ASTA 94 - GRANDI CANTANTI D'OPERA: LA COLLEZIONE LA GUARDIA DI FOTOGRAFIE CON AUTOGRAFO (1890 – ‘2000)
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Lot 13 Michele Pertusi (Parma 1965)
Ha studiato al Conservatorio Arrigo Boito di Parma con Mauro Uberti, diplomandosi in canto e pianoforte. Ha poi seguito lezioni di Arrigo Pola, Carlo Bergonzi e Rodolfo Celletti. Nel 1984 ha esordito come Monterone, in Piazza Duomo a Pistoia, in una versione in forma di concerto del Rigoletto diretta da Bruno Bartoletti e, dopo aver vinto il concorso indetto dal Teatro Comunale di Modena per scegliere il cast dell'Ernani, il 13 dicembre dello stesso anno ha interpretato in palcoscenico il suo primo personaggio, Silva. Si è esibito nei più prestigiosi teatri italiani e internazionali, come La Scala di Milano, Teatro Regio di Torino, La Fenice di Venezia, il Metropolitan di New York e la Royal Opera House di Londra, diretto tra gli altri da Georg Solti, Riccardo Muti, Daniel Barenboim, Zubin Mehta. In televisione è apparso nel ruolo di Mustafà ne L'Italiana in Algeri interpretata nel 2012 sotto la direzione di Paolo Olmi al Teatro Comunale di Bologna e trasmessa da Rai 3 nel 2013 e da Rai 5 nel 2014 e nel 2016. Ritratto del celebre basso nell'Opera: "Flauto Magico" di W.A. Mozart con dedica autografa a Lino Mazzanti.
Ottimo stato
Fotografia; 13x18 cm -
Lot 14 Aureliano Pèrtile (Montagnana 1885 – Milano 1952)
Nacque 18 giorni dopo il suo amico e conterraneo Giovanni Martinelli, in una famiglia molto modesta: il padre faceva il calzolaio. Da adolescente studiò canto a Padova sotto la guida di Vittorio Orefice e successivamente a Milano con Manlio Bavagnoli, debuttando il 16 febbraio 1911 al Teatro Eretenio di Vicenza in Martha. Pur privo di un timbro naturalmente bello, riuscì a dare alla voce un assetto quasi perfetto. Riccardo Zandonai, dopo averlo ascoltato nel 1914 in Conchita, ne intuì subito le eccelse qualità e nel 1916 lo volle alla Scala di Milano nella sua Francesca da Rimini; nel 1917 Giacomo Puccini lo scelse per interpretare a Genova La rondine, mentre nel 1920, all'Arena di Verona, ebbe un grande successo in Mefistofele e Aida. Dopo l'esordio al Metropolitan di New York alla fine del 1921, l'anno successivo Arturo Toscanini lo scelse per interpretare alla Scala ancora Mefistofele. Iniziò da quel momento il sodalizio col grande direttore, che lo vide presente nel teatro scaligero dal 1922 al 1927, nel piano quinquennale del melodramma. Da allora Pertile venne considerato il "tenore di Toscanini" per antonomasia e partecipò a quasi tutte le stagioni liriche della Scala sino al 1937, per chiudere nel 1943 con Un ballo in maschera. Si esibì inoltre in tutti i più importanti teatri lirici del mondo, tenendo a battesimo, tra molti altri lavori minori, le due opere omonime Nerone, di Arrigo Boito (nel 1924) e di Pietro Mascagni (nel 1935). Chiuse la carriera al Teatro dell'Opera di Roma nel 1945, ancora con il Nerone Boitiano. Oltre a molti brani singoli, incise tre opere complete: Aida, Il Trovatore e Carmen. Lasciate le scene, si dedicò all'insegnamento al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, ed ebbe tra i suoi allievi Virginia Zeani, Gino Penno, Eugenio Fernandi, Pier Miranda Ferraro, Angelo Lo Forese, Rosanna Carteri. La tomba di Aureliano Pertile si trova a Padova, al Cimitero Maggiore, zona C, in una cappella di famiglia. Fotografia del tenore in vesti di "Otello".
Ottimo stato
Fotografia; 10,5x14 cm -
Lot 15 Juan Ocina (Barcelona 1921 – ivi 2009)
Juan Oncina era un tenore spagnolo e catalano, particolarmente associato a Rossini e ai ruoli leggeri di Donizetti, uno dei principali tenore di grazia degli anni '50. Ritratto fotografico di Shirley Verrett e Juan Oncina in una scena di “Maria Stuarda” di Donizetti al San Carlo. Autografo di Juan Oncina datato 25 febbraio 1981.
Ottimo stato
Fotografia; 15x22,5 cm -
Lot 16 Luciano Pavarotti (Modena 1935 – ivi 2007)
Luciano Pavarotti è ricordato tra i dieci tenori più grandi di tutti i tempi, dalla voce squillante negli acuti e ricca nel mezzo, con un fraseggio chiaro e timbro limpido. Con Carlo Bergonzi, Enrico Caruso, Franco Corelli, Mario Del Monaco, Giuseppe Di Stefano, Beniamino Gigli e Tito Schipa, permane uno dei tenori italiani "storici" di notorietà mondiale. Con il Pavarotti & Friends e le sue numerose collaborazioni (fra le quali è da ricordare in particolare la costituzione del gruppo dei Tre Tenori, con Plácido Domingo e José Carreras), ha consolidato una popolarità che gli ha dato fama mondiale anche al di fuori dell'ambito musicale. Con oltre 100 milioni di copie vendute nel mondo, si stima sia, anche per vendite, fra i primissimi cantanti di ogni genere musicale, nonché il cantante italiano di maggior successo a livello internazionale. Ritratto fotografico del giovane tenore con autografo datato 1965.
Ottimo stato
Fotografia; 10,5x15 cm -
Lot 17 Gastone Limarilli (Nervesa della Battaglia 1927 – Caerano di San Marco 1998)
Studiò a Pesaro con il maestro Arturo Melocchi, al quale era stato mandato da Mario Del Monaco, suo primo insegnante e a sua volta allievo del maestro Melocchi. Il debutto fu nel 1955 al "Teatro Nuovo" di Milano come Canio in Pagliacci, cui seguirono il debutto all'Opera di Vienna nel 1958 e il precoce esordio al Teatro alla Scala il 23 dicembre 1959 in Fedra di Ildebrando Pizzetti. Si esibì sui principali palcoscenici italiani e in alcuni prestigiosi teatri internazionali, tra cui il Covent Garden di Londra, la Staatsoper di Vienna e il Teatro dell'Opera di Montecarlo. Importante fu anche la frequente presenza nelle arene estive, come l'Arena di Verona, lo Sferisterio di Macerata e le Terme di Caracalla, per le quali la voce era particolarmente adatta. Il repertorio comprendeva circa cinquanta titoli, con prevalenza di quelli verdiani (compreso il primo Verdi) e pucciniani, per i quali è maggiormente noto. Interpretò anche il repertorio dell'opera contemporanea, oltre a Pizzetti di compositori come Franco Alfano ed Ennio Porrino. Era dotato di voce limpida e timbrata di tenore lirico spinto, con grande facilità e squillo, soprattutto nel registro acuto. Dopo il ritiro dalle scene si dedicò all'insegnamento. Affetto da malattia invalidante, morì suicida. Ritratto fotografico del tenore con dedica autografa “Alla Deputazione del Teatro Grande [di Brescia]", datato 1965.
Ottimo stato
Fotografia; 17,7x12,6 cm -
Lot 18 Magda Olivero (Saluzzo 1910 – Milano 2014)
Da considerarsi come «una fra le più celebri [cantanti] della storia della nostra musica» lirica, ha rappresentato «un importante punto di congiunzione tra l'era dei compositori del verismo e il teatro d'opera moderno». Ritratto fotografico del soprano con dedica autografa a Giovanni Grezzi, datata 1961.
Ottimo stato
Fotografia; 13x18 cm -
Lot 19 Gigliola Frazzoni (Bologna 1923 – ivi 2016)
Debuttò nel 1947 a Pesaro in Francesca da Rimini e l'anno successivo fu al Teatro Duse di Bologna come Mimì. Ottenne poi un rapido successo nei più importanti teatri italiani, a partire dalla Scala, dove, tra le varie produzioni, nel 1957 partecipò alla prima de I dialoghi delle Carmelitane. Apparve inoltre a Roma, Torino, Venezia, Palermo, Parma e all'Arena di Verona, dove si esibì regolarmente dal 1956 al 1972. Dal 1954 cantò anche all'estero, in particolare a Monaco di Baviera, Stoccarda, Wiesbaden, Zurigo, Vienna, Bordeaux, Dublino, Il Cairo. È stata soprano drammatico, con predilezione per i ruoli verdiani, pucciniani e dei compositori veristi come Mascagni, Leoncavallo, Giordano. Viene ricordata in particolare per l'interpretazione di Minnie ne La fanciulla del West. Ritratto fotografico della celebre soprano con dedica autografa all' Accademia Corale Bolognese.
Ottimo stato
Fotografia; 18x24 cm -
Lot 20 Margherita Carosio (Genova 1908 – ivi 2005)
Nel 1924, all'età di 16 anni, debuttò nell'opera a Novi Ligure come protagonista di Lucia di Lammermoor. Nel 1928, a 19 anni, grazie anche alla raccomandazione del soprano irlandese Margaret Sheridan, fu Musetta ne La bohème e Feodor in Boris Godunov alla Royal Opera House di Londra, dove ritornò solo dopo la fine della seconda guerra mondiale. Divenne rapidamente famosa in Italia, esibendosi in tutti i principali teatri in ruoli di soprano di coloratura: Amina, Norina, Konstanze, Oscar, ruolo con cui esordì al Teatro alla Scala nel 1929. Alla Scala si esibì con successo in diversi ruoli, ma il suo cavallo di battaglia fu Rosina ne Il barbiere di Siviglia. Interpretò inoltre parti più desuete, come Zerlina in Fra Diavolo, la regina di Shemakhan in Il gallo d'oro, Volkhova in Sadko, il ruolo di protagonista in Le rossignol di Stravinskij, Aminta nella prima esecuzione italiana de La donna silenziosa, Egloge nel Nerone mascagnano. Più avanti nella carriera si cimentò in ruoli lirici più spinti, fra i quali Mimì e Violetta. Nel 1946, in tournée col Teatro San Carlo di Napoli, ritornò a Londra interpretando La traviata e L'elisir d'amore, eseguito poi anche alla Scala e inciso per la EMI. Nel 1949, sempre alla Scala, fu protagonista de La bohème con la direzione di Victor De Sabata (di cui esiste una ristretta selezione dal vivo) e nel 1954 interpretò la parte principale in Amelia al ballo, che registrò poi su disco. Fin dagli anni '30 iniziò anche una piccola carriera cinematografica, in film musicali o dove la musica era una componente principale. Tra questi Regina della scala (1936) di Camillo Mastrocinque, Angeli sulla terra (1942), dove interpreta la parte del soprano Adelina Patti, L'elisir d'amore (1947) di Mario Costa. Lavorò inoltre come musicista nel film drammatico di Giorgio Walter Chili Ripudiata (1954). Si ritirò dai palcoscenici nel 1959 e nei successivi quarant'anni seguì quel mondo a lei tanto caro come giornalista e critica musicale. Si spense nella sua Genova alla veneranda età di 96 anni. La sua voce ci è stata tramandata in numerose registrazioni realizzate prima e dopo l'avvento del microsolco. Ritratto autografo della artista.
Ottimo stato
Fotografia; 20x25 cm -
Lot 21 Rose Bampton (Lakewood, Ohio 1907 – Bryn Mawr, Pennsylvania)
È stata una celebre cantante d'opera americana che ha avuto una carriera internazionale attiva durante gli anni '30 e '40. Iniziò la sua carriera professionale eseguendo per lo più ruoli minori del repertorio da mezzosoprano nel 1929, ma poi passò a cantare principalmente ruoli da soprano principale nel 1937 fino al suo ritiro dal palcoscenico dell'opera nel 1963. Ritratto fotografico del mezzo soprano con dedica autografa.
Ottimo stato
Fotografia; 17,7x12,6 cm -
Lot 22 Mario Del Monaco (Firenze 1915 – Mestre 1982)
Nato a Firenze nel 1915, dopo aver compiuto gli sutdi a Pesaro sotto le cure di Melai Palazzini e di A. Melocchi, Del Monaco esordì nel 1939, sempre a Pesaro, nel ruolo di Turiddu. È considerato uno dei più rappresentativi e popolari tenori degli anni cinquanta e sessanta. Fotografia con firma autografa del cantante lirico.
Ottimo stato
Cartolina fotografica -
Lot 23 Giuseppe Di Stefano (Motta Sant'Anastasia 1921 – Santa Maria Hoè 2008)
Fotografia “Ezio Piccagliani” originale raffigurante il cantante lirico nel costume di scena de “Il calzare d’argento” al Teatro Alla Scala, con dedica autografa del medesimo.
Ottimo stato
Fotografia; 18x24 cm -
Lot 24 Rajna Kabaivanska, nata Jakimova (Burgas, 1934)
Fotografia autografa della cantante lirica Raina Kabaivanska nell’opera “andrea Chenier” di Umberto Giordano.
Ottimo stato
Fotografia; 10,5x14,5 cm