeshi rivestiti da pelle impressa. altezza 25 cm.
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Lot 673 Suji Kabuto, datazione: Periodo Edo (1603-1867) provenienza: Giappone, Hachi in ferro laccato nero a 64 piastre, tehen a settori, mabizashi con sopracciglie a rilievo (miage shiwa e mayu), shikoro a 5 lame allacciate in kebiki odoshi, piccoli fukigaeshi, danni alle allacciature e mancanze alla lacca. Epoca 1700 circa. altezza 27 cm.
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Lot 674 Raro Tatami Kabuto, datazione: Periodo Edo (1603-1867) provenienza: Giappone, Coppo in ferro a 5 lame a lacca bruna allacciate in seta arancione (danneggiata), hineno shikoro a 5 lame allacciate in Kon - ito sugake odoshi, mabizashi rivestito in pelle impressa e grandi fukigaeshi con mon dorati. Interno con cuffia originale in cotone trapuntato. Esemplare di bella qualità di questo particolate tipo di Kabuto pieghevole, usualmente meno elaborato. altezza 28 cm.