ASTA 94 - GRANDI CANTANTI D'OPERA: LA COLLEZIONE LA GUARDIA DI FOTOGRAFIE CON AUTOGRAFO (1890 – ‘2000)
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Lot 25 Luigi Roni (Vergemoli 1942 – Lucca 2020)
Fotografia autografa del cantante lirico nell’opera “Guglielmo Tell” di Gioacchino Rossini in occasione del Maggio Musicale Fiorentino.
Ottimo stato
Cartolina fotografica -
Lot 26 Renata Tebaldi (Pesaro, 1922– Città di San Marino, 2004)
Studiò al Conservatorio di Parma con Italo Brancucci ed Ettore Campogalliani e poi al "Liceo Musicale Gioachino Rossini" di Pesaro con il celebre soprano Carmen Melis. Nel 1944 debuttò a Rovigo nel ruolo di Elena in Mefistofele. Nel 1946 debuttò alla Scala nel concerto di riapertura dopo la ricostruzione sotto la direzione di Arturo Toscanini, cantando la preghiera da Mosè in Egitto e il breve solo del Te Deum verdiano (evento del quale esiste una registrazione). Nella prima parte della carriera affrontò con eccellenti risultati opere di Wagner in lingua italiana (celebratissima la sua Elsa in Lohengrin, oltre a Elisabeth in Tannhäuser) e titoli mozartiani (la Contessa ne Le nozze di Figaro in particolare). Il debutto americano avvenne nel 1950 interpretando Aida alla War Memorial Opera House di San Francisco, dove nello stesso anno affrontò per la prima volta il ruolo della Contessa ne Le nozze di Figaro e dove apparve fino al 1965. Nei primi anni cinquanta fece inoltre tournée in Sudamerica. Il 31 gennaio 1955 si presentò al Metropolitan di New York, trionfando come Desdemona nell'Otello a fianco di Mario Del Monaco. Le apparizioni al Metropolitan, diventato la sede principale della sua attività a seguito della temporanea rottura con il Teatro alla Scala, si susseguirono con grande regolarità per diciotto anni, dal '55 al '73 (circa duecentosettanta rappresentazioni: fu chiamata "la regina del Met"), in opere come La Bohème, Andrea Chénier, Tosca, Aida, Madama Butterfly, La forza del destino, La traviata, Manon Lescaut, Simon Boccanegra, Adriana Lecouvreur, La Gioconda, La fanciulla del West, Falstaff, Il pipistrello.[3] Dal 1955 al 1965 cantò in quaranta rappresentazioni alla Lyric Opera di Chicago. Nel 1955 si esibì in Tosca alla Royal Opera House di Londra. Alla Wiener Staatsoper apparve in Tosca e Otello nel 1958, in Aida nel 1959 e in Andrea Chénier nel 1960. Partecipò complessivamente a diciotto rappresentazioni nel teatro viennese. Toccò inoltre tutti gli altri principali teatri del mondo: Parigi, Barcellona, Berlino, Messico, Brasile, Argentina, Giappone. Famosissima è rimasta la rivalità con Maria Callas, alimentata, ancor più che dalle dive, dai loro fan più accesi. Comunque fosse, il 16 settembre 1968 la Callas si recò dietro le quinte del Metropolitan a congratularsi vivamente dopo un'esibizione nell'Adriana Lecouvreur, segnando la definitiva riconciliazione tra le due cantanti. Ritratto fotografico con autografo del soprano.
Ottimo stato
Fotografia; 20,5x25 cm -
Lot 27 Ghena Dimitrova (Beglez 1941 – Milano 2005)
Fotografia firmata raffigurante il soprano nel costume di scena di Turandot in una rappresentazione scaligera dell’omonima opera di Giacomo Puccini, con autografo dell’artista.
Ottimo stato
Fotografia; 17,7x12,6 cm -
Lot 28 Franco Corelli, nome d'arte di Dario Corelli (Ancona 1921 – Milano 2003)
Fotografia Morris raffigurante il tenore Franco Corelli nel costume di scena di Mario Caravadossi in una rappresentazione torinese dell’Opera Tosca di Giacomo Puccini, con firma autografa estesa del cantante.
Ottimo stato
Fotografia; 10,5x14,7 cm -
Lot 29 Magda Olivero (Saluzzo 1910 – Milano 2014)
Da considerarsi come «una fra le più celebri [cantanti] della storia della nostra musica» lirica, ha rappresentato «un importante punto di congiunzione tra l'era dei compositori del verismo e il teatro d'opera moderno». Ritratto fotografico del soprano con dedica autografa a Giovanni Grezzi, datata 1961.
Ottimo stato
Fotografia; 17,7x12,6 cm -
Lot 30 Giuseppe Di Stefano (Motta Sant'Anastasia 1921 – Santa Maria Hoè 2008)
Fotografia originale raffigurante il ritratto del cantante lirico, con dedica autografa del medesimo.
Ottimo stato
Fotografia; 17,7x12,6 cm -
Lot 31 Rina Corsi (Firenze 1908 - ?)
Il mezzosoprano Rina Corsi proveniva da una famosa famiglia di cantanti italiani. Nacque il 9 ottobre 1908 a Firenze, studiò con il direttore d'orchestra Leopold Mugnone e iniziò la sua carriera nel 1929. Aveva un grande repertorio di ruoli tra cui Marina, Santuzza, Adelaide, Mignon, Edvige, Suzuki, Teresa, Meg Page, Maddalena, Ninetta, Afra e Paulina. Si è esibita nei grandi teatri italiani: La Scala, il Teatro dell'Opera, il San Carlo, il Teatro Massimo, il Teatro Comunale, il Festival di Caracalla, così come in molti altri teatri minori. Si è ritirata come insegnante di canto a Firenze. Ritratto fotografico, con firma autografa, della celebre mezzo-soprano datata 1948
Ottimo stato
Fotografia; 24,5x18 cm -
Lot 32 Viorica Cortez (Iasi 1935)
A Bucarest, Viorica Cortez fu allieva di Arta Florescu, soprano e professoressa rumena del dopoguerra (oltre alla Cortez, alcune delle sue importanti apprendiste furono Marina Krilovici, Eugenia Moldoveanu, Maria Slătinaru-Nistor, Leontina Văduva e persino Angela Gheorghiu). Incoraggiò vivamente il giovane mezzosoprano a considerare i concorsi internazionali. Cortez seguì il suo consiglio e si candidò al Concorso Internazionale "George Enescu di Bucarest (1964), dove si classificò solo quarta. Lo stesso anno, vince il Concorso Internazionale di Canto di Tolosa, insieme al collega tenore rumeno Ludovic Spiess. Su Le Monde, il noto critico Jacques Lonchampt elogia il suo mezzo scuro e vellutato, la sua arte e la sua tecnica, così come la sua scintillante bellezza sulla scena. Questa vittoria a Tolosa fu immediatamente seguita da un contratto nel noto Théâtre du Capitole della città per l'anno successivo. Nel gala finale, Cortez cantò l'aria di Leonora da La favorita di Donizetti, che sarebbe diventato uno dei suoi pezzi da concerto e recital.
Sempre nel 1964, Cortez si diplomò al Conservatorio di Bucarest, debuttando in una produzione operistica - Orphée et Eurydice di Gluck. L'anno successivo vinse il Gran Premio "Kathleen Ferrier" al Concorso Vocale Internazionale di ´s-Hertogenbosch.[2] Debuttò nel Samson et Dalila di Saint-Saëns al fianco di Ludovic Spiess a Cluj e poi a Tolosa lo stesso anno, e tornò come Carmen un anno dopo. Cortez si è poi affermata come una delle più rispettate e riconosciute giovani cantanti liriche rumene, anche se nel suo paese natale è apparsa soprattutto in concerti e recital. Dopo essere stata ingaggiata dall'Opera Nazionale Rumena di Bucarest nel 1967, la situazione cambiò, poiché girò il paese e l'Europa (ex Jugoslavia, Francia, Grecia e soprattutto Irlanda), debuttando in Mignon di Ambroise Thomas, Don Carlo, Aida e Il trovatore di Giuseppe Verdi, La Favorita di Gaetano Donizetti e Werther di Jules Massenet.
Nel 1967, ha vinto il Gran Premio e la Medaglia d'Oro del Concorso Internazionale "George Enescu di Bucarest, concludendo il suo itinerario di concorsi. Già affermata in Romania, va in tournée in Francia a fianco di Arta Florescu (in Aida) e debutta alle Chorégies d'Orange (come Amneris di Aida). Lo stesso anno, fece l'audizione per la prima e unica volta nella sua carriera per Sir Georg Solti, che stava cercando una Carmen nella nuova produzione della Royal Opera House di Londra. A quanto pare, dopo aver sentito la Cortez, dichiarò: "Questa è la Carmen che stavamo cercando. Abbiamo trovato LEI". Il suo debutto avvenne nel 1968 e, anche se la critica non fu unanimemente favorevole a lei, le performance furono salutate come uno degli eventi più notevoli della stagione. Per la Cortez questo significò non solo il lancio in una nuova dimensione della sua carriera professionale, ma anche l'incontro con Sandor Gorlinsky, l'agente che la aggiunse alla sua rosa di stelle.
Arrivarono altri debutti di capitale. Pur mantenendo un rapporto particolare con i teatri d'opera francesi (Tolosa, Rouen, Bordeaux, Avignone, Nizza) e sempre membro dell'Opera di Bucarest, la Cortez cantò le sue prime rappresentazioni a Barcellona (Gran Teatre del Liceu, La favorita, 1969), Vienna (Staatsoper, Don Carlo, 1969), Salzburger Festspiele (Carmen, 1969), Napoli (Teatro di San Carlo, Norma e Aida con Leyla Gencer), e Parigi (Grand Opera, Carmen, 1970).
Ritratto fotografico, con firma autografa, della celebre mezzo-soprano nelle vesti della Carmen.
Ottimo stato
Fotografia; 21x15 cm -
Lot 33 Fiorenza Cossotto (Crescentino 1935)
Si diplomò al Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino e successivamente, segnalata dal maestro Ettore Campogalliani, partecipò al concorso per la scuola del Teatro alla Scala, che vinse. Esordì proprio nel teatro milanese il 22 dicembre 1956 ne L'angelo di fuoco[1], cui seguì, per circa un triennio, una lunga serie di ruoli comprimari: Suor Matilde, Suzuki, Fenena, Neris, Maddalena, Siebel, Madelon, Preziosilla; serie interrotta solo sporadicamente da qualche parte più importante, come Cherubino ne Le nozze di Figaro e soprattutto Giovanna Seymour in Anna Bolena al festival di Wexford nel 1958, che le valse un alto apprezzameno da parte della critica inglese.
Le qualità espresse in quello spettacolo le schiusero definitivamente le porte di una brillante carriera. Nel 1959 debuttò al Covent Garden di Londra come Neris in Medea, al fianco di Maria Callas. Nel 1960 fu chiamata a sostituire Giulietta Simionato in Aida all'Arena di Verona, iniziando una progressiva ascesa, anche attraverso il graduale allargamento del repertorio: La Gioconda (Liceu di Barcellona 1960), La Favorita (RAI 1960), Adriana Lecouvreur (Teatro dell'Opera di Roma 1962), Don Carlo (Losanna 1962), Il trovatore (Barcellona 1962), Cavalleria rusticana (Venezia 1963), Carmen.
Nel 1961 ancora un'indisposizione di Giulietta Simionato le spalancò come protagonista le porte della Scala, dove riportò un vero e proprio trionfo ne La Favorita, iniziando una regolare presenza per un trentennio nel massimo teatro milanese, di cui inaugurò la stagione del 1962 con Il trovatore. Nel 1964 debuttò alla Lyric Opera di Chicago ne La Favorita e nel 1968 al Metropolitan di New York come Amneris in Aida. Fu presente al Met per un ventennio in ruoli da protagonista.
Seppur progressivamente assorbita dai più celebri ruoli del repertorio ottocentesco, la Cossotto non trascurò, specie nella parte iniziale della carriera, il repertorio del 700 e del primo 800 (Il matrimonio segreto, Serse, Lucio Silla, La pietra del paragone, L'occasione fa il ladro, Lo frate 'nnamorato, Varrone e Perrica, I Capuleti e i Montecchi), e il repertorio contemporaneo, tra cui le prime esecuzioni di La donna è mobile di Gian Francesco Malipiero (Piccola Scala, 1957), La scuola delle mogli di Virgilio Mortari (Piccola Scala, 1959), L'isola del tesoro di Vieri Tosatti (Teatro Comunale di Bologna, 1958) e le riprese de Il cordovano di Goffredo Petrassi (Piccola Scala, 1959) e Mavra di Igor' Stravinskij (Piccola Scala, 1960).
Continuò la carriera fino al 2005, quando apparve in Suor Angelica a Liegi. Fu sposata con il basso Ivo Vinco.
Ritratto fotografico della mezzosoprano, con autografo manoscritto.
Ottimo stato
Fotografia; 19,5x14 cm -
Lot 34 Carla Gavazzi (Bergamo 1913 – Milano 2008)
Frequentò diversi collegi sia in Svizzera sia in Francia dove studiò violino, francese e tedesco. Debuttò nel 1940 ne La bohème, ma a causa dello scoppio della seconda guerra mondiale la carriera si interruppe, riprendendo nel 1946.
Si esibì in tutta Italia (Firenze, Milano, Parma, Brescia, Trieste, Bologna, Verona, Roma, Napoli, Palermo), mentre all'estero solamente a Lisbona e Barcellona.
Si ritirò dalle scene nel 1959 a causa della gotta e per motivi familiari. Il repertorio spaziava da Mozart a Verdi e Puccini, oltre ad alcuni titoli di opere contemporanee.
Negli anni cinquanta incise diverse opere per la Cetra e partecipò a un film-opera di Cavalleria rusticana. Nel 1998 venne intervistata da Stefan Zucker nel film-documentario Opera fanatic.
Ritratto fotografico della soprano, con autografo manoscritto.
Ottimo stato
Fotografia; 23,8x18 cm -
Lot 35 Giannina Arangi-Lombardi (Marigliano1891 – Milano1951)
Studiò da mezzosoprano con Beniamino Carelli al Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli, debuttando nel 1920 al Teatro Costanzi di Roma nel ruolo di Lola in Cavalleria rusticana.
Dopo tre anni di attività riprese lo studio con Adelina Stehle e Tina Poli-Randaccio, esordendo come soprano nel 1923 e imponendosi rapidamente come uno dei maggiori soprani lirico-spinti degli anni '20 e '30.
Fu famosa per le esecuzioni di Aida, La Gioconda, Il trovatore, Mosè (diretta anche da Arturo Toscanini), sfoggiando una voce ampia e duttile, capace di grandi smorzature: celebre il do acuto in pianissimo dell'aria O cieli azzurri.
Dopo il ritiro nel 1938 si dedicò all'insegnamento, prima al Conservatorio di Milano e successivamente ad Ankara, dove ebbe come allieva Leyla Gencer.
Ritratto fotografico, con firma autografa, della celebre soprano.
Ottimo stato
Fotografia; 21,5x13,5 cm -
Lot 36 Franco Tagliavini (Novellara 1934 - 2010)
Di origini contadine, da ragazzo aveva cominciato a lavorare come aiutante in un caseificio della zona, ma la sua passione innata per la musica, incoraggiato in ciò anche dal padre, amante di romanze e melodie, lo aveva portato a cantare nel coro musicale del paese, diretto dal maestro C. Confetta, che accorgendosi subito delle qualità vocali del suo allievo, gli insegna il solfeggio.
Erano tempi difficili economicamente, ma la famiglia con grandi sacrifici lo mandò a studiare a Milano, dove ebbe la fortuna di incontrare la grande soprano e maestra di canto Zita Fumagalli Riva. La signora Zita, come Franco chiamava affettuosamente la maestra, lo ospitò nella sua casa e con lei studiò canto presso il Liceo Musicale “G.B.Viotti” di Vercelli; studio interrotto, per prestare il servizio militare che allora durava 18 mesi, dovendo al suo ritorno, ricominciare daccapo.
Nel 1961 vinse il concorso ASLICO, debuttando nel ruolo di Canio nell’opera “Pagliacci” di Leoncavallo, al Teatro Nuovo di Milano, ruolo che non ha più cantato, ma dove era stata notata la sua musicalità dal direttore d’orchestra. Negli anni 1962-63 canta in teatri di provincia nelle seguenti opere: Nabucco, Madame Batterfly, Tosca, Bohème, Cavalleria rusticana, Mefistofele. Nell’aprile 1962, spicca il debutto a Catania in Tosca con Gigliola Frazzoni e Piero Cappuccilli, nel novembre dello stesso anno Clara Petrella lo sceglie per il ruolo di Cavaradossi al teatro Puccini di Milano.
Nel 1964 iniziò la sua carriera internazionale con il debutto a San Francisco e a Los Angeles, negli Stati Uniti, proseguita poi nei maggiori teatri del mondo (dal Teatro alla Scala di Milano, al Metropolitan di New York, dal San Carlo di Napoli al Covent Garden di Londra, dall’Opera di Roma alla Deutsch Oper di Berlino e all’Opera di Vienna, dall’Opera di Parigi al Bolscioi di Mosca e poi ancora a Tokio, Johannesburg, Bilbao, Budapest, Rio de Janeiro, il Cairo, Bruxelles, Ginevra, Zurigo, Edimburgo, Bordeaux, Lione, Lille, Montecarlo), avendo come partner gran parte delle grandi voci del suo tempo (dalla Tebaldi alla Johan Sutherland, dalla Birgit Nilson a Regine Crespin, dalla Virginia Zeani ad Antonietta Stella, dalla Monserrat Caballè alla Raina Kabaivanska; dalla Fiorenza Cossotto a Shirley Verret).
Da ricordare che la grande Magda Olivero lo tenne a “battesimo” nell’Adriana Lecouvreur a Como.
Tra gli interpreti maschili suoi partner furono Tito Gobbi, Nicolai Ghiaurof, Marti Talvela, Dietrich Fisher-Diskau, Josè Van Dan, Renato Bruson, Piero Cappuccilli, Peter Glossop, Giuseppe Taddei, Sherill Milnes; tra i direttori d’orchestra ricordiamo Antonino Votto, Gianandrea Gavazzeni, Lorin Mazel, Claudio Abbado, Jorge Pretre, Vittorio Gui. Collaborò con registi famosi, come Giorgio De Lullo, Pierluigi Pizzi, Franco Zeffirelli, Mauro Bolognini, Franco Enriquez, Barlog, Strehler.
Nella sua città, Reggio Emilia, al Teatro Municipale R. Valli, si ricordano due memorabili esecuzioni di “Adriana Lecouvrer” di Cilea nel 1968 e “Tosca” di Puccini, nel 1971.
Dopo 27 anni di brillante carriera, non sopportando più lo stress del palcoscenico che influiva sulla sua resa vocale, decise di mettere un punto finale alla sua carriera e di ritirarsi nel suo paese natale , ospitando nella sua casa la maestra Zita Fumagalli. A Franco Tagliavini è intitolato il Circolo Amici della lirica di Novellara, che a suo nome, ha promosso tante iniziative culturali e musicali; d’altra parte, lo stesso tenore ha partecipato alla vita culturale del suo paese, come vice presidente del circolo culturale Omnibus, anche se non ha mai amato apparire.
Nel 2000, nel corso di un pomeriggio lirico promosso dal “Club Amici della Lirica” gli fu conferita la “Rocca d’oro” quale riconoscimento della comunità ad un figlio che si era affermato nella sua professione, tenendo alto il nome di Novellara, cui era particolarmente legato.
Nel 2001 è stato insignito dell’onorificenza di Cavaliere al merito della Repubblica Italiana,dal Presidente C. A. Ciampi, per aver onorato l’Italia nel mondo per la cultura musicale e operistica.
Ritratto fotografico, con firma autografa, del celebre tenore.
Ottimo stato
Fotografia; 14,7x10,5 cm