Asta 64 - Arte Antica, Moderna e Contemporanea

Asta 64 - Arte Antica, Moderna e Contemporanea

martedì 25 novembre 2025 ore 10:00 (UTC +01:00)
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  • Giovanni Battista Piranesi, Veduta dell'Arco di Settimio Severo. 1772 [1...
    Lotto 25

    Giovanni Battista Piranesi, Veduta dell'Arco di Settimio Severo. 1772 [1 edizione Parigi].
    Acquaforte. mm 475x712. Foglio: mm 535x740. Hind, 99. Da Le vedute di Roma, con la firma al margine inferiore a sinistra. Bellissima impressione nel I stato di 3, avanti ogni numerazione all'angolo in alto a destra, su carta vergellata pesante con filigrana "stemma Odescalchi e scritta BRACCIANO" (Hind,4). (1) Ampi margini come in origine. Lievissima traccia di piega di legatura in verticale al centro. Lieve ingiallimento e sporadici punti di fioritura.

  • Marcantonio Raimondi, Gesù dodicenne disputa nel tempio coi dottori....
    Lotto 26

    Marcantonio Raimondi, Gesù dodicenne disputa nel tempio coi dottori. 1505-1506 ca.
    Bulino. 295x205. Ferrara/Gaeta/Bertelà, 469b. Strauss , 291, C2. Fara, 4998. Con il monogramma "AD" nel cartiglio in basso, e il numero "15" al di sotto al centro. L'incisione riproduce nello stesso verso, una tavola della serie in venti xilografie (19 tavole ed un frontespizio aggiunto nel 1511) raffiguranti la Vita della Vergine di Dürer, pubblicata a Norimberga nel 1511. La tavola di Dürer da cui deriverebbe quella presente viene datata dagli studiosi intorno al 1505. Raimondi incise a bulino diciassette delle venti xilografie della Vita della Vergine: le ultime due tavole datate 1510 costituiscono un terminus ante quem per l'esecuzione dei bulini da parte del bolognese. Bella impressione su carta vergellata priva di filigrana. (1) Esemplare inserito in passepartout moderno. Sottili margini oltre la linea d'inquadramento. Traccia di lievi aloni e di alcuni punti di abrasione nell'inciso.

  • Lucas Van Leyden, San Domenico. 1514 ca. Bulino. mm 110x71. Foglio: mm...
    Lotto 27

    Lucas Van Leyden, San Domenico. 1514 ca.
    Bulino. mm 110x71. Foglio: mm 114x74. Bartsch, VII,118. New Hollstein, 118. Con la lettera "L" al centro a sinistra. Buona prova, con ancora segni bel leggibili, nell'unico stato su carta vergellata sottile priva di filigrana. Al verso timbro di provenienza della Galleria Pietro Barelli di Milano (cfr. Lugt, 6206) con a seguire "N 89" a penna e inchiostro nero. (1) Sottili margini oltre la battuta del rame. Restauri agli angoli. Al verso traccia di lievi abrasioni da distacco. Minori difetti.

  • Lucas Van Leyden [da], Adamo ed Eva. XVII secolo (?). Bulino. mm 123x90....
    Lotto 28

    Lucas Van Leyden [da], Adamo ed Eva. XVII secolo (?).
    Bulino. mm 123x90. Foglio: mm 125x92. New Hollstein, 7. Copia nello stesso verso da originale di Luca di Leida eseguito attorno al 1508. Carta vergellata sottile. (1) Esemplare inserito per due punti in alto in montaggio in cartoncino moderno. Piccoli margini oltre la linea d'inquadramento con tratti di impronta ancora visibili. Alcuni minuscoli forellini nella zona centrale del foglio. Traccia d'uso.

  • Lucas Van Leyden [da], Il Calvario. 1600 ca. Bulino su pergamena. mm 285x398....
    Lotto 29

    Lucas Van Leyden [da], Il Calvario. 1600 ca.
    Bulino su pergamena. mm 285x398. Foglio: mm 300x410. New Hollstein, 74. Copia nello stesso verso dall'originale inciso da Lucas van Leyden e datato "1517". Al verso a penna e inchiostro bruno in antica grafia l'iscrizione "Di Ferdinando imperatore / e di Maria Anna di Savoia" riferita a Ferdinando I d'Asburgo-Lorena (Vienna, 1793 – Praga, 1875), e a Maria Anna Carolina Pia di Savoia (Roma, 1803 – Praga, 1884). (1) Buoni margini attorno alla linea d'inquadramento. Superficie lievemente ondulata, traccia di pieghe e d'uso. Al verso minimi residui cartacei e di colla ai quattro angoli.

  • Enea Vico [attribuito a], La continenza di Scipione che rifiuta le chiavi di...
    Lotto 30

    Enea Vico [attribuito a], La continenza di Scipione che rifiuta le chiavi di Nuova Cartagine e i doni. 1542.
    Bulino. mm 305x440. Bartsch, XV, 3 (come scuola di Marcantonio Raimondi). Massari (Giulio Romano), 68. TIB 2801.032.S1. Sulla lastra in basso al centro "Aurum quod pro redimenda captiva virgine parentes attulerant Luceio sponso tradit Scipio / Romae excd / Ant Sal". Incisione priva di firma ma con la data "1542" sulla pietra sotto il piede di uno dei due armigeri a destra. Da un disegno di Francesco Salviati affine per soggetto al ciclo con Storia di Camillo in Palazzo Vecchio a Firenze. La critica recente ha proposto per la realizzazione del bulino sia il nome di Nicolas Beatrizet che quello di Enea Vico sotto il quale troviamo catalogato il foglio presso la raccolta del British Museum (1859,0806.312). Ottima impressione nel I stato di 3 con l'excudit di Antonio Salamanca, su carta vergellata sottile con filigrana "stella a sei punte in cerchio singolo" (Woodward, 149). (1) Esemplare rifilato al tratto di inquadramento con tratti di sottile margine. Lieve traccia di piega verticale al centro e di altra orizzontale. Lieve traccia di piega trasversale anche all'angolo in alto a destra. Minimi residui cartacei in alto al verso e lievi segni d'uso.

  • Johann Martin Will, Israel Putnam Esq.r Major General of the Connecticut...
    Lotto 31

    Johann Martin Will, Israel Putnam Esq.r Major General of the Connecticut Forces, and Commander in Chief at the Engagement on Bunckers-Hill near Boston, 17 June 1775. London: C. Shepherd 9 Sept.r 1775.
    Mezzotinto. mm 358x235. Foglio: mm 361x238. Ritratto di tre quarti in uniforme del generale Israel Putnam (Danvers, 1718 – Brooklyn, 1790) che durante la guerra d'indipendenza fu al comando delle forze americane nella battaglia di Bunker Hill. Prima della battaglia gli viene attribuita la frase: "Non sparate finché non vedete il bianco dei loro occhi". Nell'esemplare presente non compare, come in gran parte delle prove, il nome dell'editore/incisore Johann Martin Will sotto l'immagine a destra. La tavola sembra far parte di una serie dedicata a ritratti di ufficiali della guerra americana, alcuni dei quali secondo la critica da ritenere immaginari. (1) Sottili margini oltre l'impronta del rame.

  • Anonimo della seconda metà del XVI secolo, Divinità fluviale con...
    Lotto 32

    Anonimo della seconda metà del XVI secolo, Divinità fluviale con l'Abbondanza. 1570 ca.
    Penna e inchiostro bruno, pennello e acquerello marrone chiaro, su foglio di carta vergellata sottile con parte resecata in alto a sinistra e parzialmente applicato a vecchio cartoncino color verde chiaro. In alto a sinistra tra il supporto e il foglio marchio di collezione in tondo con iniziali a inchiostro nero. Al verso del montaggio iscrizione a penna e inchiostro nero "Iacobo Zucchi de Florence / Ètude pour un plafond / avec le Nil et Pomone / Collection Paulme". mm 122x164. Con il supporto: mm 127x172. Il marchio di collezione non risponde esattamente a quello di Paul Émile Marius Paulme (Paris 1863-1928), repertoriato da Lugt (Lugt, 1910). (1) Piccolo foro di tarlo in basso al centro.

  • Anonimo della seconda metà del XVI secolo, Madonna che allatta il Bambino....
    Lotto 33

    Anonimo della seconda metà del XVI secolo, Madonna che allatta il Bambino. 1570 ca.
    Olio su tavola. cm 45,8x37,2. Il dipinto è stato eseguito su tavola di legno di pioppo costituita da un'unica asse. Sul retro sono visibili due marchi probabilmente impressi nella bottega del carpentiere che preparò il supporto; una pratica questa abbastanza diffusa anche se gli studi non permettono di risalire alla bottega di produzione. (1) Intervento di restauro conservativo (disponibile scheda dettagliata).

  • Scuola fiorentina del primo quarto del XVII secolo, Laurea Dottorale del Sig....
    Lotto 34

    Scuola fiorentina del primo quarto del XVII secolo, Laurea Dottorale del Sig. Giovanni Coccapani fiorentino. 29 maggio 1610.
    In-8° (mm 240x180). Quaternione, in pergamena di splendida qualità, composto da 8 carte delle quali 2 iniziali bianche e 6 manoscritte, con atto di conferimento del titolo di dottore in diritto canonico e civile a Giovanni Coccapani fiorentino. Nel testo è esplicitata la data secondo lo stile pisano e lo stile fiorentino: "Anno I.D. MDCXI Indictione VIII stilo Pisano, Romano vero atque Florentino MDCX. Die XXVIIII Mensis Maij". Legatura in carta pesante con tre carte bianche iniziali, al piatto anteriore notazioni d'archivio a penna e inchiostro bruno. Il libretto si apre con un'invocazione e a seguire la delega a rappresentarlo di Sallustio Tarugi - ambasciatore del granduca di Toscana alla corte spagnola, vescovo di Montepulciano dal 1600 al 1607 e poi arcivescovo di Pisa dal 1607 fino al 1613 anno della morte - all'accolito apostolico Pietro Villani pontremolese. Bellissima iniziale "S" maggiore abitata con Annunciazione a tempera a colori e oro. Scrittura in bruno e parte in oro su rigatura a secco. Giovanni Coccapani era figlio dell'orafo Regolo Francesco e fratello maggiore del pittore e architetto Sigismondo (Firenze, 1583 – 1643), nacque nel 1582 a Firenze, dove il padre si era trasferito da Carpi. Fu dottore in legge, matematico e architetto civile e militare. Tutte le pagine del libretto presentano una splendida bordura decorativa a grotteschi e motivi ornamentali, a tempera e oro, la bordura della prima pagina è decorata con gli strumenti delle attività peculiari del personaggio: la sfera armillare, il sestante, il compasso e l'astrolabio. Le altre bordure presentano arpie, grifi, mascheroni e motivi floreali, figure ibride e mostruose, allegorie eleganti, creature metamorfiche, spiritelli alati intrecciati a volute e decori o ritmati da partiture, candelabre o festoni. Ornamenti stravaganti nello stile dei decoratori di Palazzo Vecchio, Ridolfo del Ghirlandaio e Marco Marchetti da Faenza. Il documento si accompagna al sigillo in ceralacca rossa con il toro rampante dell'arcivescovo Tarugi. (1) L'estremità superiore delle pagine pergamenacee presenta tracce di tarlo, una fessura di tarlo anche lungo la bordura dell'ultima pagina sul lato sinistro in basso. Coperta con segni d'uso.

  • Scuola dell'Italia centrale del XVII secolo, Licurgo affronta il tiaso di...
    Lotto 35

    Scuola dell'Italia centrale del XVII secolo, Licurgo affronta il tiaso di Bacco. 1625 ca.
    Penna e inchiostro bruno, pennello e acquerello marrone chiaro, su foglio in ovale di carta vergellata sottile color crema. mm 150x252. (1) Parzialmente applicato a supporto in carta vergellata pesante con linea d'inquadramento a pennello e acquerello bruno.

  • Anonimo fiorentino del XVII secolo, Testa di giovane donna. 1620-1650 ca....
    Lotto 36

    Anonimo fiorentino del XVII secolo, Testa di giovane donna. 1620-1650 ca.
    Matita nera, tocchi in rosso e marrone chiaro, minimi rialzi in bianco, su carta vergellata sottile priva di filigrana. mm 170x115. (1) Restauro con reintegri di carta lungo i margini.

  • Scuola toscana della seconda metà del XVII secolo, Progetto per sfondato con...
    Lotto 37

    Scuola toscana della seconda metà del XVII secolo, Progetto per sfondato con figure e stemma mediceo. 1660-1700 ca.
    Penna e inchiostro bruno, pennello e acquerello marrone chiaro, matita di grafite. Carta vergellata spessa color sabbia con filigrana "cervo entro cerchio singolo sormontato da lettera P" (Fabriano, 1649 / Corpus Chartarum Fabriano, Z02160). mm 380x500. (1) Brevi strappi, traccia di fioriture e lievi macchie localizzati alle estremità del foglio. Minimi segni d'uso.

  • Anonimo del XVII secolo, Draghessa (r) / Studio di drago (v). Matita rossa su...
    Lotto 38

    Anonimo del XVII secolo, Draghessa (r) / Studio di drago (v).
    Matita rossa su carta vergellata sottile con filigrana "lettere M A e I sottostante" (r). Matita nera (v). mm 174x227. (1) Buono stato di conservazione.

  • Scuola francese del XVIII secolo, Studio per scultura con angelo musicante e...
    Lotto 39

    Scuola francese del XVIII secolo, Studio per scultura con angelo musicante e viola. Metà del XVIII secolo.
    Penna e inchiostro bruno, pennello e acquerello marrone chiaro su tracce di matita di grafite, carta vergellata bianca. In basso a destra iscrizione "Boucher f" a penna e inchiostro bruno in antica grafia. mm 240x161. All'angolo in basso a sinistra marchio della collezione Defer-Dumesnil (Lugt, 739). Provenienza: vendita Féral et Danlos, Hotel Drouot Paris, 10-12 mai, 1900, n. 120 (come Boucher). (1) Foglio applicato su cartoncino moderno rosso scuro. Alcune lievissime fioriture.

  • Scuola veneta del XVIII secolo, Il corteo nuziale di Bacco e Arianna....
    Lotto 40

    Scuola veneta del XVIII secolo, Il corteo nuziale di Bacco e Arianna.
    Acquerello a colori su carta. mm 270x375. Foglio applicato a pieno su carta da restauro e nuovamente entro montaggio finestrato moderno. Con il supporto: mm 355x460. (1) Alcuni difetti ripresi con la controfondatura su carta da restauro.

  • Anonimo neoclassico della fine del XVIII secolo, Allegoria della Fama....
    Lotto 41

    Anonimo neoclassico della fine del XVIII secolo, Allegoria della Fama. 1790-1800.
    Penna e inchiostro bruno, matita nera, su due fogli uniti di carta bianca vergellata sottile priva di filigrana. mm 196x206. (1) Traccia di piegatura del foglio. Ai quattro angoli al verso minimi residui di carta azzurra. Lievi segni d'uso.

  • Anonimo della fine del XVIII - inizio del XIX secolo, Convegno di divinità...
    Lotto 42

    Anonimo della fine del XVIII - inizio del XIX secolo, Convegno di divinità olimpie. 1780-1810.
    Tempera a colori su carta bruna spessa non vergellata. mm 135x230. Piccolo bozzetto con figure mitologiche raffigurate sulle nubi, nella parte destra si riconoscono Apollo con il sole sopra la testa e la tracolla della faretra, Cupido in volo, e Bacco con la testa cinta di pampini. (1) Applicato in alto al centro entro montaggio finestrato moderno. Con il montaggio: mm 195x295.

  • Scuola francese della fine del XVIII secolo, Giovane artigliere. 1804 ca....
    Lotto 43

    Scuola francese della fine del XVIII secolo, Giovane artigliere. 1804 ca.
    Matita di grafite su foglio in tondo di carta bianca non vergellata. ø mm 93. Il disegno è pervenuto come probabile ritratto del giovanissimo Napoleone Bonaparte alla scuola militare di Brienne dove entrò a dieci anni nel 1779 insieme al fratello Giuseppe, e uscì nel 1804 come ufficiale di artiglieria. Il giovane raffigurato indossa la divisa con le spalline da ufficiale e sul colletto la granata emblema dell'artiglieria, in testa il berretto da lavoro. (1) Foglio applicato per un punto in basso entro doppio passepartout moderno in cartoncino spesso color crema e rosa. Lievi tracce d'uso.

  • Anonimo della fine del XVIII - inizio del XIX secolo, Mercurio conduce Psiche...
    Lotto 44

    Anonimo della fine del XVIII - inizio del XIX secolo, Mercurio conduce Psiche alla presenza di Giove per le nozze con Cupido. 1790-1810 ca.
    Penna e inchiostro bruno, matita di grafite su sottile carta vergellata color sabbia priva di filigrana. mm 290x420. (1) Applicato per due punti in altro entro passepartout moderno. Controfondato con carta "Giappone". Piccola lacuna all'altezza del torso di Giove e altre lievi fragilità riparate con la controfondatura.

  • Anonimo della seconda metà del XIX secolo, Otto invenzioni di rebus e tre...
    Lotto 45

    Anonimo della seconda metà del XIX secolo, Otto invenzioni di rebus e tre fogli con logogrifi e sciarade. Milano, 1864-1875 ca.
    Penna e inchiostro bruno, carta vergellata o patinata o velina. Dimensioni varie da mm 108x142 a mm 280x190 e 257x230. Curiosa raccolta di progetti enigmistici per otto rebus interamente disegnati a penna, alcuni con la soluzione manoscritta nella parte bassa del foglio, e tre paginette con logogrifi e sciarade anche questi interamente manoscritti. In uno dei rebus sono riportate le date "1864/1872/1875" funzionali alla soluzione e forse indicative del periodo di esecuzione del giuoco. La sciarada, nata in Francia nella seconda metà del XVIII secolo, iniziò a diffondersi nell'Ottocento divenendo un gioco di gran moda da fare in compagnia, ad esempio le serate in società erano animate da sciarade viventi da mimare e indovinare. Nel 1816 Domenico Ermenegildo Frediani (Serravezza, 1783 - Il Cairo, 1820) pubblicò Sciarade, Logogrifi e Fredianesche comprendente 1395 sciarade, 25 logogrifi, 32 fredianesche, 43 bifronti e 16 omonimi, inoltre in questo secolo l'enigmistica passò da essere raccontata a essere vista, con i giochi trascritti su giornali e riviste. In Italia nacquero le prime riviste interamente dedicate all'enigmistica: "L'Aguzza-Ingegno" (Milano), "La Ricreazione" (Firenze) e "La Gara degli indovini" (Torino) che arrivò a stampare oltre 10.000 copie. (11) Fogli di taccuino irregolari con traccia di pieghe e segni d'uso.

  • Scuola francese della seconda metà del XIX secolo, Crocefisso / Testa di...
    Lotto 46

    Scuola francese della seconda metà del XIX secolo, Crocefisso / Testa di Cristo coronato di spine. 1870-1900 ca.
    Schiuma di mare (sepiolite) in cornice ovale ebanizzata e vetro bombato. Crocefisso: cm 29,5x21. Con la cornice: cm 41x32,5. Testa di Cristo: cm 7,5x6. Con la cornice: cm 13,8x11,8. (2) Conservazione buona.

  • Lorenzo Bartolini, Mortaio in bronzo con scene pastorali sulla fascia e...
    Lotto 47

    Lorenzo Bartolini, Mortaio in bronzo con scene pastorali sulla fascia e pestello. 1791.
    Fusione in bronzo. cm 14,8x14,3x21. Firmato e datato sulla fascia "Bartolini / 1791". L'opera è descritta nell'inventario di provenienza come opera giovanile del quattordicenne Lorenzo Bartolini, eseguita nel passaggio di apprendistato dalla bottega del padre, il fabbro Liborio, alla bottega dei fratelli Pietro e Giovanni Pisani. (2) Patina originale.

  • Gian Lorenzo Bernini [cerchia di], Noli me tangere. 1649 o 1665 ca. Matita...
    Lotto 48

    Gian Lorenzo Bernini [cerchia di], Noli me tangere. 1649 o 1665 ca.
    Matita rossa su carta vergellata sottile color crema priva di filigrana. In alto al centro in antica grafia a penna e inchiostro bruno "fatto del Cavalier / Bernini in S.i Dominico / e Sisto a Monte Magna Napoli a Roma". mm 204x224. Il disegno raffigura il gruppo scultoreo situato al centro della cappella Alaleona nella chiesa dei SS. Domenico e Sisto, sull'area precedentemente occupata dalla chiesa di S. Maria a Magnanapoli. La cappella Alaleona fu costruita a seguito di voto di espiazione di suor Maria Alaleona, monaca domenicana del convento di Santa Croce in Montecitorio, successivamente "murata" nel convento annesso alla nuova chiesa dei SS. Domenico e Sisto (G. Gigli, Diario romano: 1608-1670, anno 1636). Il progetto della cappella venne commissionato a Gian Lorenzo Bernini e i lavori ebbero inizio nel 1649. Bernini avrebbe fornito anche il disegno per gli stucchi e per il gruppo scultoreo realizzato poi da Antonio Raggi sotto la supervisione dello stesso Bernini (si veda foglio di bottega a penna inchiostro e acquerello bruno presso GDSU inv. 9772 S). Parte della critica colloca l'esecuzione del Noli me tangere al tempo dell'inizio dei lavori di costruzione della cappella mentre studi più recenti spostano la datazione del gruppo intorno alla metà del settimo decennio del secolo, o persino all'inizio di quello successivo. Bibliografia: O. Ferrari, S. Papaldo, Le sculture del Seicento a Roma, Roma 1999, pp. 78-79. / J. Curzietti, Antonio Raggi scultore ticinese nella Roma barocca, Roma 2021. (1) Traccia di piegatura del foglio in quattro parti. Al verso lievi segni di vecchio incollaggio ai quattro angoli e all'estremità superiore.

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Sessioni

  • 25 novembre 2025 ore 10:00 Prima Sessione - Stampe antiche, Dipinti e disegni antichi, Cartografia (1 - 101)
  • 25 novembre 2025 ore 14:00 Seconda Sessione - Stampe moderne, Michel Fingesten ed Ex-Libris (102 - 204)
  • 26 novembre 2025 ore 10:00 Terza Sessione - Disegni, dipinti e sculture moderni (205 - 315)
  • 26 novembre 2025 ore 14:00 Quarta Sessione - Futurismo e Cubo-Futurismo russo, Design e ceramiche d'artista, Arte contemporanea, Street Art fiorentina e toscana (316 - 437)

Esposizione

Mercoledì 19 novembre - sabato 22 novembre ore 9:30-13 14-17:30; lunedì 24 novembre 9:30-13 14-17:30

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