ASTA 94 - GRANDI CANTANTI D'OPERA: LA COLLEZIONE LA GUARDIA DI FOTOGRAFIE CON AUTOGRAFO (1890 – ‘2000)
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Lot 145 Rosetta Pampanini (Milano 1896 – Corbola 1973)
Dopo aver studiato canto con Emma e Lorenzo Molajoli, esordì al Teatro dell'Opera di Roma il 3 marzo 1920 col ruolo di Micaela in Carmen. Nel 1921 al Teatro Regio di Torino interpretò Siébel in Faust diretto da Tullio Serafin, che nel marzo del 1923, dopo un periodo di perfezionamento, la volle al Teatro San Carlo di Napoli come Desdemona nell'Otello verdiano. Prescelta da Mascagni, ottenne poi uno strepitoso successo nel dicembre dello stesso anno in'Iris al Teatro Coccia di Novara. Nel dicembre del 1924 interpretò Mimì ne La bohème al Teatro Comunale di Bologna, e in questa occasione fu notata da Arturo Toscanini, che l'anno dopo la volle come protagonista di Madama Butterfly (ruolo che divenne tra i preferiti) al Teatro alla Scala, dove apparve regolarmente fino al 1937. Svolse anche un'attività internazionale, apparendo all'Opera di Monte Carlo nel 1927, alla Royal Opera House di Londra dal 28 al 33, a Chicago nel 31 e 32, alla Opera di Vienna e a Lisbona nel 33, all'Opera di Parigi nel 35. Ritratto fotografico autografo.
Ottimo stato
Fotografia; 17x23 cm -
Lot 146 Maria Caniglia (Napoli 1905 – Roma 1979)
Nata da famiglia con origini abruzzesi, studiò al Conservatorio di San Pietro a Majella di Napoli con Agostino Roche, debuttando nel 1930 al Teatro Regio di Torino come Crisotemide in Elektra. Nello stesso anno fu Magda ne La campana sommersa di Ottorino Respighi a Genova, Elsa in Lohengrin a Roma ed esordì alla Scala di Milano ne Lo straniero di Ildebrando Pizzetti. Cantò regolarmente nelle stagioni scaligere fino al 1951. Si esibì poi a Parigi, Bruxelles, Salisburgo, Londra e in Sudamerica (Buenos Aires, Rio de Janeiro). Fu inoltre, sempre dal 1938, al Metropolitan Opera di New York con Otello, Aida, Falstaff, Simon Boccanegra e Tosca. La guerra interruppe le presenze al Met, mentre apparve in seguito a Berlino, Zagabria, Lubiana e in altre città europee. Chiuse la carriera nel 1959 al Cairo con Tosca. Ritratto fotografico autografo.
Ottimo stato
Fotografia; 16,5x23,5 cm -
Lot 147 Leyla Gencer, nata Ayşe Leyla (Istanbul 1928 – Milano 2008)
Ayşe Leyla Çeyrekgil nacque ad Istanbul il 10 ottobre del 1928, figlia di Hasanzade İbrahim Bey (che in seguito alla legge del 1934 adottò il cognome Çeyrekgil), un preminente imprenditore turco discendente da una famiglia islamica sunnita originaria di Safranbolu, e di Lexanda Angela Minakovska, nobildonna polacca di religione cattolica, ma in seguito convertitasi all'Islam. Trascorre la maggior parte della propria infanzia a Çubuklu, in Anatolia, nella regione del Bosforo. Studia canto al Conservatorio di Istanbul e successivamente, in forma privata, ad Ankara, con il soprano italiano Giannina Arangi-Lombardi. L'11 dicembre 1946 sposa Ibrahim Gencer, dirigente di banca, membro di una famiglia altolocata. La sua prima apparizione in pubblico, in una rappresentazione amatoriale, ha luogo ad Ankara nel 1950, con l'interpretazione di Santuzza nella Cavalleria rusticana. In Italia debutta il 16 luglio 1953, all'Arena Flegrea di Napoli, sempre nel ruolo di Santuzza, con grande successo di critica e di pubblico. Al Teatro San Carlo di Napoli interpreterà nel corso dell'anno successivo una superba Madama Butterfly (febbraio 1954) diretta da Gabriele Santini e Tatjana nell'Eugenio Onieghin (marzo 1954), con la conduzione orchestrale di Tullio Serafin con Jolanda Gardino, Agnese Dubbini, Oralia Domínguez, Giuseppe Campora, Piero De Palma, Gino Bechi, Italo Tajo e Plinio Clabassi. Ritratto fotografico dell’artista con dedica autografa.
Ottimo stato
Fotografia; 18x24 cm -
Lot 148 Amelia Armolli (1910 - ?)
Ritratto fotografico del soprano italiano in vesti di Mimì nella Boheme al Teatro Opera Grand di Lyon, con dedica autografa datata Natale 1935.
Ottimo stato
Fotografia; 17x23 cm; la fotografia è incollata su cartoncino -
Lot 149 Giacomo Aragall, nome d'arte di Jaume Aragall i Garriga (Barcellona 1939)
Dopo studi a Barcellona sotto la guida di Jaime Francisco Puig, si trasferì a Milano dove studiò con il maestro Vladimir Badiali. Dopo aver vinto nel 1963 il concorso Voci Verdiane a Busseto, nello stesso anno debuttò al Teatro La Fenice di Venezia ne I Lombardi alla prima crociata. Seguirono L'amico Fritz, Cardillac di Paul Hindemith e La bohème al Teatro alla Scala. Nella stagione seguente fu al Teatro Liceu di Barcellona e subito dopo a Budapest, Genova, Palermo, Parma, Napoli, Teatro dell'Opera di Roma, Torino e di nuovo alla Fenice di Venezia. Nel 1966 interpretò Romeo in una memorabile esecuzione de I Capuleti e i Montecchi di Bellini al Teatro alla Scala. Successivamente cantò nei più importanti teatri del mondo, in opere come Lucia di Lammermoor, Madama Butterfly, La favorita, La traviata, Werther, Faust, Tosca, Manon, Don Carlo, Adriana Lecouvreur, Un ballo in maschera, Simon Boccanegra. Il repertorio comprendeva anche opere meno conosciute, come Esclarmonde di Jules Massenet, registrata con Joan Sutherland, e Caterina Cornaro di Donizetti, eseguita con Montserrat Caballé. Ritratto fotografico con dedica autografa.
Ottimo stato
Fotografia; 10,2x14,5 cm -
Lot 150 Vladimir Andreevič Atlantov (Leningrado 1939)
Cresciuto nell'ambiente operistico (il padre Andrej Petrovič era un basso e la madre Marija Aleksandrovna Elizarova era un soprano) studiò al conservatorio di Leningrado dal 1957. Al Palais Garnier di Parigi nel 1969 è Grigori-Dimitri in Boris Godunov diretto da Gennadij Roždestvenskij con Galina Višnevskaja, Irina Archipova ed Elena Obrazcova e nel 1970 Vladimir Igorjevich ne Il principe Igor' diretto da Mstislav Rostropovič con la Višnevskaja, la Archipova e la Obrazcova. Nel 1971 debutta al Wiener Staatsoper come Hermann ne La dama di picche con la Obrazcova nella trasferta del Teatro Bol'šoj di Mosca, nel 1973 al Teatro alla Scala di Milano come Lenkij in Evgenij Onegin con la Višnevskaja nella trasferta del Bol'šoj e nel 1993 al Metropolitan Opera House di New York come Canio in Pagliacci con Juan Pons diretto da Nello Santi. Ritratto fotografico autografo datato 4 dicembre 1983.
Ottimo stato
Fotografia; 9,5x14,5 cm -
Lot 151 Daniele Barioni (Copparo 1930)
La prima apparizione fu del 1949 in un concerto al Circolo Italia a Milano e il debutto operistico nel 1954 come Turiddu in Cavalleria rusticana al Teatro Nuovo di Milano alla presenza di Rudolf Bing, che lo scritturò per il Metropolitan Opera di New York. Durante il primo anno di carriera cantò anche Tosca e Madama Butterfly. Nel 1955 si esibì in Egitto e Sudafrica ed il 20 febbraio 1956 esordì al Metropolitan Opera House in Tosca sostituendo Giuseppe Campora, con un grande successo[3][4]. Nella stagione successiva effettuò un tour attraverso gli Stati Uniti e il Canada. Nei primi anni la carriera si sviluppò principalmente al Met, dove fra il 1956 ed il 1962 apparve 54 volte. Si esibì di frequente anche alle Terme di Caracalla e al Teatro dell'Opera di Roma, mentre alla Scala soltanto nel 1966 (Madama Butterfly e Cavalleria rusticana). Ritratto fotografico autografo.
Ottimo stato
Fotografia; 10,2x14,5 cm -
Lot 152 Francesco Battaglia (Catania 1893 – Milano 1968)
Ritratto fotografico del tenore in vesti di Radames con dedica autografa
Ottimo stato; la dedica è scolorita
Cartolina fotografica -
Lot 153 Giovanni Breviario (Bergamo 1891 – ivi 1982)
Tenore lirico spinto, dalla voce "di accento chiaro, acuti squillanti nelle note alte e gran temperamento", studiò con i maestri Vittore Baccanelli e Dante Lari a Milano e si perfezionò con il maestro Giovanni Fratini. Debuttò nel 1924 al Teatro dell'Opera di Pola nella parte di Manrico ne Il trovatore. La carriera iniziò nei teatri di provincia, ottenendo lusinghieri successi, che lo portarono a cantare nei principali teatri italiani, come il Teatro San Carlo di Napoli, il Teatro La Fenice di Venezia, il Teatro Regio di Parma, il Teatro Petruzzelli di Bari, il Teatro alla Scala. Per le caratteristiche vocali, particolarmente adatte a cantare all'aperto, fu scritturato in diversi anfiteatri italiani; dalla celebre Arena di Verona, all'Anfiteatro Gangi di Catania. All'estero si esibì nei teatri di Portogallo, Svizzera, Spagna, Germania, Ungheria, Egitto e Malta. In particolare "Fu protagonista di rilievo nel periodo dal 1927 al 1934 nei principali teatri olandesi, dove fece conoscere il repertorio drammatico italiano, ottenendo importanti riconoscimenti". Ritratto fotografico con dedica autografa datata Lugo 1935.
Ottimo stato
Cartolina fotografica -
Lot 154 Charles James Craig (1919 – 1997)
Ritratto fotografico con dedica autografa.
Ottimo stato
Cartolina fotografica -
Lot 155 Eugenio Fernandi (Pisa 1924 – Rochester 1991)
Cresciuto a Valperga, compì gli studi di canto con Aureliano Pertile e completò la preparazione alla scuola del Teatro alla Scala, guadagnandosi l'apprezzamento di Victor de Sabata. Proprio alla Scala fece la prima apparizione da protagonista nel 1954 ne La figlia del diavolo di Virgilio Mortari, seguita da Rigoletto al Coliseu dos Recreios di Lisbona e da presenze alla Fenice di Venezia, al Maggio Musicale Fiorentino e al San Carlo di Napoli. Nel 1957 fece l'importante debutto alla Staatsoper di Vienna come Cavaradossi, seguito l'anno successivo da Don Carlo al Festival di Salisburgo in una celebre edizione diretta da Herbert von Karajan. L'affermazione definitiva avvenne nello stesso anno, di nuovo al Teatro alla Scala, in Madama Butterfly. Sempre nel 1958 esordì al Metropolitan Opera di New York, ancora nel ruolo di Pinkerton. Cantò al Met in otto stagioni fino al 1971 affrontando tredici ruoli, tra i quali Cavaradossi, Edgardo, Enzo, Alfredo, Radames, Don Carlo, Arrigo. Ritratto fotografico con dedica autografa datata 1958.
Ottimo stato
Fotografia; 10x15 cm -
Lot 156 Edoardo Garbin (Padova 1865 – Brescia 1943)
Particolarmente noto per avere creato il personaggio di Fenton nel Falstaff di Giuseppe Verdi (9 febbraio 1893). Studiò nella città natale e debuttò in teatro a Vicenza (don Alvaro in La forza del destino di Giuseppe Verdi, settembre 1891). Il 6 ottobre 1892 interpretò il ruolo di Don Fernan nella prima assoluta di Cristoforo Colombo di Alberto Franchetti al Teatro Carlo Felice di Genova. Era il marito del soprano Adelina Stehle, che cantò con lui, come Nannetta, nella première del Falstaff di Verdi nel 1893, e con la quale contribuì molto alla diffusione della Bohème. Ritratto autografo dell’artista con dedica autografa, datata maggio 1940.
Ottimo stato
Cartolina fotografica