ASTA 94 - GRANDI CANTANTI D'OPERA: LA COLLEZIONE LA GUARDIA DI FOTOGRAFIE CON AUTOGRAFO (1890 – ‘2000)
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Lot 181 Giacomo Aragall, nome d'arte di Jaume Aragall i Garriga (Barcellona 1939)
Dopo studi a Barcellona sotto la guida di Jaime Francisco Puig, si trasferì a Milano dove studiò con il maestro Vladimir Badiali. Dopo aver vinto nel 1963 il concorso Voci Verdiane a Busseto, nello stesso anno debuttò al Teatro La Fenice di Venezia ne I Lombardi alla prima crociata. Seguirono L'amico Fritz, Cardillac di Paul Hindemith e La bohème al Teatro alla Scala. Nella stagione seguente fu al Teatro Liceu di Barcellona e subito dopo a Budapest, Genova, Palermo, Parma, Napoli, Teatro dell'Opera di Roma, Torino e di nuovo alla Fenice di Venezia. Nel 1966 interpretò Romeo in una memorabile esecuzione de I Capuleti e i Montecchi di Bellini al Teatro alla Scala. Successivamente cantò nei più importanti teatri del mondo, in opere come Lucia di Lammermoor, Madama Butterfly, La favorita, La traviata, Werther, Faust, Tosca, Manon, Don Carlo, Adriana Lecouvreur, Un ballo in maschera, Simon Boccanegra. Il repertorio comprendeva anche opere meno conosciute, come Esclarmonde di Jules Massenet, registrata con Joan Sutherland, e Caterina Cornaro di Donizetti, eseguita con Montserrat Caballé. Ritratto fotografico con dedica autografa.
Ottimo stato
Fotografia; 17,5x24,5 cm -
Lot 182 Ivo Vinco (Bosco Chiesanuova 1927 – Verona 2014)
Studiò prima al Liceo Musicale di Verona, quindi all'Accademia del Teatro alla Scala di Milano. Debuttò nel 1954 a Verona come Ramfis nell'Aida. Apparve successivamente nei maggiori teatri italiani: Milano, Roma, Napoli, Torino, Venezia, Bologna, Palermo, Parma, Firenze. All'estero cantò a Vienna, Monaco di Baviera, Berlino, Amburgo, Mosca, Parigi, Monte Carlo, Barcellona, Lisbona, Spalato, Città del Messico, Buenos Aires, New York (Metropolitan), Chicago, San Francisco. Fu sposato col mezzosoprano Fiorenza Cossotto. Ritratto fotografico autografo.
Ottimo stato
Fotografia; 15x20 -
Lot 183 Domenico Viglione Borghese (Mondovì 1877 – Milano 1957)
Studiò canto dapprima al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, poi a Pesaro, conservatorio diretto da Pietro Mascagni e a Roma. Debuttò nel 1899 in Lohengrin a Lodi, interpretando la parte dell'Araldo del re; dopo due anni di attività in Italia decise di trasferirsi negli Stati Uniti d'America, a San Francisco, dove grazie a Enrico Caruso riprese la carriera. Nel 1906 ritornò in Italia, cantando il ruolo di Amonasro nella rappresentazione dell'Aida che nel gennaio 1907 partì dal Teatro Regio di Parma seguito da Vincenzo Gellner ne La Wally. Nel 1908 è Vincenzo Gellner ne La Wally ed Amonasro in Aida al Teatro Comunale di Bologna e nel 1909 Carlo Gérard in Andrea Chénier (opera) diretto da Giorgio Polacco con Amedeo Bassi, Amonasro in Aida, Guarca in Rhea di Spiro Samara con Rina Giachetti ed Edoardo Garbin, Kurvenaldo in Tristano e Isotta (opera) diretto da Pietro Mascagni e Marcello ne La bohème al Teatro Costanzi di Roma dove nel 1910 è Torias nell'insuccesso della prima assoluta di Majà di Ruggero Leoncavallo diretto da Mascagni con Emma Carelli e Federico di Telramondo in Lohengrin (opera). Sempre nel 1910 è Guarca in Rhea al Teatro alla Scala di Milano e Rigoletto al Teatro La Fenice di Venezia dove nel 1911 è Don Carlo in Ernani. Ancora nel 1911 è Gianciotto in Paolo e Francesca di Luigi Mancinelli diretto dal compositore con Solomiya Krushelnytska a Roma e Jack Rance ne La fanciulla del West, nel 1912 sposa Claudia Nappi. Continuò la carriera anche nel primo dopoguerra, raggiungendo un repertorio di circa 70 opere ed incidendo anche molti 78 giri per la Società Italiana di Fonotipia, per poi ritirarsi nel 1940, Nel secondo dopoguerra intraprese la carriera di attore, recitando in alcuni film nel corso del decennio. Morì improvvisamente durante un ricovero a Milano. Ritratto fotografico autografo dell’artista.
Ottimo stato
Fotografia; 15x21 -
Lot 184 Paolo Washington (Firenze 1932-2008)
Studiò alla scuola del Teatro comunale di Firenze con Flaminio Contini e Bruno Bartoletti, esordendo nello stesso teatro in ruoli secondari nella stagione 1953-54 e iniziando ad affrontare parti di protagonista la stagione successiva con il ruolo di Zaccaria in Nabucco. Nel 1958 apparve per la prima volta al Maggio Musicale Fiorentino ne La donna del lago e fu presente regolarmente dagli anni sessanta nel maggiori teatri lirici italiani: La Scala, Teatro dell'Opera di Roma, Firenze, Massimo di Palermo, San Carlo di Napoli, Comunale di Bologna, Arena di Verona. Condusse anche una vasta attività internazionale, apparendo nelle principali sedi europee: Opera di Stato di Vienna, Gran Teatre del Liceu di Barcellona, Teatro La Monnaie di Bruxelles, Teatro Nacional de São Carlos di Lisbona, Festival di Edimburgo, e americane: Metropolitan Opera House, Lyric Opera di Chicago, Palacio de Bellas Artes di Città del Messico. Si dedicò principalmente all'opera italiana abbracciando l'intero ottocento, fu attivo fino alla fine degli anni Novanta.
Ottimo stato
Fotografia; 15x22 -
Lot 185 Gino Vanelli (Bergamo 1896 – Monza 1969)
Studiò al conservatorio della città natale, dove debuttò nel 1917 come Perichaud ne La Rondine, apparendo in seguito in numerosi teatri di provincia. Dagli anni venti apparve anche all'estero: Il Cairo nel 1924, Madrid nel 25, Teatro Colón di Buenos Aires nel biennio 26-28, Rio de Janeiro, San Paulo. Nel 1926, come Ping in Turandot, fece l'importante debutto alla Scala, dove fu presente regolarmente per i successivi vent'anni, come in diversi fra i principali teatri italiani. Baritono di voce lirica, i ruoli preferiti furono Sir Riccardo, Ashton, Belcore, Sharpless, Marcello, Silvio. Al Fotografia del baritono italiano con dedica autografa a Luisa Bedeschi, mezzosoprano di Parma.
Ottimo stato
Fotografia; 15x23 -
Lot 186 Gino Bechi (Firenze 1913 - ivi 1993)
Si avvicinò alla musica a diciassette anni con i maestri Frazzi e De Giorgi, debuttando nel 1936 a Empoli come Germont ne La traviata. Ben presto divenne uno dei più importanti cantanti lirici italiani, venendo chiamato, tra gli altri, al Teatro alla Scala, all'Opera di Roma, a Lisbona e nei maggiori teatri del Sudamerica. Sono rimaste memorabili alcune interpretazioni in opere verdiane quali Otello, Rigoletto, Nabucco. Si ritirò dalle scene nel 1965. Negli anni successivi gestì una scuola di perfezionamento per giovani cantanti lirici a Firenze. Fu presidente a Siena del concorso internazionale di canto intitolato a Ettore Bastianini. Dotato di voce di grande ampiezza, estesa e di pregevole timbro, Bechi fu uno dei più famosi cantanti lirici tra gli anni quaranta e cinquanta, formando con Maria Caniglia e Beniamino Gigli un trio di artisti la cui fama travalicò l'ambito del pubblico d'opera. Venne scritturato più volte in film di carattere musicale, sia basati su opere liriche che non, e la sua popolarità presso il grande pubblico rimane particolarmente legata alla canzone di Cesare Andrea Bixio “La strada nel bosco”. Fotografia del baritono italiano con dedica autografa.
Ottimo stato
Fotografia; 15x24 -
Lot 187 Armando Borgioli (1898 – 1945)
Debuttò nel 1923 e cantò al Teatro alla Scala dal 1927. In quattro stagioni, dal 1931, cantò al Metropolitan Opera di New York. Borgioli registrò in studio Aida nel 1928, dove interpretò Amonasro, insieme a Giannina Arangi-Lombardi e nel 1938 fu Scarpia in Tosca con Maria Caniglia e Beniamino Gigli. Fotografia del baritono italiano con dedica autografa a Luigi Zocca (Bussoleno di Verona 1877, parroco, erborista, cappellano militare).
Ottimo stato
Fotografia; 15x25 -
Lot 188 Franco Bordoni (Bologna 1932 - Casalecchio di Reno 2020)
Si iscrive al conservatorio G.B. Martini di Bologna che abbandona dopo due anni e prosegue gli studi da autodidatta ascoltando e assimilando la tecnica vocale sui dischi di Beniamino Gigli e di Carlo Tagliabue. Debutta nel 1953 al Teatro Nuovo di Imola ne La bohème di Giacomo Puccini nel ruolo di Schaunard. Il 23 dicembre 1967 per la prima rappresentazione, Bordoni viene chiamato a interpretare il ruolo di Rigoletto in sostituzione del protagonista ammalato e inizia la sua carriera di interprete soprattutto verdiano. Tra le città in cui canta, in Italia: Torino, Genova, Parma, Milano, Venezia, Verona, Bologna, Macerata, Roma, Napoli, Catania, Palermo, Cagliari, in Spagna: Barcellona, Madrid, Valencia, Bilbao, La Coruña, Tenerife, in Francia: Parigi, Marsiglia, Nizza, Bordeaux, Aix en Provence, d'Inghilterra: Londra, in Germania: Amburgo, Berlino, Monaco, Dortmund, Düsseldorf, Stoccarda, Francoforte sul Meno, in Austria: Vienna, Graz, in Svizzera: Losanna, Basilea, Zurigo, Ginevra, San Gallo, Lugano:, in U.S.A.: San Francisco, Dallas, Chicago, in Cile: Santiago del Cile, in Brasile: Rio de Janeiro, per citare i più importanti. Chiude la carriera a Maribor allo Slovene National Theatre nel 2000 interpretando Rodrigo nel Don Carlo di Giuseppe Verdi dopo 47 anni di attività con oltre 400 recite di Rigoletto eseguite nel ruolo principale. Fotografia con dedica autografa del baritono italiano.
Ottimo stato
Fotografia; 15x26 -
Lot 189 Enrico Campi (1919 – 1976)
In occasione della serata inaugurale della stagione scaligera del 1951-52 ha cantato Andrea Chénier, nel breve ruolo di Roucher, con Maria Callas, accanto alla quale è apparso in concerto e con la quale ha inciso numerose opere, per lo più in ruoli secondari. Si è esibito in vari teatri d'Europa e d'America tra cui New York. Fotografia autografa del basso-baritono italiano.
Ottimo stato
Fotografia; 20x35 cm -
Lot 190 Renato Bruson (Granze 1936)
Dopo aver studiato canto con il soprano Elena Fava Ceriati presso il Conservatorio di Padova, intraprende nel 1957 la carriera lirica interpretando ruoli da comprimario al fianco di grandi baritoni dell'epoca come Tito Gobbi (dal quale riceve molti consigli tecnici), Ettore Bastianini e Aldo Protti e Giangiacomo Guelfi, in opere di Bellini, Donizetti, Massenet, Verdi e Puccini. Nel 1964 esordisce al Teatro Biondo di Palermo, ne La cambiale di matrimonio di Rossini, poi via via in spettacoli indimenticabili, alla RAI di Torino esegue Il matrimonio in convento di Sergej Prokofiev, Il 1967 è un anno importante per la carriera di Bruson, che debutta al Teatro Regio di Parma, una piazza fra le più ambite dell'Italia del dopoguerra, con un pubblico tra i più competenti e severi dell'Europa del tempo. La sua carriera da cantante si snoda tra tutti I principali teatri d'Europa e Stati uniti, anche se dal 2012 si dedica più intensamente all'insegnamento, tenendo masterclass in tutto il mondo. Nello stesso anno veste per l'ultima volta il ruolo di Giorgio Germont in Traviata sotto la direzione del maestro Keri-Lynn Wilson, titolo d'esordio della stagione lirica del Teatro Verdi di Salerno. Nel 2013, come addio alle scene, viene invitato a partecipare ai festeggiamenti del bicentenario dalla nascita di Giuseppe Verdi al Teatro Verdi di Busseto come regista e cantante nel Falstaff, alla veneranda età di 77 anni, insieme agli allievi dell'Accademia della Scala e diretto dal Maestro Sebastiano Rolli. Fotografia autografa dell’artista italiano.
Ottimo stato
Fotografia; 20x35 cm -
Lot 191 Piero Cappuccilli (Trieste 1926 – ivi 2005)
Nato da genitori originari di Ripabottoni nel Molise, dopo aver iniziato gli studi di architettura a Roma, scoprì l'interesse per l'opera e nel 1956 debuttò al "Teatro Nuovo" di Milano in Pagliacci. Nel 1957 vinse il "Concorso Viotti" a Vercelli, che lo portò in Germania attraverso una lunga tournée di 34 recite de Il barbiere di Siviglia di Rossini, titolo che riprenderà solo occasionalmente in seguito, compresa un'edizione discografica. Nel giro di qualche anno si specializzò soprattutto nel repertorio verdiano e dai primi anni sessanta cominciò ad apparire nei principali teatri italiani ed esteri (precoce fu l'esordio nel 1960 al Metropolitan ne La traviata, che rimase l'unica presenza al Met), imponendosi come uno dei baritoni più affermati della nuova generazione. Negli anni 70 e 80 si esibì soprattutto a Milano, Parigi e Strasburgo; La carriera proseguì fino al 1992, quando, di ritorno da una rappresentazione areniana, incorse in un grave incidente automobilistico che lo costrinse al ritiro dalle scene. Si dedicò in seguito all'insegnamento. Fotografia autografa del baritono italiano.
Ottimo stato
Fotografia; 20x35 cm -
Lot 192 Pietro Cesari (1849 -1922)
Nato a Pordenone il 17 marzo 1849 da Michele e da Maria Ceschet. Figlio di operai, si dedicò inizialmente all'oreficeria; giovanissimo rivelò attitudini al canto. A Pordenone studiò canto e violino, e fu ben presto scritturato da una compagnia di operette. Nel 1874, entrato a far parte della compagnia Lupi, ottenne un grande successo al teatro Dal Verme di Milano in Giroflé Giroflà di A. C. Lecocq. Nell'autunno del 1878 debuttò nel repertorio operistico al teatro Riccardi di Bergamo nel Barbiere di Siviglia e nel Pipelet di S. A. De Ferrari e, attore brioso e divertente, si mise in luce nel repertorio comico. Più basso che baritono (nel Barbiere eccelse soprattutto come don Basilio, pur interpretando con pieno successo di critica anche la parte di Figaro), godette grande popolarità tra il 1880 e il 1892, particolarmente a Milano. La sua carriera si protrae fino al 1910, muore a Milano nel 1922. Fotografia autografa del basso-baritono italiano.
Ottimo stato
Cartolina fotografica