ASTA N°45 - DIPINTI SELEZIONATI del XIX e XX Secolo
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Lotto 1 Gaetano Spinelli - La vendemmia - Bitonto 1877 - Firenze 1945 - Olio su cartone cm 5,5x37,5
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Lotto 2 Gaetano Esposito - Pescatore di Amalfi - Salerno 1858 - Sala Consilina (SA) 1911 - Olio su tavola cm 16x8
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Lotto 3 Enrico Gaeta - Strada di campagna, Napoli - Castellammare di Stabia NA 1840-1887 - Olio su tela cm 23,5x39
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Lotto 4 Ettore Tito - Porto veneziano - Castellamare di Stabia (NA) 1859 - Venezia 1941 - Olio su cartone cm 16x20,5
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Lotto 5 Vincenzo Migliaro - Carnevale - Napoli 1858 - Napoli 1938 - Acquarello su carta cm 22x18
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Lotto 6 Tito Pellicciotti - La mungitura - Barisciano (AQ) 1871-1950 - Olio su tavola cm 18x28
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Lotto 7 Giuseppe Signorini - Giardino villa signorile - Roma 1857-1932 - Olio su tavola cm 28x44
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Lotto 8 Attilio Pratella - Paesaggio - Lugo 1856 - Napoli 1949 - Olio su cartone cm 11x14,5
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Lotto 9 Galileo Chini - Natura morta - Firenze 1873 - Firenze 1956 - Olio su cartone cm 21x17
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Lotto 10 Giovanni Malesci - Campagna - Vespignano 1884 - Milano 1969 - Olio su tavola cm 20x29
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Lotto 11 Anselmo Gianfanti - Gentiluomo - Cesena 1857 - 1903 - Olio su tavola cm 29,5x12
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Lotto 12 Emanuele Brugnoli - Vele in Laguna - Bologna 1859 - Venezia 1944 - Olio su cartone cm 9x15 - Emanuele Brugnoli, nato a Bologna il 2 settembre 1859, fu uno stimato pittore italiano noto soprattutto per le sue straordinarie opere realizzate con la tecnica dell'acquerello. Dopo aver studiato all'Accademia della sua città sotto la guida dello scenografo Valentino Solmi, divenne l'allievo prediletto di quest'ultimo. La sua carriera artistica fu fortemente influenzata dalla sua permanenza a Venezia, iniziata nel 1880 dopo aver trascorso alcune settimane nella città della laguna.A Venezia, Brugnoli entrò in contatto con artisti del calibro di Tito, Serena, Favretto e Milesi, e si dedicò principalmente alla rappresentazione di vedute e paesaggi lagunari. La sua abilità straordinaria nell'uso dell'acquerello divenne evidente, definendo gran parte della sua produzione artistica. Nel 1861, si recò a Londra per partecipare all'Esposizione degli acquerellisti italiani, e da allora partecipò a numerose mostre internazionali.Nel 1886, prese parte alla Promotrice fiorentina, seguita nel 1888 dalla partecipazione all'Esposizione Emiliana di Bologna. La sua presenza alla Biennale di Venezia fu notevole, partecipando alla seconda edizione nel 1899 e a quelle successive dal 1901 al 1907 e dal 1920 al 1934.Nel 1912, Brugnoli ottenne il titolo di professore di acquerello e incisione presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia, dirigendo la Scuola Libera di Incisione fino al 1932. Nonostante la sua fama fosse principalmente legata agli acquerelli, dimostrò grande passione anche per l'acquaforte, prendendo ispirazione soprattutto da James McNeill Whistler.La sua notorietà crebbe ulteriormente grazie all'acquisto da parte dell'Imperatore di Germania Guglielmo II di uno dei suoi acquerelli, "Un canale di Venezia". Brugnoli continuò a esporre regolarmente alle Internazionali veneziane, guadagnandosi l'attenzione critica per la sua maestria artistica.Emanuele Brugnoli si spense a Venezia il 22 marzo 1944, lasciando un lascito duraturo nel mondo dell'arte, soprattutto per la sua abilità distintiva nell'uso dell'acquerello e dell'acquaforte.
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Lotto 13 Vittorio Pretella Da Bologna - Venezia - Bologna 1886-1951 - Olio su tavola cm 26x21,5
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Lotto 14 Vittorio Pretella Da Bologna - Carnevale - Bologna 1886-1951 - Olio su tavola cm 25x20
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Lotto 15 Bottino Emanuele - Paese Ligure - Genova XIX - XX secolo - Olio su tavola cm 22x13
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Lotto 16 Bottino Emanuele - Processione - Genova XIX - XX secolo - Olio su tavola cm 22x13
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Lotto 17 Giovanni Battista Quadrone - La reggia (paesaggio sadrdo) - Mondovi' 1844 - Torino 1898 - Olio su tela applicata cm 18x26,8
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Lotto 18 Leonardo Roda - Lavoro nei campi - Racconigi 1868 - Torino 1933 - Olio su cartone cm 13,5x18,5 - Leonardo Roda è nato nel 1868 a Racconigi, Italia. Cresciuto in una famiglia di alpinisti e artisti botanici, ha coltivato sin da giovane l'amore per la montagna e l'arte. Ha iniziato la sua carriera artistica nel 1889, esponendo opere presso la Promotrice di Torino.Roda era noto per i suoi dipinti di paesaggi alpini e scene della vita di montagna, spesso ritraendo il maestoso Cervino. Ha anche dipinto paesaggi della pianura padana e del mare ligure. Nel corso della sua carriera, ha ricevuto riconoscimenti e premi per le sue opere, ma verso la fine degli anni '20 ha abbandonato l'attività espositiva e si è ritirato dall'ambiente artistico.La sua pittura è stata descritta come un equilibrio tra realismo e espressionismo, con un'attenzione particolare alla luce e ai cambiamenti atmosferici. Roda è stato elogiato per la sua capacità di catturare la bellezza della natura, sia nelle montagne che nella campagna.La sua salute ha iniziato a declinare negli anni '30, e Roda è morto nel 1933. Sebbene la critica dell'epoca non sia stata sempre gentile con lui, le sue opere sono ancora oggi ammirate e conservate in collezioni private e musei.
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Lotto 19 Leonardo Roda - Lavoro nei campi - Racconigi 1868 - Torino 1933 - Olio su cartone cm 13,5x18,5 - Leonardo Roda è nato nel 1868 a Racconigi, Italia. Cresciuto in una famiglia di alpinisti e artisti botanici, ha coltivato sin da giovane l'amore per la montagna e l'arte. Ha iniziato la sua carriera artistica nel 1889, esponendo opere presso la Promotrice di Torino.Roda era noto per i suoi dipinti di paesaggi alpini e scene della vita di montagna, spesso ritraendo il maestoso Cervino. Ha anche dipinto paesaggi della pianura padana e del mare ligure. Nel corso della sua carriera, ha ricevuto riconoscimenti e premi per le sue opere, ma verso la fine degli anni '20 ha abbandonato l'attività espositiva e si è ritirato dall'ambiente artistico.La sua pittura è stata descritta come un equilibrio tra realismo e espressionismo, con un'attenzione particolare alla luce e ai cambiamenti atmosferici. Roda è stato elogiato per la sua capacità di catturare la bellezza della natura, sia nelle montagne che nella campagna.La sua salute ha iniziato a declinare negli anni '30, e Roda è morto nel 1933. Sebbene la critica dell'epoca non sia stata sempre gentile con lui, le sue opere sono ancora oggi ammirate e conservate in collezioni private e musei.
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Lotto 20 Leonardo Roda - Mercato a Torino - Racconigi 1868 - Torino 1933 - Olio su tavola cm 22,5x33,5 - Leonardo Roda è nato nel 1868 a Racconigi, Italia. Cresciuto in una famiglia di alpinisti e artisti botanici, ha coltivato sin da giovane l'amore per la montagna e l'arte. Ha iniziato la sua carriera artistica nel 1889, esponendo opere presso la Promotrice di Torino.Roda era noto per i suoi dipinti di paesaggi alpini e scene della vita di montagna, spesso ritraendo il maestoso Cervino. Ha anche dipinto paesaggi della pianura padana e del mare ligure. Nel corso della sua carriera, ha ricevuto riconoscimenti e premi per le sue opere, ma verso la fine degli anni '20 ha abbandonato l'attività espositiva e si è ritirato dall'ambiente artistico.La sua pittura è stata descritta come un equilibrio tra realismo e espressionismo, con un'attenzione particolare alla luce e ai cambiamenti atmosferici. Roda è stato elogiato per la sua capacità di catturare la bellezza della natura, sia nelle montagne che nella campagna.La sua salute ha iniziato a declinare negli anni '30, e Roda è morto nel 1933. Sebbene la critica dell'epoca non sia stata sempre gentile con lui, le sue opere sono ancora oggi ammirate e conservate in collezioni private e musei.
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Lotto 21 Alfredo Beisone - Campagna nei pressi di Pinarolo - Pinerolo (TO) 1882 - Torino 1957 - Olio su tavola cm 15,5x24
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Lotto 22 Andrea Tavernier - Paesaggio uggioso - Torino 1858 - Grottaferrata (Roma) 1932 - Olio su tavola cm 19x31,5 - Andrea Tavernier, pittore nato a Torino il 23 dicembre 1858, si distinse come artista indipendente e appassionato del paesaggio fin dai suoi primi anni di formazione all'Accademia Albertina sotto la guida di A. Gastaldi. Contrariamente alla maniera del suo maestro, Tavernier si dedicò fin da principio alla rappresentazione del paesaggio e a scene di genere all'aperto.Il suo esordio artistico avvenne nel 1884 alla Promotrice di Torino, ma la sua carriera si sviluppò soprattutto a Roma, dove si stabilì. Qui trasse ispirazione dalla suggestiva Campagna Romana e trascorse periodi significativi anche lungo la costa adriatica. Tavernier, tuttavia, non si legò a una singola località e, nel corso della sua vita, visse anche a Torino e infine a Grottaferrata, dove si spense il 15 novembre 1932.La sua produzione artistica fu ampiamente esposta a Torino e Roma, oltre che alle biennali veneziane e ad altre importanti mostre in Italia. Alcune delle sue opere sono conservate presso il Museo Civico di Torino, testimonianza del riconoscimento ottenuto nel panorama artistico dell'epoca.Il tratto distintivo di Tavernier risiede nella vivacità della sua tavolozza, che talvolta si avvicinò al gusto dei divisionisti senza tuttavia riprodurre pedissequamente i loro rapporti cromatici. I suoi paesaggi sono animati da figure umane, dotati di uno spirito aneddotico che aggiunge profondità e interesse alle sue opere. In questo modo, Tavernier ha contribuito a arricchire il panorama artistico italiano del suo tempo con la sua visione personale e la sua sensibilità alla bellezza della natura e della vita quotidiana.
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Lotto 23 Cesare Maggi - Nevicata in Val d'Aosta - Roma 1881 - Torino 1962 - Olio su tavola cm 15x20 - Cesare Maggi, nato a Roma il 13 gennaio 1881, proveniva da una famiglia di attori. Dopo gli studi classici tra Firenze e Lucca, intraprese la sua formazione artistica presso gli studi di Vittorio Corcos e Gaetano Esposito. Esordì pubblicamente nel 1898 a Firenze e successivamente si recò a Parigi per frequentare l'accademia di Fernand Cormon. La sua carriera artistica fu influenzata dalla luce della pittura di Giovanni Segantini, e nel 1899 si trasferì nell'Engadina per seguire le sue tracce.Dopo la morte della madre nel 1900, Maggi si stabilì a Torino e iniziò le sue sperimentazioni artistiche a Forno Alpi Graie. Nel 1900, firmò un contratto esclusivo con il mercante Alberto Grubicy, diventando parte del gruppo divisionista. Nel 1904, si trasferì a La Thuile in Val d'Aosta per approfondire lo studio dal vero. Nel 1905, presentò il dipinto "Mattino di festa" all'Esposizione internazionale di Venezia, segnando un momento significativo nella sua carriera.Dal 1907 in poi, Maggi partecipò a numerose mostre internazionali, ottenendo riconoscimenti e successi. Nel 1913 lasciò La Thuile per stabilirsi a Torino, chiudendo la sua fase divisionista. La Biennale di Venezia del 1914 mostrò ancora opere influenzate da Segantini. La chiamata alle armi nel 1915 non interruppe la sua ricerca artistica, e il suo stile si perfezionò durante il servizio militare.Congedato nel 1919, tornò a Torino e riprese intensa attività espositiva, ottenendo successi e acquisizioni importanti. Nel 1926, il dipinto "Neve" fu acquistato dalla Galleria civica di Torino. La sua pittura subì l'influenza del movimento Novecento, senza una vera adesione. Nel 1935 divenne supplente di Cesare Ferro all'Accademia Albertina di Torino, iniziando una prolifica carriera di insegnante fino al 1951.Nel corso degli anni, Maggi partecipò a numerose mostre nazionali, ricevendo premi e riconoscimenti. Nel 1947 fu nominato accademico di S. Luca. Negli anni successivi, la sua attività espositiva si diradò a causa di problemi di salute e depressione legata alla morte della moglie nel 1957. Nel 1959, una retrospettiva a Torino segnò la sua consacrazione pubblica.Cesare Maggi morì a Torino il 11 maggio 1961.
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Lotto 24 Ambrogio Raffele - Lungo il fiume - Vigevano (PV) 1845-1928 - Olio su tavola cm 17x26
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Lotto 25 Domenico Pesenti - Interno di chiesa - Medole 1843 - Mantova 1918 - Olio su tavola cm 23,5x17,5
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Lotto 26 Gaetano Fasanotti - Campagne Lombarde - Milano 1831 -1882 - Olio su cartone cm 13x20,5
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Lotto 27 Riccardo Pellegrini - Per il sentiero - Milano 1863 - Crescenzago (MI) 1934 - Olio su tela applicata cm 19x14
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Lotto 28 Riccardo Pellegrini - Lungo la riva - Milano 1863 - Crescenzago (MI) 1934 - Olio su tavola cm 19x14
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Lotto 29 Ercole Garavaglia - Scene di vita quotidiana - Milano 1866 - 1938 - Olio su cartone, cornice cm 40,5x114
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Lotto 30 Giacomo Mantegazza - Ritratto di nobiluomo - Saronno (VA) 1853 - Cernobbio (CO) 1920 - Olio su tavola cm 20,5 x 13
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Lotto 31 Pompeo Mariani - In riva al mare - Monza 1857 - Bordighera IM 1927 - Olio su tavola cm 23,5x34,5
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Lotto 32 Pietro Leidi - Chiesa di San Francesco Paola Brescia - Brescia 1892-1976 - Olio su cartone cm 30x24
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Lotto 33 Augusto Lozzia - Gardone Riviera - Brescia 1896 - 1962 - Olio su tavola cm 17x24 - Nato a Sangiano nel 1896, studia come autodidatta, inizia la sua carriera artistica molto giovane, esponendo le sue opere alla Permanente di Milano nel 1915 e partecipando a mostre sindacali e interprovinciali sia a Milano che a Brescia.Durante la prima guerra mondiale, si arruola come soldato. Questo pittore lombardo della prima metà del Novecento ottenne notorietà quando una sua opera fu esposta nel 1916 nella mostra tenuta a Brescia nel Ridotto del Teatro Grande.Successivamente, la sua famiglia si trasferì a Brescia, dove dal 1921 al 1925 intensificò i suoi legami con gli artisti locali, tra cui Eliodoro Coccoli, Vittorio Trainini, Angelo Landi, Fiessi, Mozzoni, Mutti, Botta e Righetti, prendendo parte al gruppo "Arte in famiglia" e alla Bottega d'Arte di Dante Bravo. Collaborò anche con la scuola superiore di Arte cristiana "Beato Angelico" di Milano.La sua versatilità artistica spaziava dall'affresco al ritratto al paesaggio. Durante questo periodo, realizzò la Pala d'altare raffigurante la Madonna del Santo Rosario nella Basilica di Sant'Eufemia a Milano, affreschi nella Basilica di San Calimero e angeli nella cappella dei Caduti nella Chiesa della S.S. Trinità, sempre a Milano.Nel 1924, Vittorio Trainini lo invitò a partecipare insieme ad altri artisti del gruppo a un ciclo di affreschi nella Chiesa del Buon Pastore a Villa S. Filippo, Brescia.Nel 1927, segnò un importante cambiamento nella sua vita quando si ritirò dall'arte per dedicarsi alla sua vita sentimentale, sposando Margherita Milanesio, una musicista appassionata che lo ispirò in numerosi studi e dipinti. Si stabilì a Gardone Riviera sul Lago di Garda, dove trascorse la maggior parte della sua vita, tranne brevi soggiorni estivi nella zona di Ponte di Legno.Nel 1946, ricoprì il ruolo di Presidente del comitato promotore della "Fraglia Artistica del Benaco," un'associazione che includeva il pittore Gregorio Sciltian, gli architetti Giancarlo Maroni e Paolo Besana, e il musicista Nando Benvenuti.La sua arte abbracciò vari temi, da paesaggi rurali come la raccolta Bravi nella campagna piemontese alle montagne intorno a Ponte di Legno. Tuttavia, il suo amore più grande fu dedicato al ritratto del Lago di Garda, che dipinse instancabilmente. Nel 1938, illustrò il Vittoriale degli Italiani con una serie di quadri donati alla Comunità di Gardone Riviera nel giugno 2014. Queste opere sono attualmente esposte nella sala di ingresso principale del palazzo Comunale di Gardone. Come ritrattista, ritrasse non solo personaggi famosi italiani e stranieri, ma anche semplici abitanti di Gardone e della Riviera.La sua dedizione all'arte sacra è testimoniata da affreschi, una Via Crucis, una Crocifissione e una Pietà, presenti nella chiesa parrocchiale di San Nicolò di Gardone sopra e nella chiesa di Gardone Basso. Le sue opere sono ancora conservate dalla sua famiglia.Morì il 31 dicembre 1962, ma il suo lascito artistico perdura. In suo onore, la scuola elementare di Gardone Riviera porta il suo nome.
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Lotto 34 Agusto Lozzia - Castello di Brescia - Brescia 1896 - 1962 - Olio su cartone cm 10,5x15,5
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Lotto 35 Eugenio Bonivento - Scena settecentesca - Chioggia 1880-Milano 1956 - Olio su tavola cm 20x24
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Lotto 36 Vittorio Antonio Cargnel - Da Piavesella a Caerano - Venezia 1872 - Milano 1931 - Olio su tavola cm 15x21
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Lotto 37 Bruno Martini - Palazzo Ducale - Venezia 1911 - 1979 - Olio su tavola cm 23,5x36
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Lotto 38 Ottorino Campagnari - Fienagione in Val di Rhemes - Mestre 1910 - Torino 1982 - Olio su tavola cm 30x24,5 - Ottorino Campagnari è stato un illustre artista paesaggista dello stile tardo ottocentesco, la cui carriera artistica ha inizio fin da giovane. Si specializzò nell'affresco di scene montane e nelle vibranti rappresentazioni delle mareggiate lungo la costa ligure, in particolare nelle vicinanze di Varigotti, dove spesso soggiornava per trarre ispirazione.La sua presenza artistica è stata notevole, partecipando a numerose mostre nazionali, tra cui spicca la sua partecipazione alla Promotrice di belle arti di Torino nel 1942. Campagnari ha tenuto sia mostre personali che ha partecipato a esposizioni collettive in Italia e all'estero.Le sue composizioni si caratterizzano per la loro piacevolezza e per la capacità espressiva dell'artista. Questa capacità espressiva è indubbiamente degna di interesse, paragonabile ai suoi paesaggi. È sostenuta da una solida e attenta preparazione artistica, che gli ha permesso in molti casi di catturare in modo straordinario la bellezza e l'autenticità di un paesaggio, spesso accompagnato da figure umane, e il mondo circostante. Questa impostazione artistica è rimasta costante nel tempo, mantenendo la sua struttura e la sua suggestiva adesione alle montagne che erano care ad altri grandi maestri dell'arte come Maggi, Musso, Rolla e Angelo Abrate.È evidente che Campagnari ha mantenuto intatto il suo dialogo con la natura, preservando la genuinità delle sue immagini, la fedeltà all'ambiente e la coerenza nella testimonianza di un dipingere che ha conquistato il pubblico per il suo costante amore per l'antica "veduta" e per il suo sincero intento rappresentativo. La sua raffigurazione è sempre piacevole, pronta a catturare il profondo significato di una tradizione paesaggistica che sembra resistere a ogni cambiamento estetico. Questa tradizione è indissolubilmente legata alla cultura figurativa piemontese dell'Ottocento e del Primo Novecento.Campagnari ha sviluppato una linea espressiva distintiva e inconfondibile, dimostrando una notevole abilità nel rendere con leggerezza e delicatezza il candido manto della neve e nel catturare gli ultimi dettagli di un paesaggio in continua trasformazione con il passare delle stagioni. La sua opera è un tributo duraturo alla bellezza della natura e alla ricca tradizione artistica dell'Ottocento e del primo Novecento, che continua a influenzare e a ispirare gli amanti di un genere pittorico che, pur in un mondo in continua evoluzione, resta un richiamo sentito e rassicurante nelle giornate agitate della nostra esistenza.
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Lotto 39 Mario Fenocchio - Vita di campagna - XIX secolo - Olio su cartone cm 8x14
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Lotto 40 Pietro Fragiacomo - In malga - Trieste 1856 - Venezia 1922 - Olio su cartone cm 17x9 - Pietro Fragiacomo, nato a Trieste nel 1856, si trasferì a Venezia da giovane e iniziò a lavorare presso la Società Veneta di Costruzioni Meccaniche. Dopo aver abbandonato gli studi all'Accademia di Belle Arti, continuò a dipingere sotto l'influenza di artisti come Giacomo Favretto ed Ettore Tito. Nel 1880, espose alla mostra nazionale di Torino e successivamente partecipò a varie esposizioni nazionali e internazionali.La sua pittura si concentrò sul paesaggio dell'entroterra lagunare veneziano, privilegiando vedute meno convenzionali e popolari rispetto ai suoi contemporanei. Nei suoi dipinti, la veduta diventava un mezzo per esprimere il suo stato d'animo, come evidenziato nei titoli come "Pace" e "Riposo". Nel 1893, ottenne riconoscimento con "La campana della sera", un dipinto che rappresenta un suggestivo scorcio veneziano al tramonto.Negli anni Novanta, Fragiacomo cambiò il suo stile, adottando una pittura più materica e sperimentando l'uso della tempera con sovrapposizioni di velature a olio. Nel 1895, entrò nel comitato organizzatore della Biennale di Venezia, esponendo regolarmente alla manifestazione. Nel corso del Novecento, esplorò influenze dell'Art Nouveau e partecipò a esposizioni nazionali e internazionali.La sua vasta produzione, stimata in circa 500 opere, è oggi dispersa tra collezioni private e pubbliche. Pietro Fragiacomo morì a Venezia nel 1922. Anche sua sorella, Antonietta, fu una pittrice di paesaggi, partecipando attivamente alla Biennale di Venezia e continuando la sua carriera fino a data di morte sconosciuta.
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Lotto 41 Paride Castellan - Via di paese - Gradisca d'Isonzo (Go) 1911 - Firenze 1988 - Olio su cartone cm 28,5x17,5
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Lotto 42 Francesco Domeneghini - Casolare in paese - Breno 1860 - Bergamo 1950 - Olio su cartone cm 16,5x23,5
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Lotto 43 Francesco Domeneghini - Chiesetta montana - Breno 1860 - Bergamo 1950 - Olio su cartone cm 17x23
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Lotto 44 Ezechiele Acerbi - La preghiera - Pavia 1850 - Pavia 1920 - Olio su cartone cm 23x14
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Lotto 45 Pablo Salinas - Nudo femminile - Madrid 1871 - Roma 1946 - Olio su tavola cm 19,5x10